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SNC SAS
▪ ▪
A responsabilità limitata = Di capitali, i soci rispondono solo per ciò che mettono
◦ nell'impresa (es: ho messo tre ettari nell'impresa e mal che vada la banca può portarmi
via solo quello), hanno forme organizzative più complicate. Sono idonee per attività
economiche di maggiori dimensioni. I soci valgono a seconda del capitale che investito
quindi anche il voto nelle decisioni è in rapporto a questo. Esempi sono:
SPA
▪ SRL = Società a responsabilità limitata
▪
Cooperative = Società con finalità mutualistica, sono quindi forme di aggregazione che
◦ devono portare a risultati più vantaggiosi per i soci rispetto al mercato. Possono reperire
finanziamenti a livello dello stato per arrivare ai risultati ma questi soci sono avventori e
valgono a seconda del capitale immesso. Tutti i soci ordinari valgono uguale. Le
cooperative possono scegliere se essere a responsabilità limitata o illimitata ma spesso
scelgono la prima. Le cooperative che hanno più rilevo nel comparto agricole sono
quelle che si occupano delle attività secondarie e di quelle a valle della produzione
ovvero per l'acquisto dei fattori. In alcune cooperative se sono socio della cooperativa
devo dare tutto ciò che produco all'infuori di quello che consumo io.
L'impresa per funzionare può essere immaginata come un organismo dove ci sono certe cose
fondamentali:
Produrre beni e/o servizi
• Vendere
• Attività di ricerca e sviluppo, deve continuare a capire cosa succede nel mondo per rimanere
• alla pari delle altre imprese, deve innovarsi.
Per fare ciò l'impresa deve usare i fattori della produzione quindi reperirli sul mercato e gestirli, i
grossi blocchi di fattori sono:
Lavoro Denaro
• •
L'impresa deve fare tutto avendo obiettivo il profitto e svolgendo l'attività produttiva al meglio con i
migliori ricavi con costi contenuti, si deve avere un'idea di come andrà l'azienda nel lungo periodo
(3 anni) con l'obiettivo di migliorare i risultati economici = PIANIFICAZIONE STRATEGICA =
BUSINESS PLAN. GESTIONE ORDINARIA = ATTIVITÀ GESTIONALE = Gestione
annuale o di esercizio. Queste non hanno obbligo per le imprese ma hanno obblighi di tipo
amministrativo che sono fondamentalmente connessi al comparto fiscale.
BILANCIO
Somma Ricavi Somma Costi
Grano 100 Semi 20
Mais 250 Macchine 50
Lana 120 Lavoro 60
Mangimi 80
Totale 470 210
Utile = T 470-210 = 260
Il bilancio è il confronto tra i ricavi di gestione e i costi di gestione e ottengo il risultato del bilancio.
Se è negativo l'utile si chiama perdita e si scrive dall'altra parte. Si fanno:
Bilancio preventivo All'inizio dell'esercizio. Dovrebbe prevedere le attività e i risultati
• inserendosi nelle finalità che stanno nel piano strategico, vede anche come devono variare le
attività. I dati sono previsti in base alle tecniche adottate, alla natura e agli anni precedenti,
devono essere fattibili. Nel fare questo bilancio, siccome R = y * p e C = v * p, devo tenere
conto anche del prezzo che per il comparto agricolo è fatto dal mercato, si ragiona sui prezzi
che ci sono quando si fa questo bilancio e non da quelli che potranno essere in futuro.
Bilancio consultivo Alla fine dell'esercizio. Richiede meno informazioni perché si basa su
• dati certi dell'amministrazione, quest'attività è obbligatoria.
Il termine esercizio considera il tempo in cui l'attività esiste, di solito è annuale.
Si fa poi un confronto tra i due bilanci e a seconda di quello che è successo si valutano le diverse
cose. Se i ricavi sono stati inferiori o i costi superiori bisogna capire se il problema è dell'impresa o
dell'esterno, se ad esempio la produzione è andata bene ma i costi sono saliti, l'imprenditore può
cambiare la tecnica o altre cose.
Il bilancio può essere anche medio, non fa riferimento specifico ad un esercizio ma ad un comparto
generale. Serve a prescindere dagli eventi specifici di un anno. Si considerano dati produttivi e
l'impiego di fattori medi e normalmente viene fatto ai prezzi del momento perché questi sono troppo
variabili per fare la media.
I bilanci devono seguire diversi schemi:
Bilancio contabile Struttura ricavi e costi in un certo modo. La contabilità è d'obbligo per
• le imprese che devono fare bilancio fiscale. Può essere realizzato in forma:
Globale Conti che riguardano tutta l'attività
◦ Parziale Studio solo delle parti dell'impresa, servono a capire meglio cosa succede,
◦ quindi bilanci parziali o contabilità analitica
Bilancio fiscale Tutte le imprese devono fare ai fini di pagare le imposte secondo il
• reddito, eccetto quelle agricole. Questo bilancio è fatto secondo certe regole.
Bilancio economico Consente di dire all'imprenditore concreto quanto gli rimane a fine
• dell'esercizio e quindi il reddito netto. Può essere realizzato in forma:
Globale Parziale
◦ ◦
Bilancio estimativo
•
Le imprese agricole in pratica non fanno nessun bilancio.
I capitali sono suddivisi in:
Fondiario Più che altro per le imprese agricole, il terreno entra nei fattori di produzione.
• Comprende tutto ciò che è legato alla terra e che è immobile:
Terreni
◦ Fabbricati Sia l'abitazione e tutti quelli di servizio
◦ Impianti arborei
◦ Miglioramenti fondiari Tutti gli interventi sul terreno volti a migliorarne la qualità
◦ e la produttività
Per le imprese non agricole questa parte si chiama Immobilizzazione e comprende il
comporto strutturale dell'impresa.
Agrario Comprende tutto il resto che uso per produrre eccetto il lavoro. Si divide in:
• Scorta Si divide in:
◦ Fissa
▪ Vive Bestiame da vita ovvero che permangono per più cicli produttivi quindi
• non sono compresi i pulcini comprati all'esterno fatti ingrassare e venduti.
Morte Macchine e attrezzi che servono per svolgere l'attività produttiva
•
Circolante Prodotti di scorta ovvero di magazzini, sono quelle quantità dei fattori
▪ della produzione che l'impresa deve avere a disposizione per far funzionare la
produzione.
Anticipazione Indifferenziato, è la quantità di denaro che l'impresa deve avere
◦ ogni anno per far partire i cicli produttivi
Per le imprese non agricole questo capitale è detto di Esercizio.
Lavoro
•
Con il bilancio valutiamo il: Ricavi Costi
Reddito netto = RN = PLV - [(Sv + Q + Tr) + (Bl + Ba + Bf )]
e e e
L'RN tutto ciò che rimane all'imprenditore concreto, comprende: profitti, costi da sostenere,
compensi per il suo lavoro e per il suo denaro e per i suoi fattori e i benefici.
PLV = Produzione lorda vendibile = Tutto ciò che si è ottenuto vendendo i prodotti + prodotti che
sono stati realizzati e non ancora venduti quindi in attesa di vendita, se non li inserisco ma
comunque considero i costi che ho sostenuto per produrli sarebbe sbagliato perché avrei un bilancio
che non corrisponde alla verità, vanno conteggiati per quantità e al prezzo di mercato del momento
+ autoconsumi = tutti i prodotti che non sono andati sul mercato ma sono stati realizzati e
consumati dal produttore o da familiari + contributi comunitari = denaro che è dato dalla regione +
entrate che non derivano da vendita di prodotti ma di servizi (es: manutenzione di sentieri). NON
vanno in questa parte i reimpieghi = prodotti realizzati in azienda ma che vanno in un altro
processo produttivo (es: produco il mais e lo do da mangiare ai polli).
Sv = Spese Varie = Acquisto beni e servizi a utilità semplice, tutti i prodotti di
scorta circolanti.
Q = Quote = Costi per i fattori a utilità ripetuta, entrano in ogni ciclo produttivo
proquota quindi ripartisco i costi per i cicli che faccio. Le quote sono tre:
1. Reintegrazione O di ammortamento. Serve a suddividere il costo del
fattore in tutti gli esercizi che lo utilizzano.
Non si calcola sul valore nuovo ma su quello di reintegrazione:
Valore di reintegrazione = Valore a nuova – Valore di rottamazione
La quota di reintegrazione è:
Qr = Valore di reintegrazione
Durata
Più è lunga è la durata più la quota scende. L'azienda che vende
l'apparecchiatura dà una durata tecnica che è data dalla durata da manuale.
Costi esterni Di solito sono fatte funzionare meno di quello che possono fare e perciò
per fattori che possono lavorare di più di quello che dice l'azienda venditrice.
l'impresa OBSOLESCENZA = La macchina funziona ancora bene ma non è più in
acquisisce sul regola con le norme richieste, quindi è superata tecnologicamente. Per gli
mercato, ci animali si parla di Quota di rimonta. I fabbricati di vecchia manifattura
sono sempre hanno durate molto lunghe, per quelli più moderni invece sono più brevi.
2. Manutenzione Serve a far sì che il fattore duri per tutti i cicli
3. Assicurazione Serve a garantire che il fattore duri
I terreni non danno origine a quote perché hanno durata infinita. Macchinari,
fabbricati, impianti arboreei ecc.
Tr = Tributi = Tutti i costi che l'impresa sostiene per rispettare gli obblighi
fiscali, comprendono tutte le diverse tipologie di prelievo:
Imposte Tributi indifferenziati per lo Stato
• Tasse Tributi che vanno a finanziare settori specifici (es: tasse
• universitarie)
Contributi Tributi legati ad un servizio specifico ma obbligatori
• (es: contributi sul lavoro)
Bl = Beneficio di lavoro esterno = Salari e stipendi pagati a lavoratori non
Costi esterni e
della famiglia.
che possono
anche non Ba = Beneficio agrario esterno = Interessi passivi = Interessi pagati ad un
e
esserci se istituto di credito esterno per l'utilizzo di denaro non nostro. Sono interessi
l'imprenditore passivi.
mette tutti i Bf = Beneficio fondiario esterno = Canone d'affitto = Soldi pagati per
e
fattori da sè utilizzare terreni di proprietà di qualcun altro.
Considero solo le voci esterne quindi pagate sul mercato.
Il profitto è la stessa cosa dell'RN quando non ci sono costi esterni.
Qualunque calcolo di bilancio si calcola con una differenza tra parte attiva e costi.
I costi interni sono la componente interna dei benefici.
Avendo l'RN bisogna rapportarlo alle unità di lavoro: RN
Reddito netto unitario = RNU = ULF
ULF = Unità di lavoro familiare = Ovvero solo quelli interni.
RNU ci dice di più dell'RN perché ci dice quanto reddito hanno i singoli