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L’AUTONOMIA SCOLASTICA

L’autonomia nasce dall’art. 21 della Legge delega n. 59, meglio noto come legge “Bassani”.

La carta dei servizi scolastici (1994) è una sorta di carta d'identità della scuola, un documento informativo in cui la scuola deve presentarsi. È rivolta ai genitori che non sono definiti + semplici cittadini ma “utenti”, quindi l’istituzione scuola da questo momento non ha più il solo ruolo di strumento educativo ma di azienda che offre dei servizi.

COMMA 1

“L’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli istituti educativi si inserisce nel processo di realizzazione dell’autonomia e della riorganizzazione dell’intero sistema formativo.”

Ai fini della realizzazione della autonomia delle istituzioni scolastiche, fermi restando le leggi nate a livello centrale per l’educazione nazionale, le funzioni e i compiti di esse attengono a tutti, la gestione e la programmazione del servizio di istruzione secondo specifiche competenze attribuite alle istituzioni scolastiche e non dall’amministrazione centrale e periferica.

COMMA 3

Il comma 3 dell’art. 21 della legge n°59 afferma che i requisiti dimensionali per attribuire l’autonomia alle istituzioni scolastiche devono avere l’obiettivo di garantire agli utenti una più agevole fruizione del servizio di istruzione, le deroghe dimensionali (per creare un'unica macrozona territoriale o ambientale, sono concesse in relazione a particolari situazioni.

Quindi ciò si applica ad esempio a zone in cui la viabilità è compromessa, dove vi sono condizioni disagiate o in zone disabitate.

COMMA 4

La personalità giuridica e l’autonomia sono attribuite alle istituzioni scolastiche, quando la scuola diventa autonoma, anche a mano che si aggiungano i requisiti dimensionali, e quindi la personalità giuridica e responsabilità di diritti e doveri, diventa responsabile della gestione didattica, amministrativa, organizzativa della scuola.

  • La personalità giuridica consiste nell’avere il diritto all’esercizio della capacità giuridica.

Non tutti i soggetti hanno capacità giuridica, però qui si intende un soggetto cui l’ordinamento riconosce la capacità giuridica.

COMMA 5

AUTONOMIA FINANZIARIA

Il comma 5 dell'art. 21...stabilisce che La dotazione finanziaria essenziale delle istituzioni scolastiche già in possesso di personalità giuridica e di quelle che l'acquistano ai sensi del comma 4 è costituita dall'assegnazione dello Stato che si suddivide in assegnazione ordinaria e assegnazione perequativa.

Assegnazione ordinaria

È obbligatoria, È di carattere uniforme, è determinata da parametri fissi(es. il numero degli studenti, di classi, le tipologie di studi).

Assegnazione perequativa

Non è necessaria, È finalizzata alla risoluzione di particolari difficoltà del singolo istituto/ scuola a rischio,nel caso di furti.

COMMA 8

AUTONOMIA ORGANIZZATIVA

L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico.( concernente ci può essere un orario diverso, la scuola può decidere se fare la settimana corta o lunga)

Quindi l' autonomia organizzativa è la capacità da parte del dirigente scolastico di dialogare con il territorio utilizzando tutte le risorse a sua disposizione.

COMMA 9

AUTONOMIA DIDATTICA

fermi restando il monte annaule orario complessivo previsto per ciascun curriculum e quello previsto per ciascuna delle discipline, la scuola è libera di scegliere metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento. Ad esempio oltre agli insegnamenti curricolari la scuola può attivare laboratori, tirocini, laboratori presso strutture esterne.

Con l'autonomia si dà vita quindi a un sistema di tipo orizzontale in cui la scuola diventa soggetto protagonista.

Dal 1 settembre del 2000 tutte le scuole hanno personalità giuridica e sono titolari dell'autonomia.

Prima si ha la carta dei servizi scolastici 1994

Poi il piano dell'offerta formativa P.O.F. 1999) Piano e Il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

ARTICOLO 34

ART. 34 comma 1Afferma che la scuola è aperta a tutti.

Non ci devono essere da parte del sistema scolastico e dello Stato forme di discriminazione in termini di sesso, razza, età, orientamento religioso.

DIRITTO ALLO STUDIO

ART 34 comma 2Afferma che l'istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita.

Gratuita: lo stato è tenuto a fornire una scuolaObbligatoria: l'istruzione non è solo un diritto ma anche un dovere.

ART. 34 comma 3 e 4anche coloro che non hanno possibilità economiche ma con talento possono godere del diritto allo studio tramite borse di studio ecc.

Altri articoli importanti sono:

l'ART 3che afferma: TUTTI I CITTADINI DAVANTI ALLA LEGGE SONO UGUALI E HANNO PARI DIGNITA', SENZA DISTINZIONE DI SESSO, RAZZA, LINGUA, RELIGIONE, OPINIONE POLITICA, CONDIZIONI PERSONALE E SOCIALI È compito della Repubblica rimuovere ostacoli di ordine economico e sociale

Art. 30E' DOVERE E DIRITTO DEI GENITORI MANTENERE, ISTRUIRE ED EDUCARE I FIGLI. IN CASO DI INCAPACITA' DEI GENITORI, LA LEGGE deve provvedere affinché siano assolti i loro compiti

ART38GLI INABILI E I MINORATI HANNO DIRITTO ALL'EDUCAZIONE E ALL'AVVIAMENTO PROFESSIONALE

L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI HANDICAPPATI

La storia della legislazione a favore dei disabili nel nostro Paese ci mostra come e quanto è cambiata la concezione dell'handicap nel contesto sociale e culturale.

-Riforma Gentile 1923Il primo intervento dello Stato in materia di istruzione ai minori "anormali" si ha con la Riforma Gentile del 1923, con la quale l'istruzione obbligatoria viene estesa ai ciechi ed ai sordomuti attraverso l'istituzione di scuole speciali per handicappati sensoriali della vista e dell'udito. È facile constatare come la filosofia che ispira questo provvedimento sia quella dell'esclusione: i comportamenti inadeguati determinano l'allontanamento dell'alunno dall'istruzione normale e il suo inserimento in strutture speciali; in questo modo l'istruzione scolastica risulta "protetta".

-la Costituzione 1948(non solo disabili sensoriali ma anche motori)Una tappa fondamentale dell'evoluzione legislativa in questa fase storico-culturale è rappresentata dalla promulgazione della Costituzione (1948); essa, come è noto, sancisce i fondamentali diritti civili della nostra società e sottolinea con pienezza giuridica l'uguaglianza effettiva dei cittadini.Di fatti l'articolo 3 della Costituzione afferma che: lo Stato ha l'obbligo di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitando di fatto l'uguaglianza dei cittadini ed impediscono il pieno sviluppo della personalità umana.

L'articolo 34 della costituzione afferma che la scuola è aperta a tutti. La normativa che si è occupata dell'inserimento e dell'integrazione del disabile punta alla massima possibilità di dialogo tra le differenze.

Tuttavia nonostante la promulgazione della carta costituzionale la tendenza rimane quella di allontanare gli invalidi dal tessuto sociale e scolastico collettivo e di emanare disposizioni che consentano la presenza e la crescita vertiginosa di classi differenziali e scuole speciali.Con la cost. si afferma che non vi sono minori d… all allontanati e dell'udito ma anche i disabili motori.

-legge 118/1971Solamente dopo il 1968 cominciò a farsi largo l'idea che il problema degli handicappati doveva essere affrontato in maniera più seria e precisa. Segnale di questi primi convincimenti fu la legge 30/03/1971 n.118.

A partire dalla legge san marco 1971, iniziarono ad usarsi una graduale affermazione dei diritti civili e sociali delle persone diversamente abili: si cominciò ad avere considerata la prima tappa del cammino dell'inserimento all'integrazione. Tale legge ha infatti il merito di aver avviato la graduale eliminazione delle classi differenziali e il graduale inserimento dell'obbligo: si dovevano avere anche per i disabili nella scuola pubblica salvo i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive e menomazioni fisiche gravi.

-legge 517/1977La legge 517 del 1977 rappresenta un punto di svolta in quanto si ha la soppressione delle classi differenziali e si definisce il ruolo dell'insegnante di sostegno (che ha un ruolo di mediazione tra la classe "normale" e l'handicappato). Vengono messe in atto delle strategie da realizzarsi concretamente soprattutto a responsabilità dell'insegnante di sostegno tese a favorire l'inserimento sociale, scolastico e professionale tra il diversamente abile e il gruppo classe. Tuttavia non si può parlare ancora di…

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
27 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto scolastico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Sangiuliano Rosanna.