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Storia delle Dottrine Politiche – 04\03
Polibio Polibio,
Molti pensatori successivi riprendono le idee di Aristotele, tra questi storico
greco che visse a Roma nel II sec. a.C., riprende l’idea aristotelica aggiungendovi due
romani
idee. Si chiede infatti come i in pochi anni siano riusciti a conquistare così
ampi territori. Riprende quindi lo schema aristotelico delle forme di governo e opera
un cambiamento: sostituisce il termine “politeia” con “democrazia” e sostituisce il
(‘oclos’
termine aristotelico di “democrazia” con ”oclocrazia” in greco significa
“popolazione, massa”), “governo della massa”.
ovvero
Polibio tuttavia ritiene che Roma, avendo conquistato così ampi territori in così breve
tempo, deve avere qualcosa di speciale, dunque ritiene che le forme di governo
teorizzate da Aristotele siano forme di governo pure, che possono essere corrotte
e degenerare in forme negative di governo; a suo parere esiste un’altra forma di
governo, che è la forma di governo mista, che trae elementi da ciascuna delle tre
forme pure, e che rappresenta una forma di governo stabile e duratura. Roma è
appunto una forma mista, ed è questo il segreto del suo successo: essa ha un
consoli), senato)
elemento monarchico (i uno aristocratico (il e uno democratico
tribuni della plebe, tribuni del popolo).
(i i Quindi la migliore forma di governo è una
Machiavelli
forma di governo mista (un’idea ripresa da nei suoi “Discorsi”). Inoltre
per Polibio le forme di governo puro ruotano: dal regno si passa ad aristocrazia, poi a
politia, poi di nuovo a regno ecc.
Platone “Leggi”
Era qualcosa che aveva già capito: nelle (ultima sua opera) parla
infatti di due costituzioni: monarchia e democrazia, che sono come le madri di
tutte le costituzioni; una incarna principi di libertà e uguaglianza, l’altra il principi di
autorità, ed una buona forma di governo deve mescolare queste due matrici.