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CORTE COSTITUZIONALE

La prima garanzia della costituzione è la sua rigidità, il secondo strumento di protezione è rappresentato dalla giustizia costituzionale, il cui principale compito è quello della illegittimità.

Esistono al mondo diversi modelli:

  • diffuso = tipico degli judicial review legislation, perché il controllo di costituzionalità viene svolto da ciascun giudice nel corso del processo, qualora ravvisassero parti di incostituzionalità avviene la disapplicazione della legge. La disapplicazione non vuol dire annullabilità, bensì ogni giudice decide di non tenerne conto nel proprio processo. Questo determina un forte rischio di incertezza del diritto, quindi il rischio di possibili decisioni contrastanti.
  • Vige il principio del precedente vincolante: nella risoluzione di una controversia si tiene conto dei casi analoghi risolti in precedenza.

La corte suprema dei Stati Uniti non è costituzionale.

ciascun giudice svolge il controllo di illegittimità. Accentrato: il controllo di costituzionalità viene svolto da un tribunale costituzionale appositamente creato. La declaratoria di illegittimità costituzionale comporta l'annullamento della disposizione illegittima e la sua espulsione all'ordinamento giuridico per cui ha efficacia non Inter partes bensì erga omnes, cioè la disposizione non potrà più essere applicata né ricevere applicazione da parte di qualcuno, presenta una maggiore uniformità. Un altro criterio di distinzione è di carattere temporale: - Controllo preventivo: controllo di illegittimità costituzionale avviene prima che la legge entri in vigore e quindi prima che la legge abbia dato effetti. Questo controllo ha una forte valenza politica e astrattezza. - Controllo successivo: il controllo di illegittimità avviene dopo l'entrata in vigore della norma e quindi dopo che la legge ha prodotto i suoi effetti.che la norma ha già spiegato gli effetti giuridici e ricevuto concreta applicazione. Questo giudizio ha carattere di apoliticità e concretezza (Nel nostro ordinamento vige un modello di controllo successivo, soltanto negli statuti regionali è previsto un controllo di tipo preventivo. I modelli di giustizia costituzionale si distinguono anche in base alle diverse modalità di accesso: - diretta: si ha l'impugnazione diretta di fronte al tribunale costituzionale da parte di alcuni soggetti legittimati all'impugnazione. Prevedono che vi siano alcuni soggetti che possono sollevare direttamente questioni di illegittimità costituzionale di fronte alla corte costituzionale, questi soggetti sono: le minoranze parlamentari nel modello francese, gli enti territoriali ad esempio negli stati federali, i singoli individui nei casi di lesione di diritti fondamentali= resurso de amparo. - Indiretta: non si possono impugnare direttamente le norme difronte al tribunale costituzionale ma è necessaria l'intermediazione di un altro soggetto, di un giudice. Nel nostro ordinamento è prevista un accesso in modalità diretta prevista dall'art.127 cost. Le regioni possono impugnare direttamente le leggi statali di fronte alla corte costituzionale entro 60 giorni dalla loro costituzione. Ma nel nostro ordinamento vigente una modalità di accesso indiretta. Nel nostro ordinamento non è presente alcun tipo di recurso de amparo. Quindi per sollevare una questione di illegittimità costituzionale è necessario un terzo, il giudice. La questione si solleva tramite un processo. CORTE COSTITUZIONALE, come è disciplinata nel nostro ordinamento: Le fonti di disciplina sono: - la costituzione: che dedica alla disciplina della corte costituzionale artt.134-137 cost. L'art 137.1 rimette ad una legge costituzionale la disciplina delle modalità di accesso alla corte e le garanzie di

indipendenza dei giudici (riserva di legge costituzionale)

Questa legge costituzionale venne emanata dall'assemblea costituente, non è stato inserita la disciplina della C.C. Nella costituzione perché sarebbe stata una disciplina troppo dettagliata, vista l'importanza di questa materia si è deciso di farla disciplinare da una fonte di rango costituzionale ed è stata emanata dalla assemblea costituente contemporaneamente all'emanazione della costituzione.

L'art.137.2 cost -> rimette ad una legge ordinaria la disciplina delle modalità di organizzazione e funzionamento della corte. (Riserva di legge). Questa legge è la legge N.87/1953

In larga misura la costituzione rimette ad altre fonti la disciplina della giustizia costituzionale. L'art. 137 stabilisce due riserve.

COMPOSIZIONE della C.C. -> art.135

Quando la corte opera in composizione ordinaria è composta da 15 giudici. Essi vengono nominati da:

  1. 1/3 = 5 sono eletti dal parlamento in seduta comune a maggioranza qualificata = componente di nomina politica
  2. 1/3 = 5 vengono eletti dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative (3 corte di cassazione, 1 consiglio di stato, 1 corte dei conti)
  3. 1/3 = 5 nominati dal PDR con atto formalmente e sostanzialmente presidenziali

I requisiti soggettivi che si devono possedere per essere eletti alla carica della C.C.

  • Magistrati, anche a riposo, delle giurisdizioni superiori
  • Professori universitari ordinai in materie giuridiche
  • Avvocati con almeno 20 anni di esperienza professionale

La durata in carica è di 9 anni, quindi la carica è di più lunga durata del nostro ordinamento.

Ed è di così lunga durata per sganciare i giudici da ogni condizionamento da parte dei soggetti che gli hanno eletti.

La corte in un caso opera in composizione integrata, nel caso di giudizio nei riguardi del PDR messo in accusa dal parlamento in seduta comune.

In questo caso la corte viene integrata con ulteriori 16 giudici. Le modalità di scelta di questi giudici è che vengono estratti a sorte da un elenco di 45 cittadini che viene compilato ogni 9 anni dal parlamento in seduta comune, l'unica caratteristica da dover avere è di aver l'età per essere eletti senatori (40 anni). Componente popolare.

Le attribuzioni della corte costituzionale: N.B l'art.134 disciplina solo le fonti di rango primario Vengono elencate 3 su 4 all'art.134 cost.

Le funzioni che è tenuta a svolgere:

  • giudizio di legittimità costituzionale sulle legge e sugli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni
  • Giudica sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato (conflitti interorganici) tra stato e regioni o tra regioni. (conflitti intersoggettivi)
  • Giudizio sulla messa in stato di accusa del PDR ex art.90 cost.
  • questa attribuzione non è prevista dall'art 134

ma dalla L. Cost. 1/1953 il giudizio sulla ammissibilità dei referendum abrogativi GIUDIZIO DI LEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE IN VIA INCIDENTALE

La questione di legittimità costituzionale può essere sollevata soltanto nel corso di un giudizio (processo) di fronte ad una autorità giurisdizionale (giudice) . È una modalità indiretta.

Quando l’autorità giurisdizionale ritenga la questione rilevante, il giudice a quo, sospende il giudizio e rinvia la questione alla corte costituzionale. È un incidente processuale, che si verifica nel corso del processo. Una parte o il giudice viene un dubbio di illegittà costituzionale e solleva la questione.

Il processo nel corso del quale insorge e viene sollevata la questione di L.C. Si chiama GIUDIZIO A QUO

1) fase -> giudizio a quo, la questione viene sollevata e rimessa alla corte

2) fase -> Giudizio incidentale: fase di sollevazione della questione, si svolge di fronte alla

corte costituzione. Il vero e proprio giudizio di legittimità costituzionale.

Nel corso di un giudizio di fronte ad un'autorità giurisdizionale= giudice a quo (il giudice dal quale proviene la questione).

Per essere legittimati a sollevare la questione di legittimità costituzionale vi sono due requisiti alternativi e non cumulativi:

  • requisito soggettivo: la questione è stata sollevata da un giudice: da un soggetto partente all'ordinamento giudiziario
  • Requisito oggettivo: la questione può essere sollevata da un soggetto che non appartiene all'ordinamento giudiziario, ma che sta svolgendo comunque, sta esercitando una funzione materialmente giurisdizionale. Quindi vi sono dei soggetti che pur non essendo giudici, svolgono funzioni giurisdizionali. Es: collegi arbitrali

La questione di illegittimità costituzionale può essere sollevata dalle parti del processo (attore e convenuto), dal pubblico ministero quando questi siano

presenti al processo, dal giudice d'ufficio. La questione viene proposta al giudice con un apposita istanza nella quale sono indicate le disposizione della legge o atto avente dei vizi. Il giudice prima di sollevare la questione deve verificare l'esistenza della rilevanza della questione e la non manifesta infondatezza. La

REGOLAMENTI PARLAMENTARI

La gran parte dell'organizzazione interna delle camere, le modalità d'esercizio delle funzioni, il procedimento legislativo, sono disciplinati attraverso i regolamenti parlamentari, cioè strumenti di autorganizzazione.

La Ratio dell'autorganizzazione la si trova nella qualifica di organo costituzionale che ha il parlamento, nonché nel ruolo costituzionale svolto dal parlamento come organo immediatamente rappresentativo della volontà popolare.

L'indipendenza delle camere si articola nella autonomia organizzativa e normativa, nella esclusiva competenza alla convalida dei propri membri, nella

non responsabilità per i voti e le opinioni espresse nell'esercizio delle funzioni dei deputati e senatori. La capacità di autoorganizzazione è necessaria per l'autonomia del Parlamento. La costituzione stessa prevede i regolamenti parlamentari, stabilendone le modalità di approvazione e determinando una riserva costituzionale di competenza per questa fonte.

Art.64 cost. -> ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta dei suoi componenti.

Art.72 Cost -> ogni disegno di legge, presentato ad una camera, è secondo le norme del suo regolamento, esaminato da una commissione e poi dalla camera stessa (pone una riserva di competenza parlamentare in materia di procedimento legislativo, escludendo quindi che altre fonti possano intervenire).

I regolamenti parlamentari quindi sono l'espressione più grande dell'autonomia delle camere, quanto sancito negli articoli precedenti sono esse stesse aisciplinari che stabiliscono le norme e le procedure per il funzionamento del parlamento. Essi regolano non solo l'organizzazione interna del parlamento, ma anche le attività che hanno un impatto sui cittadini. Inoltre, i regolamenti parlamentari stabiliscono le modalità di relazione del parlamento con altri organi costituzionali. I regolamenti parlamentari sono fondamentali per garantire il corretto svolgimento delle attività parlamentari e per assicurare la trasparenza e l'efficienza del processo decisionale. Essi definiscono le regole per la presentazione e l'esame delle proposte di legge, per l'organizzazione delle sedute parlamentari, per la formazione delle commissioni parlamentari e per la partecipazione dei parlamentari alle attività parlamentari. Inoltre, i regolamenti parlamentari stabiliscono anche le modalità di relazione del parlamento con altri organi costituzionali, come ad esempio il governo, la Corte costituzionale e il presidente della Repubblica. Queste disposizioni sono fondamentali per garantire il corretto funzionamento del sistema democratico e per assicurare il rispetto dei principi costituzionali. In conclusione, i regolamenti parlamentari sono strumenti essenziali per disciplinare l'organizzazione interna del parlamento e per regolare le attività parlamentari. Essi sono fonti di diritto che stabiliscono le norme e le procedure per il funzionamento del parlamento e per la sua relazione con altri organi costituzionali.
Dettagli
A.A. 2021-2022
21 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara-chiara-q di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Mancini Marco.