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Economie di apprendimento
Le economie di apprendimento sono le riduzioni di costo unitario che, per effetto dell'accumulo di esperienza, si realizzano ogni volta che si producono addizionali quantità di beni ed dipendono dai volumi cumulati di produzione realizzati sino a un certo tempo t. Con esperienza si intende il numero cumulato di output prodotti fino alla data considerata. Il risparmio correlato alla maturazione dell'esperienza è intuitivo, ma è interessante il fatto che lo si possa misurare e prevedere con buona precisione. La costanza e la prevedibilità permettono di rappresentare la relazione tra costi ed esperienza in una curva denominata "curva di esperienza". La fonte primaria di esperienza è l'apprendimento sviluppato dalle persone e può manifestarsi in attività che vengono svolte meglio, più efficientemente e con minori costi man mano che l'esperienza aumenta.velocemente e, pertanto, con costi minori. Sostanzialmente le economie sono dovute a diversi fattori: la forma più evidente di esperienza è la capacità delle persone di imparare ad adottare nuovi e migliori modi di lavorare che consentono di svolgere meglio e più velocemente le attività loro assegnate. L'esperienza consente di comprendere meglio quali siano le risorse produttive più opportune e convenienti per lo svolgimento di una data attività: si impara a selezionare le materie prime o i componenti che consentono una migliore qualità nel prodotto, ma anche una maggiore facilità di uso; la migliore capacità di selezionare le risorse produttive ha effetto anche nell'organizzazione dell'attività e nella predisposizione delle attrezzature necessarie: man mano che si conosce meglio il prodotto o il suo ciclo produttivo, infatti, si è in grado di comprendere quali sono le attrezzature più adatte.adatte al suo completamento. Le persone nello svolgimento di attività devono interagire fra di loro ed utilizzare impianti ed attrezzature varie: con l'esperienza gli individui imparano a conoscersi e a lavorare in gruppo, ad interagire con altri gruppi di lavoro, a coordinare le attività di impianti differenti e così via. Inoltre l'esperienza accresce la prevedibilità degli accadimenti e la capacità di dare risposte rapide ed efficaci alle eccezioni; è così possibile programmare meglio le attività attribuendo alle singole operazioni i tempi e le risorse effettivamente necessari. Quando cresce l'esperienza si riesce anche a comprendere se esiste la possibilità di semplificare i processi e i prodotti in modo tale da ottenere costi più bassi e prodotti migliori.
2- L'articolazione delle combinazioni economiche nelle imprese. Descriverne in particolare la gestione caratteristica, patrimoniale, finanziaria
L'attività economica è essenzialmente attività di produzione e di consumo di beni economici, si svolge in istituti ed è studiata dall'economia aziendale. L'insieme delle operazioni economiche svolte dalle persone in un istituto forma le combinazioni economiche generali dell'istituto stesso. Le combinazioni economiche sono parte del sistema degli accadimenti, ossia dell'insieme di azioni e di fenomeni che si manifestano nell'azienda e nel suo ambiente. Una speciale categoria di accadimenti è rappresentata dal sistema delle operazioni, ossia dal sistema delle attività svolte dalle persone che compongono l'organismo personale d'azienda; tali operazioni nel loro insieme formano le combinazioni economiche.
dicompetenze specialistiche applicate al loro svolgimento. Per tutte le imprese le coordinazioniparziali sono: configurazione dell'assetto istituzionale; gestione caratteristica, patrimoniale,tributaria, assicurativa; organizzazione; rilevazione.
La gestione caratteristica è composta dall'insieme di operazioni di gestione che identificano la "funzione economico-tecnica" tipica di ciascuna azienda. È una gestione "attiva"; quando ben condotta produce un risultato reddituale positivo: il reddito operativo della gestione caratteristica. Per le imprese agricole, estrattive e manifatturiere la gestione caratteristica include l'acquisto di materie prime, di impianti e di macchina, la trasformazione tecnica, la vendita dei beni prodotti, i pagamenti e le riscossioni connesse a tali acquisti e vendita; per le aziende commerciali la gestione caratteristica è composta prevalentemente dalle negoziazioni di beni in acquisto e in vendita.
da operazioni di tipo logistico; la gestione caratteristica delle banche si compone prevalentemente di negoziazioni di credito di prestito. La gestione caratteristica di tutte le imprese si articola in diverse coordinazioni economiche parziali: - Operazioni di ricerca e sviluppo, ovvero tutte le attività volte a configurare le caratteristiche del prodotto e le modalità di svolgimento dei processi di fabbricazione. - Approvvigionamenti, cioè l'acquisto di beni e di competenze tecniche e commerciali per stimare le quantità necessarie e le qualità. - Operazioni di trasformazione, il cui nucleo è rappresentato dalle attività di lavorazione e di assemblaggio delle materie prime e dei componenti acquistati, ma importanti sono anche le decisioni di make (produrre al proprio interno) or buy (acquistare all'esterno) che l'azienda deve prendere. - Commercializzazione: si tratta di vendere i prodotti dell'impresa massimizzando la convenienza.Per valutare l'efficacia di una strategia economica, è necessario analizzare le aspettative dei clienti attuali e potenziali, nonché l'offerta dei concorrenti, individuare i potenziali clienti e stipulare contratti con loro. Inoltre, occorre gestire le operazioni logistiche, ovvero tutte le attività di trasporto, stoccaggio e movimentazione delle materie prime e dei prodotti finiti.
La gestione patrimoniale consiste nell'investimento dei fondi monetari eccedenti rispetto alle necessità della gestione caratteristica, al fine di ottenere un reddito. Questo può avvenire attraverso l'acquisto di titoli di stato o azioni di altre aziende.
La gestione finanziaria, invece, si occupa di coprire il fabbisogno finanziario dell'impresa, ovvero la necessità di avere a disposizione i mezzi monetari necessari per avviare e sviluppare l'impresa. Il fabbisogno finanziario sarà maggiore quanto maggiori saranno gli investimenti da effettuare, quanto più tardi i clienti pagano e quanto prima l'impresa deve pagare i fornitori.
Le negoziazioni a supporto della gestione finanziaria sono di capitale di prestito e di capitale proprio. La gestione finanziaria è una gestione "passiva": comporta interessi passivi sul capitale di terzi e remunerazioni del capitale proprio.
La gestione tributaria deriva dal fatto che tutte le imprese sono soggette al pagamento di tributi di varia natura a fronte del diritto di fruire dei beni pubblici messi a disposizione dallo Stato. Comporta tipicamente costi e non ricavi. Un esempio può essere il pagamento delle imposte sul risultato anteimposte, che è imponibile. La gestione tributaria è tipicamente una gestione "passiva" comportando solo oneri tributari.
Il principio di economicità delle imprese consiste nell'attrarre risorse sufficienti per remunerare
Tutte le condizioni di produzione e di consumo utilizzate per svolgere le proprie combinazioni economiche. In quanto condizione di vita degli istituti, l'economicità è contemporaneamente un principio ed un obiettivo fondamentale di buon governo degli istituti. L'equilibrio economico è interconnesso all'equilibrio istituzionale, ma non sono sincroni. Si ha equilibrio istituzionale quando tutti i membri del soggetto di istituto condividono i valori e gli obiettivi che ispirano la vita dell'istituto, le sue strutture e modalità di governo, le logiche organizzative; ricevono ricompense e benefici giudicati equi rispetto ai contributi forniti. L'equilibrio istituzionale è di lungo periodo ed è caratterizzato da durabilità (le persone che partecipano alla vita degli istituti si attendono che l'istituto perduri nel tempo; gli istituti nel tempo accumulano patrimoni di relazioni e di competenze che sono relativamente
indipendenti dalle persone) ed autonomia (libertà di scegliere i propri fini e le proprie modalità di governo). Il principio dell'economicità come regola di condotta dell'azienda si declina in due forme complementari: come perseguimento di fini economici istituzionali (remunerazioni monetarie e di altra specie per i conferenti di capitale di rischio e per i prestatori di lavoro) e come rispetto simultaneo di un insieme di condizioni di svolgimento dell'attività economica (equilibrio reddituale, efficienza e flessibilità, congruità delle remunerazioni ed equilibrio monetario). L'equilibrio reddituale esprime l'attitudine della gestione di remunerare, con i componenti positivi di reddito, alle condizioni di mercato, tutti i fattori produttivi compresi il capitale di prestito ed il capitale di rischio; deve essere valutato in funzione del tempo di riferimento (di breve o di lungo periodo) e dell'oggetto di riferimento.si ha economicità senza il mantenimento di un livello accettabile di efficienza, cioè dellarelazione che intercorre tra i risultati conseguiti e i mezzi impiegati. L'azienda in economicità èquella che ricerca anche flessibilità, ossia la predisposizione di strutture e di combinazioniproduttive efficienti in grado di adeguarsi prontamente all'ambiente. Fondamentale è anche lacongruità dei prezzi-costi sostenuti e dei prezzi-ricavi conseguiti e, in particolare, congruitàdelle remunerazioni del capitale-risparmio e del lavoro. L'economicità è strettamente correlataal conseguimento dell'equilibrio monetario, ossia alla capacità di fare fronte agli impegni dipagamento. La diversa manifestazione temporale di costi e di ricavi dei relativi flussi monetarisi traduce in fabbisogno finanziario; compito della gestione finanziarie è ricercare la coperturadi tale fabbisogno e fungecosì da "cuscinetto" tra la dinamica reddituale e la dinamica monetaria, compensando i periodi in cui si determinano squilibri monetari con quelli in cui si manifestano eccedenze di cassa. 4- Le economie di