Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 23
Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 1 Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 23.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Domande con risposta di Materiali, Durabilità e Restauro Pag. 21
1 su 23
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ACCIAI INOSSIDABILI E METALLI NON FERROSI

1) Gli acciai inossidabili austenitici:

a. possono subire corrosione intergranulare in seguito all’esposizione all’acqua di mare

b. hanno resistenze meccaniche molto elevate se vengono temprati

c. sono meno resistenti alla corrosione degli acciai martensitici

d. hanno una resistenza alla corrosione per pitting più elevata se contengono molibdeno

2) Le armature in acciaio inossidabile:

a. Si corrodono in cls carbonatato

b. non possono essere saldate

c. hanno una resistenza a trazione minore rispetto alle comuni armature di acciaio al carbonio

d. hanno un tenore critico di cloruri maggiore del 3% in massa rispetto al cemento

3) Il rame:

a. Si passiva solo in acqua di mare, grazie alla presenza di cloruri e solfati

b. Si passiva all’atmosfera in seguito all’immediata formazione di un sottilissimo film di ossido

di rame

c. In molti ambienti si copre di una patina protettiva che, nell’arco di diversi mesi, porta alla

sua passivazione

d. Si corrode a contatto con acque dolci

4) Gli acciai inossidabili austenitici:

a. sono meno resistenti alla corrosione degli acciai martensitici

b. possono subire corrosione intergranulare se non sono saldati correttamente

c. contengono cromo ma non possono contenere nichel

d. hanno resistenze molto elevate

5) Le strutture di acciaio inossidabile:

a. non si corrodono in CLS carbonatato, anche in presenza di rilevanti quantità di cloruri (es.

2% in massa di cemento)

b. non possono essere saldate

c. hanno una resistenza a trazione inferiore rispetto alle comuni armature di acciaio al

carbonio

d. si corrodono in calcestruzzo carbonatato, se è fessurato

6) Gli acciai inossidabili austenitici:

a. possono subire corrosione intergranulare in seguito all’esposizione all’acqua di mare

b. hanno resistenze meccaniche molto elevate se vengono temprati

c. sono meno resistenti alla corrosione degli acciai martensitici

d. hanno un potenziale di pitting che diminuisce al diminuire del pH dell’ambiente

7) Le strutture di acciaio inossidabile:

a. Hanno un tenore critico di cloruri superiore al 3% in massa rispetto al cemento

b. non possono essere saldate

c. hanno una resistenza a trazione inferiore rispetto alle comuni armature di acciaio al

carbonio

d. si corrodono in calcestruzzo carbonatato

8) Le leghe di alluminio utilizzate nel settore delle costruzioni:

a. si possono passivare dopo diversi mesi di esposizione all’atmosfera, in seguito alla

formazione di una patina protettiva

b. hanno una resistenza alla corrosione più elevata ma contengono grandi quantità di cromo

c. possono subire corrosione per pitting in ambiente con cloruri

d. vengono in genere zincate per migliorare la loro resistenza alla corrosione

STRUTTURE IN C.A.: DEGRADO E RESTAURO

1) L’aumento dello spessore del copriferro in una struttura in calcestruzzo armato:

a. porta ad una diminuzione del coefficiente K di carbonatazione

b. allunga sempre la vita di esercizio di una struttura, soprattutto con valori >60mm

c. porta sempre ad una diminuzione del tempo di innesco della corrosione

d. può aumentare la vita di esercizio di una struttura, purché si prevenga la sua fessurazione

2) Il rapporto acqua/cemento per una struttura in cls armato, in ambiente marino (zona degli spruzzi

XS3) e per la quale è richiesta una vita utile di progetto di 50 anni, è:

a. 0.60

b. 0.45

c. 0.75

d. 0.30

3) La reazione alcali-aggregati:

a. aumenta al diminuire dell’umidità del cls

b. avviene solo con aggregati silicei a struttura cristallina, come il quarzo

c. si può contrastare riducendo il contenuto di cemento nel cls

d. è più pericolosa nei cls confezionati con cementi di miscela rispetto a quelli col cemento

Portland

4) La misura sclerometrica sul cls:

a. è una misura della resistenza del cls molto precisa che sostituisce la prova di compressione

b. consente di misurare la resistenza del cls attraverso la velocità con cui di propagano gli

ultrasuoni

c. stima la resistenza dalla correlazione tra velocità di rimbalzo di una massa nello

strumento e la durezza della superficie del cls

d. è un metodo non distruttivo che consente di analizzare la composizione del cls e di

verificare la sua omogeneità

5) La rialcalinizzazione elettrochimica:

a. è una tecnica temporanea che tiene sotto controllo la struttura per 2-3 anni in attesa di una

soluzione definitiva

b. è una tecnica che richiede un anodo permanente e viene applicata per tutta la vita residua

della struttura

c. ha lo scopo di rimuovere cloruri dal cls, rialcalinizzando le armature

d. può rialcalinizzare il cls carbonatato attorno alle armature grazie a una densità di

2

corrente catodica di circa 1 A/m

6) La protezione catodica applicata alle strutture in cls armato:

a. alle strutture esposte all’atmosfera si applica in genere con degli anodi sacrifiziali appesi

sulla superficie del cls

b. si può applicare sia in calcestruzzo carbonatato sia in calcestruzzo contaminato da cloruri

c. richiede di polarizzare catodicamente le armature fino ad un potenziale prossimo al

potenziale di equilibrio del ferro (-850mV Cu/CSO )

4

d. ha lo scopo di rimuovere i cloruri dal cls

7) L’aumento dello spessore del copriferro in una struttura in calcestruzzo armato:

a. porta ad una diminuzione del coefficiente K di carbonatazione

b. allunga sempre la vita di esercizio di una struttura, soprattutto con valori >60mm

c. porta sempre ad una diminuzione del tempo di innesco della corrosione

d. può aumentare la vita di esercizio di una struttura, purché si prevenga la sua fessurazione

8) la reazione alcali-aggregati:

a. aumenta al diminuire dell’umidità del cls

b. avviene solo con aggregati silicei a struttura cristallina, come il quarzo

c. si può contrastare riducendo il contenuto di cemento nel cls

d. è più pericolosa nei cls confezionati con cementi di miscela rispetto a quelli col cemento

Portland

9) La velocità di carbonatazione nel calcestruzzo:

a. è significativa sono negli ambienti industriali inquinanti

b. elevata quando il calcestruzzo è saturo d'acqua

c. diminuisce al diminuire del rapporto acqua/cemento con cui è confezionato il

calcestruzzo

d. è bassa quando il calcestruzzo è riparato dalla pioggia

10) Un rapporto acqua/cemento di 0.5 può essere adottato per garantire una vita utile di progetto di

50 anni ha una struttura in calcestruzzo armato realizzata con cemento Portland quando:

a. è soggetta alla carbonatazione in ambiente con ciclo asciutto-bagnato ed ha spessore di

copriferro di 30 mm

b. esposto agli spruzzi di acqua marina e ha spessore di copriferro di 30 mm (15 mm)

c. è sulla costa, esposta ai venti marini e ha spessore di copriferro di 18 mm

d. è soggetta alla carbonatazione in ambiente con cicli asciutto-bagnato e ha spessore di

copriferro di 15 mm

11) La corrosione delle armature prodotta da carbonatazione:

a. può portare la fessurazione del copriferro quando l'armatura si consuma di circa un

decimo di millimetro

b. può portare ad un attacco localizzato caratterizzato da un'elevata velocità di penetrazione

nel punto di attacco

c. può portare la fessurazione del copriferro non appena la carbonatazione raggiunge le

armature

d. può portare alla rottura fragile delle armature per propagazione di cricche

12) Un valore ragionevole di spessore di copriferro, per una struttura in calcestruzzo armato soggetta

carbonatazione in ambiente con cicli di asciutto-bagnato (C4) e per la quale è prevista una vita utile

di progetto di 50 anni, è:

a. 50 mm

b. 30 mm

c. 40 mm

d. 10 mm

13) La velocità di corrosione delle armature nel calcestruzzo contaminato da cloruri:

a. può essere levata anche se il calcestruzzo esposto ad ambienti relativamente asciutti (es.

70% di umidità)

b. è molto bassa nei Calcestruzzi soggetti a cicli di asciutto e bagnato

c. è molto elevata nel calcestruzzo permanentemente saturo d'acqua

d. è elevata quando il calcestruzzo ha un'alta resistività elettrica

14) Il metodo convenzionale di restauro delle strutture danneggiate in c.a. dalla corrosione, basata

sulla sostituzione del cls con una malta:

a. ha l’obiettivo di ripassivare le armature attraverso un prime applicato direttamente sulla

loro superficie

b. per garantire la vita residua richiesta alla struttura (può richiedere la rimozione anche la

rimozione del cls non ancora fessurato)

c. non si può applicare alle strutture contaminate da cloruri

d. ha l’obiettivo di ripassivare le armature grazie all’inibitore di corrosione che viene aggiunto

alla malta

15) La presenza di fessure nel cls poste lungo gli spigoli del pilastro può essere dovuta a:

a. corrosione delle armature

b. reazione alcali-aggregati

c. ghiaccio nel cls

d. gelo-disgelo

16) La vita di servizio di una struttura in calcestruzzo armato, in relazione alla corrosione delle

armature, può essere aumentata:

a. riducendo il rapporto acqua cemento e curando bene la stagionatura

b. aumentando il contenuto di cemento a parità di rapporto acqua/cemento

c. riducendo lo spessore di copriferro e curando la stagionatura per evitare che questo si

fessuri

d. utilizzando cementi al calcare (CEM II/B-L) invece del cemento Portland (CEM I)

17) L'aumento del dosaggio di cemento nel cls:

a. aumenta la vita utile di una struttura, anche se non viene modificato il rapporto

acqua/cemento

b. consente di ridurre il tempo di stagionatura del cls, ma solo se non viene modificato il

rapporto acqua/cemento

c. può aumentare la vita utile della struttura se consente di ridurre il rapporto

acqua/cemento

d. consente di ridurre il rischio di fessurazione del cls

18) La rialcalinizzazione elettrochimica:

a. ha lo scopo di ripassivare le armature, riducendo il terrore di cloruri vicino alla loro

superficie ad un valore inferiore al tenore critico 2

b. prevede l'applicazione di una corrente anodica di 10 A/m alle armature

c. si applica solo alle strutture in cls armato precompresso

d. determina una acidificazione della superficie delle armature

19) La velocità di carbonatazione del calcestruzzo:

a. è significativa solo negli ambienti industriali inquinati

b. elevata quando il calcestruzzo è saturo d'acqua

c. diminuisce all’aumentare del rapporto acqua/cemento con cui è confezionato il

calcestruzzo

d. è elevata quando il calcestruzzo è riparato dalla pioggia

20) La resistività elettrica di un calcestruzzo:

a. aumenta se nei pori entrano dei cloruri

b. diminuisce se il calcestruz

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
23 pagine
23 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/19 Restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher KILAUEA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Materiali, Durabilità e Restauro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Carsana Maddalena.