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DISABILITA E RIABILITAZIONE PSICOMOTORIA

1. MEDICINA RIABILITATIVA: Il team riabilitativo deve prendere in carico il disabile ed elaborare un progetto

riabilitativo specifico (piano di intervento terapeutico generale e descrittivo), basandosi sulle abilità motorie,

cognitive, emozionali. Il programma riabilitativo contiene i dettagli di ogni specifico intervento necessario

(medico, farmacologico, motorio, psicologico, sociale) e comprende obiettivi a breve e a medio termine;

comprende interventi pratici finalizzati a modificare le capacità del paziente, a raggiungere l'indipendenza

motoria, sociale e psicologica. Si passa da una riabilitazione multiprofessionale (composta da tasselli

disgiunti tra loro; es.team composto da un insieme di professionisti che lavorano ognuno per conto proprio in

base alle proprie competenze) a una interdisciplinare (progettata in tutti i suoi interventi, prevede problemi, la

loro risoluzione, individua col paziente e i famigliare l'outcome da raggiungere). La valutazione descrive le

abilità e i limiti, le attività della vita quotidiana.

La classificazione ICF (classificazione internazionale del funzionamento della disabilità e della salute) è uno

strumento per misurare lo stato di salute e disabilità; il disabile non è più visto per quello che ha perso ma

quello che rimane, le abilità reali, residue e recuperabili dalle quali partire per la riabilitazione. L'ICF

stabilisce un modello standard per descrivere lo stato di salute, le condizioni, le cause e conseguenze. La

prima parte include il Funzionamento e le Disabilità (comprende cambiamenti nelle funzioni fisiologiche -

anatomiche e corporee e le attività di partecipazione alla vita quotidiana es. eseguire compiti/azioni); la

seconda parte riguarda i Fattori contestuali (ambiente in cui le persone vivono, influenze esterne, fattori

facilitanti/ostacolanti del mondo fisico, fattori personali che includono atteggiamenti e comportamenti).

Modello medico (la disabilità è un problema della persona, causato da lesioni biologiche), modello sociale (la

disabilità è un problema creato dalla società, dipende dalle interazioni), modello biopsicosociale (integra i

due modelli precedenti ed è adottato dall'ICF, considera la salute a livello biologico, individuale e sociale: la

disabilità è data dalla salute di un individuo, fattori personali e ambientali).

Outcome: può essere: globale (o generale, ossia il risultato finale di tutti gli interventi di medicina riabilitativa,

psicologica e sociale es. ritorno a vivere nel proprio ambiente di vita conservando un ruolo sociale,

ripristinando la vita lavorativa, soddisfazione della qualità di vita), funzionale (risultato relativo ad uno

specifico parametro) e psico-sociale (risultato degli interventi di riabilitazione psicologica e sociale). Vi sono

obiettivi intermedi/a medio termine (objective, ottenibili in poche settimane/mesi; risultati relativi ad un set di

parametri minori e al recupero di una funzione es.comunicazione, deambulazione) e immediato/a breve

termine (goal, ottenibili in breve tempo, pochi giorni/settimane es.controllo tronco da seduto).

Nella programmazione degli interventi occorre seguire un approccio per problemi che consiste

nell'individuare i problemi e le necessità del paziente procedendo secondo il metodo del problem solving:

individuare i problemi del paziente e la loro modificabilità, creare un progetto riabilitativo, individuare

l'outcome globale e funzionale, gli obiettivi a medio/breve termine, le modalità di intervento, gli strumenti da

utilizzare, i programmi e le varie responsabilità, i componenti del team. I progetti e programmi individuali

devono essere scritti e comunicati in maniera chiara a tutte le persone coinvolte nel progetto. La persona

deve essere coinvolta attivamente nei processi di valutazione e pianificazione degli interventi individuali.

Aree di problematicità o programmi riabilitativi: aiutano a individuare i principali problemi del paziente, divisi

.

per area, valutando un'outcome specifico, individuando obiettivi e organizzando programmi di intervento

Area della stabilità internistica (equilibrio nutrizionale, metabolico, cardiocircolatorio, respiratorio, controllo

infezioni; svolto dal medico Fisiatra), delle funzioni vitali di base (autonomia respiratoria, capacità di

alimentazione e delle funzioni sfinteriche; Fisiatra), delle funzioni senso-motorie (lesioni sensoriali, muscolari,

scheletriche, motorie es. forza muscolare, controllo tronco/capo, equilibrio, coordinazione; fisioterapista),

delle competenze comunicativo-relazionali (capacità comunicative, competenze sociali, di interazione,

responsività, iniziativa; psicologo), delle competenze cognitivo-comportamentali (aspetti cognitivi,

comportamento, linguaggio, attenzione, memoria, pianificazione, iniziativa; psicologo), dell'autonomia nella

cura personale (autonomia nell'igiene, sfinterica, alimentazione, abbigliamento; infermiere professionale),

della mobilità e trasferimenti (spostamenti, autonomia nella locomozione, deambulazione con ausili; tecnico

ortopedico e terapista occupazionale) e del riadattamento e reiserimento sociale (adattamento del

paziente/famiglia alla disabilità, accettazione, interventi assistenziali, risorse famigliari, autonomia, tempo

libero, gestione della casa, uso dei trasporti, finanze, reinserimento lavorativo /sociale/famigliare/scolastico;

psicologo e assistente sociale).

Team riabilitativo: gruppo coordinato di diversi professionisti preparati che aiuta la persona a raggiungere gli

obiettivi previsti e la massima indipendenza; è un team interprofessionale cioè un insieme di operatori che

interagiscono per ottenere obiettivi comuni (buona comunicazione tra professionisti, condivisione delle

conoscenze, spirito di squadra). Comprende una componente fissa (paziente, famiglia, professionisti

presenti sempre nel team: fisiatra, fisioterapista, psicologo, infermiere professionale, terapista occupazionale

e assistente sociale) e una variabile (professionisti che intervengono in base alla disabilità o problemi

specifici non sempre presenti; sono: medico internista, logopedista, tecnico ortopedico, educatore, operatore

vocazionale, dietologo).

Paziente e famiglia: persona disabile e famiglia che devono partecipare attivamente alla riabilitazione; è

importante considerare i suoi desideri e bisogni, coinvolgere lui e la famiglia in tutte le fasi del processo

riabilitativo. Fisiatra: medico responsabile del progetto/programmi e della diagnosi riabilitativa, pianifica gli

interventi, coordina il team nella realizzazione del progetto/programmi, è responsabile della loro corretta

realizzazione, valuta il disabile (diagnosi, prognosi e trattamento delle conseguenze delle malattie, capacità

funzionali), lo prende in carico con l'obiettivo di migliorare le abilità globali, recupera le abilità funzionali,

prescrive terapie, gestisce i rapporti con paziente e famiglia, supporta il paziente. Fisioterapista:

mantenimento e recupero motorio del paziente, della deambulazione, dell'equilibrio (seduto ed eretto) e della

coordinazione, recupero della forza e resistenza, capacità di effettuare trasferimenti, deambulazione;

addestra all'uso della carrozzella o di ausili, al salire/scendere le scale, somministra esercizi terapeutici per

migliorare l'articolarità, valuta l'ambiente di vita del disabile per eliminare barriere, svolge attività educativo-

informative per la famiglia del paziente per favorire la sua indipendenza; collabora a creare il progetto

riabilitativo e realizza il programma terapeutico riguardante le disabilità/menomazioni motorie. Infermiere

professionale: elabora il progetto riabilitativo, si occupa dell'autonomia nella cura della persona (addestra

vescica e intestino, igiene) e del raggiungimento dell'indipendenza, fa assistenza, terapia medica e

riabilitativa, aiuta nell'alimentazione e nelle attività quotidiane, valuta le necessità del paziente, i fattori

ambientali (temperatura, rumore, controllo effetti personali, infezioni, sanificazione, sicurezza), usa dispositivi

compensatori necessari per la comunicazione, alimentazione, mobilità, evacuazione, controlla le turbe

comportamentali e somministra i farmaci. Psicologo: collabora al progetto riabilitativo, si occupa di

comunicazione, relazioni, competenze cognitivo-comportamentali, recupero psico-sociale, dà supporto al

team, al disabile e alla famiglia, aiuta l'adattamento alle modifiche apportate con la vita da disabile. Terapista

occupazionale: partecipa al progetto riabilitativo, aiuta il disabile a recuperare l'indipendenza nella cura di sè

e nelle adl (vestirsi, igiene, mangiare), nella scuola, lavoro e tempo libero, nel riadattamento ambientale

(guida, attività domestiche) e allena all'uso di protesi e ausili; migliora la forza, la coordinazione e la

resistenza muscolare, le abilità di soluzione di problemi, analizza le capacità lavorative e gli interessi

occupazionali, suggerisce modifiche nel domicilio, valuta la capacità di guida, educa/informa la famiglia

Logopedista: partecipa alla creazione del progetto riabilitativo, recupera le abilità linguistiche, di

comunicazione, memoria, pensiero e deglutizione; rieduca alla produzione vocale, valuta l'uso di dispositivi

per la comunicazione. Tecnico ortopedico: partecipa al progetto riabilitativo, disegna e valuta gli ausili e

protesi adatti al tipo di menomazione, istruisce all'utilizzo, effettua controlli periodici. Assistente sociale:

valuta aspetti sociali e relazionali ed economici della disabilità sulla persona, famiglia e lavoro; valuta lo stile

di vita, le risorse affettive e finanziarie, le opportunità lavorative, propone interventi dei servizi sociali per

facilitare il ritorno del disabile al domicilio. Educatore professionale: partecipa al progetto, aiuta il disabile a

sviluppare interessi futuri, possibilità lavorative e abilità sociali. Assistente spirituale: da supporto spirituale

ed emotivo al disabile e alla famiglia. Animatore: svilluppa interessi e occupa il tempo libero dei pazienti.

Volontario: aiuta i pazienti a soddisfare bisogni e interessi, occupa il tempo libero, dà sostegno umano,

facilita la ripresa delle relazioni e l'accettazione della disabilità. Dietista: valuta le necessità nutrizionali del

paziante, educazione alimentare.

Medico di famiglia: ha in cura il paziente prima della disabilità e in guarigione/dimissione, fornisce al team

conoscenze utili al progetto/programmi riabilitativi.

Per creare un team occorre: 1.fissare gli obiettivi che ogni membro deve raggiungere 2.scegliere un metodo

(insieme di principi che che guidano le attività del gruppo) e delle regole da seguire (valori e regole di

condotta accettate dai membri, che tutti devono rispettare per lavorare in comune, cose da fare/non)

3.attribuire i ruoli per

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
12 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher babyllo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disabilità e riabilitazione psicomotoria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Monticone Marco.