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LEGGE PROVVEDE A CHE SIANO ASSOLTI I LORO COMPITI

Art. 38 GLI INABILI E I MINORATI HANNO DIRITTO ALL'EDUCAZIONE E ALL'AVVIAMENTO PROFESSIONALE

Le riforme successive LA NASCITA DELLA SCUOLA MEDIA

Legge 1859 del 1962: SCUOLA MEDIA UNICA.

Il principio costituzionale dell'obbligatorietà e della gratuità dell'istruzione impartita almeno per 8 anni (ovvero dal 6° al 14° anno d'età) trova la sua attuazione in questa legge che istituisce la scuola media unica che istituisce appunto che... l'istruzione obbligatoria successiva a quella elementare è impartita gratuitamente nella scuola media che ha durata di 3 anni ed è scuola secondaria di I grado.

Questa scuola media unica abolisce le preesistenti scuole inferiori (3 anni ginnasio, 4 anni magistrale e tecnici, scuola avviamento professionale) ancorate all'ideologia e impostazione della riforma gentile, per entrare un contesto maggiormente democratico.

LA SCUOLA

MATERNA STATALE

La Legge 444 del 1968 istituisce la Scuola materna statale che accoglie bambini da 3 ai 6 anni, ai fini di educazione e sviluppo della personalità infantile, assistenza e preparazione alla scuola dell'obbligo, integrando l'opera della famiglia. Con questa legge vi è per la prima volta una sensibilizzazione alle problematiche educative degli alunni portatori di handicap, prevedendo delle sezioni speciali per bambini dai 3 ai 6 anni, affetti da disturbi cognitivi e/o comportamentali.

Il carattere statale della scuola materna ne sottolinea la gratuità, mentre precedentemente l'istruzione prescolastica era affidata ad enti locali, ecclesiastici, privati e spesso era a pagamento.

IL TEMPO PIENO

La LEGGE n. 820 del 1971 istituisce la SCUOLA A TEMPO PIENO. Con tale legge il numero di alunni per classe è di max 25 e vi sono materie integrative che affiancano le materie curricolari e che richiedono un impegno scolastico maggiore.

emessi con la legge n. 477 del 1973 riguardano l'organizzazione della scuola e lo stato giuridico del personale. Questi decreti delegati, che ora confluiscono nel Testo Unico della Scuola, contengono norme giuridiche relative a vari aspetti, tra cui: - L'istituzione e il riordinamento degli organi collegiali della scuola per ogni ordine e grado. - Lo stato giuridico del personale della scuola, compresi i dirigenti, gli ispettori, i docenti e il personale non docente. - Il compenso per il lavoro straordinario del personale scolastico. - La sperimentazione e la ricerca nell'ambito dell'educazione e dell'aggiornamento culturale. - Lo stato giuridico del personale non insegnante. Questi decreti delegati sono stati emanati in seguito alle contestazioni studentesche del '68, al fine di fornire strumenti e metodi per garantire un'educazione completa e piena.

impostano in modo nuovo la professionalità dei docenti e la scuola diviene una struttura non più verticistica ma orizzontale, in cui l'organizzazione ed il funzionamento sia sul piano amministrativo che su quello didattico ed educativo sono affidati ad organi a carattere collegiale democratico che, nel rispetto delle competenze di ciascuno, assicurano la partecipazione di tutta la comunità scolastica.

L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI HANDICAPPATI

Con la LEGGE 444/1968 la Scuola Materna Statale avvia il processo di integrazione per gli alunni portatori di handicap. Vi sono poi successive leggi quali quella del LEGGE 118/1971 con le quali si avvia la graduale eliminazione delle classi differenziali, con limitazione ai casi di gravi deficienze cognitive o gravi menomazioni fisiche, che rendono impossibile l'apprendimento o l'inserimento nelle classi normali.

Con la LEGGE 517/1977 il principio dell'uguaglianza (Art. 3 della Costituzione) trova riscontro

concreto nell'ambito scolastico in quanto sancisce che per unascuola democratica realmente aperta a tutti, devono trovare posto anche gli alunni handicappati. Per questo vengono istituite iniziative di sostegno da realizzarsi mediante docenti con particolari titoli di specializzazioni (insegnanti di sostegno). Si rompe così l'impostazione didattica individualistica tradizionale per consentire l'apertura delle classi e la collegialità dell'insegnamento. Anche la LEGGE QUADRO SULL'HANDICAP n. 104/92 affronta la problematica dell'handicap a livello scolastico adottando un approccio di tipo sistemico con il coinvolgimento di varie istituzioni: famiglie, ASL, Enti locali, centri riabilitativi, associazioni di volontariato che nella specificità dei loro compiti e funzioni, concorrono insieme a migliorare la qualità della vita delle persone diversamente abili. In particolare l'art.13 garantisce il dirittoall'istruzione delle persone diversamente abili in tutte le istituzioni scolastiche di ogni grado e ordine, anche nelle istituzioni universitarie attraverso la programmazione coordinata dei servizi scolastici con i servizi socio-assistenziali, culturali e ricreativi.

LA RIFORMA DELL'ORDINAMENTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE

Con la Legge n. 148 del '90 si attua la RIFORMA DELL'ORDINAMENTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE: la scuola elementare concorre alla formazione dell'uomo e del cittadino nel rispetto e valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali, si propone dunque di gettare le basi per lo sviluppo della personalità del bambino promuovendone l'alfabetizzazione culturale. Ai fini della continuità del processo educativo, viene introdotto l'insegnamento di una lingua straniera e numerose forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo con la scuola materna e media.

LA PERSONALITÀ GIURIDICA

A seguito dellenumerose disfunzioni del sistema scolastico si è atteso il riconoscimento della personalità giuridica delle scuole di ogni ordine e grado. La personalità giuridica porta con sé l'autonomia amministrativa e di bilancio garantendo una più trasparente situazione economico-finanziaria e una maggiore responsabilità contabile. L'Art. 4 della L. 537/93 sancisce dunque che tutte le scuole hanno personalità giuridica e sono dotate di autonomia organizzativa, didattica, di ricerca e di sviluppo, ed è il governo che emana i decreti legislativi che: - Determinino i tempi dell'attuazione dell'autonomia scolastica, - Le modalità dell'autonomia didattica e le forme di attuazione dell'autonomia organizzativa e amministrativa. IL TESTO UNICO DELLA SCUOLA Lo scopo del testo unico è quello di raccogliere ed ordinare tutte le disposizioni legislative vigenti in materia d'istruzione. Esso

è emanato dal Governo con la leggedelega 121 del 91 poi con la legge 126 del 93.

È bene ricordare che il Testo Unico non esaurisce in se la disciplina in materia scolastica, vi sono infatti altre fonti che completano il quadro normativo scolastico, quali:

  • DPR 10/4/87 n. 207: disposizioni contrattuali, normative del pubblico impiego.
  • DPR 10/1/57 n. 3; D.Lgs 3/2/93 n. 29 e succ. modifiche; D. Lgs. 30/3/01 n.165: disciplina del pubblico impiego, applicazione anche per il personale docente.

LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI

Si colloca in un contesto di progressiva sensibilizazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni di usufruire di prestazioni efficienti ai cittadini: infatti con la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/1/94 la Pubblica Amministrazione adotta la Carta dei Servizi Pubblici come codice di autoregolamentazione allo scopo di garantire ai cittadini il godimento dei diritti. Anche la scuola italiana adotta la Carta dei Servizi Scolastici (DPCM 7/5/93)

Punto di partenza del processo normativo che ha portato all'autonomia scolastica. La carta dei servizi scolastici è una sorta di carta d'identità della scuola, un documento informativo in cui la scuola deve presentarsi (trattandosi di un documento pubblico deve risultare trasparente e conoscibile). È rivolta ai genitori, e per la prima volta i fruitori del servizio scolastico sono definiti "utenti", l'istruzione non è vista più come un valore concettuale ma come un servizio di cui poter usufruire.

Con la carta dei servizi ogni scuola si impegna ad un servizio orientato allo studente e perciò qualitativamente migliore perché ancorato a precisi standard di qualità quali:

  • uguale possibilità di accesso e fruizione dei servizi scolastici, con maggiore impegno nei confronti di alunni in particolari situazioni;
  • imparzialità e regolarità dei servizi scolastici;
  • partecipazione alle scelte

scolastiche;- efficienza e trasparenza delle decisioni di politica educativa;- aggiornamento didattico dei docenti. 9IL PROCESSO AUTONOMISTICO LEGGE 59/97La legge 59/97 riprende l'indicazione normativa della legge n. 537/93 inerente lapersonalità giuridica e l'autonomia scolastica.

LA RIFORMA DEGLI ESAMI DI MATURITA'L.425/97: riforma dell'esame di maturità. L'esame consta di 3 prove scritte di cuiuna multidisciplinari e l'esame orale. Il rendimento è calcolato in centesimi, vieneintrodotto il credito scolastico, attribuito a ciascuno studente dal consiglio di classe(max 20 punti).

Legge 30/2200 ( Riforma De Mauro – Berlinguer )Con questa legge è stata introdotta la Riforma dei cicli, ovvero una ristrutturazionedel percorso educativo degli alunni adottando una scansione scolastica articolata in2 cicli ( scuola di base e scuola secondaria) al posto dei tradizionali 3 cicli.Questo modello si rifà ai sistemi

educativo dei paesi europei. La legge 30/200 ha finalmente realizzato questo obiettivo, innalzando l'obbligo scolastico a 12 anni. Questo significa che tutti i bambini devono frequentare la scuola fino al compimento dei 12 anni di età. Inoltre, la legge ha introdotto l'obbligo formativo, che prevede che i giovani devono continuare a formarsi fino al raggiungimento di un titolo di studio di secondo grado. Questo può essere ottenuto attraverso il completamento del ciclo secondario di istruzione, che comprende i primi 2 anni a carattere orientativo e i successivi 3 anni di indirizzo. Questa riforma ha portato anche ad un cambiamento nella struttura del percorso formativo. La scuola media è stata abolita come percorso a sé stante e accorpata alla scuola elementare, creando un corso di studi primario di 7 anni. Tutte queste modifiche hanno l'obiettivo di migliorare la qualità dell'istruzione e di preparare i giovani ad affrontare con successo il mondo del lavoro o a proseguire gli studi superiori.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
45 pagine
12 download
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto scolastico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Sangiuliano Rosanna.