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(1) Serie Storica & Processo Stocastico

Un processo stocastico è un insieme di variabili casuali indicizzate dal tempo. Può essere definito tramite questa scrittura {X(t/ω)}. Il parametro ω appartiene allo spazio campionario Ω mentre t appartiene ad una famiglia di indici. Se si fissa t=t otteniamo {Xt/ω} ove Xt/ω è una variabile casuale che dipende da t. Se invece si fissa ω=ω" otteniamo una funzione reale X {ω"/t} = Xω"(t) che è una realizzazione/traiettoria del processo stocastico. La serie storica è proprio una singola realizzazione del processo stocastico. Utilizziamo le conoscenze su processi stocastici per analizzare le serie storiche.

(2) Proprietà dei Processi Stocastici e Loro Ruolo nelle Fasi di Identificazione, Stima e Previsione

Le proprietà sono 3: ergodicità, stazionarità e invertibilità. Per quanto riguarda la stazionarità, si dice che un processo è stazionario quando è invariante rispetto ad una trasformazione arbitraria lungo l'asse dei tempi. In particolare il processo stocastico è stazionario in senso stretto se:

F(x1,x2,...,xm) = F(x1+t,x2+t,...,xm+t) ∀k∈ℝ ∀(t1,t2)

Questa ipotesi, è facile immaginare, risulta molto difficile da soddisfare e per questo si parla di stazionarità in senso debole o in senso lato. Un processo è stazionario in senso debole se tutti i suoi momenti congiunti fino an ordine m≤2 sono invarianti rispetto a t0. Si dice che un processo è stazionario del secondo ordine.

Per invertibilità si intende la possibilità di scrivere variabile casuale all'interno del processo in funzione suoi valori passati [in presenza anche di WN]. Questa gioca un ruolo fondamentale nella fase di identificare esiste una corrispondenza biunivoca tra funzione di A e funzione del processo per i moduli AR mentre per i moduli MA abbiamo una famiglia di 2n moduli di cui uno è invertibile. È per queste proprietà molto importante che i processi devono essere ergodici, stazionari e invertibili.

[3] Processo White Noise e Processo Lineare Generale

Il più semplice processo stocastico è quello White Noise, indicato con {at}. Le ipotesi alla base sono le seguenti:

  • E(at) = 0
  • E(atat+k) = 0   ∀k ≠ 0
  • E(at2) = σa2 < ∞

Da cui segue che:

  • Autocov:0   ∀k ≠ 0 σa2   k = 0
  • Autocorr:0   ∀k ≠ 0 1   k = 0
  • Autocorr. parziale:0   ∀k ≠ 0 1   k = 0

stazionario in covarianza quando i primi due momenti

sono costanti all'interno del processo stocastico.

in questo caso avremo che:

μ=μ

γ0 = σε2 = σ2

∀ t

la stazionarietà è una proprietà fondamentale in

quanto necessaria per applicare il teorema di Wold e

quindi dare luogo a processo lineare generale, permette

anche l'esistenza dell'ergodicità, è serva in una fase di

identificazione per avere la possibilità di identificare il

modello per le sue caratteristiche. la presenza o meno

di questa proprietà influenza le previsioni.

per quanto riguarda l'ergodicità, ci permette di riprodurre

i risultati di una singola realizzazione a tutto il processo.

un processo stazionario è ergodico rispetto alla funzione

momento E [g (Xt)] se il momento campionario converge in modo

quadratico alla funzione momento:

1/N ∑t=1N g (Xt)2 — E [g (Xt)]

questa convergenza implica che il processo sia ergodico

in senso forte. il processo è ergodico in senso debole se

la convergenza avviene in probabilità:

1/N ∑t=1N Xt̶̶͂͂ p E (Xt)

se questa proprietà è soddisfatta allora la varianza

dello stimatore tende a zero (stimatore media). la condizione

sufficiente è che: limm→∞ 1/N ∑ γ (k) =0

Per la costruzione della statistica test bisogna ricordare che

ρ̂(k) ∼ N[ρ(k), Var[ρ̂(k)], ma nel test in questione si usa la varianza relativa al WN, ovvero 1N (Cunnoi):

Z = ρ̂(k) - 0 ∕ √m⁄N

Stabilito α si identificano i due valori critici - Zα/2 e Zα/2 la zona di accettazione diventa chiaramente la seguente:

-1.96 ≤ Z ≤ 1.96 ovvero |ρ̂(k)| ≤ 1.96√m

Sui software viene indicata una banda di significatività.

(11)

Stima della funzione di autocorrelazione e inferenza sull'intera funzione di autocorrelazione (Test Portmanteau)

Uguale a domanda precedente fino a segno in blu. Il test di Portmanteau serve per verificare la natura di white noise. In questo caso abbiamo che:

H0: ρ2 = ρ2 = ... = ρk = 0 vs H1: almeno 1 ≠ 0

Chiaramente se accetto H1 conduco al rifiuto con ipotesi che i residui siano realizzazione di un processo white noise.

Stat. test:

Q(k) = m ∑k=2k [ρ̂(k)]2 con: Wk = 1 Test di Box-Pierce

Wk = m+2m-x Test di Ljung-Box

La statistica test Q(k) si distribuisce come una chi quadro:

Q(k) ∼ χ2k - (p+q+1)

(12)

Stima di max. verosimiglianza dei parametri del modello AR(1); problemi e soluzioni

Modello AR(1) stazionario: Xt = c + φXt-2 + εt

t) ∼ iid N[0, σ2u]

Cioè posso dire che?

ℓ(X1|a0) ~ N(0, σa²)

Si potrebbe fare un ragionamento analogo per α1 ma è evidente che non può essere noto con certezza. Ottenuto X2 = x2 il valore di α1 può essere stimato:

α̂1 = X1 - M1 + θ a0 = X1 - M

Quindi, ne segue che:

ℓ(X2|x1, α0 = 0; β) ~ N(M - θ a1, θ²σa²)

Ottenuta X2 = x2 e nota α̂2 si può ottenere

α̂2 = X2 - M + θ α̂1

Che procedendo in modo analogo diventa:

αt = Xt - Xt + θ α̂2

La densità condizionata di XΘ è quindi:

ℓ(Xt|xt+1, X1, α0 = 0; β) ~

(1 / √(2πσa)) exp(-α²/2σa)

Tuttavia la funzione di verosimiglianza è funzione non lineare e abbastanza complicata di M e Θ. Si deve anche osservare che se il modello è invertibile e |Θ|<1 α0=0 si annulla presto; se invece |Θ|>1 l'effetto di cancellare α0 si moltiplicherà e l'appross. della verosimiglianza non sarà più valida. Ne segue che le stime andranno trovate con metodi di ottimizzazione numerica.

Dettagli
A.A. 2019-2020
32 pagine
2 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteobaldanza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Serie storiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Zavanella Biancamaria.