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S**
A) 2 – Imperfezioni nel mercato dei capitali
- La possibilità di scegliere l’investimento in istruzione richiede un mercato dei capitali efficiente ma nella
realtà non è così.
Rischio elevato di prestiti personali connessi all'istruzione il sistema bancario non si prende
questo rischio
- Necessità di intervento dello Stato che può assicurare i prestiti assumendosi le eventuali perdite
- L'assenza di intervento pubblico precluderebbe la carriera scolastica agli individui più poveri, non in grado di
offrire garanzie collaterali alle banche, con due effetti negativi a livello societario.
- Il primo riguarda l’efficienza
Poiché i talenti sono distribuiti in maniera non correlata alla ricchezza, la società subisce una perdita
dall’impossibilità dei meno abbienti di proseguire gli studi
- Il secondo riguarda l’equità
Se i poveri sono preclusi dalla frequenza alla scuola distribuzione squilibrata del capitale umano.
A) 3 – Informazione imperfetta
- La scelta da parte degli individui sull’investimento in istruzione richiede la disponibilità di:
informazione perfetta sui redditi futuri connessi ai diversi tipi di scolarità e ai titoli conseguiti
informazioni circa la scelta del curriculum scolastico più adatto alle attitudini individuali.
- Nella realtà: informazione imperfetta sulla natura/qualità del prodotto o sulla reale consistenza dei benefici
futuri
- Rischio di miopia degli studenti o della loro famiglia
- Problema dell’informazione imperfetta particolarmente forte per coloro che provengono da famiglie meno
scolarizzate
- L’operatore pubblico deve fornire queste informazioni se vuole che il mercato funzioni efficientemente
Informazione imperfetta spiega l’obbligo scolastico (non la produzione diretta)
Costi e benefici dell’istruzione, in presenza di informazione imperfetta
Se c’è sottostima del rendimento (C),
l’intervento pubblico può correggere
l’imperfezione spostando l’equilibrio
almeno in A: per esempio fornendo
informazioni corrette.
A) 4 – Insufficienze di offerta
- Distribuzione dell’offerta deve essere estesa su tutto il territorio nazionale
- L’offerta privata potrebbe non essere sufficiente a causare condizioni di monopolio in centri più abitati.
- A) 3 – Informazione imperfetta
A) 5 – Curricula omogenei / certificazione
- Alla fine di ogni ciclo scolastico viene rilasciata una certificazione che attesta il livello raggiunto
- Aiuta a risolvere problemi di asimmetria informativa presenti nel mercato del lavoro (di tipo adverse
selection)
- Lo Stato deve regolamentare il settore affinché i curricula scolastici siano omogenei e trasparenti
(produzione diretta o regolamentazione offerta privata)
B) Redistribuzione e equità
- L’istruzione come bene di merito
o Bene (o bisogno) meritorio è quel bene/servizio che lo Stato ritiene debba essere comunque
prodotto (o consumato), indipendentemente dal funzionamento del mercato
o Le preferenze sociali si sovrappongono a quelle individuali e si fissa un livello di consumo minimo
(scuola dell’obbligo)
Giustifica l’obbligatorietà, non la produzione diretta.
- Finanziamento pubblico è giustificabile per:
o Equità verticale: l’istruzione come strumento per ridurre la disuguaglianza nel reddito
o Equità orizzontale: l’istruzione come strumento per garantire le stesse opportunità a tutti gli
individui con uguali preferenze e abilità (indipendentemente da fattori economici, classi sociali, ecc)
Modalità dell’intervento pubblico in istruzione
1. Finanziamento tramite tassazione:
- Parziale
- Totale
2. Produzione di istruzione:
- Pubblica
- Privata
1 – Finanziamento pubblico dell’istruzione
- Abbiamo visto forte intervento pubblico nell’istruzione
- Nella maggior parte dei paesi, l’istruzione obbligatoria è finanziata completamente dallo Stato
- Per istruzione secondaria/università il ruolo del finanziamento pubblico è minore ed esiste maggior
eterogeneità tra paesi.
Fino a che livello finanziare l’istruzione?
Istruzione primaria: rendimenti collettivi elevati (esternalità) giustifica un finanziamento completamente
a carico della collettività.
Istruzione secondaria e universitaria invece presenta rendimenti individuali più elevati di quelli collettivi e
anche una sovra-rappresentazione di giovani provenienti dalle classi di reddito più elevate.
C’è quindi il rischio di effetti redistributivi di tipo regressivo. In tutti i paesi è solo parzialmente a carico della
collettività.
o La partecipazione finanziaria degli studenti universitari nella maggioranza dei paesi è accompagnata
dalla possibilità di accedere a borse di studio e prestiti sull’onore per i più meritevoli.
Effetti redistributivi del finanziamento pubblico dell’istruzione
- Il finanziamento pubblico dell’istruzione tramite tassazione ha possibili effetti di tipo redistributivo di segno
opposto: 1. Effetto progressivo per la progressività della tassazione e per la maggiore mobilità sociale
indotta dall’istruzione
2. Effetto regressivo per il fatto che, soprattutto nel caso dell’istruzione pubblica superiore e
universitaria, essa è finanziata da tutti, ma utilizzata da una minoranza, prevalentemente ad
alto reddito.
- Quale effetto prevalga dipende dal grado di progressività delle imposte e dalle modalità di accesso
all’istruzione
o Nell’istruzione dell’obbligo a cui accedono tutti prevale l’effetto progressivo finanziamento
pubblico integrale
o Nell’istruzione superiore e universitaria, a cui accedono in genere individui con reddito medio-alto,
può prevalere l’effetto regressivo finanziamento pubblico parziale
svantaggiati (pagano più imposte dei sussidi che ricevono) gli individui, in genere con redditi
bassi, che non continuano a studiare.
avvantaggiati (pagano meno imposte rispetto ai sussidi che ricevono) gli individui, in genere
di reddito medio/alto, che continuano a studiare.
Il finanziamento dell’istruzione post secondaria
- Mentre il finanziamento dell’istruzione primaria è interamente a carico della collettività, finanziamento
pubblico dell’istruzione terziaria può comportare effetti redistributivi di tipo regressivo
- In diversi paesi si richiede una partecipazione significativa degli studenti iscritti attraverso il pagamento di
tasse di iscrizione
- Perché questo non si traduca in una limitazione delle opportunità degli individui provenienti da famiglie più
povere vengono spesso offerti sostegni economici agli studenti
- Schemi di sostegno agli studenti
o Prestiti d’onore
o Imposta del laureato
o Borse di studio per i più meritevoli
Rivediamo costi/benefici dell’istruzione in 2 periodi
Immaginiamo due periodi di tempo (t0 e t1) e due individui rappresentativi
o Individuo non istruito con Rn (reddito per il non istruito) per due periodi (non ha costi di istruzione)
o Individuo istruito con costi di istruzione nel primo periodo, pari a CD (costi diretti) a Ri (reddito) nel
secondo periodo (con Ri>Rn)
Prestiti d’onore (loans)
Superano il problema dei mercati finanziari imperfetti
Lo Stato anticipa le risorse finanziarie (o garantisce quelle anticipate dalle banche) agli studenti
Prestiti che dovranno essere restituiti (eventualmente a tasso agevolato), secondo un piano di
ammortamento, una volta terminati gli studi.
Caratteristiche:
o Il rimborso (con interessi) si esaurisce quando l’onere è stato coperto
o L’onere del finanziamento dell’istruzione ricade sui diretti beneficiari
Imposta sui laureati (graduare tax)
Schema di prestito rimborsabile con imposta (progressiva)
aggiuntiva sul reddito da lavoro una volta conclusi gli studi
È una forma di socializzazione del rischio dell’investimento a
carico di coloro che hanno deciso di intraprenderlo
Caratteristiche:
o La restituzione non si esaurisce quando l’onere è
stato coperto
o L’onere del finanziamento dell’istruzione ricade sui
diretti beneficiari
Borse di studio
Il costo dell’istruzione (diretto e di mantenimento) è
interamente posto a carico della collettività.
Il costo dovrebbe essere ripagato dalle maggiori tasse
pagate dagli studenti una volta conclusi gli studi grazie
alla maggiore probabilità di avere redditi elevati.
Dovrebbero premiare il talento rispetto al reddito.
Forte effetto redistributivo a favore degli studenti più
bravi: si ridistribuisce dai poveri ai ricchi?
Che mix di sostegno per raggiungere efficienza ed equità?
- Considerazioni di equità distributiva suggeriscono di optare per le borse piuttosto che per i prestiti, data la
maggiore avversione al rischio di chi proviene da famiglie a basso reddito (cfr. esperienza UK)
- Un sistema basato sui prestiti può scoraggiare le donne che potrebbero avere periodi di inattività più lunghi
(maternità)
o A meno che il prestito preveda specifiche condizioni di restituzione per le donne con figli.
- La tassa del laureato (introdotta in Svezia e Australia) permette di evitare che l’avversione al rischio elevata
delle famiglie più povere riduca l’investimento in istruzione (la restituzione del prestito è legata al reddito
futuro in modo progressivo)
I modelli prevalenti nei paesi OECD
- Non esiste un unico modello di finanziamento dell’istruzione terziario nei paesi OECD
- Possiamo classificare i paesi considerando due dimensioni:
o Quanto i costi vengano suddivisi tra famiglie e stato
o Quali e quanti sussidi pubblici gli studenti ricevono
Modello 1
- Paesi senza tasse universitarie (o, se ci sono, basse) e sistema di supporto agli studenti molto generoso.
- Sono principalmente i paesi Nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia) cui si aggiunge la
Turchia.
- Non esistono barriere finanziarie nell’accedere all’istruzione terziaria.
- La spesa pubblica in istruzione terziaria è sopra la media OECD, ma lo è anche la tassazione.
- La percentuale di laureati su immatricolati è al 69%.
- L’uguaglianza di opportunità, l’equità sociale sono i valori nazionali che giustificano questa scelta.
Modello 2
- Paesi con tasse universitarie elevate e un sistema di supporto agli studenti molto sviluppato e efficiente.
- Sono i paesi liberali: Australia, Canada, Ola