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PRESUPPOSTI DEL PROCEDIMENTO
Il procedimento per decreto penale di condanna si può utilizzare solo per i reati per cui il PM ritiene che bisogni applicare una pena pecuniaria, anche se inflitta in sostituzione di una pena detentiva (perseguibili d'ufficio o a querela).
Il giudice individua il valore giornaliero a cui può essere assoggettato l'imputato e lo moltiplica per i giorni di pena detentiva; tiene conto delle condizioni economiche complessive dell'imputato e del suo nucleo familiare.
Il valore giornaliero non può essere inferiore a 75€ o superiore a 225€ per un giorno di pena detentiva. (Si applica l'art.133ter cp.)
Il procedimento per decreto nasce su impulso del PM, che chiede al GIP l'emissione del decreto penale di condanna.
La richiesta va presentata entro 6 mesi dalla data dell'iscrizione nominativa nel registro delle notizie di reato, ma il termine è considerato ordinatorio.
In caso di richiesta
tardivail giudice può rigettarla e restituire gli atti al PM;
oppure, può emettere comunque il decreto penale di condanna.
La richiesta deve essere motivata e deve contenere l'imputazione; va inviata insieme al fascicolo delle indagini preliminari.
La richiesta del PM non è preceduta dall'avviso di conclusione delle indagini.
SCONTO DI PENA= Il PM può chiedere l'applicazione di una pena pecuniaria diminuita fino a 1/2 del minimo edittale.
Il GIP verifica la congruità della pena richiesta dal PM:
Può rigettare l'istanza e restituire gli atti al PM, e deve farlo se intende dichiarare l'estinzione del reato per amnistia o prescrizione, in quanto il PM deve verificare se l'imputato è disponibile ad accettare.
Può accogliere la richiesta: ed emette il decreto penale di condanna e applica la pena nella misura richiesta dal PM.
((Inoltre, viene dichiarata la responsabilità della persona
civilmente obbligata per la pena pecuniaria)). Il GIP non può modificare la pena indicata dal PM. Se ne ricorrono le condizioni, il giudice deve prosciogliere l'imputato ex art.129 (es: la querela non è mai stata presentata); però, il proscioglimento nel merito è consentito solo se l'innocenza risulta evidente o se manca la prova della colpevolezza, non invece se il quadro probatorio è incerto.
Contenuti del decreto:
- Generalità dell'imputato e indicazioni utili per identificarlo;
- Generalità del civilmente obbligato per la pena pecuniaria (se necessarie);
- Enunciazione del fatto, delle circostanze e delle norme di legge violate;
- Motivazione (concisa esposizione dei motivi di fatto e di diritto su cui si fonda la decisione);
- Ragioni che hanno portato alla diminuzione della pena sotto il minimo edittale;
- Dispositivo;
- Data;
- Sottoscrizione del giudice e dell'ausiliario che lo assiste;
- E una
Serie di avvisi sulle loro facoltà:
- Avviso che l'imputato e la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria possono presentare opposizione entro 15 giorni dalla notificazione del provvedimento;
- Avviso che, in caso di mancata opposizione, il decreto diventa esecutivo;
- Avviso che l'imputato può chiedere con l'atto di opposizione il giudizio immediato, il giudizio abbreviato, il patteggiamento o la messa alla prova;
- Avviso che l'imputato e l'obbligato hanno la facoltà di nominare un difensore.
Revoca del decreto:
- Se risulta impossibile notificarlo all'imputato, in quanto irreperibile;
- Se non è possibile notificarlo nel domicilio dichiarato (ex art.161).
In questi casi gli atti sono restituiti al PM.
Causa una nullità intermedia (sanata dall'opposizione e dalla conseguente revoca del decreto) il difetto di motivazione.
Causa una nullità assoluta la mancata nomina del difensore.
d'ufficio. Una copia del decreto va comunicata al PM e notificata, insieme al precetto, al condannato, al difensore e al civilmente obbligato. Va poi comunicato al querelante. Benefici viene concesso uno sconto di pena di massimo 1/2 del minimo edittale. Il premio più importante è l'estinzione del reato: se l'imputato, entro 5 anni (se si tratta di un delitto) o 2 anni (se si tratta di una contravvenzione), non commette un delitto o una contravvenzione della stessa indole, il reato viene estinto. Il giudice può concedere la sospensione condizionale della pena. Il decreto penale, una volta esecutivo, non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile o amministrativo. Non è prevista l'applicazione di pene accessorie, salvo la confisca obbligatoria. Il decreto non comporta il pagamento delle spese processuali. Il decreto non figura nel certificato generale del casellario giudiziario. Se il decreto penale di condanna non vieneOpposizione
L'imputato e il civilmente obbligato per la pena pecuniaria possono presentare opposizione al decreto di condanna entro 15 giorni dalla notifica dello stesso (durante questo termine, le parti e i difensori possono prendere visione ed estrarre copia del fascicolo delle indagini precedentemente compiute).
L'opposizione va presentata nella cancelleria del GIP che ha emesso il decreto, oppure in quella del tribunale o dal giudice di pace del luogo in cui l'opponente si trova.
L'opposizione deve contenere a pena di inammissibilità:
- gli estremi del decreto;
- la data di emissione;
- il giudice che lo ha emesso. Può contenere la nomina del difensore di fiducia.
L'opposizione è inammissibile se è proposta fuori termine, da una persona non legittimata o in carenza di
La contenutil’inammissibilità può essere dichiarata sia dal giudice che ha emesso il decreto penale, sia dal giudice del dibattimento successivo all’opposizione.
I soggetti legittimati possono usare la restituzione in termini (ex175), se non hanno potuto adempiere tempestivamente per caso fortuito o forza maggiore; l'imputato anche se non ha avuto tempestiva conoscenza del decreto, sempre che non abbia rinunciato ad opporsi.
Revoca e giudizio immediato
Se viene proposta opposizione ammissibile, ne scaturisce un giudizio, dopo che il giudice ha revocato il decreto penale di condanna.
Se l’imputato non dà indicazioni, il giudizio che scaturisce dall’opposizione è basato sul rito immediato, quindi si passa subito al dibattimento, mentre l’udienza preliminare è persa per sempre.
Al termine del giudizio, il giudice può anche applicare una pena diversa e più grave da quella indicata nel decreto (compresa la detenzione).
E revocare i benefici concessi. Al giudizio non può partecipare il giudice che ha adottato il decreto penale (art.34 c.2). Anche in questo giudizio, è possibile prosciogliere l'imputato ex art.129.
Accesso ai riti speciali = Obbligatoriamente con l'opposizione, l'imputato può chiedere il giudizio abbreviato, il giudizio immediato, il patteggiamento, la messa alla prova o l'oblazione.
Oblazione: Se l'imputato presenta domanda di oblazione, il giudice deve valutarla prioritariamente. Se chiede il giudizio immediato, il giudice emette il relativo decreto, si provvede nello stesso modo se l'imputato non formula alcuna specifica richiesta (oppure se chiede il patteggiamento ma il PM non presta il consenso). Se chiede il giudizio abbreviato, il giudice fissa con decreto l'udienza e ne dà avviso almeno 5 giorni prima al PM.
Se il giudice rigetta la richiesta condizionata, l'imputato può rinnovarla prima.
delladichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado e il giudice può disporre il giudizio abbreviato. Se chiede il patteggiamento, il giudice fissa con decreto un termine per permettere al PM di prestare il consenso. Se il PM non presta il consenso o il giudice rigetta la richiesta di pena concordata, l'imputato può rinnovare la richiesta prima della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado e il giudice può pronunciare la sentenza di condanna a pena patteggiata. Se il decreto di condanna coinvolge più imputati e solo alcuni presentano opposizione: l'esecuzione del decreto è sospesa nei confronti di coloro che non si sono opposti. L'effetto dell'opposizione va a beneficio anche di chi non l'ha proposta, ma con una condizione: il giudice revoca il decreto penale emesso contro colui che non si è opposto solo se il soggetto che ha presentato opposizione viene prosciolto perché il fatto.non sussiste, non è previsto dalla legge come reato o perché ricorre una causa di giustificazione. Questo effetto si realizza anche nei rapporti tra imputato e civilmente obbligato per la pena pecuniaria. Nel procedimento davanti al tribunale monocratico, si applicano le disposizioni che regolano la materia davanti al tribunale in composizione collegiale con alcune differenze: L'imputato, con l'atto di opposizione, non può chiedere il giudizio immediato (oltre agli altri riti speciali), ma al suo posto l'emissione del decreto di citazione a giudizio: in ogni caso, il risultato non cambia, in quanto si salta l'udienza preliminare e si arriva direttamente al dibattimento. Ci sono alcune restrizioni nel giudizio conseguente all'opposizione: l'imputato non può chiedere il giudizio abbreviato, il patteggiamento o l'oblazione. Giudizio direttissimo 449-452. È un rito che nasce solo su impulso del PM, che in questo modo.esercita l'azione penale, in presenza di una situazione di evidenza probatoria, a carico dell'imputato, particolarmente qualificata (es: arresto in flagranza). viene saltata l'udienza preliminare e la fase predibattimentale, così che possa essere instaurato fin da subito il dibattimento (il fascicolo del dibattimento viene formato senza contraddittorio dal PM). Non è presente nessuno sconto di pena. (È possibile instaurarlo, con qualche variante, anche nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica e nel procedimento minorile (non invece davanti al giudice di pace)). Ratio: ragionevole durata del processo, economia processuale e la semplificazione, anche se va a comprimere molto il diritto di difesa dell'imputato non c'è l'udienza preliminare non può svolgere indagini difensive e perde anche