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1. C R I T E R I D I I N D I C A Z I O N E D E L L E Q U O T E
Per la quotatura si utilizzano i seguenti elementi:
Le linee di riferimento, che indicano elementi, punti, rette, piani, di cui si vuole precisare la
• distanza; vengono tracciate con linee continue fini.
La linea di misura, segmento rettilineo od arco di circonferenza che rappresenta la distanza
• che si vuole precisare, tracciata anch’essa con linee continue fini.
Le frecce che indicano gli estremi delle linee di misura.
• La parte numerica, o quota, che indica il valore della misura che si vuole precisare.
• 38
Linee di riferimento
Esse hanno origine dal punto o dalla linea a cui si riferisce la dimensione e vengono tracciate
fino a sopravanzare un poco la linea di misura (la sporgenza non deve essere maggiore di 2
mm). Le linee di riferimento hanno direzione perpendicolare alla dimensione da misurare;
eccezionalmente si ricorre a linee di riferimento oblique.
Di norma non si fa riferimento a spigoli e parti nascoste del pezzo, in quanto si preferisce
effettuare una sezione dell’oggetto rappresentato per rendere tali parti visibili. Le
intersezioni fittizie dei pezzi raccordati o smussati si possono mettere in evidenza,
prolungando le due linee di contorno concorrenti, mediante linee continue fini che
proseguono un poco oltre l’incrocio virtuale. Infine, per quanto possibile, le linee di
riferimento non devono attraversare le linee di contorno.
Linee di misura
Sono di norma parallele alla dimensione da quotare e perpendicolari alle linee di
riferimento. Queste linee devono essere messe all’esterno delle viste e delle sezioni; solo
quando si vuole evitare che le linee di riferimento attraversino il disegno per lunghi tratti o
taglino troppe altre linee, si possono mettere le linee di misura all’interno del pezzo. Si deve
poi evitare l’incrocio delle linee di misura tra loro e con le linee di riferimento: si
dispongono perciò le linee di misura minori più vicine al contorno e quelle maggiori man
mano più lontane.
Le linee devono essere sufficientemente lontane dal pezzo da quotare per mantenere in
evidenza la rappresentazione del pezzo, ed equamente distanti tra loro per facilitare la
lettura delle quote.
Frecce
Le linee di misura terminano con delle frecce, costituite da due tratti formanti tra loro un
angolo di 30 o 90 gradi e dimensioni proporzionate alla grossezza delle linee e alle
dimensioni del disegno. La freccia può essere aperta o chiusa; in quest’ultimo caso, può
anche essere annerita. 39
Le frecce terminali devono essere disposte internamente alle linee di riferimento, a meno
che non vi sia spazio sufficiente per disegnarle. Se devono essere messe quote adiacenti e lo
spazio è ristretto, queste possono essere sostituite con un trattino inclinato di 45 gradi
rispetto alla linea di misura. Per ragioni di spazio e di maggiore chiarezza, in alcuni assi le
frecce vengono messe all’esterno della linea di misura.
Quote
Per quota si intende il valore numerico di una dimensione, espresso in una unità di misura
prestabilita. Oltre alle dimensioni, fanno parte della quota anche eventuali simboli, che ad
esempio precisano se si tratta di un diametro o di un raggio, e altre lettere e cifre che danno
ulteriori indicazioni, come il tipo di filettatura o la tolleranza ammessa su quella
dimensione. Nei disegni meccanici le quote devono sempre essere rappresentate in
millimetri, per questo l’unità di misura non viene mai espressa in fase di quotatura. Le
quote sul disegno indicano le misure reali, indipendentemente dalla scala di
rappresentazione. Da notare poi che la distanza minima tra i caratteri e le linee di
riferimento deve essere di almeno 2 mm (UNI EN ISO 6428); nessuna linea può attraversare
alcuna quota numerica. Le quote vanno collocate nelle zone in cui gli elementi dimensionati
compaiono più chiaramente; nel caso di vista raccorciata con interruzione di linea, le varie
quote vanno rappresentate sfalsate tra loro. Bisogna evitare di ripetere più volte la stessa
quota, anche se essa può essere ottenuta mediante somma o differenza di quote già presenti.
Disposizione delle quote
Nella quotatura, uniformata dalla norma UNI 3973 (ora sostituita):
Le quote devono essere disposte in modo da risultare leggibili orientando il foglio da
• disegno sia in orizzontale sia in verticale: esse devono poter essere lette sia in senso
orizzontale sia ruotando il disegno di 90 gradi in senso orario.
Le quote devono essere poste parallelamente alla linea di misura, al di sopra e distaccate
• leggermente da essa.
I valori su misure oblique o angolari devono essere orientati in un modo specifico, proprio
• come qui di seguito. 40
2. C ONVENZIONI PARTIC OL ARI DI QUOTATURA
Quotatura di cerchi e cilindri
Nella quotatura di superfici cilindriche, rappresentate da cerchi in pianta, le linee di misura
devono essere portate fuori dal contorno del pezzo, parallelamente ad uno degli assi
principali. Altrimenti possono passare per il centro, formando con gli assi di simmetria
angoli preferibilmente di 30º e 45º; in questo caso le linee di misura possono essere due al
massimo e naturalmente passare per lo stesso centro. Di un cerchio si quota sempre il
diametro e non il raggio. Esso è indicato con il simbolo Ø prima della misura, simbolo da
usare sempre tranne che nel caso in cui la rappresentazione è fatta perpendicolarmente
all’asse, cioè quando si quota il cerchio.
Quotatura di raggi
Nel caso di raggi si dà la quota del raggio, preceduta dalla lettera R. Di solito si preferisce
indicare il diametro quando si sta quotando una
figura maggiore in arco di una semicirconferenza,
oppure quando è ottenuto con una fresa o altro
utensile di cui si vuole appunto mettere in
evidenza il diametro.
In ogni caso, i raccordi si quotano come raggi e mai
come diametri. Quando in un disegno vi sono
molti raccordi uguali, può risultare conveniente
scrivere alla base del disegno, o in un apposito 41
spazio nel riquadro delle iscrizioni, l’indicazione “Raccordi non quotati R...”.
La linea di quota deve sempre avere direzione radiale, e la freccia deve essere posta
all’interno, cioè dalla parte del centro di curvatura; in mancanza di spazio, è possibile
disporre la freccia all’esterno, ma è opportuno prolungare la linea di misura oltre la freccia.
3. TIPI DI QUOTATURA
Le quote possono essere classificate dal punto di vista geometrico in:
Quote di grandezza.
• Quote di posizione.
• Quote di accoppiamento.
•
Si può avere anche una classificazione per disposizione, che porta ai seguenti metodi di
quotatura:
Quotatura in serie.
• Quotatura in parallelo.
• Quotatura combinata.
• Quotatura con quote sovrapposte.
• Quotatura in coordinate.
•
Tenendo infine presente lo scopo del disegno, si ha:
Quotatura funzionale.
• Quotatura tecnologica.
• Quotatura di collaudo.
• 42
Quotatura geometrica - Quote di grandezza e posizione
Le quote di grandezza sono quelle che
si riferiscono alle dimensioni di ogni
elemento dell’oggetto rappresentato; le
quote di posizione o di localizzazione,
individuano la posizione di ogni
elemento in riferimento agli altri. I
riferimenti usati per le quote di
posizione possono essere gli assi, i
punti di intersezione di assi, superfici
di appoggio e di estremità.
I solidi sono posizionati in riferimento alle loro facce, mentre i fori, gli elementi cilindrici o a
simmetria circolare sono individuati dai loro assi. Per i fori è possibile avere due casi:
A. Localizzazione di fori disposti lungo una circonferenza. In questo caso, se i fori sono della
stessa dimensione ed egualmente spaziati, basta indicare il numero ed il diametro dei
fori, il diametro della circonferenza dei centri. Se i fori sono posti ad angoli diversi,
bisogna dare ad ognuno la posizione angolare con riferimento ad uno solo dei due assi
perpendicolari.
B. Localizzazione di fori disposti linearmente. Se la distanza tra i fori è importante, in genere si
cade nel caso dell’accoppiamento (vedi dopo). Negli altri casi può essere preso come
riferimento il centro di un foro, o due superfici accessibili durante la lavorazione e che
facilitino l’uso di utensili e attrezzature.
Quotatura geometrica - Quote di accoppiamento
Quando si quota un singolo materiale,
bisognerà tenere in considerazione le
dimensioni delle superfici che devono essere
accoppiate e che possiamo definire quote di
accoppiamento. Queste dimensioni potranno
essere anche diverse e andranno soggette a
tolleranza, per ottenere la funzionalità
voluta. 43
Sistemi di quotatura
La norma ISO 129 indica i seguenti
sistemi di quotatura:
In serie.
• In parallelo.
• A quote sovrapposte.
• Combinata.
• In coordinate.
•
Sistemi di quotatura - Quotatura in serie Ogni elemento del pezzo è quotato
rispetto all’elemento vicino,
formando una serie di quote parziali,
messe in successione una dopo
l’altra.
Il conseguente accumulo degli errori
conduce ad un errore tra due
elementi non contigui maggiore
rispetto a quello sulla quota tra due
elementi contigui.
Con questo metodo non è stabilito nessun elemento di riferimento o di partenza per la
costruzione o il controllo del pezzo. In genere perciò si applica quando è fondamentale la
lunghezza di ogni singolo elemento e quando l’accumularsi degli errori non mette in
pericolo l’utilizzazione del pezzo.
Una volta quotato il pezzo in serie, si hanno automaticamente le misure dell’ingombro del
componente. È tuttavia opportuno citare la quota totale, seppur in via ausiliaria, per far
capire a primo impatto le dimensioni esterne del pezzo. 44
Sistemi di quotatura - Quotatura in parallelo
Quando più quote aventi uguale direzione
hanno un’unica origine di riferimento, si ha
la quotatura in parallelo. Questo sistema
evita l’accumulo di errori costruttivi,
permette di stabilire tolleranze indipendenti
ed è particolarmente indicato nella
quotatura tecnologica.
Sistemi di quotatura - Quotatura a quote sovrapposte È una variante grafica della
quotatura in parallelo e si
applica per risparmio di
spazio, purché non vi sia
pericolo di confusione o di
scarsa chiarezza. Se deve
essere indicata un’origine,
essa può essere rappresentata da una circonferenza avente diametro di circa 3 mm.
Con questo sistema si ha un’unica linea di misura: l’elemento di origine o di riferimento
viene individuato con la quota 0 e le altre quote da una freccia all’estremità