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Il paese che è relativamente abbondante di un fattore esporta il bene la cui produzione è intensiva in quel fattore

Volendo fare un esempio pratico, supponiamo ci siano 2 paesi h e f le cui economie sono del tutto uguali, salvo differenziarsi per quanto riguarda la dotazione di risorse: il rapporto tra offerta di lavoro e di capitale è più alto in h che in f (in h vi è abbondanza relativa di lavoro, in f di capitale).

Poiché la stoffa è un bene prodotto con alta intensità di lavoro, la frontiera delle possibilità produttive del paese h appare spostata verso l'esterno se confrontata con quella del paese f, in direzione della stoffa piuttosto che del cibo. Per qualsiasi prezzo relativo, il paese h produrrà quindi un rapporto stoffa/cibo più alto rispetto a f. L'offerta relativa di stoffa sarà dunque maggiore in h (curva rs) rispetto a quella di f (curva rs*), come mostrato dalla figura seguente:

Se non vi fosse commercio internazionale, il punto di...

equilibrio per il paese h si troverebbe nel punto 1, mentre per f sarebbe nel punto 3. il prezzo relativo di equilibrio sarebbe in sostanza più basso in h che in f. con il commercio internazionale, tuttavia, il prezzo relativo della stoffa tende a convergere in un punto intermedio rispetto a 1 e 3, quale può essere il punto 2 evidenziato dal grafico. l'aumento del prezzo relativo della stoffa nel paese h fa sì che il paese consumi una minor quantità di quel bene e ne produca di più. viceversa in f, la diminuzione del prezzo relativo fa sì che si consumi più stoffa rispetto a prima, ma se ne produca di meno. il paese h diventa quindi un esportatore di stoffa, mentre f un importatore. la proposizione generale che ne segue, dunque, è che ogni paese tende ad esportare i beni nella cui produzione si utilizzano più intensamente quei fattori che nel paese stesso sono relativamente più abbondanti. si ha inoltre un effetto sulla distribuzione del reddito, spiegata dalla teoria

Di Samuelson. Il paese che si espande, aumentando la produttività del settore, potrà aumentare anche il salario di quel settore. Si parla di wage premium, ovvero il settore trainante offrirà retribuzione più alta.

Si spieghi come si determina la ragione di scambio internazionale in un modello generale del commercio internazionale, e quali fattori determinano una sua variazione.

Possiamo definire la ragione di scambio internazionale come il rapporto fra il prezzo del bene che un paese esporta, nella situazione iniziale, e il prezzo del bene che quel paese importa. Da ciò ne deriva che un aumento delle ragioni di scambio migliora il benessere di un paese, mentre una loro diminuzione lo riduce.

Volendo fare un esempio, consideriamo 2 paesi:

  • H: che supponiamo esporti stoffa
  • F: che supponiamo esporti cibo

Le ragioni di scambio di H sono espresse da ps/pc, mentre quelle di F da pc/ps. Supponiamo che questa struttura di commercio sia indotta dalle differenze nelle capacità di produzione di H e F.

Inoltre i 2 paesi hanno le medesime preferenze e quindi la stessa curva di domanda relativa. Dato un qualsiasi prezzo relativo ps/pc, H produrrà le quantità di stoffa e cibo qs e qc, mentre F q*s e q*c, con qs/qc>q*s/q*c. L'offerta relativa mondiale si ottiene quindi sommando tali livelli di produzione sia per la stoffa che per il cibo (qs+q*s)/(qc+q*c). Per costruzione, la curva di offerta relativa mondiale deve trovarsi tra le curve di offerta relativa dei 2 paesi. La curva di domanda relativa mondiale si sovrappone alle curve dei 2 paesi, non essendoci differenze nelle preferenze tra i paesi. Il prezzo relativo di equilibrio mondiale (quando H e F commerciano) è quindi dato dall'intersezione tra la curva di offerta relativa mondiale e la curva di domanda relativa mondiale. (Punto 1) Questo prezzo relativo determina quante unità di esportazioni di stoffa di H sono scambiate in cambio di esportazioni di cibo di F. In corrispondenza del prezzo relativo di equilibrio, le

exp di stoffa che h desidera effettuare (qs-ds), sono pari alle import di stoffa che f desidera realizzare (d*s-q*s)fattori che determinano la variazione della ragione di scambio internazionale sono da associarealla crescita sbilanciata e alle politiche commerciali. la prima si ha quando la frontiera dellepossibilità produttive si sposta di più in una sola direzione. la crescita che espande le possibilitàdi produzione di un paese in modo sproporzionato verso il bene che il paese esporta viene dettaexport-biased growth mentre la crescita sbilanciata verso il bene che un paese importa vienedetta import-biased growth.da ciò ne deriva che:la crescita sbilanciata verso le esportazioni tende a peggiorare le ragioni di scambio del paese abeneficio del resto del mondo. la crescita sbilanciata verso le importazioni tende a migliorare leragioni di scambio del paese a danno del resto del mondo.volendo fare un esempio pratico:questo spostamento dell’offerta relativa mondiale

porterà a una diminuzione del prezzo relativodella stoffa da (ps/pc)1 a (ps/pc)2, provocando un peggioramento delle ragioni di scambio di h eun miglioramento delle ragioni di scambio di f.l’effetto sulla curva di offerta relativa e sulle ragioni di scambio sarebbe stato lo stesso anche sesi fosse verificata una crescita sbilanciata verso la stoffa nel paese f. allo stesso modo una crescitasbilanciata verso il cibo, sia in h che in f, conduce ad uno spostamento verso sinistra della curvars mondiale (da rs1 a rs3) e conseguentemente a un aumento del prezzo relativo della stoffa da(ps/pc1) a (ps/pc3). questo aumento rappresenta un miglioramento delle ragioni di scambio delpaese h e un peggioramento di quelle del paese f.

◦ dazi sulle importazioni e sussidi alle export influiscono sia sull’offerta relativa che sulladomanda relativa. un dazio aumenta l’offerta relativa dei beni che un paese importa e ne riducela domanda relativa, dunque migliora in ogni caso le ragioni

di economisti come Alfred Marshall. Le economie esterne possono essere di diversi tipi, come ad esempio le economie di apprendimento, le economie di agglomerazione e le economie di rete. Le economie di apprendimento si verificano quando il costo unitario di produzione diminuisce al crescere dell'esperienza accumulata. Ad esempio, un'azienda che produce automobili potrebbe migliorare le sue tecniche di produzione e ridurre i costi man mano che produce un numero sempre maggiore di veicoli. Le economie di agglomerazione si verificano quando la presenza di altre imprese nello stesso settore o nella stessa area geografica porta a vantaggi competitivi. Ad esempio, la presenza di un cluster di aziende tecnologiche in una determinata città potrebbe favorire la condivisione di conoscenze e risorse, stimolando l'innovazione e riducendo i costi di produzione. Le economie di rete si verificano quando il valore di un bene o di un servizio aumenta all'aumentare del numero di persone che lo utilizzano. Ad esempio, il valore di una piattaforma di social media aumenta man mano che il numero di utenti cresce, poiché ci sono più persone con cui interagire e più contenuti da condividere. Queste economie esterne possono influenzare la struttura del commercio internazionale. Ad esempio, se un paese ha un'industria che beneficia di economie di apprendimento o di agglomerazione, potrebbe diventare un esportatore competitivo in quel settore. Allo stesso tempo, le economie di rete possono favorire la diffusione di prodotti e servizi a livello globale, consentendo alle imprese di raggiungere un pubblico più ampio. Tuttavia, è importante notare che le economie esterne possono anche creare barriere all'ingresso per le imprese più piccole o meno innovative. Ad esempio, se un'azienda ha accumulato un'esperienza significativa o ha stabilito una forte presenza in un determinato settore, potrebbe essere difficile per nuovi concorrenti entrare sul mercato e competere. In conclusione, le economie esterne svolgono un ruolo importante nella struttura del commercio internazionale. Possono favorire lo sviluppo di settori competitivi e la diffusione di prodotti e servizi a livello globale, ma possono anche creare barriere all'ingresso per le imprese più piccole. La comprensione di queste dinamiche è fondamentale per la formulazione di politiche commerciali efficaci.

Dell'economista Marshall che rimase colpito dal ruolo dei "distretti industriali". Egli sosteneva che vi sono 3 ragioni principali per cui un gruppo di imprese geograficamente concentrato può essere più efficiente di un'impresa isolata: la capacità di attrarre fornitori specializzati, generare un bacino di lavoratori con qualifiche adatte e di promuovere lo spillover di conoscenza. Più tecnicamente, in presenza di economie di scala esterne si ha una curva di offerta inclinata negativamente: quanto maggiore è l'output di settore, tanto minore sarà il prezzo al quale le imprese sono disposte a vendere i loro prodotti perché il loro costo medio di produzione si riduce all'aumentare della produzione del settore. Le economie di scala esterne giocano un ruolo importante nella struttura del commercio internazionale. Da un punto di vista di produzione e prezzi, quando vi sono economie di scala esterne, il commercio internazionale permette di ridurre i prezzi ovunque.

La ragione di questa differenza sta nel fatto che quest'ultimo permette di concentrare la produzione in un unico luogo e quindi di ridurre i costi sfruttando i benefici di economie esterne ancor più forti. Volendo fare un esempio:

Inoltre, un fattore che determina la struttura della specializzazione e del commercio in settori caratterizzati da economie di scala esterne è la contingenza storica. Esempi ne sono i centri finanziari di New York e Londra. Una conseguenza del ruolo della storia nel determinare la localizzazione industriale è che non sempre i settori sono localizzati nel posto "giusto" e una volta che un paese ha stabilito un vantaggio in un settore, potrebbe mantenere tale vantaggio anche se altri paesi potrebbero potenzialmente produrre i beni in modo più economico. Volendo fare un esempio pratico:

c0=q0 produzione iniziale vietnamita nulla. Si parli del ruolo delle economie di scala interne e della concorrenza imperfetta sulla struttura del commercio internazionale.

si spieghi in particolare il ruolo della differenza di performance nell'equilibrio di mercato. qual è il ruolo dei costi di trasporto? le economie di scala interne si verificano quando il costo unitario dipende dalla grandezza di una singola impresa, ma non necessariamente da quella del settore; queste danno alle grandi imprese un vantaggio di costo rispetto a quelle piccole e ciò genera una struttura di mercato di concorrenza imperfetta. la concorrenza imperfetta è caratteristica sia di mercati in cui ci sono solo pochi produttori, sia di mercati in cui il prodotto di ciascuna impresa è visto dai consumatori come sostituto, ma fortemente differenziato rispetto a quello dei competitors. l'impresa opera quindi come "price-setter" (o "price-maker"), ossia determina il prezzo del proprio prodotto. analizziamo ora come la concorrenza che deriva da una maggiore dimensione di mercato influenza le imprese in modo diverso. supponiamo che le imprese abbiano

Diverse curve di costo, perché producono con diversi livelli di costo marginale (c), ma la stessa curva di domanda. In figura si illustrano le differenze di performance tra le imprese 1 e 2 quando c1<c2. Si nota come sia la curva di domanda e quella del ricavo marginale abbiano la stessa intercetta sull'asse verticale. Questa è data dal prezzo p quando q=0. Le imprese 1 e 2 scelgono q1 e q2 per massimizzare i propri profitti, questi vengono massimizzati quando la curva del costo marginale interseca quella del ricavo marginale. Sulla curva di domanda comune viene fissato il prezzo pari a p1 e p2. Come si evince dal grafico, l'impresa 1 produrrà di più fissando un prezzo inferiore rispetto all'impresa 2. Poiché la curva del ricavo marginale è più inclinata della curva di domanda, vediamo che l'impresa 1 fisserà un markup sul costo marginale maggiore della 2: p1-c1>p2-c2. (Profitto operativo dato da ricavi meno costi variabili). Siccome questi sono

Dati anche dal prodotto tra il markup e il numero di unità di bene vendute (p-c)*q possiamo

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.df92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia internazionale, moneta e finanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Cavallaro Eleonora.