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L'energia del futuro: l'atomica trattato di Lisbona
Dopodiché nel 1992 nacque l'UE, che con il resto è l'unica organizzazione trattati internazionali. Gli strumenti dell'integrazione sono i e la Corte di Giustizia. giurisprudenza della Organizzazione: per molti aspetti è intermedia tra uno Stato federale e un'organizzazione internazionale. Ne prendono parte 28 Paesi, 27 nel 2019 con l'uscita del Regno Unito.
Consiglio dei Ministri, L'organo principale di decisione politica è il in cui vengono rappresentati tutti gli Stati membri con lo stesso peso. Consiglio europeo, C'è poi il che decide le linee di indirizzo delle politiche europee, il invece è dove si approvano queste linee di indirizzo. Commissione La dà impulso alla legislazione europea e all'esecuzione, Parlamento affiancata dal che ha potere legislativo ed è eletto ogni 5 anni dai popoli degli Stati membri. Consiglio
danno anche indicazioni su come correggere la situazione. La Corte Europea dei diritti dell'uomo è composta da giudici provenienti da ciascuno dei 47 Stati membri del Consiglio d'Europa. Il Commissario dei diritti umani è un organo indipendente che monitora la situazione dei diritti umani in tutti gli Stati membri e presenta relazioni e raccomandazioni al Consiglio d'Europa. L'Assemblea Generale è composta da rappresentanti dei parlamenti nazionali dei 47 Stati membri ed è responsabile dell'adozione di risoluzioni e raccomandazioni. Il Consiglio d'Europa svolge un ruolo importante nel promuovere la democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani in Europa.la modifica di alcune leggi. Tutto questo sistema mostra dei limiti legati alla crisi degli Stati che ormai non trovano più solo limiti (volontari) alla loro sovranità, ma i processi di globalizzazione fanno sì che essi si trovino privati della sovranità a causa delle tecnologie informatiche che li rendono più permeabili. Queste tecnologie informatiche in progressione deterritorizzano il potere economico-finanziario e condizionano i voti internazionali e nazionali.
Le fonti del diritto sono quei meccanismi che pongono in essere regole giuridiche. Il diritto disciplina anche i modi di produrre regole giuridiche. Le fonti di produzione pongono in essere nuove regole che tutti devono osservare; le fonti sulla produzione sono invece i meccanismi con cui si producono le precedenti fonti. Le fonti di cognizione sono quelle usate per rendere note le prime (Gazzetta ufficiale).
Ad oggi il ruolo dello Stato come 'monopolista' della produzione
Il problema delle norme è in crisi. Le fonti normative infatti sono molteplici, non c'è un unico modo per creare nuove norme. Dai livelli internazionali/sovranazionali, a quelli statali e infrastatali sono numerosi i soggetti e i modi di produrre regole giuridiche.
Il problema delle antinomie e il sistema delle fonti normative. Cosa succede quando si verificano delle contraddizioni? La scienza giuridica ha per l'appunto elaborato 3 criteri per risolverle:
- Criterio della gerarchia
- Criterio della competenza
- Criterio cronologico
1. Criterio della gerarchia: Nel conflitto tra delle regole poste da due fonti, prevale quella posta dalla fonte superiore. Effetto dell'utilizzo di questo criterio è l'invalidità dell'atto normativo inferiore, che ne comporta l'annullamento (eliminazione dal sistema giuridico). Si presuppone quindi l'esistenza di una struttura gerarchica del sistema delle fonti.
2. Criterio di competenza: Nel conflitto tra regole poste da
Due fonti prevale quella posta dalla fonte competente. Effetto dell'utilizzo di questo criterio è di nuovo l'invalidità e l'annullamento dell'atto: violando il principio di competenza si viola indirettamente anche quello gerarchico, in quanto l'attribuzione di competenze è disciplinata da una fonte di livello superiore.
Criterio cronologico: nel conflitto tra regole poste da due fonti con stessa competenza e pari livello, prevale quella più recente. Effetto dell'utilizzo di questo criterio è l'abrogazione, fenomeno per cui la norma successiva delimita temporaneamente la sfera di applicazione della precedente. Si presuppone che le regole giuridiche si adeguino alla realtà.
Criterio della specialità: come criterio aggiuntivo si può dover applicare il in caso di contrasto tra una norma speciale e una generale, l'interprete deve preferire quella speciale, anche se anteriore.
Poi la deroga, con la quale si risolve l'antinomia tra norme giuridiche diverse sul piano della generalità (eccezione alla regola). Crisi dell'ordine gerarchico del sistema delle fonti.
In un sistema di fonti gerarchico, un nuovo ordinamento può essere:
- Inseribile nella scala gerarchica
- Estraneo, non interferente
Né il principio gerarchico, né quello di competenza, ad oggi, riescono però a spiegare la relazione tra il nostro ordinamento e quello europeo.
Importante distinzione tra le fonti normative è quella tra:
- Fonti atto: fonti di produzione del diritto che sono il risultato di procedimenti finalizzati a produrre norme giuridiche (fonti scritte).
- Fonti fatto: fatti normativi in cui le regole nascono da accadimenti esterni rispetto alla volontà di regolare in un certo modo i comportamenti (consuetudini, convenzioni).
La maggior parte delle norme giuridiche è prodotta da fonti atto, anche
sevanno distinti: - sistemi giuridici common law: ancora ampio uso del diritto consuetudinario e giurisprudenziale - sistemi giuridici di civil law: alla base della produzione del diritto c'è la codificazione (fonti atto). Tutti gli atti normativi usano il linguaggio, in particolare la scrittura, per esprimere la volontà di produrre certe regole. È generalmente un atto formulato per iscritto a produrre norme giuridiche. Interpretazione: disposizione e norma Disposizione -> atto in senso proprio, formulazione linguistica Norma -> il significato dell'atto L'interpretazione consente di cogliere il significato (norma) di una formulazione normativa (disposizione). L'interpretazione di una disposizione risente di diversi fattori, tra cui il fine, il tempo e lo spazio. Corollari: 1. Non esiste necessariamente un rapporto biunivoco tra disposizione e norme - si possono ricavare norme diverse da una stessa disposizione - una norma può essere il prodottodi più disposizioni2. Una norma può vivere più a lungo di una disposizione e viceversa-possono essere applicate norme derivanti da disposizioni abrogate-possono esistere disposizioni in vigore ma non più in grado di produrre normeAltre distinzioni possibili…regole principiTra le (norme giuridiche specifiche) e i (norme più generiche):in caso di contrasto tra regole, si sceglie quale applicare con i vari criteri visti;in caso di contrasto tra principi si opera un bilanciamento.speciali generali:Tra le norme ein caso di contrasto la norma speciale deroga quella generale.In conclusione la comprensione esatta del fenomeno giuridico dipende dalle capacità di individuare la forma normativa e la disposizione di interesse, e anche dalla capacità di interpretazione.Le singole fonti del dirittoCapitolo 5 -La Costituzione come fonte e le leggi costituzionaliLa Costituzione italiana è stata approvata dall’Assemblea Costituente il
2 Giugno 1946, quando si è svolto anche il referendum per la scelta tra repubblica e monarchia. Negli anni 1946-1947 si è poi lavorato fino all'approvazione del testo della Costituzione, completato il 22 Dicembre 1947 ed entrato in vigore il 1 Gennaio del 1948.
Come protagonisti vede i partiti anti-fascisti, quali:
- marxisti -> Partito Socialista e Partito Comunista
- cattolici -> Democrazia Cristiana
- liberal democratici -> Partito d'azione, Partito Liberale, Partito Repubblicano.
L'accordo tra queste parti è stato possibile anche grazie alla filosofia politica del 'velo di ignoranza', ovvero al momento nessun partito poteva sapere se le decisioni prese avrebbero avvantaggiato o danneggiato il Paese.
La Costituzione si pone al vertice del sistema delle fonti. La sua rigidità è garantita nel titolo VI della parte II, e si articola in due sezioni: La Corte Costituzionale (art. 134-137) Revisione costituzionale.
leggi costituzionali2. (art. 138-139). L'art. 138 fa riferimento alla procedura aggravata necessaria a produrre una legge costituzionale.
Le leggi costituzionali possono servire a:
- Modificare la Costituzione (leggi di revisione costituzionali)
- Soddisfare le riserve di legge costituzionale (disciplinare le materie affidate a determinate fonti)
- Irrigidire la disciplina di certe materie (sottraendo il compito al legislatore ordinario)
Per produrre una legge, l'art. 138 ci dice che serve una doppia approvazione da parte di ciascuna Camera, e tra le due deve passare del tempo (<3 mesi).
La prima segue le regole del procedimento legislativo ordinario, nella seconda non possono essere fatte modifiche al testo votato con la precedente, ed è richiesta l'approvazione dei 2/3 dei componenti di ciascuna Camera.
Se ciò non accade, deve esserci almeno la maggioranza assoluta di una Camera, ma in questo caso le leggi possono essere sottoposte a referendum popolare entro
3 mesi se ne viene fatta richiesta da parte di:
- -1/5 dei membri di una Camera
- - 5 Consigli regionali
- - 50.000 elettori
Nella Costituzione si individuano poi i:
- principi supremi -> sovraordinati rispetto alle altre norme costituzionali, alcuni dei quali non possono essere modificati perché creerebbero un nuovo ordinamento (es. l’Italia è una repubblica).
- regole costituzionali ordinarie
Al momento in cui la Costituzione è entrata in vigore, vi furono problemi con la sua efficacia. Nella magistratura c’erano diversi modi di interpretazione, così da distinguere tra