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TASSA

La tassa consiste in una prestazione patrimoniale il cui presupposto implica un'attività della pubblica amministrazione riconducibile al contribuente ma non necessariamente favorevole, che viene prelevata in occasione dell'erogazione del servizio pubblico ma non come corrispettivo del medesimo. L'elemento caratterizzante è: la commutatività → relazione tra la prestazione patrimoniale e la prestazione pubblica. In forza di tale caratteristica la Corte Costituzionale sostiene che in relazione alla tassa pubblica debba intendersi il principio della riserva di legge (art. 23 cost.) ed esclusione del principio della capacità contributiva (art. 53 cost.), a causa della natura commutativa e della divisibilità della spesa pubblica in quanto tale principio può essere applicato solamente a spese indivisibili. In realtà la dottrina non è d'accordo con l'orientamento giurisprudenziale, tanto che riconosce il principio.dellacapacità contributiva in relazione ad ogni singola tipologia di tributo, in ragione della coattività della prestazione patrimoniale. Per tale motivo la dottrina non ammette differenza tra imposta e tassa, bensì riconduce queste due tipologie di tributo in un unico genus (tributo). Nell'ordinamento giuridico attuale si tende a sostituire la tassa con le tariffe e i prezzi pubblici. Prestazioni patrimoniali che valgono da "corrispettivo" per la fruizione di beni e servizi pubblici. Proventi di tipo privatistico in cui manca l'elemento solidaristico e la funzione fiscale. Per la loro natura e funzione questi si differenziano dai tributi e non sono ricompresi in alcuna delle loro tipologie. Entrambi sono caratterizzati dalla commutatività → relazione tra la prestazione patrimoniale e la prestazione pubblica. La misura del corrispettivo è determinata in base a modelli di diritto privato ossia in base ad atti negoziali. Il

Il corrispettivo può quindi essere definito attraverso:

  • costi di esecuzione del servizio pubblico in ottica di parità di bilancio
  • al fine di generare profitto in ottica di utile di bilancio
  • senza ammettere una possibile ed eventuale "perdita di esercizio" considerando quindi "prezzi politici"

Specialmente nella finanza pubblica locale le tariffe e i prezzi pubblici si sostituiscono alle tasse.

Es: in materia di occupazione di spazi pubblici è previsto un canone ossia una tariffa dovuta per la concessione pubblica, la quale si va a sostituire alla tassa ossia alla TOSAP.

CONTRIBUTO

Discussa è la natura e nozione di contributo, in quanto concetto polisemantico in forza dell'uso ambiguo che se ne è fatto nelle scienze economiche. La dottrina ha proposto di considerare il contributo come un genus autonomo e indipendente che prende il nome di: parafiscalità - finanza degli enti pubblici non territoriali ossia il sistema di

entrate e spese di enti che, pur avendole caratteristiche pubbliche e pur dotati di un proprio bilancio alimentato da prelievi coattivi, nondispongono di un territorio da amministrare. Il fenomeno della parafiscalità ha origine negli anni '30 del '900in concomitanza con il decentramento finanziario in capo ad enti pubblici di nuova istituzione. A quel tempo la fissazione, per legge, di prelievi obbligatori era l'unico strumento di finanziamento per poter erogare una serie di servizi pubblici sostenuti nell'interessi della collettività, in quanto tali servizi non potevano essere offerti mediante il mercato.

I quattro elementi che caratterizzano la parafiscalità sono:

  • Ente pubblico indipendente con bilancio proprio
  • Ente pubblico non territoriale
  • Ente pubblico erogante un servizio in favore di una cerchia di beneficiari dietro prestazione patrimoniale obbligatoria da parte di questi
  • Servizio erogato in favore di beneficiari
determinati in base ad una categoria sociale, professionale, economica. Le entrate parafiscali sono differenti dai prezzi in forza della commutatività e della fonte genetica che deve essere individuata nella legge e più nello specifico secondo i criteri della finanza pubblica anziché nella contrattazione di mercato. Ad ogni modo si è rilevato che i contributi obbligatori ex lege devono essere intesi come prestazioni di natura tributaria o prestazioni di natura extratributaria, mentre risulta superflua l'individuazione di una terza categoria, quale appunto la parafiscalità, la quale non risulta dotata di un regime normativo proprio. Quindi la parafiscalità ha carattere meramente descrittivo e classificatorio delle entrate obbligatorie, ma non gode di un valore giuridico specifico come "categoria di prestazioni patrimoniali intermedie" tra imposte e tasse. Si è poi discusso se ritenere il contributo un tributo speciale che.

Il testo fornito gode di alcuni elementi caratteristici come:

  • Valore giuridico complesso
  • Prestazione patrimoniale proporzionale al vantaggio ottenuto
  • Il debito conseguente all'imposizione non sorge se il vantaggio manca o se il servizio non viene erogato

Ad ogni modo il concetto di "tributo speciale" non deve essere confuso con il concetto di "imposta speciale" o "contributo". Quest'ultimo implica una particolare tipologia di imposta la cui particolarità risiede nella distinzione dei beneficiari del servizio erogato, individuati appunto in una determinata cerchia di persone.

La dottrina considera il contributo come una fattispecie che non gode di propria autonomia all'interno dell'ordinamento tributario e per tale motivo riconduce questo all'imposta o alla tassa.

Il contributo si differenzia dall'imposta e dalla tassa.

Si differenzia dall'imposta:

  • Il fondamento e presupposto del contributo sono
rinvenibili nel beneficio particolare e specifico che l'attività amministrativa reca a favore di una cerchia determinata di soggetti appartenenti ad una certa categoria. Da una parte questi soggetti traggono un beneficio collettivo e indiviso dal servizio erogato dall'amministrazione e dall'altra parte traggono un beneficio individuale più intenso e differenziato. Si differenzia dalla tassa in quanto il beneficio garantito ai soggetti che effettuano prestazioni patrimoniali è generale e individuale al contempo, in forza del fatto che l'amministrazione svolge attività specifica indivisa, diversamente da quanto previsto nella tassazione dove il beneficio è meramente individuale e frutto di attività amministrativa divisa. D'altro lato gli elementi in comune con la tassazione sono il presupposto del tributo e la destinazione dell'attività amministrativa: il primo perché si.

Il testo tratta di un'attività specifica sotto il profilo giuridico ed economico e la seconda perché si tratta di attività con destinazione specifica e delimitata ad una cerchia di soggetti.

I contributi possiamo classificarli:

  • Contributi con presupposto reale
    • Il beneficio è tratto da proprietari o possessori di beni (nello specifico beni immobili)
    • Es: contributi di miglioria, contributi di bonifica, contributi di fognatura
  • Prelievi obbligatori
    • Le attività amministrative eseguite come erogazione di pubblico servizio non implicano attività relative ad opere pubbliche o attività relative a beni immobili.
    • Es: contributi sulla circolazione di autoveicoli, contributi per la navigazione in acque pubbliche
  • Contributi che riguardano servizi sociali
    • Es: contributi previdenziali, contributi di assistenza

Cosa intendiamo con il termine spending review?

Una prestazione patrimoniale posta a carico di un ente pubblico in forza di un risparmio

operato in ordine alle spese per determinati fattori produttivi e finalizzata ad incrementare il gettito fiscale dello Stato. Tale prestazione patrimoniale deve essere eseguita dagli enti pubblici, inclusi gli enti previdenziali, in base alla classificazione ISTAT.

La Corte Costituzionale definisce questa prestazione patrimoniale con il termine: prelievo di carattere fiscale in quanto comporta un depauperamento per i soggetti che eseguono la prestazione ossia gli enti pubblici, i quali sono tenuti a versare le somme risparmiate e risultanti dal proprio bilancio. Gli elementi che caratterizzano questa prestazione sono i seguenti:

  • Il prelievo deve essere inteso come: imposizione del versamento annuale nelle casse dello Stato.
  • Imposizione in quanto la prestazione patrimoniale ha natura di tributo.

La prestazione patrimoniale in questione viene riconosciuta come contributo.

La finalità della prestazione patrimoniale è volta a garantire l'interesse fiscale dello Stato.

Tenendo conto sempre del nesso ragionevole e proporzionato con l'interesse frazionale del gruppo di soggetti cui fariferimento l'ente pubblico (gruppo di soggetti che traggono vantaggi e benefici dal servizio pubblico erogato dall'ente pubblico) In sostanza... la Corte Costituzionale reputa che lo spending review: in primo luogo produce un rilevante e sproporzionato sacrificio rispetto alla gestione finanziaria dell'ente pubblico, in quanto riduce drasticamente i flussi reddituali che possono essere utilizzati per migliorare i servizi erogati da questo e in secondo luogo si ha lesione dell'autonomia finanziaria dell'ente pubblico ed in particolar modo dell'ente previdenziale in quanto si altera il rapporto tra la prestazione patrimoniale obbligatoria dei singoli consociati e le prestazioni pensionistiche erogate dall'ente in forza del fatto che questo stesso deve eseguire delle prestazioni patrimoniali obbligatorie dirette nelle casse dello Stato.

In tal modo si contrastano due principi costituzionali previsti dagli articoli 97 (buona) e 38 (). amministrazione tutela del diritto alla previdenza e assistenza dei lavoratori MONOPOLI FISCALI Il monopolio fiscale costituisce di per sé meccanismo giuridico idoneo a consentire l'acquisizione di un'entrate fiscale, indipendentemente dall'utilizzo di ulteriore tributo (). Infatti l'imposta o tassa contribuente esegue prestazione patrimoniale a favore dell'ente pubblico o della pubblica amministrazione per la fruizione del servizio o per l'acquisto del bene. Il monopolio si presenta quindi come una situazione commerciale in cui l'ente pubblico o la pubblica amministrazione opera in via esclusiva sul mercato al fine di: produrre, importare, vendere bene e servizi ad un prezzo superiore rispetto ad una situazione concorrenziale (situazione in cui la stessa attività commerciale viene esercitata da più imprese contemporaneamente, dimercato. Inoltre, sarà importante investire in strategie di marketing per promuovere i prodotti e attirare nuovi clienti. Sarà fondamentale anche migliorare la qualità dei prodotti e offrire un servizio clienti eccellente per fidelizzare i clienti esistenti. Inoltre, potrebbe essere utile diversificare l'offerta e ampliare la gamma di prodotti per soddisfare le esigenze di una clientela più ampia. Infine, sarà importante monitorare costantemente il mercato e adattarsi alle nuove tendenze e alle esigenze dei clienti per rimanere competitivi nel lungo termine.
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A.A. 2019-2020
136 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/12 Diritto tributario

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher frarosci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto tributario e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Boria Pietro.