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RNA
Hanno caratteristiche comuni:
• Catena di poliribonucleotidi (struttura primaria con nucleotidi legati da legame fosfodiesterico)
• L’RNA ha una singola catena , anche se ci possono essere dei tratti a doppio filamento a causa di
legami idrogeno tra nucleotidi della stessa catena ( AU 2 legami a idrogeno \CG 3 legami)
• Ci sono diverse organizzazioni della struttura secondaria :
1. Zona a doppia elica
2. Zone che formano anse (servono per riconoscere qualcosa ,ad esempio per riconoscere i nucleotidi
complementari sul codone dell’mRNA)
3. Zona a forcina
4. Zona a singolo filamento (la gran parte)
Le forme particolari servono solo a mandare particolari segnali di riconoscimento e
Rna grandi
• RNA ribosomiale : rRNA, sono RNA strutturalmetne grandi,
assemblati nei ribosomi con dei ribonucleotidi. La quantità di RNA
ribosomiale nella cellula è costante (non è oggetto di nessun
controllo). È formato da zone a catena singola, doppia elica e a loop.
• RNA messaggero: mRNA, possono essere di grandezza variabile. La
loro trascrizione è controllata (di alcuni ce n’è bisogno sempre della
stessa quantità ,di altri quantità variabili)
RNA ribosomiali
• attraverso la formazione di complesse strutture terziarie e
quaternarie, gli RNA ribosomiali (rRNA) si strutturano formando gli
aggregati che costituiscono, insieme a varie proteine, le unità
ribosomiali .
• Alcuni tipi di rRNA, ripiegandosi come le proteine, raggiungono livelli
di organizzazione tridimensionale a cui sono associate funzioni
biologiche anche di tipo catalitico nell’ambito dei processi di sintesi
proteica RNA piccoli
• RNA di trasporto: tRNA , sono piccoli, formati da massimo 100 nucleotidi. Sono
fondamentali sui ribosomi dove avviene la sintesi proteica (presenti in quantità
costanti). Ci sono zone con particolari forme per riconoscere il codone e il legame
a.a.
RNA nucleari: small nuclear RNA, sono piu piccoli del tRNA e servono per la
• modulazione del RNA messaggero. Vengono trascritti nel nucleo e restano nel
nucleo. Devono individuare la zona dell’mRNA che devono essere tagliate e
modificate.
• RNA interferenti: interferiscono con il processo di trascrizione genica e quindi la
controllano (cioè controllano la trascrizione e l’espressione di alcuni geni).
Micro RNA: regolano l’espressione dei geni. Sono importanti nelle fasi di crescita, di
• differenziamento cellulare e dello sviluppo.
tRNA
• I tRNA presentano una struttura primaria (la sequenza di
nucleotidi 5 3 ), una struttura secondaria (chiamata
′ ′
→
comunemente struttura “a trifoglio”), ed una struttura terziaria
(un ripiegamento 3D a forma di L che permette loro di entrare
nei siti P ed A dei ribosomi).
• Il braccio accettore all’estremità 3 OH, introdotto con la
′
maturazione del trascritto primario, consente di trasportare gli
amminoacidi sui ribosomi durante la traduzione.Gli
amminoaciltRNA si formano attraverso reazioni catalizzate
amminoaciltRNA sintetasi.
dalle
• Il braccio A, o braccio dell’anticodone, contiene la tripletta
che, mediante l’interazione con il codone dell’mRNA, consente
di posizionare lo specifico amminoacido nella corretta
posizione durante la sintesi proteica
Funzioni finali del RNA
• La quantità di tipi di RNA presenti dipende dalla funzione.
• I piccoli RNA vengono usati per far si che un gene non venga
trascritto e influenzano quindi anche la traducibilità del messaggio.
Trascrizione controllata
l’RNA messaggero con una struttura a loop, viene riconosciuto tramite queste strutture ,da particolari
• proteine che si trovano nel citosol e che servono a regolare le messa in traduzione dell’mRNA
stesso.
L’mRNA viene trascritto e modificato esce dal nucleo e va in traduzione. In un organismo
• superiore questo mRNA è importante perche deve produrre una portina importante, bisogna
controllare l’accesso del RNA messaggero ai ribosomi. Dobbiamo lasciarlo in standby nel citosol
finche non viene dato l’Okdi andare sul ribosoma. Qui dovrebbe essere aggredito dalle
nucleasi(enzimi di degradazione). Per gli mRNA piu importanti esistono proteine citosoliche che
rivestono queste particolari sequenze loop. Si comportano cosi come dei cappucci sull’mRNA , che
mantenuto cosi fermo nel citosol e non viene tradotto. Oppure se c’è il segnale la proteina cappuccio
porta l’mRNA sul ribosoma per essere tradotto. Quindi In alcuni casi delle proteine a cappuccio
riconoscono determinate sequenze e inibiscono il passaggio dell’mRNA sul ribosoma, in latri casi
invece ne favoriscono il passaggio fino ai ribosomi.
Il metabolismo del DNA
Il metabolismo del DNA di divide in:
• Duplicazione
• Trascrizione
Per metabolismo si intende la capacità del DNA quindi di essere duplicato e trascritto in
RNA.
La DUPLICAZIONE interessa tutto il dna e avviene una sola volta nella vita della
cellula.
La TRASCRIZIONE non interessa tutto il dna ,poiche non tutto il dna si trascrive ,pero
puo avvenire ogni volta che la cellula ha bisogno di trascrivere del RNA che riguarda
brevi e precisi tratti dei cromosomi (geni specifici)
*Questi 2 eventi devono iniziare e finire in momenti precisi e devono evitare piu errori
possibili. Errori
Gli errori devono essere assolutamente evitati
errori della duplicazione
Gli sono molto piu gravi, poiche il DNA si duplica
• una sola volta nella vita della cellula e la duplicazione produce una sola
cellula figlia identica alla precedente e quindi l’errore puo trasmettersi alla
cellula figlia.
• Gli errori della trascrizione sono meno gravi, poiche la trascrizione avviene
piu volte. Infatti se un RNA non va bene,viene scartato.
I processi che avvengo sul DNA sono complessi per la complessità stessa del
DNA, per al sua lunghezza, per la sua compatezza e per la sua unione con
proteine.
Duplicazione del DNA
• La duplicazione del dNA avviene in un solo momento, prima della divisone
cellulare.
• La duplicazione di tutto il dna deve avvenire in tempi molto brevi.
La duplicazione deve essere fedele (ovvero il dNA nuovo deve essere uguale
• a quello di partenza)
• Normalmente possono avvenire degli errori (ad esempio un nucleotide
processo di
sbagliato), questi errori vengono modificati in un
autocorrezione effettuato dalla DNA polimerasi ,durante la duplicazione
prima della
stessa, se questo errore sfugge allora puo essere modificato
divisione cellulare, una volta che il DNA si è duplicato totalmente. Se anche
mutazione
qui non si riscontra l’errore ,la cellula figlia avrà un del DNA.
Mutazione
• Le mutazioni si verificano continuamente , ma non sono tutte
patologiche anzi alcune di esse sono responsabili dei polimorfismi,
ovvero del fatto che gli individui siamo uno diverso dall’altro (aspetto
positivo)
• Se la mutazione avviene in una regione importante di un gene (ad
esempio disturba la sintesi proteica) ci saranno problemi molto gravi.
Duplicazione
semiconservativa.
• Sia nelle cellule eucariotiche che procariotiche la duplicazione è
semiconservativa , cioè la doppia elica di DNA si divide (legami a idrogeno
sono rotti) e ogni catena viene usata da stampo per la nuova catena
• Alla fine abbiamo 2 molecole di DNA , dove una resta nella cellula e l’altra va
nella altra cellula.
• Le due catene di DNA sono costituite ognuna da :
1. Le due catene vecchie dette “parentali” (stampo)
2. Le due catene di nuova sintesi
*La cosa importante è che le due catene di DNA sono uguali*
• Fare clic per modificare gli stili del testo dello schema
o Secondo livello
o Terzo livello
• Quarto livello
o Quinto livello
Come avviene la duplicazione ???
• Dal punto di vista chimico la duplicazione necessita di una catena di DNA stampo, sulla quale
verranno ad unirsi i nucleotidi complementari che si legheranno tramite legame fosfodiesterico. Gli
elementi necessari per la duplicazione sono:
• DNA stampo
• Enzima “DNA polimerasi” che forma i legami fosfodiesterici
• Un primer o innesco
La dna polimerasi non puo aggiungere un nucleotide di punto in bianco e su nulla , per questo la
nuova catena non puo iniziare senza un piccolo pezzo di acido nucleico preesistente ,sintetizzato un
attimo prima dell’inizio della duplicazione. Il pezzetto di acido nucleico è RNA di lunghezza dai 10 ai
60 nucleotidi. L’ultimo nucleotide dell’innesco ha un terminale 3’ libero con un OH. In questo punto si
aggiunge il deossiribonucleotide che forma il legame fosfodiesterico. Quando un deossiribonucleotide
fosfato deve aggiungersi al nucleotide preesistente ,avviene un attacco nucleofilo. L’OH libero in
posizione 3’ è responsabile della rottura del legame ad alta energia del deossirbonucleotide fosfato.
Nei nucleotidi fosfato i gruppi P, sono legati tramite legami ad alta energia che possono rompersi per
idrolisi. Qualsiasi molecola con 1 OH è in grado rompere il legame. In questo caso è l’oh sull’ultimo
ribonucleotide del primer o (in seguito) l’OH sull’ultimo deossiribonucleotide aggiunto. Questo OH fa
l’attacco nucleofilo sul deossiribonucelotide (in particolare sul P in posizione 5). Si libera cosi il
La DNApolimerasi
La formazione del legame fosfodiesterico è compito della DNApolimerasi.
• Il nucleotide che viene aggiunto deve essere complementare al nucleotide opposto
• La complementarità viene confermata se ,una volta formato il legame fosfodiesterico ,
• si forma il legame idrogeno tra la base del nucleotide appena aggiunto e la base del
nucleotide complementare sullo stampo. Se ciò avviene vuol dire che il nucleotide
aggiunto è quello giusto. La DNApolimerasi è in grado solo di formare i legami
fosfodiesterici. Se il nucleotide è quello giusto, forma immediatamente legami a
idrogeno con il nucleotide posto sulla catena stampo ( c=g \ a=t). Se non si formano
legami a idrogeno il nucleotide è sbagliato la DNA polimerasi puo correggere
l’errore (autocorrezione dell’errore) rompendo il legame fosfodiesterico e
ricominciando da capo. La catena nuova nasce in direzione dal 5’ al 3’ perche c’è
sempre un 3’ con OH libero sul quale aggiungere un nuovo deossiribonucleotide. Se
va tutto bene si formano prima il legame fosfodiesterico e poi quello a idrogeno e
infine le interazioni idrofobiche tra basi azotate adiacenti.
Ricapitolazione :
1. Ognuna delle due catene di DNA fa da stampo compleme