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RL
tenderà a crescere in altezza a discapito di foglie e rami (sul breve periodo è molto vantaggioso)
Esperimento
: somministrazione di luce con un diverso rapporto di P /P a piante di luce e piante
RL tot
d’ombra
Ricorda: Il fitocromo va ad influenzare la crescita dell’internodo Con poco P alta velocità di
RL
allungamento
Con molto P la velocità di
RL
allungamento diminuisce
Durante l’accrescimento
dell’internodo diminuisce
l'accrescimento fogliare
La piante d’ombra non sono
influenzate dal rapporto perché
adattate a vivere all’ombra.
{ non si fanno le vie di trasduzione
del segnale luminoso}
La dimensione del seme risulta essere di fondamentale importanza in correlazione alla quantità di luce
presente perché permette la possibile sopravvivenza della pianta: se il seme è piccolo ha poche riserve
energetiche per mantenere il germoglio fino alla riemersione perciò è necessario che la germinazione
avvenga quando questo si trova poco distante dalla superficie.
Più è piccolo il seme più sarà grande lo stimolo di luce necessario a indurre la germinazione anche se le
condizioni sono favorevoli 14
Ecofisiologia Vegetale - Cerana
Anno 2017-2018
La respirazione nelle piante
Respirazione: C H O + 6O → 6H 0 + 6CO
6 12 6 2 2 2
Fasi:
1. Glicolisi avviene nel citosol
2. Ciclo del citrato (ciclo di Krebs/ciclo degli acidi tricarbossilici) avviene nella matrice dei mitocondri
3. Catena di trasporto degli elettroni avviene nella membrana mitocondriale
La glicolisi parte da una
molecola di glucosio (6
carboni) fino ad arrivare a
due molecole di piruvato (3
carboni) con la produzione
di 2 ATP e 2 NADPH
Il passaggio tra la molecola
di glucosio e il glucosio-6P
è irreversibile perché serve
una fosfatasi per tornare
indietro così mentre il
passaggio tra Fruttosio-6P
e Fruttosio-1,6-difosfato è
reversibile ma dipendente
da ATP.
Un’isomerasi trasformerà il diidrossiacetonfosfato in una seconda molecola 3PGA
Dato che il ciclo del citrato avviene dentro il mitocondrio,il piruvato deve
Bilancio Finale :
2 molecole di Piruvato entrare nei mitocondri attraverso le membrane: la prima membrana
2 NADH (uno per ogni PGA) lascia passare molecole con m<10 KDa quindi entra ma la seconda
2 ATP (2 prodotti e 2 consumati) membrana è impermeabile e necessita di un trasportatore
→ Il piruvato entra in forma dissociata con carica negativa in scambio
-
con OH Dal piruvato (3C) si ha una
decarbossilazione ossidativa tramite
la piruvato deidrogenasi e il
consumo di NAD che produce
Acetil-CoA (2C), principale
substrato del ciclo.
I 3C del piruvato vengono
progressivamente persi sottoforma
di CO 2
Bilancio Finale
3 CO 2
1 ATP
8 NADH
2 FADH 2
che devo riossidare per far continuare
→
il ciclo trasporto di elettroni 15
Ecofisiologia Vegetale - Cerana
Anno 2017-2018
La catena di trasporto degli elettroni serve per far riossidare i NADH e i FADH che non possono
2
attraversare la membrana I complessi sono inseriti nella membrana interna dei
mitocondri e i siti di legame di NAD e FAD sono interni al
mitocondrio
Il citocromo C è mobile nello spazio intermembrana
Il complesso IV è detto citocromo ossidasi e viene inibito da
cianuro e CO.
Questi complessi ri-ossidano anche i NADH citosolici ridotti.
Come?
Nella membrana interna, con sito di legame verso l’esterno,
ho un NADPH-DH che ossida i NADH citosolici e manda gli
elettroni sull’ubichinone saltando i complessi I e II
Alla base della catena di trasporto degli elettroni è presente
la ATP-sintasi che sfrutta gli H+ immersi nello spazio
intermembrana per creare il gradiente protonico utile alla sintesi di ATP
Gli atomi di H vengono immessi nella membrana a livevllo dei complessi I, III e IV
Il bilancio energetico finale partendo da 1 glucosio è:
4 ATP (2 glicolisi +2 Krebs)
8 NADH x3= 24 per ogni NADH si generano 3 ATP, sperimentalmente 2,4-2,7
2 FADH x2= 4 sperimentalmente 1,6-1,8
2
2 NADH x2= 4 NADH citsolico
totale 36 ATP sperimentalmente circa 30-32
con efficienza della conversione pari al 52% dell’energia del glucosio in ATP
-
La respirazione nei mitocondri può essere inibita da cianuro (CN ) che agisce sul complesso IV.
L’ossidasi alternativa è una via cianuro-resistente che le piante possono adottare sia per evitare danno
che per liberarsi in caso di eccesso di ATP rispetto all’ADP.
In condizioni di assenza di cianuro, sia per animali che piante, il consumo di micromoli di ossigeno
consumate nell’unità di tempo è pari al 100%.
Dando cianuro si ha che negli animali il consumo scende a 0% mentre nelle piante i valori si aggirano
attorno ai 10-25%. Somministrando contemporaneamente cianuro e derivati dell’acido idrossamico il
consumo vegetale arriva allo 0% perciò l’ossidasi alternativa risulta funzionante solo in assenza di
derivati dell’acido idrossamico .
NB: il cianuro considerato in questione deriva dall’esterno e non è il prodotto di scarto della formazione
di etilene.
La via dell’ossidasi alternativa utilizza gli elettroni che riceve dall’ubichinone per ridurre l’ossigeno in
acqua perciò non genera gradiente protonico e, poiché salta i complessi 3 e 4 che sono i siti di
conservazione dell’energia, non si ha accumulo di ATP ma l’energia viene dispersa sottoforma di calore
16
Ecofisiologia Vegetale - Cerana
Anno 2017-2018
L’ ATP viene prodotta solo se gli elettroni passano attraverso i siti 1 e 2 generando il gradiente
protonico.
Questo calore generato viene sfruttato da alcune piante per volatilizzare composti organici (ammine e
terpeni) che attirano gli impollinatori.
es. calla.
A livello dello spadice (
I
nfiorescenza a spiga con fiori sia maschili che femminili) si ha l’ossidasi
alternativa con termogenesi fino ad una temperatura di 10-14°C in più rispetto alla T. ambientale.
Prima dell’antesi (fioritura) aumenta l’espressione genica per il gene dell’ossidasi alternativa.
Altre Aracee in cui avviene questo fenomeno: Giglio Voodoo, Cavolo puzzola
La via dell’ossidasi alternativa ha un’ulteriore funzione:
● in presenza di ossigeno serve a “scaricare” l’ubichinone in assenza di ADP e/o fosfato.
In mancanza di accettore gli elettroni disponibili si spostano sull’ossigeno formando l’anione
superossido e l’acqua ossigenata, specie reattive dell’ossigeno particolarmente dannose per le
macromolecole
● In assenza di ossigeno: la catena di trasporto mitocondriale si blocca e il ciclo completo del
citrato non funziona. Se il NADH non viene riossidato si blocca la glicolisi e, per riuscire a
riottenere almeno 2 ATP, si attivano le fermentazioni lattica e alcolica (meno dannosa).
Il piruvato rimane nel citosol e viene utilizzato per la fermentazione
1. Lattica → Il gruppo chetonico del piruvato viene ridotto in una reazione reversibile ad
alcolico. L’accumulo di acido lattico è la principale causa
di morte cellulare in condizione anossica nei
vegetali
2. Alcolica/Enolica → Il piruvato viene modificato dalla piruvato decarbossilasi che presenta
il gruppo aldeidico (e non carbossilico poiché siamo in assenza di ossigeno)
Il gruppo aldeidico viene
ridotto a gruppo alcolico
L’etanolo è meno dannoso
dell’acido lattico: non acidifica
ed è particolarmente volatile.
Come vengono regolate le fermentazioni? (Modello delle radici di Mais nell’apice radicale)
L’enzima lattico deidrogenasi è un enzima costitutivo, ovvero sempre presente, ha la sua funzionalità
+
ottimale a pH 7,2-7,3 ed è inibito da NAD . La sua
attività è regolata dalla concentrazione di substrato
quindi: +
● con ossigeno → poco NADH e tanto NAD
● senza ossigeno → si accumula NADH e
+
diminuisce NAD → si attiva la lattico
deidrogenasi
Con l’attività della Lattico Deidrogenasi, nel citosol
aumenta l’acido lattico che abbassa il pH a 6,8-7
inibendo l’attività di LDH e favorendo la fermentazione alcolica. 17
Ecofisiologia Vegetale - Cerana
Anno 2017-2018
Esistono diverse forme di alcol
deidrogenasi, alcune costitutive
mentre altre sono indotte solo in
situazione di apossia
In assenza di ossigeno l’ ATP
disponibile è poca e la sintesi proteica
viene bloccata tranne quella di 20
polipeptidi detti “polipeptidi di stress
anaerobico”.
La fermentazione permette di
riossidare i coenzimi ridotti e di
proseguire la via glicolitica.
Effetto Pasteur:
Pasteur coltivava lievito ma non su piastre perciò questo andava in condizioni apossiche producendo
acetaldeide
→ In condizioni di apossia si ha un maggior consumo di glucosio rispetto alle condizioni di normossia
con conseguente accelerazione della glicolisi.
Una regolazione sulle reazioni irreversibili del processo permette agli enzimi glicolitici di sapere se vi è
una carenza/abbondanza di ossigeno:
● piruvato chinasi
● fosfofrutto chinasi ATP-dipendente (PFk)
Nelle piante la regolazione inizia dal “basso” in quanto aumenta l’ADP citosolico con iniziale
acelerazione sulla piruvato chinasi.
La PFk ATP dipendente è un enzima allosterico inibito dalla presenza di PEP, l’inibizione aumenta
all’aumentare di ATP Se ho O ATP alto/ADP e Pi bassi
2
→ maggior carica energetica, PEP alto
Se non ho O ATP basso / ADP e Pi alti
2
→ PEP basso perché utilizzato
Quando ho ADP alto ho l’enzima stimolato perché ADP è substrato di reazione e ho meno ATP inibitore
(agisce con feedback negativo)
In respirazione viene consumato dal 30% al 60% del C organicato durante la fotosintesi, le percentuali
possono variare a seconda di fattori diversi quali habitat, acclimatamenti, specie ecc…
Chi ha tassi di crescita più alti (ovvero produce più biomassa) respira di più.
L’età della pianta influenza i tassi di respirazione: nel corso della vita il tasso si mantiene costante
tranne durante la senescenza (o maturazione dei semi) in cui si ha una diminuzione (ad eccezione del
banano).
Una maggior respirazione si riscontra in organi in via di sviluppo e organi riproduttivi. In linea generale il
tronco risulta l’elemento con il