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PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

[Riferimento sul manuale dei materiali: Pag 171 e seguenti]

Premessa

Ancor prima di addentrarci in considerazioni di ordine introduttivo è necessario sottolineare che vi è una spaccatura tra

Stati Uniti e Canada (da un lato) e resto del mondo (dall'altro) riguardo i principi contabili internazionali: in USA e

Canada sono in vigore i cosiddetti US GAP (General Accounting Principles), di cui noi non ci occupiamo; nel resto del

mondo, ed in particolar modo a livello europeo, sono invece validi i principi di seguito descritti.

Introduzione

Già prima della formulazione in Italia dei principi contabili nazionali, è a suo tempo iniziata nel “resto del mondo”

un'opera di statuizione di principi contabili internazionali, applicabile a livello mondiale, esclusi Stati Uniti e Canada,

ed in particolare all'Europa.

L'organismo internazionale che si è proposto come obiettivo di emanare tali principi ha preso il nome di IASC

(International Accounting Standard Comitee), e, come vedremo, la sua operatività presenta forti analogie con la tecnica

già vista per i principi contabili nazionali (che, essendo cronologicamente posteriori hanno preso spunto da quelli

internazionali).

Il primo documento ad essere prodotto fu il cosiddetto Framework, a cui sono seguiti più di una quarantina di altri

documenti, aventi ciascuno per oggetto una specifica tematica di bilancio (appunto come visto riguardo i principi

contabili nazionali).

All'inizio degli anni 2000 lo IASC, che aveva denominato i documenti emanati secondo lo schema “IAS + numero in

progressione”, venne sostituito dallo IASB (International Accounting Standard Board) in seguito ad un allargamento

della sua composizione e ciò comportò conseguentemente anche una modifica nella denominazione dei documenti: il

lavoro proseguì da un lato con l'emanazione di nuovi principi non ancora emanati dall'organo precedente, e dall'altro

con la manutenzione dei documenti già promulgati, ed i nuovi documenti presero il nome di IFRS (International

Financial Report Standard), senza ulteriore indicazione di un numero, ma siccome la denominazione precedente era

rimasta nella memoria e nella prassi, ancor oggi sopravvive la duplice denominazione IAS/IFRS.

A metà anni 2000 l'Unione Europea adottò i principi contabili IAS/IFRS attraverso la tecnicalità giuridica del

regolamento, trasformando dunque tali principi immediatamente in legge in ciascuno degli stati membri*: a differenza

di quanto accade con le direttive, non c'è stato bisogno di recepimento da parte degli stati membri, ma a partire

dall'esercizio 2005 tali principi sono semplicemente divenuti pienamente operanti, obbligando dunque una certa

categoria di imprese (nello specifico quelle quotate in borsa e quelle appartenenti al settore finanziario) a redigere il

bilancio non più secondo le norme del Codice Civile, ma in base ai principi contabili IAS/IFRS.

Nel nostro Paese ci sono dunque sia società che redigono il bilancio secondo quanto previsto dal Codice Civile, che

società quotate in borsa e/o appartenenti al settore finanziario (banche, assicurazioni, società finanziarie, ecc.) che

redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali. *[Da quanto detto consegue che i principi IAS/IFRS

sono contemporaneamente fonte normativa primaria e secondaria].

Il framework

[Riferimento sul manuale dei materiali: Pag. 177 e seguenti]

Il nostro libro di testo (Raccolta di materiali) riporta la redazione italiana dei principi contabili internazionali così come

pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell'Unione Europea; si tratta però, naturalmente, di una traduzione dal testo

originale, scritto in inglese. Ne risulta che alcuni concetti, nella formulazione che fa testo nel nostro Paese, risultano

oscuri, ed è questo il caso dello stesso termine “framework”, tradotto con l'espressione italiana “quadro sistematico”.

Finalità, assunzioni contabili e caratteristiche qualitative del bilancio

In buona sostanza il framework inquadra i cardini dei principi contabili internazionali fornendo innanzitutto

un'indicazione della finalità degli stessi: fornire informazioni utili per prendere decisioni economiche; esso contiene

inoltre i concetti di base per la preparazione e la presentazione del bilancio ad utilizzatori esterni.

Il paragrafo 9 (del framework) specifica che tra gli utilizzatori dei bilanci vi sono investitori attuali e potenziali,

dipendenti, finanziatori, fornitori e altri creditori commerciali, clienti, governi ed enti pubblici ed il pubblico in

generale, che usano il bilancio per soddisfare alcune delle proprie diverse esigenze di informazione.

Nonostante le esigenze informative dei citati utilizzatori non possano essere tutte soddisfatte dal bilancio, vi sono

alcune esigenze comuni a tutti gli utilizzatori; in particolare, come specifica il paragrafo 10, poiché gli investitori sono i

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Metodologie e determinazioni quantitative d’azienda –Jacopo Bottazzi

fornitori di capitale di rischio all'impresa, un bilancio che soddisfi le loro esigenze informative soddisferà anche la

maggior parte delle esigenze degli altri utilizzatori del bilancio.

Per quanto il bilancio venga comunque costruito su una piattaforma avente un comun denominatore di informazioni che

riguardano tutti gli utilizzatori, dunque, i principi contabili internazionali prestano particolare attenzione alle esigenze

degli investitori, ed è questa una differenza notevole rispetto ai principi contabili nazionali, assolutamente equidistanti

dalle diverse classi di stakeholders.

Il paragrafo 15, evidenzia un'attenzione particolare a quella tipologia di informazioni che riguarda l'attitudine

dell'impresa a generare flussi di cassa, ed essendo questa proprio l'ottica dell'investitore risulta a questo punto

inequivocabile quanto appena detto con riferimento al privilegio degli interessi degli investitori nella metodologia di

redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali.

Fatte tali premesse, i paragrafi 22 e 23 enunciano i due veri e propri principi di redazione del bilancio secondo i

principi contabili internazionali:

• Principio della competenza: Il principio della competenza prevede che gli effetti delle operazioni e degli altri eventi

siano rilevati al momento del loro verificarsi (non al momento in cui viene versato o ricevuto denaro), e che siano

riportati nei libri contabili e rilevati nel bilancio degli esercizi a cui si riferiscono. [Anche in questa sede il principio

della competenza è enunciato in termini generali in modo assolutamente analogo a quanto visto finora].

• Continuità aziendale (going concern): Il principio della continuità aziendale prevede che i bilanci siano preparati in

base all'assunzione che l'impresa è in funzionamento e che continuerà la sua attività nel prevedibile futuro, non

avendo dunque né intenzione né il bisogno di liquidare o ridurre significativamente il livello della propria

operatività.

Secondo la definizione del framework, competenza e continuità sono dunque i due soli principi di redazione definibili

tali; tutti gli altri “principi di redazione” visti analizzando i principi contabili nazionali sono dunque in questa sede

gerarchicamente sottoposti ai due appena trattati, e si caratterizzano più come caratteristiche qualitative del bilancio

che come principi di redazione. Esse sono:

• Comprensibilità: una qualità essenziale delle informazioni contenute nel bilancio di esercizio è che esse siano

prontamente comprensibili dagli utilizzatori. A tale scopo, si assume che gli utilizzatori abbiano una ragionevole

conoscenza dell’attività commerciale ed economica, degli aspetti contabili e la volontà di esaminare l’informazione

con normale diligenza (paragrafo 25 del framework).

• Significatività: per essere utile, un’informazione deve essere significativa per le esigenze informative connesse al

processo decisionale degli utilizzatori. L’informazione è qualitativamente significativa quando è in grado di

influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori aiutandoli a valutare gli eventi passati, presenti o futuri

oppure confermando o correggendo valutazioni da essi effettuate precedentemente (paragrafo 26 del framework).

Le informazioni sulla situazione patrimoniale-finanziaria e sull’andamento passato sono frequentemente usate

come base per la previsione della situazione patrimoniale-finanziaria futura e dell’andamento economico e degli

altri aspetti cui gli utilizzatori sono direttamente interessati (paragrafo 28 del framework).

Rilevanza: la significatività dell’informazione è influenzata dalla sua natura e dalla sua rilevanza. In

o alcune circostanze, la natura della sola informazione risulta sufficiente per determinare la sua

significatività. In altri casi, sia la natura sia la rilevanza sono importanti (paragrafo 29 del framework).

L’informazione è rilevante se la sua omissione o errata presentazione può influenzare le decisioni

economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio. La rilevanza dipende dalla dimensione

quantitativa della posta e dall’errore giudicati nelle specifiche circostanze di omissione o errata

presentazione (paragrafo 30 del framework).

• Attendibilità: per essere utile un’informazione deve essere attendibile. L’informazione possiede la qualità

dell’attendibilità se è scevra da errori e distorsioni rilevanti e quando gli utilizzatori possono fare affidamento su di

essa come presentazione attendibile di ciò che intende rappresentare o di ciò che si può ragionevolmente ritenere

che essa rappresenti (paragrafo 31 del framework).

Presentazione attendibile: per essere attendibile, l’informazione deve rappresentare fedelmente le

o operazioni e gli altri eventi che intende rappresentare o che può ragionevolmente ritenere essa rappresenti

(paragrafo 33 del framework). La maggior parte delle informazioni finanziarie è soggetta al rischio di non

fornire completamente una presentazione attendibile di ciò che intende rappresentare. Ciò non è tanto

dovuto a distorsioni volute quanto a intrinseche difficoltà nella identificazione delle operazioni e degli

eventi che devono essere valutati o nella scelta e nell’applicazione dei criteri valutativi ed espositivi in

grado di fornire messaggi corrispondenti alle operazioni o agli eventi in oggetto. (paragrafo 34 del

framework).

Principio della prevalenza della sostanza sulla forma: se l’informazione deve rappresentare fedelmente le

o operazioni e gli altri eventi, che intende rappresentare, è necessario che essi siano rilevati e rappresentati in

conformità alla loro sostanza e realtà economic

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jacopo2311 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie e determinazioni quantitative d'azienda e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Grumo Marco.