Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Domande progetto e prevenzione incendi Pag. 1 Domande progetto e prevenzione incendi Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande progetto e prevenzione incendi Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

INCENDIO LOCALIZZATO (DM 09/03/2007)

Focolaio d'incendio che interessa una zona limitata del compartimento antincendio, con sviluppo di calore concentrato in prossimità degli elementi costruttivi postisuperiormente al focolaio o immediatamente adiacenti.

INTERCAPEDINE ANTINCENDIO

Vano di distacco con funzione di:

  • aerazione e/o scarico di prodotti della combustione di larghezza trasversale non inferiore a 0,60 m;
  • di passaggio di persone di larghezza trasversale non inferiore a 0,90 m.

Longitudinalmente è delimitata dai muri perimetrali (con o senza aperture) appartenenti al fabbricato servito e da terrapieno e/o da muri di altro fabbricato, aventi pari resistenza al fuoco.

IN INTERCAPEDINE ANTINCENDIO

Vano di distacco con funzione di:

  • aerazione e/o scarico di prodotti della combustione

Ai soli scopi di aerazione e scarico dei prodotti della combustione.

La combustione è inferiormente delimitata da un piano ubicato a quota non inferiore ad 1 m dall'intradosso del solaio del locale stesso.

IN INTERCAPEDINE ANTINCENDIO: Vano di distacco con funzione di:

  • di passaggio di persone. Per la funzione di passaggio di persone, la profondità della intercapedine deve essere tale da assicurare il passaggio nei locali serviti attraverso varchi aventi altezza libera di almeno 2 m.

Superiormente è delimitato da "spazio scoperto".

L'ACR L'ACRONIMO REI90 significa: A partire dallo scoppio dell'incendio un elemento costruttivo per 90 minuti deve conservare la capacità di portare i carichi d'esercizio, impedire il passaggio di fumo e fiamme agli ambienti confinanti, limitare la trasmissione del calore agli ambienti confinanti. (T<150°C su parete opposta).

L'ACRONIMO REI90 significa: che a partire dallo scoppio dell'incendio un elemento costruttivo per 90 minuti deve

conservare la capacità di portare i carichi d'esercizio, impedire il passaggio di fumo e fiamme agli ambienti confinanti, limitare la trasmissione del calore agli ambienti confinanti.

L'UNITÀ DI MISURA DELLA REI: Il tempo espresso in minuti

La capacità di deflusso si intende: Numero di persone che possono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza.

LA CURVA DI INCENDIO di progetto può essere:

  • Nominale: curva adottata per la classificazione delle costruzioni e per le verifiche di resistenza al fuoco di tipo convenzionale;
  • Naturale: curva determinata in base a modelli di incendio e a parametri fisici che definiscono le variabili di stato all'interno del compartimento.

LA CURVA DI INCENDIO STANDARD SI ESPRIME CON L'ESPRESSIONE MATEMATICA: (TETA)G = 20 + 345 LOG (8T + 1).

LA DISTANZA DI PROTEZIONE È: Valore minimo, stabilito dalla norma, delle distanze misurate orizzontalmente tra il perimetro in

pianta di ciascun elemento pericoloso di una attività e la recinzione (ove prescritta) ovvero il confine dell'area su cui sorge l'attività stessa.

LA DISTANZA DI sicurezza interna è: Valore minimo stabilito dalla norma delle distanze misurate orizzontalmente tra i rispettivi perimetri in pianta dei vari elementi pericolosi di una attività.

LA PREVENZIONE INCENDI si pone i seguenti obiettivi: Almeno due: la conservazione dei beni materiali e la salvaguardia della vita umana.

LA PROTEZIONE ATTIVA si basa sulla possibilità di intervenire tempestivamente con: la pronta rilevazione delle fiamme, la possibilità di un rapido spegnimento, la possibilità di lanciare l'allarme, di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza durante l'evacuazione e l'intervento dei soccorsi, la possibilità di limitare la propagazione del fuoco.

LA PROTEZIONE ATTIVA si basa sulla possibilità di intervenire

tempestivamente con: la pronta rilevazione delle fiamme, la possibilità di un rapido spegnimento, la possibilità di lanciare l'allarme, di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza durante l'evacuazione e l'intervento dei soccorsi, la possibilità di limitare la propagazione del fuoco.

LA TEMPERATURA CRITICA di un elemento strutturale in acciaio è: La temperatura in corrispondenza della quale il carico che può essere portato a caldo da un elemento strutturale risulta uguale al carico di esercizio;

LA TEMPERATURA DI infiammabilità e la temperatura di accensione sono: dipendenti dal tipo di combustibile

LA TEMPERATURA DI infiammabilità è: La temperatura in corrispondenza della quale un liquido infiammabile emette vapori in quantità tale che miscelati con l'aria possono incendiarsi in presenza di una fiamma;

LA TEMPERATURA, NELLA legge di variazione della temperatura nel materiale c.a. in

  1. funzione del tempo di esposizione all'incendio normalizzato, è funzione di: Condizioni di esposizione all'incendio; caratteristiche fisiche del materiale; dimensioni dell'elemento strutturale
  2. LANCIA LANCIA EROGATRICE: Dispositivo provvisto di un bocchello di sezione opportuna e di un attacco unificato. Può essere anche dotata di una valvola che permette il getto pieno, il getto frazionato e la chiusura.
  3. LARGH LARGHEZZA DELLE USCITE di ciascun compartimento [n]: Numero complessivo di moduli di uscita necessari allo sfollamento totale del compartimento.
  4. LE CURVE NOMINALI SONO? TRE: LA CURVA STANDARD, LA CURVA DEGLI IDROCARBURI E LA CURVA ESTERNA.
  5. LE FONTI DI INNESCO POSSONO ESSERE: QUATTRO: ACCENSIONE DIRETTA; ACCENSIONE INDIRETTA; ATTRITO; AUTOCOMBUSTIONE.
  6. LE MOLECOLE DI OSSIGENO, DURANTE L'INCENDIO, SI COMBINANO CON GLI ATOMI DEL COMBUSTIBILE. Ad esempio con il carbonio danno luogo: A molecole di ossido di carbonio (CO), di anidride carbonica (CO2) e
di composti più complessi e non meno pericolosi per la vita umana.

LE PITTURE INTUMESCENTI COME SI COMPORTANO AL FUOCO? Queste sostanze per effetto del calore si trasformano in una massa avente la consistenza di una meringa, cioè di una pasta leggerissima erigonfia.

LE STRATEGIE DI PREVENZIONE INCENDI DA METTERE IN ATTO PER TUTELARE L'INCOLUMITÀ DELLE PERSONE RIGUARDANO:

  • Modalità costruttive degli edifici
  • Vie di fuga e uscite di sicurezza
  • Piani di evacuazione
  • Possibilità di portare soccorso
  • Attuazione di ogni possibile precauzione per evitare il panico

LE VALENZE DELLA SICUREZZA in architettura devono essere espresse:

  • Con livelli prestazionali massimi per la resistenza al fuoco, per la praticabilità delle vie di fuga e per la resistenza meccanica

LUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio - separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo - avente caratteristiche idonee a

ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico), ovvero a consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico).

MASS MASSIMO AFFOLLAMENTO ipotizzabile: Numero di persone ammesso in un compartimento. È determinato dal prodotto della densità di affollamento per la superficie lorda del pavimento.

MAT MATERIALE: Il componente che può partecipare alla combustione in dipendenza della propria natura chimica e delle effettive condizioni di messa in opera per l'utilizzazione.

MOD MODULO DI USCITA: Unità di misura della larghezza delle uscite. Il "modulo uno", che si assume uguale a 0,60 m, esprime la larghezza media occupata da una persona.

NASPO NASPO: Attrezzatura antincendio costituita da una bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida collegata ad una estremità, in modo permanente, con una rete di alimentazione idrica in pressione e terminante all'altra estremità con una

lanciaerogatrice munita di valvola regolatrice e di chiusura del getto.

NEL NEL CASO DI incendio le alte temperature cosa provocano nelle strutture murarie? La cottura delle pietre con conseguenti crolli parziali o totali

NELL’ NELL’APPROCCIO ANALITICO per il dimensionamento del sistema delle vie di fuga si utilizza la relazione: n = A / Cd nella quale n = larghezza del sistema espresso in moduli (1 modulo =60 cm);A = Affollamento; Cd=Capacità di deflusso: numero persone chepossono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza;

NELL’OPERA DI ARCHITETTURA come devono essere espresse le valenze della sicurezza? Con livelli prestazionali massimi per la resistenza al fuoco, la praticabilità delle vie di fuga in condizioni disicurezza e per la resistenza meccanica;

NELLA NELLA LEGGE DI variazione della temperatura nel materiale c.a. in funzione del tempo di esposizione all’incendio normalizzato, la temperatura è funzione di:

Condizioni di esposizione all’incendio,
Caratteristiche fisiche del materiale;
Dimensioni dell’elemento strutturale;

NELLA PREVENZIONE INCENDI per interventi attivi si intende: 
Insieme degli interventi messi in atto dopo lo scoppio dell’incendio

NELLA LEGGE DI VARIAZIONE della temperatura nel materiale c.a. in funzione del tempo di esposizione all’incendio normalizzato, la temperatura è funzione di: 
Condizioni di esposizione all’incendio; 
Caratteristiche fisiche del materiale; 
Dimensioni dell’elemento strutturale.

NELLA PREVENZIONE INCENDI LE STRATEGIE SONO: 
Sono tre: limitare gli inneschi; 
contenere l’incendio nella fase iniziale; 
tutelare l’incolumità delle persone. 
(SAREBBERO 4, UGUALE CHE CONTINUA CON: “EVITARE IL PROPAGARSI DELL’INCENDIO E IL CROLLO DEGLI EDIFICI”)

NELLA PREVENZIONE INCENDI per interventi passivi si intende: 
Insieme degli interventi messi in atto prima dello scoppio dell’incendio.

RELAZIONE PER IL calcolo del carico d'incendio specifico compare il parametro mi, cosa in dica e quanto vale? E' il fattore di partecipazione alla combustione dell'i-esimo materiale combustibile. Si assume 0,8 per illegno e gli altri materiali di natura cellulosica, 1 per gli altri materiali;

OLTRE OLTRE AI SIMBOLI di resistenza al fuoco R, E ed I, il DM del febbraio 2007 introduce nuovi simboli tra cui S, G e K. Cosa caratterizzano? S tenuta al fumo; G resistenza all'incendio della fuliggine; K capacità di protezione al fuoco;

PER PER APPROCCIO PRESTAZIONALE SI INTENDE: L'approccio prestazionale consente di definire soluzioni le cui caratteristiche di sicurezza nei riguardi dell'incendio sono equivalenti a quelle delle soluzioni imposte dall'approccio prescrittivo;

PER CAPACITÀ DI DEFLUSSO si intende: numero di persone che possono percorrere un modulo unitario (60 cm) in condizioni di sicurezza;

PER COMPARTIMENTAZIONE si intende: Parte

temperatura dei gas di combustione nel tempo, calcolo delle temperature critiche dei materiali costituenti gli elementi costruttivi, valutazione della resistenza al fuoco degli elementi strutturali e verifica della stabilità strutturale durante l'incendio. La legge di variazione della temperatura dei gas di combustione nel tempo può essere determinata utilizzando la curva di incendio standard. Questa curva rappresenta l'andamento della temperatura media dei gas di combustione intorno agli elementi costruttivi nel corso del tempo. Le temperature critiche dei materiali costituenti gli elementi costruttivi sono valori limite che indicano la temperatura massima che un materiale può raggiungere senza subire danni strutturali o perdita di resistenza al fuoco. Queste temperature critiche devono essere calcolate in base alle caratteristiche termiche dei materiali utilizzati. La resistenza al fuoco degli elementi strutturali è valutata in base alla loro capacità di mantenere la stabilità strutturale e la resistenza al carico durante l'incendio. Questa valutazione viene effettuata considerando la temperatura raggiunta dagli elementi durante l'incendio e confrontandola con le temperature critiche dei materiali. Infine, la verifica della stabilità strutturale durante l'incendio consiste nel verificare che la struttura sia in grado di sopportare le sollecitazioni termiche e meccaniche generate dall'incendio senza subire cedimenti o collassi. Questa verifica viene effettuata utilizzando metodi analitici o sperimentali, tenendo conto delle caratteristiche termiche e meccaniche della struttura e dei materiali utilizzati.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/08 Scienza delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher genchisilvio di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progetto e prevenzione incendi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Iovino Renato.