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FORME DI STATO E FORME DI GOVERNO
forme di governo = come si distribuisce il potere politico fra i vari organi dello stato= come vengono assunte le decisioni politiche che riguardano la collettività statale da chi governa
forme di stato = il modo in cui si atteggia il rapporto fra i cittadini e il potere politico, rapporto fra governanti e governati e i fini ultimi che si pone l'ordinamento
- ordinamento feudale "forma di stato" che precede lo stato moderno
- STATO ASSOLUTO = stato moderno
- legittimazione del potere al sovrano direttamente da Dio
- accentramento del potere pubblico in capo al sovrano senza distinzioni di funzioni
- rigida divisione in classi sociali, con il riconoscimento all'aristocrazia di una condizione particolare privilegi, immunità
- superamento stato assoluto dalla lotta borghesia vs aristocrazia (riv fra 1789) STATO LIBERALE
- stato monoclasse = con base sociale ristretta (voto spettante in base al censo)
censo/determinatecapacità = Nazione = fonte di legittimazione)
• stato di diritto = vengono garantiti diritti di proprietà e libertà ai cittadini, da regole generali e astratte riconosciute da pubblica amministrazione e giudici
3) evoluzione stato liberale= STATO LIBERAL DEMOCRATICO (inizio Novecento)
• stato pluriclasse = suffragio esteso ai ceti esclusi (diritti politici riconosciuti ai cittadini maggiorenni = popolo legittima il potere)
• stato sociale = riconosce DIRITTI CIVILI (riconoscimento di una sfera propria del cittadino, libertà dallo stato), DIRITTI POLITICI (diritto di voto) + DIRITTI SOCIALI = diritti di prestazione da far valere di fronte allo stato (diritto al lavoro, all'istruzione, alla salute, alla previdenza sociale) dello stato nell'economia (≠ stato liberale) intervento
• stato costituzionale = evoluzione dello stato di diritto = tutela dei diritti civili, politici e sociali è fissata in costituzioni
La Repubblica italiana è uno stato sociale che si ispira al costituzionalismo liberaldemocratico/moderno, con un collegamento ai valori liberaldemocratici e al costituzionalismo. La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 afferma all'articolo 16: "Ogni società nella quale la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri determinata, non ha costituzione".
I valori, principi e tecniche del costituzionalismo liberaldemocratico includono:
- Il primato dei diritti dell'uomo, che comprende i diritti civili, politici e sociali come diritti di cittadinanza.
- I diritti di cittadinanza e il valore della persona umana.
- Il principio di eguaglianza, secondo il quale la sovranità appartiene al popolo e il diritto e lo stato sono espressione della volontà dei cittadini.
- La sovranità popolare.
- Il principio di maggioranza.
- L'autonomia della sfera politica rispetto alla sfera religiosa, basata sul principio di laicità.
- La costituzione scritta e rigida
- Il principio che il potere sovrano è sottoposto alla legge
- La separazione dei poteri
- La rappresentatività delle assemblee legislative
- L'indipendenza dei giudici
- Il controllo di costituzionalità delle leggi
- Potere statale fondato su basi religiose e diretta applicazione della sharia (complesso di norme tratte dal Corano e da altre fonti basate sugli insegnamenti di Maometto)
- Interpretazione di essa affidata ad autorità religiose
- Disconoscimento dell'idea stessa di pluralismo e del principio di eguaglianza
- Insorgere di rilevanti problemi di compatibilità con la tutela dei diritti umani
- Tappe integrazione europea
- Trattato di Parigi (1951): Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) (fine 2gm 6 fondatori: IT, FR, DE, BELGIO, LUX, PB)
comune carbone e acciaio per ricostruireeconomia))• Trattato di Roma (1957): Comunità economica europea (CEE), Comunità europeadell’energia atomica (EURATOM) (area di libero scambio, no dogane interne, politiche comuni)•1979 = elezione diretta del Parlamento• Trattato di fusione (1965): Consiglio unico, Commissione unica, bilancio unico delleComunità europee• Atto unico europeo (1986): cooperazione politica europea, modifiche ai trattati istitutividelle Comunità europee(mercato unico interno) Schengen (1990)• Trattato di Maastricht (1992): Unione europea (UE), Comunità europea (CE), Unioneeconomica e monetaria• Trattato di Amsterdam (1997): modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunitàeuropee• Trattato di Nizza (2001): modifiche al trattato UE e ai trattati istitutivi delle Comunitàeuropee
ORIGINI DEL TRATTATO DI LISBONA 2007
La riforma dei trattati (2001-2009)• dicembre
2001: Dichiarazione di Laeken (dato l'allargamento previsto dell'Ue e il suo ruolo nel mondo, viene stabilito di creare, attraverso una revisione dei trattati, un unico testo costituzionale dell'Ue. - febbraio 2002-luglio 2003: Convenzione sul futuro dell'Unione europea a cui affidare il compito - ottobre 2003-giugno 2004: Conferenza intergovernativa - ottobre 2004: viene firmato a Roma il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa - novembre-dicembre 2004: prime ratifiche statali - aprile 2005: l'Italia è il quinto stato a ratificare il Trattato costituzionale (l. 57/05) - maggio-giugno 2005: il Trattato costituzionale è respinto nei referendum in Francia e nei Paesi Bassi - giugno 2007: viene abbandonato il Trattato costituzionale e il Consiglio europeo convoca una nuova conferenza intergovernativa - dicembre 2007: viene firmato il Trattato di Lisbona - agosto 2008: l'Italia ratifica il Trattato di Lisbona.Il Trattato di Lisbona (l. 130/08) è entrato in vigore nel dicembre 2009. Questo trattato modifica e non abroga i trattati preesistenti e ha una struttura "da costituzione". A differenza del trattato costituzionale abbandonato nel 2004, il Trattato di Lisbona ha abbandonato la simbologia dello stato federalista come la bandiera e l'inno. Inoltre, il Trattato di Lisbona proclama il primato del diritto dell'UE sulle norme nazionali, ma non delinea espressamente un'identità comune su queste norme nazionali. I trattati successivi al Trattato di Lisbona includono il TUE (Trattato sull'UE) che istituisce l'Unione Europea, alla quale gli Stati membri attribuiscono competenze per conseguire i loro obiettivi comuni. Il Trattato di Lisbona segna una nuova tappa nel processo di creazione di un'unione sempre più stretta tra i popoli dell'Europa, in cui le decisioni sono prese nel modo più trasparente possibile.
più vicino possibile ai cittadini.
L’Unione si fonda sul presente trattato e sul trattato sul funzionamento dell’Unione europea (in appresso denominati “i trattati”). I due trattati hanno lo stesso valore giuridico. L’Unione sostituisce e succede alla Comunità europea».
- TFUE = trattato sul funzionamento dell’UE(Art. 1 Tfue :«1. Il presente trattato organizza il funzionamento dell’Unione e determina i settori, la delimitazione e le modalità d’esercizio delle sue competenza. 2. Il presente trattato e il trattato sull’Unione europea costituiscono i trattati su cui è fondata l’Unione. I due trattati, che hanno lo stesso valore giuridico, sono denominati i”trattati”»
- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea: «ha lo stesso valore giuridico dei trattati» (art. 6 Tue)
ORGANIZZAZIONE E ISTITUZIONI UE
Consiglio europeo = organo che compie SCELTE FONDAMENTALI
NON LEGISLATIVE
- Indirizzo politico- capi di stato + presidente commissione eu + presidente consiglio eu( permanente - non può avere incarichi nazionali - rappresenta all'esterno l'Ue)per consenso- Decide (salvo che per talune deliberazioni mediante votazione previste dai trattati)
Consiglio (dei ministri)
- Organo LEGISLATIVO + funzione di BILANCIO (+ parlamento)
- 1 rappresentante x stato membro ( un ministro x stato a seconda del tema trattato)formazioni previste dal Tfue (Consiglio "affari generali" , il Consiglio "affari esteri" )
- È presieduto a turno dai rappresentanti di ciascun stato membro per sei mesi (tranne il dall'alto rappresentante per gli affari esteri e la Consiglio affari esteri, presieduto politica di sicurezza)maggioranza qualificata
- Decisioni
- Garantisce il coordinamento e la sorveglianza delle politiche economiche, adottando indirizzi e raccomandazioni
- Prende le decisioni sulla politica estera