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Malattia protido-energetica (PEM): varietà di sindromi cliniche caratterizzate da apporto dietetico
insufficiente di proteine e calorie rispetto al fabbisogno; le causa sono:
ridotta disponibilità di nutrienti;
eccessivo consumo delle riserve proteiche.
Ipometabolismo, con alterazione dei processi biochimici e fisiologici e insorgenza dei segni e
sintomi generali (debolezza, ritardo nella crescita, diminuzione della massa corporea ), con
risentimenti dei singolo organi: 2
• Indice di massa corporea (BMI) < 16 kg/m ;
• Ridotta massa muscolare, anemia, ridotte proteine sieriche;
• Atrofia cerebrale nei primi due anni di vita;
• Concomitanti atrofia timica, infezioni e infestazioni.
Lo squilibrio fra fabbisogno, introiti ed utilizzazione dei nutrienti è generalmente presente in molte
patologie croniche (neoplasie; insufficienza renale, cardiaca, epatica) e acute (traumi, sepsi,
ustioni) con un più o meno rapido deterioramento dello stato nutrizionale e deplezione della massa
magra dell'organismo.
1. Marasma (insufficiente apporto calorico): malnutrizione a spese della massa muscolare con
sproporzione fra capo e corpo, estremità emaciate; si ha un decadimento progressivo delle
funzioni dell'organismo provocato da vecchiaia o da gravi malattie (tubercolosi polmonare e
intestinale, diabete, lesioni infiammatorie o degenerative del cervello, malaria cronica, neoplasie,
insufficienza renale o respiratoria ecc.). Nella malattia infantile (insufficiente allattamento):
riduzione della massa muscolare (risposta adattativa: catabolismo e deplezione delle proteine
somatiche), assottigliamento cutaneo, anemia, immunodeficienza, ipotermia; le proteine sieriche
(albumina) sono normali o lievemente ridotte, mantre bassi sono i livelli di leptina.
2. Kwashiorkor (insufficiente apporto proteico): malnutrizione a spese del comparto viscerale, con
ipoalbuminemia ed edemi generalizzati; epatomegalia per steatosi epatica, dovuta alla carente
sintesi di lipoproteine.
Nella malnutrizione endemica: nei bambini la reale perdita di peso è mascherata dall’aumentata
ritenzione idrica (addome rigonfio) e depigmentazioni cutanee, steatosi epatica, immunodeficienza,
ritardo della crescita (tasso di mortalità fino al 60%);
in patologie di tipo acuto (traumi, ustioni, sepsi), per aumento del metabolismo basale dovuto allo
stress non controbilanciato dall’aumento dell’assunzione protidocalorica;
per assunzione inadeguata di nutrienti (indigenti, anziani, alcolisti, per abuso di stupefacenti,
nell’anoressia nervosa);
per malformazioni congenite dell’apparato gastroenterico, disturbi della suzione e della
masticazione o deglutizione, nausea, disfagia, diarrea;
celiachia, intolleranze alimentari, fibrosi cistica, insufficienza biliare, epatopatie e patologie del
metabolismo;
patologie nefro-urologiche, cardiopatie;
altre cause: prescrizioni dietetiche incongrue, assunzione di farmaci anoressizzanti,
chemioterapia e lento adattamento dell’organismo con riduzione del metabolismo basale e
marasma.
3. Cachessia: forma di malnutrizione prolungata in conseguenza di tumori maligni alla stadio
avanzato (50-80%); escavazione dei tratti somatici (facies cachettica con viso schiacciato),
caratterizzato. Si hanno inoltre: insufficienza cardiaca severa, denutrizione, infezioni croniche
debilitanti (AIDS, tubercolosi), anoressia mentale o disturbi alimentari, malattie autoimmuni,
ipertiroidismo, diabete scompensato, COPD, tossicodipendenze e neoplasie. Si ha anche un
coinvolgimento di citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-1, IL-6), ormoni neuroendocrini,
produzione di fattori cachettizzanti (PIF, proteolisis inducing factor e LMF, lipid-mobilizing factor).
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA): disturbi caratterizzati da ossessioni
riguardo la quantità di cibo consumato e le calorie derivanti, con sofferenza cronica; i problemi
causati sull’organismo sono molto gravi e talvolta non reversibili.
Anoressia nervosa: dovuta a digiuno volontario, inizia spesso con una dieta dimagrante; le
manifestazioni sono simili a quelle della PEM grave, diminuzione della densità ossea e aumento
dei peli corporei, cute secca e squamosa, intolleranza al freddo, stipsi, fino all’anemia, linfopenia e
ipoalbuminemia. La persona che soffre di anoressia ha come obiettivo il perdere peso, cerca di
limitare l'assunzione di cibo oppure non mangia, mangia lentamente e poco.
Bulimia nervosa: squilibri elettrolitici, aspirazione polmonare del contenuto gastrico, rotture
esofagee, aritmie cardiache.
Si tratta di malattie complesse caratterizzate da un rapporto inadeguato con il proprio corpo e con
il cibo: forte desiderio di magrezza, preoccupazione per il cibo, la dieta, il peso e la taglia; si ricerca
approvazione, si sente un forte bisogno di avere il controllo delle emozioni, dell'ambiente e di sé.
PATOLOGIE DA IPERNUTRIZIONE: OBESITÀ E SOVRAPPESO
Patologia con aumento del peso corporeo > 20% del peso ideale; si tratta del disordine
nutrizionale più frequente nei paesi occidentali, correlato con l’aumento della morbidità e mortalità
(400 milioni di adulti nel mondo).
La patogenesi è dovuta anche a fattori ambientali: aumento delle risorse alimentari, variazione
della composizione della dieta e dello stile di vita con ridotta attività fisica.
Sindrome di Prader-Willi (1) e Sindrome di Angelman (2): imprinting genomico (cromosoma 15):
1) del 15q11-q13 paterno con imprinting materno (silenziamento) o disomia uniparentale (due
copie del cromosoma 15 materno): sindrome per non-espressione del gene paterno (obesità nella
prima infanzia, ipotonia, ritardo dello sviluppo );
2) del 15q11-q13 materno o disomia uniparentale paterna: sindrome per non-espressione del gene
materno (ritardo psico-motorio, epilessia e altre anomalie).
Sindrome metabolica: presenza di almeno tre dei seguenti sintomi ; i soggetti sono a rischio di
sviluppare patologie cardiovascolari e diabete di tipo 2:
- obesità addominale (circonferenza vita ≥ 94cm nel maschio e 80cm nella femmina);
- resistenza all’insulina/iperglicemia;
- iperlipidemia di tipo aterogenico;
- ipertensione arteriosa.
CONSEGUENZE PATOLOGICHE DELL’OBESITÀ:
· Accumulo di lipidi nel fegato e ipertrigliceridemia (ritardo psico-motorio e altre anomalie);
· Il tessuto adiposo produce anche citochine (TNF, IL-6, IL-1, IL-18) che creano uno stato
infiammatorio subclinico con alti livelli di PCR, scatenando un’infiammazione cronica di
basso grado dovuta a un infiltrato macrofagico.
Disturbi lievi: dispnea, infezioni, ulcerazioni degli arti inferiori
Complicanze cardiovascolari: aterosclerosi precoce, coronaropatie, infarto, insufficienza cardiaca e
fenomeni trombo-embolici;
Complicanze epatiche (steatosi).
MALATTIE CORRELATE ALLO STATO VITAMINICO:
Vitamine liposolubili (immagazzinate): A,D,E,K.
Vitamine idrosolubili: tutte le altre.
La carenza può essere:
- primaria, per mancata assunzione con la dieta;
- secondaria, per alterazioni dell’assorbimento, del trasporto, dell’immagazzinamento o della
trasformazione metabolica.
VITAMINA A (retinolo e retinoidi):
Precursori (β-carotene e retinolo esterificato): gruppo di sostanze naturali e sintetiche con attività
simil-ormonale e antiossidanti; l’assorbimento con la bile è trasformazione in retinolo negli
enterociti.
1. retinale (pigmento visivo) nei coni e bastoncelli retinici;
2. acido retinoico: importante nei processi di differenziamento e proliferazione epiteliale.
Funzioni:
· conservazione della funzione visiva con luce ridotta;
· stimolazione del differenziamento di cellule epiteliali;
· potenziamento delle difese immunitarie;
· effetti fotoprotettivi e antiossidanti.
Funzione visiva: il retinale nella forma 11-cis è unita nei bastoncelli ad una proteina retinica,
l'opsina, formando la rodopsina. Quando un fotone colpisce la rodopsina, il retinale isomerizza
nella forma trans e si ha così un cambiamento conformazionale della rodopsina ed attivazione di
una cascata molecolare che determina la generazione di impulsi elettrici. Il trans-retinale si stacca
dall’opsina e viene ridotto a trans-retinolo che viene poi esterificato ed in parte riconvertito ad
aldeide cis, in parte perduto.
Carenza primaria (denutrizione) o secondaria (malassorbimento lipidico) causano:
· cecità notturna (nittalopia), secchezza della congiuntiva (xeroftalmia);
· possibile metaplasia squamosa delle vie respiratorie superiori e del tratto urinario, infezioni
polmonari e calcoli renali/vescicali;
· iperplasia e ipercheratinizzazione dell’epidermide con occlusione dei dotti ghiandolari;
· immunodeficienza.
VITAMINA D (calciferolo, ormone steroideo): precursori: colecalciferolo (90%) e ergocalciferolo nei
vegetali e in alimenti di origine animale. L’assorbimento è intestinale oppure avviene una sintesi
cutanea; la conversione renale è regolata dalla fosfatemia e dal calcitriolo.
1,25(OH)2D: circola nel sangue legata a DBP e si lega a recettori nucleari (VDR) che trasducono
segnali per il controllo dei livelli plasmatici di calcio e fosfati e:
· Promuove l’assorbimento intestinale del calcio e del fosforo;
· Stimola il riassorbimento PTH-dipendente del calcio nei tubuli renali;
· Stimola gli osteoblasti a sintetizzare osteocalcina;
· Inibisce il rilascio di PTH (ipercalcemizzante) nelle paratiroidi.
La produzione di PTH è regolata da un meccanismo a feed-back, in quanto l’ipocalcemia
determina un aumento della secrezione di PTH con:
· attivazione α1-idrossilasi renale e aumentato riassorbimento del calcio;
· aumentata escrezione renale di fosfati;
· aumentato riassorbimento osseo di calcio e fosfati per attivazione degli osteoclasti
ripristino della calcemia.
Carenza: alterata mineralizzazione dell’osso ed un eccesso quindi di matrice ossea non
mineralizzata (osteoide) con sbilanciamento del rimodellamento osseo a favore del riassorbimento,
determinando malattie scheletriche. Si hanno dolore osseo, occasionalmente fratture, debolezza
muscolare, talora deformità (segni e sintomi del rachitismo); l’osteomalacia si sviluppa nell’adulto
per una inadeguata mineralizzazione della matrice osteoide. Il rachitismo si sviluppa invece nei
bambini, per una ridotta mineralizzazione delle cartilagini di coniugazione, anomala calcificazione
dell’osteoide e iperproduzione di cartilagine epifisaria; si hanno così delle alterazioni della crescita
con deformazioni scheletriche: gambe arcuate, craniotabe, rosario rachitico, torace carenato.
VITAMINA K: cofattore della carbossilasi epatica; le cause di una sua carenza sono: patologie
croniche dell’intestino tenue (morbo celiaco, malattia di Crohn)