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Individuaizone dell’errore
scelta se correggerlo o meno
correzione dell’errore
verifica se il gesto è stato migliorato oppure no
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9)Parla delle caratteristiche biofisiche e psico-motorie e di
allenamento della categoria: Pulcini(8-10 anni)
Il bambino di 8-10 anni presenta le seguenti caratteristiche
- Bassa capacità di sopportare lavoro lattacido
- Bassa attenzione
- capacità di apprendimento coordinativo e di rapidità
- bassa capacità di sottoporsi a lunghi allenamenti
10)Parla delle caratteristiche biofisiche e psicomotorie e di
allenamento della categoria Esordienti (10-12 anni)
Possibilità di inziare a fare dei piccoli lavori di forza con lavori funzionali
miglioramento importante delle cpacità cooridnative
miglioramento dell’aspetto tattico
11)Parla delle caratteristiche biofisiche e psico-motorie e di
allenamento della Categoria Giovanissimi (12-14 anni)
nella fase della pubertà si hanno l’aumento di ormoni come stestosterone e gh ma d’altra
parte diminuisce il controllo del corpo a causa della crescita rapida dei segmenti corporei. Si
allungano le sedute di lavoro e si miglior al’aspetto della orza e della reisistenza
12)Descrivi le caratteristiche delle varie fasi evolutive del giovane
calciatore da 8 a 16 anni
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13)Parla del gesto tecnico calcistico: Il Gioco di testa
Il gioco di testa utilizza gli schemi motori di colpire e saltare. La palla va colpita prima del
momento in cui scende utilizzando prevalentemente il lobo parietale e frontale. Il colpo parte
dalle gambe, si va incontro alla palla, non si viene colpiti da essa
14)Parla del gesto tecnico calcistico: Tiro in portaParla del gesto
tecnico calcistico: Ricezione della palla
Il tiro in porta è uno dei gsti più importnti perchè da significato al gioco. Utilizza gli schemi
motori di colpire e saltare. La palla viene colpita maggiormente con il piede utilizzando
l’interno, l’esterno, il collo, la punta o il tacco. La rincorsa inizialmente si fa con passi lunghi,
poi si fanno dei passetti vicino alla palla e l’ultimo passo più lungo per caricare il calcio.
Quando si colpisce il corpo si trova sopra la palla, la gamba che ha colpito la palla finisce
nella direzione in cui si vuole indirizzare la palla. E’ importante, mentre si tira, controllare
smepre la direzione del portiere
15)Parla del gesto tecnico calcistico: Finta E Dribbling
Il gesto di finta e dribbling utilizza le capacità coordinative di correre e di controllo per poi
evolversi in un gesto specializzato. Quando si si fa la finta bisogna cercare di variare
velocemtne la velocità e la direzione, mantenendo la palla nascosta.
16)La Tecnica calcistica, la funzionalità della tecnica, e le situazioni
di gioco...in che rapporto stanno nell' istruzione calcistica?
La tecnica è al serviizo della situazione, in quanto va adattata la contesto di gioco per potersi
definire appresa
17)Parla del gesto tecnico calcistico: Ricezione della palla
La ricezione della palla prevede l’interazione tra 2 giocatori, utilizza gli schemi motori del
ricevere e del saltare. La palla si può ricevere con ogni parte del corpo permessa dal
regolamento, ma generalmente col piede si utilizza l’interno, l’esterno o il collo. Quando la
palla sta per arrivare il piede le va incontro, e infine ammortizza. Il giocatore inclina il busto
dalla parte in cui andrà dopo aver stoppato la palla. Mentre si stoppa è importante osservare
il cmapo.
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17.1)Parla del rapporto che c'è tra Capacità Senso Percettive e
Capacità Coordinative
Le capacità sensopercettive sono le prime ad essere sviluppate, il nostro corpo impara a
percepire e a sviluppare la parcezione nei primissimi anni di vita. Le capacità coordinative si
implementano maggiormente nell’età che va dai 4 ai 13 anni, in seguito è molto più lento
l’apprendimento. Quando i percepisce uno stimolo, attraverso gli analizatori
18)Descrivi Le capacità Coordinative Generali e della loro
importanza come prerequisiti della Prestazione Motoria calcistica
Apprendimento, adattamento, controllo,
19)Parla dei principi e delle metodiche per lo sviluppo delle
Capacità Coordinative Speciali riportandole caratteristiche degli
esercizi ed eventuali esempi.
ritmo
orientamento
reazione
trasformazione
equilibrio
controllo
disponibilità variabile
combinazione
20)Descrivi le qualità motorie da cui dipendono le prestazioni di un
giovane calciatore
Morfologiche
Patrimonio genetico
Metabolismo aerobico e anaerobico
Tecniche-coordinative
Tattiche
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21)Parla di come dovrebbe essere e con che "lavori" eseguire
l'allenamento della resistenza nei giovani calciatori
La resistenza è la capacità di resistere ad uno stimolo ripetuto nel tempo. Può essere di tipo
anaerobico (muscolare lattacido) o aerobico (metabolismo). I giovani calciatori sono
predisposti ad allenarsi tramite lavori a intermitenza, come partitelle, piccoli giochi senza
palla. E’ fondamentale che venga sempre mantenuta la dimensione ludica.
22)Parla dell'allenamento della Rapidità nei giovani calciatori con
tempi ed esempi.
La rapidità può essere allenata fintanto che vi è uno sviluppo del sistema nervoso dell’atleta,
il quale si trova all’apice tra i 9 e i 13 anni. La rapidità può essere aciclica (tiro o parata) o
ciclica a basso impegno muscolare (skip). Un modo per allenare la rapidità consiste nel
migliorare le capacità coordinative speciali di reazione e trasformazione, tramite giochi che
richiedono movimenti rapidi e decisi all’ultimo.
23)Descrivi le caratteristiche delle varie Metodologie per
l'insegnamento calcistico giovanile
Le metodologie di alenamento possono divedirsi in 2 macrocategorie. I metodi induttivi
(includono i metodi a libera esplorazione e esplorazione guidata) e i metodi deduttivi
(includono metodo prescrittivo). Più l’allievo è giovane e più saranno utilizzati dei metodi a
libera eplorazione, mentre, con l’avanzare dell’età, si utilizzerano maggiormente i metodi
prescrittivi
24)Per la scelta dei metodi, contenuti e mezzi nell'allenamento
giovanile di che cosa l'Istruttore deve tener conto?
Deve tener conto del livello di partenza dei propri allievi, delle attrezzature a sua
disposizione, dell’obiettivo che si vuole raggiungere (in base al livello dei giocatori), cercare
di creare uno ambiente positivo.
25)Parla delle caratteristiche e dei parametri che deve avere lo
"stimolo allenante"
Lo stimolo allenante, deve essere sempre mantenuto ad un livello adeguato. Per fare questo
vanno considerati i seguenti parametri:
Quantità= dipende dal numero di esercizi
Intensità=dipende dallo sforzo che richiede l’esercizio
Qualità=dipende dalla tipologia dell’esercizio
Densità= rapporto tra fasi di lavoro e recupero
26)Parla delle varie fasi della Programmazione dell'allenamento
giovanile
Analisi della situazione iniziale, che include analisi dei mezzi, dell’ambiente, valutazione
iniziale degli allievi
Scelta degli obiettivi, in relazione al punto di partenza degli allievi e al risultato desiderato,
con relativa scelta dei metodi di valutazione che siano coerenti agli obiettivi stessi. Include
anche la scelta delle verifiche intermedie
Scelta dei mezzi, quali attrezzi utilizzare
Scelta dei metodi, deduttivo o induttivo
Svolgimento della programmazione
Valutazione finale
27)Parla dei suggerimenti metodologici per l'allenamento calcistico
al femminile...e delle differenze con quello maschile nella stessa età
le femmine presentano una maggior attitudine a migliorare gli aspetti che riguardano la
coordinazione. Trovano invece difficoltà nel condizionamento fisico, inquanto presentano
meno forza muscolare e meno froza rapida. Nonostante questo hanno una soglia
dell’attenzione più alta e una maggior motivazione dovuta al tentativo di emulazione dei
modelli maschili
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28)Parla delle attività motorie polivalenti,della loro importanza e
riporta degli esempi di allenamento con i giovani calciatori
Sono attività che prevedono lo sviluppo di ogni area dell’essere umano, quella psichica,
quella morfologica e quella motoria. Si possono proporre giochi che stimolino i ragazzi a