Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 29
DTI e TCA I Pag. 1 DTI e TCA I Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
DTI e TCA I Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
DTI e TCA I Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
DTI e TCA I Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
DTI e TCA I Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 29.
Scarica il documento per vederlo tutto.
DTI e TCA I Pag. 26
1 su 29
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CUSCINETTI

Cuscinetto = elemento destinato a ricevere un albero rotante

ad attrito radente

contatto di strisciamento fra le superfici del cuscinetto e quella dell’albero.

CUSCINETTI (classificazione in base alla direzione dei carichi)

  • RADIALI (o propriamente detti)

  • la direzione di carico e ⊥ all’asse di rotazione dell’albero.
  • ASSIALI (o di spinta)

  • la direzione di carico e // all’asse di rotazione dell’albero.
  • OBLIQUI (misti)

  • la direzione di carico e inclinata rispetto all’asse dell’albero.

atto a. rilevante = 1/10 atto a. radente

Classificazione cuscinetti (in base alla forma dei corpi volventi)

a sfera

a rulli

a rullini

a botte

a rulli conici

Classificazione cuscinetti (in base alla posizione degli orni degli anelli)

rigidi = gli orni degli anelli sono coincidenti

orientabili = gli orni possono orientarsi fra loro in direzioni diverse mantenendo fisso un punto comune detto centro del cuscinetto.

UNIFICAZIONE CUSCINETTI VOLVENTI

× × × × → AAA

diametro nominale dell’albero in mm

tipo e forma del cuscinetto

AA

forma e altezza diametro esterno

UNI...

sigla in cui e riassunto il cuscinetto

FUNZIONAMENTO CUSCINETTI OBLIQUI A RULLI CONICI

E: raggio nullo

E': raggio reale

corretto funzionamento(le linee convergono)

MOTO DI PURO ROTOLAMENTO

dei rulli sulle piste -> V = V'

V = ω1rV' = ω'1r'

ω1r = ω'1r' -> r/r' = ω'1/ω1 = costante

UNIFICAZIONE CUSCINETTI VOLVENTI

  • XXX X - diametro nominale dell’albero in "mm"
  • AAA - tipo e forma dei cuscinetti
  • XX - lunghezza dell’albero e diametro esterno
  • AAA - indicazioni accezione
  • UNI... - n° tabella di riferimento del cuscinetto

MONTAGGIO A X

FISSAGGIO ANELLI ESTERNI DEI

CUSCINETTI OBLIQUI MEDIANTE MOLLA

A TAZZA

RUOTE DENTATE CILINDRICHE

Le ruote dentate cilindriche servono per la trasmissione del moto fra assi paralleli e contrassegnano il tipo più frequente. Fra esse annoveriamo le ruote a denti diritti e le ruote a denti elicoidali.

Come caso particolare di ruota cilindrica può essere considerata quella con primitiva rettilinea (cilindro di diametro infinito).

Inviluppo di riferimento

ruota a dentatura interna

Queste ruote trovano larga applicazione in tutti quei casi in cui si vuole fare limitazione di spazio.

RUOTE DENTATE CONICHE

Le ruote dentate coniche possono possono derivare dalle ruote di frizione coniche e della quali si utilizzano i peruvanti.

La trasmissione del moto fra assi incidenti possono ruotare formando un vertice comune ed esse ono due coni dove nasce il vertice che deve con incidere sicuro che si rota la ruota oltre nuove trasmisionio. Quando convergono coniche le geometrici di deva sicura che garnia non ricambio nde dell'asse né di sperese coritanti.

da, dp, dentature primitive da, da, da dimensioni di trasmissione θa, θa, semiangoli con primitive εa, εa, angolo addentore θa, θa, anomale addentazione La, La, addenda rf, rf, dimensioni da, da, normore aa, aa, pressione

COLLEGAMENTO MEDIANTE BULLONE

vite

ronella elastica

dado

collegamenti ANTISVITAMENTO:

  • copiglie
  • ronelle Grower
  • dadi - controdadi
  • dadi e viti autobloccanti
  • inserzione di fermo

es. determinare gli scostamenti binati per la dimensione tollerata 100G7

Dmax = fra 80 e 120

D = √(80 · 120) = 98

i = 0.45 · D1/3 + D/1000 ~ 21.7 µm

IT7 → 16i = 16 · 21.7 ~ 35µm

essendo un G → lo scostamento fondamentale è nullo

guardare nelle tabelle degli scostamenti per fori e trovare la Es

Es = +18 µm

F.O.V. 0,01d

100

Saldatura

Processo mediante il quale si ottiene l'unione di due pezzi in seguito a fusione e successivasolidificazione delle zone di contatto o a compressione ad elevata temperatura, realizzandocomunque nei limiti di collegamento la continuità fisica fino a spazi liberi.

Forme saldature

La forma della saldatura èdefinita dalla nervosa internadel cordone di saldatura dellaforma e della zona continua intornoal metallo:

  • giunto di testa
  • giunta di angolo
  • giunto a T
  • giunto di sormonto
  • giunto asovrapposizione
  • piana
  • convessa
  • concava

Passo (di saldatura)distanza fra le nervositàdi due teste successive

Collegamenti albero-mozzo

Chiavette: i primi accoppiamenti o nervine rettangolare,in acciaio che vengono forzate longitudinalmenteentro cave ricavate per fresaturanell'albero ed in un organo accoppiatoricavato per tornitura o brocciaturanel mozzo.

  • senza moto con mozzoazionate a forzagira-volutamenteparallelamente
  • con moto con mozzorimovete partedel moto

chiavette :

  • parallelle rustiche 1/3
  • rustiche uniate:4/4
  • tenossiale

linguette : i primi a base variabile o nervine rettangolare,in oltre che vengono montate in organicave ricavate nell'albero e nel mozzo perunire le lavorazioni trasversale.

Linghette :

  • linguette parallele
  • linguette uniate
  • linguette a chiara

Nota : le marcature dei collegamenti con linguette è estremamente semplice e rapida per cui vengonopreferite alle chiavette ogni volta che ne ricorrono mentiere frequentamente l'accoppiamento.

Dettagli
A.A. 2010-2011
29 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DiegoBaldereschi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno Tecnico Industriale e Tecnologia delle Costruzioni Aeronautiche I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Barsotti Giancarlo.