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ESTRINSECA (CONDIZIONI DI SCELTA E VOCABOLARIO PIU’EVOLUTI)

II. SULLA CONFUZIONE FONETICA (TIPI 1 E TIPI 2)

III. SULLA PERCEZIONE VERBALE IN CONDIZIONI DI SMASCHERAMENTO

CONTROLLATE.

-MISURE SIMILI ALLE CONDIZIONI DI ASCOLTO REALI

-CONFRONTO TRA DIVERSI PRESIDI PROTESICI

Queste prove sono molto importanti nei bambini; nella prima fase, per un follow up alle protesi acustiche o

una selezione all’impianto cocleare e invece negli step successivi quando i bambino sono più grandi per

cambiare anche da una protesi acustica ad un’altra, per dare una protesi più sofisticata, oppure per attuare

tutti quei meccanismi di rapporto segnale rumore favorevole che possono essere utilizzati in ambiente

scolastico come l’FM

I bambini con la propria protesizzazione acustica, venivano inseriti all’interno di una delle categorie

percettive. Le categorie percettive andavano dalla categoria 0 di nessuna detezione della parola a una

categoria 1 di detezione di alcuni pattern verbali, significa che identificavano la parola da un rumore. Nella

categoria 2 si identificavano pattern verbali, come ad esempio una parola lunga e una parola corta, fino alle

categorie successive in cui si identificavano parole della stessa lunghezza.

CATEGORIE PERCETTIVE DI MOOG e GEERS

-CATEGORIA 0NESSUNA DETEZIONE DELLA PAROLA

-CATEGORIA 1NESSUNA PERCEZIONE DI PATTERN VERBALI

-CATEGORIA 2PERCEZIONE DI PATTERN VERBALI (DURATA)

-CATEGORIA 3 IDENTIFICAZIONE DI PAROLE AD ALTA DIFFERENZIAZIONE VERBALE

-CATEGORIA 4 IDENTIFICAZIONE DI PAROLE BISILLABICHE A MODERATA

DIFFERENZIAZIONE SPETTRALE

-CATEGORIA 5 IDENTIFICAZIONE DI PAROLE A BASSA DIFFERENZIAZIONE SPETTRALE

-CATEGORIA 6RICONOSCIMENTO DI OPEN SET

(video minuto 52:42) I bambini che vanno a fare un PcaP trainig vanno allenati. Questo bambino non ha

ancora un linguaggio verbale, non possiede le competenze linguistiche; mette bene le protesi acustiche.

Vengono utilizzate delle onomatopee, per avere una differenza tra un segnale prolungato e un segnale

interrotto. Si fa un allenamento al bambino con la labiolettura e poi la logopedista, a “bocca scremata”,

individua se queste competenze del bambino sono solo con il canale uditivo senza la labiolettura.

In questo bambino, la logopedista ha provato a fare una prova successiva. Questo bambino rispondeva tanto

bene con le onomatopee, però di fronte a 3 stimoli di diversa lunghezza era un: bisillabo palla, un trisillabo

cavallo e un quadrisillabo telefono, nel quadrisillabo non aveva ancora un pattern di lunghezza perché faceva

difficoltà e quindi la logopedista si è resa conto che pur andando molto bene con la sua amplificazione

acustica, non riusciva ancora, da un punto di vista percettivo a distinguere pattern di diversa lunghezza.

Quando i bambini hanno un buon linguaggio (video minuto 55:34), il test che vedremo è registrato perché da

più affidabilità. Vedremo che nei test di percezione verbale, questo bambino riesce a identificare parole della

stessa durata, però la logopedista che fa il test, fa di tutto per facilitare il compito del bambino. Sono bisillabi

pane, pasta, pesce, riesce a sillabare un bissilabo, per cui realmente sono condizioni in cui non è facilmente

riproducibili, allora negli anni gli abbiamo registrati per cui i bambini interagiscono con un touch screen e

anche i bambini molto piccoli utilizzano questo tipo di modalità. In questo caso c’è un touch screen, il

bambino sente lo stimolo che è registrato da una speeker professionista e noi possiamo regolare l’intensità in

cui eroghiamo lo stimolo, riprodurre un ambiente scolastico con un rumore di fondo, in questo caso

possiamo aumentare e diminuire il rumore di fondo. Normalmente un rumore di fondo scolastico è di almeno

30-40 decibel nelle primarie, per cui il rapporto segnale/rumore che arriva alle orecchie del bambino è simile

a quello che abbiamo sentito nella registrazione (video minuto 1:00:57). I test di percezione verbale nei

bambini piccoli, oggi vengono erogati con queste modalità, quando i bambini collaborano, anche se sono

piccoli, spesso fanno questi compiti che si chiamano matrici di confusione fonetica.

(minuto1:02:08 del video) Questo bambino è molto piccolo, sordo profondo, impiantato precocemente,

all’età di 3 anni è già in grado di eseguire queste prove: matrici di confusione fonetica che ci servono anche

per altre patologie dell’apprendimento scolastico.

Nella valutazione della percezione verbale che dipende dall’età funzionale e linguistica del bambino, a

seconda del livello del bambino possiamo fare delle prove diverse che vanno da un pre-training a una

valutazione della percezione delle parole lunghe e parole corte, valutazione di stimoli della stessa durata, fino

ad arrivare quelle che sono le matrici di confusione fonetica.

Dalla misura del fitting protesico, vanno dalle misure delle protesi elettroacustiche, dallo stimolo il guadagno

funzionale con o senza protesi, dalle prove di percezione verbale ad un feedback di quello che sono le

reazioni del bambino in ambito di terapia logopedica, in ambito familiare e della rieducazione scolastica.

Quali sono i timing importanti oggi? Da 0 a 6 mesi bisogna definire la perdita uditiva, non abbandonare il

bambino al primo fitting protesico perché potrebbe aver sbagliato la soglia, potrebbero esserci delle patologie

che peggiorano la soglia, come ad esempio il citomegalovirus, che all’esordio può non esserci una sordità e

può essere confermata nei mesi successivi perché il citomegalovirus contratto in gravidanza può dare un

ipoacusia fino ai 6 anni. Nei mesi successivi va fatto il fitting protesico e va valutato dagli 8 ai 18 mesi,

eventuali aggiustamenti del fitting che siano congruenti con la percezione verbale e lo sviluppo del bambino

fino ad arrivare ad un eventuale impianto cocleare.

I bambini che vengono seguiti sono solo quelli dai 40 decibel in su, non dobbiamo dimenticarci che ci

possono sfuggire le sordità di tipo lieve o medio fino ai 40 decibel, perché le cellule cigliate esterne sono

quelle che rispondono fino ai 40 decibel, quindi le emissioni auto acustiche sono quelle pass, fino a quelle

intensità.

COME AVVENGONO LE ACQUISIZIONI FONOLOGICHE NEI BAMBINI IPOACUSICI?

-L’ATTIVAZIONE IN EPOCA PRECOCE DEL FEEDBACK UDITIVO PERMETTE UN

MIGLIORAMENTO DELLE ABILITA’ PERCETTIVO-UDITIVE ATTIVANDO QUEI PROCESSI DI

DECODIFICA DEL MESSAGGIO VERBALE CHE SONO ALLA BASE DELLE ACQUISIZIONI

LINGUISTICHE (HAMMES DM,2002).

-IMPORTANTI SONO I TESTS DI PERCEZIONE VERBALE CHE CI PERMETTONO DI VALUTARE

LA PERCEZIONE DEL BAMBINO ATTRAVERSO IL CANALE UDITIVO AMPLIFICATO E SE

QUESTO SIA SUFFIENTE O NO A GARANTIRE UN ADEGUATO SVILUPPO LINGUISTICO.

QUESTE MISURE OLTRE CHE EVIDENZIARE DIFFERENZE NELLA PRESTAZIONALITA’

PERCETTIVO-VERBALI DI BAMBINI IPOACUSICI PROFONDI, SONO DI ESTREMA IMPORTANZA

ANCHE NEI FOLLOW-UP DELL’IMPIANTO COCLEARE.

-L’ESPERIENZA CI INSEGNA CHE ANALOGHE SOGLIE UDITIVE AMPLIFICATE, RILEVATE CON

AUDIOMETRIA TONALE, NON CORRISPONDO AD UGUALE PERCEZIONE DEI TRATTI VERBALI

A CAUSA DI UNA INNUMEREVOLE SERIE DI VARIABILI DI TIPO ADATTATIVO, PSICOLOGICO,

CULTURALE, INTEGRATIVO, LINGUISTICO.

IL REALE BENEFICIO DI UN AUSILIO PROTESICO DEVE CONTEMPLARE IL RILEVAMENTO

ANALITICO DEI LIVELLI DI PERCEZIONE UDITIVA AL FINE DI VALUTARE LE POTENZIALI

ABILITA’ DI PROCESSAZIONE DELLE PRIORITA’ ACUSTICHE CHE CARATTERIZZANO I

SEGNALI DEL LINGUAGGIO VERBALE.

-L’EPOCA DI INSORGENZA, L’ETA’ DEL PAZIENTE, LA DURATA DELLA DEPRIVAZIONE,

L’ENTITA’ DELLA PERDITA UDITIVA, L’UTILIZZO NEL TEMPO DELLA PROTESI ACUSTICA, LA

COMPETENZA COMUNICATIVA, IL LIVELLO COGNITIVO, IL METODO RIABILITATIVO

UTILIZZATO SONO VARIABILI IMPORTANTI HCE INFLUENZANO LE PERFORMANCE

OTTENIBILI.

-A TUTT’OGGI NON SONO ANCORA DISPONIBILI PER LA LINGUA ITALIANA NEI BAMBINI

IPOACUSICI INFORMAZIONI RELATIVE A UNA EVENTUALE GERARCHIA CATEGORIALE

NELLA COMPARSA DEI PRIMI FONEMI, NE’ INFORMAZIONI CIRCA L’ANDAMENTO

CRONOLOGICO DELLE ACQUISIZIONI FONETICHE.

NEL BAMBINO IPOACUSICO

-NEL BAMBINO IPOACUSICO IL BABBLING SI PRESENTA IN MANIERA MENO FREQUENTE E

IN EPOCA PIU’ TARDIVA (DOPO IL PRIMO ANNO DI VITA) E NON HA LE CARATTERISTICHE

DEL BABBLING VARIATO (JUSCZYK et al 2006).

- I SOGGETTI IPOACUSICI MANIFESTANO UNA VOCALIZZAZIONE “PRE-BABBLING” CHE POI

NON EVOLVE NELLA PRODUZIONE DI PAROLE.

SEMBRA CHE QUESTO BABBLING VOCALICO DERIVI DALL’OSSERVAZIONE E

DALL’IMITAZIONE DEL MECCANISMO FONO-ARTICOLATORIO DELL’ADULTO.

EVOLUZIONE DELLE ABILITA’ PERCETTIVO-VERBALE E SVILUPPO DEL LINGUAGGIO IN

BAMBINI SOTTOPOSTI AD INTERVENTO DI IMPIANTO COCLEARE IN ETA’ PRECOCE

Nel bambino ipoacusico protesizzato precocemente abbiamo uno sviluppo del linguaggio tipico, molto simile

a quello degli altri bambini. Se la protesizzazione è tardiva ci sono delle disabilità associate e certamente ci

possono essere delle difficoltà.

Se i bambini hanno delle disabilità associare non è detto che il training percettivo-uditivo possa essere tutto,

dobbiamo rifarci ad altri metodi di comunicazione a seconda delle capacità del bambino. Per tanti anni, il

training associato al training uditivo era la lingua dei segni, un training di tipo bimodale in cui si associava il

linguaggio verbale alla lingua dei segni. Oggi con le protesi non ha più senso, all’epoca anche bambini con

disabilità cognitive come la sindrome di down venivano avviati al linguaggio gestuale. Oggi si è sempre più

propensi ad utilizzare metodi di comunicazione aumentativa perché con immagini e altre modalità a seconda

del bambino, soprattutto le possibilità offerte dalla tecnologia, che sono molto cattivanti per i bambini fin

dalle prime fasi di età. Certamente, va pensato a un tipo di comunicazione che possa pensare e permettere un

uscita in voce oppure un’interazione attraverso delle immagini che sia comprensibile a tutti e non solo a

quelli che conoscono la lingua dei segni.

E’ stata tradotta una scala di Weley sulle disabilità associate e i problemi uditivi. Vengono indicati una serie

di bambini con disabilità associate: si trattava di 4 bambini con paralisi celebrale infantile, si tratta di una

scala di out cam sull’utilizzo dell’impianto cocleare nei bambini. I bambini utilizzano l’impianto a casa, a

scuola, sono comunicativi, ma mentre da un punto di vista dei test di percezione verbale sono molto

migliorati, da un punto di vista dell’espressione solo due di loro sono passati al linguaggio orale, gli altri 2

no. Quando si tratta di ritardo mentale, dipende dall’entità del ritardo e questi 2 bambini con disturbo dello

spettro autistico, nei disturbi

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
33 pagine
SSD Scienze mediche MED/50 Scienze tecniche mediche applicate

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marilu1312 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodologie di riabilitazione logopedica I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Genovese Elisabetta.