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13. STIMA DI MASSIMA VEROSIMIGLIANZA DEI PARAMETRI DEL MODELLO MA1: PROBLEMI E SOLUZIONI.
Passiamo ora alla famiglia MA. Anche in questo caso, condizionando rispetto ai valori iniziali il calcolo della funzione
di verosimiglianza si semplifica molto.
Si consideri un MA(1) gaussiano 2
= + − { }~ (0, )
dove i.i.d.
−1
2
= (, , )
Data la natura del modello si condiziona rispetto al valore iniziale di ossia .
0
= 0, ( ) = ( + − ) =
Se sapessimo con certezza che potremmo stabilire che:
0 1 1 0
2 2 2 2
)
( ) = ( − ) = ( + − − ) = ( =
In questo caso si avrebbe anche: 1 1 1 0 1
2
{ | }~( , )
Ciò permette di stabilire che: , ossia
1 0 2
1 −( − )
1
( | = 0; ) = exp { }
1 0 2
2
2
√2
Proseguendo con ragionamento analogo, se fosse noto con certezza si avrebbe che:
−1
( ) = ( + − ) = −
−1 −1 2 2
)
( ) = ( − + )2 = ( + − − + )2 = ( =
−1 −1 −1
2
{ | }~[( − ), ]
Quindi e la funzione di densità diventerebbe:
−1 −1 2
1 −[ − ( − )]
−1
( | ; ) = exp { }
−1 2
2
2
√2
Ovviamente essendo lo shock casuale del tempo t, non può mai essere osservato e quindi non può essere noto
=
con certezza. Tuttavia, ottenuta l’osservazione , il valore di può essere stimato come:
1 1 1
= + −
1 1 0
̂ = − +
1 1 0 │
La densità condizionata di è:
2 1 2
1 −[ − ( − )]
2 1
( | , = 0; ) = exp { }
2 1 0 2
2
2
√2
= ̂
Ottenuta l’osservazione e nota si può calcolare anche:
2 2 1
̂ = − +
2 2 1 {̂ }
, ̂ , … , ̂
Procedendo in modo analogo si può ottenere la serie dove per un generico t si ha
1 2
̂ = − +
−1
La densità condizionata di è:
2
1 −
( | , … , , = 0; ) = exp { }
−1 1 0 2
2
2
√2
Prendendo il logaritmo, la verosimiglianza condizionata è: 2
2
log ( | , … , , = 0; ) = − log 2 − log − ∑
−1 1 0 2
2 2 2
=1
Massimizzare quest’ultima equivale a minimizzare il numeratore della sommatoria.
Da quanto esposto, per un dato valore di si può calcolare la successione degli at implicita nei dati.
.
Tuttavia, la verosimiglianza è funzione non lineare e abbastanza complicata di e
Una espressione analitica per le stime non è facilmente ottenibile.
Infatti, riscrivendo in via iterativa si ha:
2
( )
= – + = – ) + ( – + = ( – ) + ( – ) + =
−1 −1 −2 −1 −2
2 3
= ( – ) + ( – ) + ( – ) − =
−1 −2 −3
= ⋯…………………………………………………… =
−1
= ( – ) + ( – ) + … . + ( – ) +
−1 1 0
││ < 1 = 0
Si deve anche osservare che, se il modello è invertibile e l’effetto di imporre si annullerà presto
0
perché diventa molto piccolo.
|| > 1
Se l’effetto di cancellare si moltiplicherà e l’approssimazione della verosimiglianza non sarà valida.
0
Ne segue che le stime di MV condizionata di un MA(1) devono essere trovate impiegando metodi di ottimizzazione
numerica.
14. TEST DI SIGNIFICATIVITÀ SUI PARAMETRI: INFERENZA SUL MODELLO
̂
2
= ( , , ) ,
Sia e la stima di questa si distribuisce come una normale multivariata, con vettore delle medie
V(̂
pari ad e matrice di varianze e covarianze ).
(̂ = ( )
)
La stima di quest’ultima risulta essere:
Al fine di verificare ipotesi statistiche, formulate sui parametri del modello, è possibile utilizzare il seguente test.
: = 0 : ≠ 0
L’ipotesi da sottoporre a verifica sia: da confrontare con l’ipotesi alternativa:
0 1
Data l’ipotesi di normalità (asintotica) emessa su e la stima della sua varianza , la statistica da utilizzare è una t di
Student, costruita nel modo seguente:
̂
− 0
(
= = − + + 1)
√̂
, (− ) ( ), ±2,
Stabilito si identificano i valori critici e che per semplicità poniamo uguali a la zona di
/2 /2
accettazione dell’ipotesi nulla è :
̂ − 0
−2 ≤ ≤2
√̂
Quindi si accetta l’ipotesi nulla se il parametro stimato è, in valore assoluto, minore di due volte lo standar error
della stima
̂ |̂
≤ ±2√̂ ≤ 2√̂
|
o
Se il parametro del modello sottoposto a verifica viene giudicato non significativamente diverso da zero, ossia si
considera che la stima di tale parametro sia risultata diversa da zero solo per effetto del caso, l’operatore che
corrisponde a tale parametro deve essere escluso dal modello ed il modello stesso deve essere ristimato nella sua
nuova forma.
15. IL PREVISORE LINEARE OTTIMO: , = { , , . . . , };
Si formuli l’ipotesi di conoscere la storia della serie fino all’istante e si definisca come 1 2
L’insieme di informazioni disponibili all’istante
Si ipotizzi, inoltre, che il modello ARIMA sia stato correttamente identificato e stimato e che siano state condotte
tutte le opportune verifiche sui residui. ̂
Il problema della previsione consiste nella ricerca di un’approssimazione ottimale di una v.c. , tramite una
+1 +1
( ), = ( , , . . , )
funzione dove è un insieme di v.c. con momenti finiti sino al secondo ordine, sulle quali
1 2
sono condotte le rilevazioni che costituiscono l’insieme di informazione .
(. )
La si sceglie in modo che sia minimo l’errore quadratico medio che si commette sostituendo la variabile da
prevedere con la funzione prescelta:
+1
̂ = ( )
+1
Ossia: 2 2
} }
)] )]
= {[ − ( | → min {[ − ( |
+1 +1
g
Che si indica come MSE (Mean Square Error) o errore quadratico medio di previsione.
Il Valore Atteso è condizionato dalle informazioni che saranno disponibili al momento t nel quale si eseguirà la
previsione ( | )
Se all’espressione del MSE si aggiunge e toglie : si ottiene :
+1
2 2
} [ | | [( | }
)] )] ) )]|
{[ − ( | = { − ( + − ( =
+1 +1 +1 +1
2 2
| )] | | ) )] |
= {[ − ( } + {[( − ( }
+1 +1 +1
| )] | | ) |
+ 2 {[ − ( } {[( − ( )] }
+1 +1 +1
| )] | | ) |
Dove il doppio prodotto è formato da due parti : 2 {[ − ( } ∙ {[( − ( )] }
+1 +1 +1
[ | )]
− ( la prima è la differenza tra una v.c. e il suo valore atteso condizionato, quindi è ancora una v.c
+1 +1
[( | ) − ( )]
la seconda, ricordando che è noto al momento della previsione, è formata dalla differenza
+1
di due numeri il cui V.A. è uguale a se stesso
[( | ) | )] |
Pertanto il doppio prodotto si può scrivere come: − ( )] ∙ {[ − ( }
+1 +1 +1
E poiché, per la legge dei valori attesi iterati, risulta essere:
| )] | | ) | )
{[ − ( } = ( − ( = 0
+1 +1 +1 +1
segue che: 2 2 2
[( | ) )] | )] | ) )]
− ( = [ − ( + [( − (
+1 +1 +1 +1
E’ quindi evidente che la funzione che rende minimo il MSE è:
̂
) | ) previsore lineare ottimo
( = ( → +1
+1
Che annulla il secondo termine della somma
Il MSE costituisce anche una misura dell’errore di previsione :
2
}
)]
= {[ − ( | , , … ,
+1 −1 1 ̂
Da qui in poi si considererà come previsore ottimale il valore atteso di condizionato alla storia passata di
+ℎ +ℎ
.
16. PREVISIONE DI UN MODELLO AR(1) e MA(1) FINO AL LAG K, E VARIANZA ED ERRORE DI PREVISIONE
L’utilizzazione di un modello AR a fini previsivi
Se il modello identificato è un AR(1) non stagionale, esso può essere scritto nel seguente mo