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OPA.

Un soggetto proponente fa offerte per acquistare titoli (già emessi).

Il concetto di controllo è rappresentato dal 20/40% del pacchetto azionario.

Le azioni sono tutte identiche, ma il fatto di detenerne il 20% mi conferisce un potere che chi vuole comprare

deve pagare, per es/ un’azione che vale 25 euro posso venderla a 33 euro se fa parte del mio pacchetto. Il

pacchetto può essere contrattato al mercato dei blocchi (non passa nei book).

Società scalabile: è una società nella quale un soggetto può continuare ad immettere ordini di acquisto

con l’obiettivo di arrivare al 25% (aumenta il prezzo). Questo soggetto convoca

l’assemblea e si fa nominare amministratore.

Il rischio è che alcuni soggetti vadano ad acquistare non sapendo la situazione, quindi è stato introdotto un

meccanismo disciplinare nel testo unico bisogna rendere pubblica la OPA.

Soggetti:  Emittente: società da scalare.

 Offerente: colui che vuole scalare.

 Platea: soggetti che possono aderire.

Le OPA possono essere:

1) OPA Volontaria.

Il termine è di 15/20 giorni.

Dev’essere pubblicato un documento che sintetizza le condizioni sul prezzo e sul contenuto, la Consob

valuterà poi quest’offerta verrà comunicata al pubblico.

Devono essere comunicate limiti sulla quantità (minimi/massimi).

Un terzo può entrare nell’OPA, facendo un prezzo più alto.

Vengono lanciate sul 60%, se sul 100% l’OPA è totalitaria.

La società target deve:

 Fornire un giudizio in merito all’operazione:  Opa amichevole: prevede un accordo

fra il preponente e il

managment della

società target (in

cambio di

posizioni/azioni).

 Opa ostile: il preponente vuole

scalare ed

estromettere i 22

precedenti azionisti.

 Deve fornire prospettive di business.

 Deve dare comunicazione di eventuali patti parasociali (es/voto comune).

Se l’OPA è ostile, il manager target può attuare delle manovre difensive per rendere più difficile la scalata.

1. Acquisizione di azioni proprie.

2. Conversione di azioni di risparmio in azioni ordinarie (ampliare quantità).

3. Emissione di nuove azioni ad un prezzo ribassato (aumento del capitale).

Il nostro ordinamento ha cercato di contemperare due esigenze:

a) Possibilità di scalata.

b) Garantire neutralità.

Introdusse quindi dei limiti alle manovre difensive:

 Passività: impone alle target di astenersi dal compiere atti che possono

contrastare l’obiettivo dell’offerta a meno che non ci sia

l’autorizzazione dell’assemblea ordinaria (+30% del CS).

 Neutralizzazione: di tutti i patti parasociali che ostacolano l’OPA (es/limiti alla vendita).

 Reciprocità: prevede che entrambi i limiti vengano applicati solo se anche lo

scalatore ne può essere soggetto.

2) OPA obbligatoria.

In questo caso il soggetto è obbligato a lanciare l’OPA.

Il nostro ordinamento individua nel 30% la % di controllo e bisogna mantenere un certo flottante.

a) Totalitaria.

Sul 100% di azioni e dev’essere promossa su chi detiene già il 30% (presunzione di controllo).

È un’OPA molto onerosa e si cerca di evitarla, il prezzo è il più alto negli ultimi 12 mesi.

Non si deve fare se supero il 30% di un’OPA volontaria lanciata al 60%.

b) Residuale.

Un soggetto che arriva a detenere il 90% o superiore.

Il flottante è troppo basso e i prezzi sono poco credibili.

In questo caso il soggetto può vendere titoli per ripristinare al di sotto del 90% oppure fare un’OPA residuale

e acquistare il restante 10%.

c) Diritto di acquisto.

A seguito di un’OPA arrivo al 95%, posso acquistare il restante 5% al prezzo dell’OPA.

Il presupposto è che l’OPA ha avuto successo ed il prezzo era congruo. 23

Una volta arrivato 100% posso fare il delisting (uscire dal mercato).

d) OPA a cascata.

Ha la stessa fattispecie di quella totalitaria, ma il 30% viene raggiunto attraverso partecipazioni dirette ed

indirette.

Es/ società A appartiene a Chiesi per il 25%, Chiesi possiede la società B al 60% che è controllata da A al 25%

(indirettamente) catena di controllo.

e) Consolidamento.

Ricorre quando un soggetto ha più del 30%, se troppo velocemente (3% annuo) aumenta il possesso azionario

deve attivarla.

Analisi tecnico-grafica.

Studio dei grafici dei prezzi dei titoli per cogliere certi movimenti allo scopo di prevedere le tendenze future.

Metodo induttivo: dal particolare al generale

Nasce nel ‘900 negli USA grazie agli articoli di Charles Dow a causa di un contesto povero di informazioni;

sfruttando questa carenza si cerca di capire la tendenza futura.

Presupposti Dow Jones theory:

1. Prezzi: sintesi di tutte le informazioni: variazioni dei profili

economici/proposte (aspettative-ansie delle persone).

2. La storia si ripete: gli individui reagiscono sempre nello stesso modo ad un certo

stimolo.

3. Il prezzo segue un trend: fino a quando non intervengono segnali di non conferma.

L’analisi fondamentale (logica nel MLT) differisce da quella tecnica poiché considera ulteriori aspetti:

indebitamento, managment, prospettive future. La stima del prezzo è dato da una serie di valutazioni e se:

 V < Pmkt il titolo viene venduto.

 V > Pmkt il titolo viene acquistato.

L’analisi tecnica (logica nel BT) definisce quando comprare oppure vendere e fornisce giudizi neutri su tutti i

titoli. Esistono due tipologie di analisi tecnica:

 Grafica: studio il grafico ed il suo andamento.

 Algoritmica: indicatori statistici (consente anche ai PC di lavorare in autonomia).

Ciclo dei prezzi.

È la teoria che giustifica l’uso degli strumenti e si ripete nel tempo; cosa fa muovere i prezzi? Fattori:

 Elastici: strappi forti di prezzo che però vengono velocemente riassorbite (es/notizie). 24

 Viscosi: strappi lenti dovute da strategie che influenzano i prezzi.

Il movimento può essere raccolto in una logica gerarchica:

 Primario (MLT).

 Secondario (BT).

 Minore (BT).

Ciclo tipico dei prezzi.

A) Accumulazione: gli operatori individuano un titolo target e cominciano ad acquistare titoli

cercando di non farsi scoprire (compra un po’ e vende un po') in modo tale

che non aumentino i prezzi.

B) Espansione (uptrend): è giunto il momento di fare pressione sulle quotazioni per accrescere il

valore dei propri investimenti (acquisti più aggressivi come prezzi e

quantità).

A questi soggetti si aggiungono: i followers (chi si accoda, comprando, alla

tendenza rialzista appena iniziata) gli scopertisti (si fanno prestare il titolo e

lo ricomprano il mese dopo quando vale meno per poi restituirlo) che si

affrettano a chiudere le proprie posizioni (comprando).

C) Consolidamento: acquisti da parte dei followers e parziale alleggerimento della speculazione

professionale (con le vendite).

D) Seconda espansione: in questa fase, in genere, si concentrano gli acquisti da parte dei piccoli

risparmiatori (nell’ambito di un ciclo le fasi di consolidamento ed

espansione possono essere molteplici).

E) Massimi di distribuz: è il culmine della precedente fase di espansione, ed è caratterizzata dalla

liquidazione delle posizioni lunghe da parte degli operatori professionali

con contestuale sostegno delle quotazioni (con acquisti di modesta entità)

da inopportuni acquisti da parte dei privati (sia in forma diretta, sia

indiretta, facendo affluire denaro ai fondi comuni).

F) G) H): continua la discesa del prezzo, al punto H) riinizia il ciclo. 25

I movimenti possono essere:

 Orizzontali/congestione.

Si tenta di cogliere minimi e massimi di movimenti minori operando, sostanzialmente, in controtendenza:

Compro quando il prezzo è basso.

Vendo quando il prezzo è alto.

 Verticale/tendenza:

Si asseconda il mercato muovendosi in sintonia con la sua direzione.

Se la tendenza è positiva compriamo, se negativa vendiamo.

Le tendenze possono essere:

 Primaria: di durata pluriennale, esprime la direzione di fondo del mercato.

 Secondaria: esprime dei movimenti di durata inferiore a quella della tendenza primaria,

+/-. Questi movimenti, in un grafico, si presentano come ampie oscillazioni

nell’ambito della tendenza di lungo periodo.

 Minore: si comporta nei confronti della tendenza secondaria come quest’ultima si

comporta nei confronti della primaria.

Tipologie di grafico.

I grafici differiscono sia per la rilevazione osservata (giornaliera, settimanale, mensile) sia per la grafica 26

usata. 

P chiusura tendenza giornaliera.

P apertura tendenza MLT. consente di rappresentare le variazioni assolute

di prezzo.

il prezzo di apertura era alto poi il prezzo era

basso a chiusura.

Se la barra è lunga indica grande volatilità,

altrimenti poca (se corta).

ha il pregio del colore:

bianco: upday.

nero: downday. 27

Strumenti grafici:

il trend sta continuando oppure ci sono segnali di non conferma?

 Trend line:

È la linea che unisce i massimi relativi di prezzo nelle fasi di downtrend (down-line: tocca e torna in basso) e

i minimi relativi nelle fasi di uptrend (up-line: si appoggia e rimbalza fino a quando non viene bucata).

Rottura:

La rottura (verso il basso) di una up-line viene considerato un segnale di vendita, perché interrompe la

tendenza al rialzo in corso. La tenuta di una up-line viene considerata un segnale di acquisto, perché

conferma la tendenza al rialzo.

Il superamento (verso l’alto) di una down-line viene considerato un segnale di acquisto, perché interrompe

la tendenza al ribasso. La tenuta di una down-line viene considerata un segnale di vendita, perché conferma

la tendenza al ribasso in corso.

La rottura potrebbe essere lunga o corta e la pendenza può essere alta o bassa.

Una delle metodologie utilizzate per calcolare un obiettivo teorico consiste nel considerare la linea parallela

alla linea di trend passante per il massimo/minimo relativo precedente.

Durante un up-trend un primo obiettivo è stabilito tracciando la parallela al precedente massimo relativo. 28

Supporto:

Sono i punti sulla linea che vengono toccati e che

supportano la crescita.

Resistenza:

Sono i punti sulla linea che vengono toccati e

respinti in basso.

Queste linee possiamo trovarle sia in fase di trend che in fase di congestione.

Quando viene forata la linea di resistenza (trend+) di supporto (trend-).

Es/1 titolo x – bucata resistenza.

È probabile che inizi un trend rialzista.

Chi ha in essere posizioni lunghe tenderà a mantenere la propria posizione (se crede nel trend in atto).

Consegue

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
74 pagine
7 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher boom21 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del mercato mobiliare e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Chiesi Gian Marco.