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Il quadro istituzionale

Le istituzioni principali della Comunità sono 4: il Parlamento, la Commissione, il Consiglio e la Corte di Giustizia.

La ripartizione delle competenze fra le 4 istituzioni non è identica alla ripartizione che si ha all'interno dello stato tra il potere legislativo, esecutivo e giudiziario. Il potere esecutivo è diviso tra la Commissione e gli stati membri.

La funzione legislativa è stata per lungo tempo esercitata dal Consiglio e dalla Commissione secondo le procedure indicate dai Trattati di Roma. Poi si è aggiunto il Parlamento e, in taluni casi, il Consiglio europeo.

Parlamento europeo: Il Parlamento europeo è l'assemblea rappresentativa di tutti i cittadini dei paesi membri dell'Unione e partecipa, nella sua qualità di organo eletto, al processo legislativo. Dal 1979, ogni cinque anni i deputati europei sono eletti a suffragio universale diretto.

I trattati stabiliscono il numero dei seggi spettanti.

A ciascun Paese membro nell'ambito del Parlamento europeo. Ovviamente tiene conto della popolazione rispettiva degli stati membri. Esiste quindi un sistema di ponderazione che secondo l'articolo 190 del Trattato CE si concretizza come segue:

Stato membro Seggi Stato membro Seggi
Germania 99 Austria 18
Francia 78 Bulgaria 18
Italia 78 Finlandia 141
Regno Unito 78 Danimarca
Spagna 54 Slovacchia 14
Polonia 54 Irlanda 13
Romania 35 Lituania 13
Paesi Bassi 27 Lettonia 9
Belgio 24 Slovenia 7
Repubblica Ceca 24 Cipro 6
Grecia 24 Estonia 6
Ungheria 24 Lussemburgo 6
Portogallo 24 Malta 5
Svezia 19 Totale: 785

Non include Gibilterra, ma le altre dipendenze della corona britannica. La più alta quota di seggi attribuita alla Germania tiene conto del fatto che dopo la riunificazione la consistenza demografica del Paese è divenuta molto più grande di quella degli altri Paesi. Inutile dire che ad ogni allargamento della Comunità è corrisposto un aumento del numero dei seggi.

Membri del Parlamento. Tale numero oggi è di 785 (con l'ingresso di Romania e Bulgaria se ne sono aggiunti 53 ai precedenti 732!).

Le norme comunitarie forniscono varie indicazioni circa l'elezione e il funzionamento del Parlamento. Soprattutto sono rilevanti le indicazioni che stabiliscono l'ovvia incompatibilità tra membro del PE e membro di altre istituzioni comunitarie (Corte e Commissione) e la posizione di membro del governo di uno degli stati membri.

Il sistema comunitario non vietava il "doppio mandato" cioè la possibilità di essere allo stesso tempo membro del PE e di quello nazionale. A partire dalle elezioni del 2004 la carica di parlamentare europeo è incompatibile con quella del parlamentare nazionale.

Il PE si organizza per idee politiche e non per gruppi nazionali, formando al suo interno dei gruppi parlamentari:

  • Gruppo del Partito popolare europeo
  • Gruppo del Partito socialista europeo
  • Alde (liberali e

● Democratici
● Unione per l'Europa delle Nazioni
● Verdi
● Sinistra europea
● Indipendenza e democrazia
● Identità, sovranità e tradizione (dal 2007)

Il PE assomiglia nel suo funzionamento ai parlamenti nazionali. "Il PE si riunisce di diritto il secondo martedì del mese di marzo. È prevista la possibilità di sessioni straordinarie su richiesta della maggioranza dei membri del parlamento stesso, del Consiglio e della Commissione". Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico. Tutte le sue risoluzioni e discussioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese (tornata) nella sede di Strasburgo. Alcune tornate supplementari di due giorni si svolgono a Bruxelles. Gli eurodeputati si avvalgono della collaborazione del Segretariato generale del Parlamento e degli assistenti parlamentari.

Il Segretariato generale del Parlamento ha sede a Lussemburgo. Il Parlamento europeo esercita tre poteri fondamentali: - Potere legislativo: Parlamento europeo e Consiglio dei ministri approvano congiuntamente le leggi proposte dalla Commissione europea. Benché ufficialmente il potere di iniziativa legislativa spetti alla Commissione, il Parlamento europeo può comunque chiedere alla Commissione di presentare adeguate proposte legislative mediante raccomandazioni. In questo modo il Parlamento può esercitare il suo potere politico di impulso legislativo. - Potere di bilancio: il Parlamento europeo ogni anno, a dicembre, stabilisce il bilancio dell'anno successivo. Il progetto di bilancio, presentato dalla Commissione, viene esaminato congiuntamente dal Parlamento e dal Consiglio ma il Parlamento ha anche la facoltà di respingere, per importanti motivi, il progetto. In questo caso, la procedura di bilancio deve ricominciare da capo. - Potere di controllo.

democratico: in particolare sulla Commissione. In questo caso la funzione di controllo inizia già nel momento in cui si procede alla formazione di questa istituzione. Sia il Presidente della Commissione sia i vari commissari non possono essere nominati senza la preventiva approvazione del Parlamento. Più in generale il controllo parlamentare si esercita attraverso l'esame delle relazioni che la Commissione sottopone al Parlamento e attraverso le risposte fornite alle interrogazioni scritte e orali presentate dai parlamentari europei. Inoltre il Parlamento può sempre indurre la Commissione a dimettersi con l'approvazione di una mozione di censura. Il Parlamento svolge controlli anche su altre istituzioni: Consiglio europeo (relazioni sulle riunioni), Consiglio dell'Unione (relazioni sul programma di governo e relazioni finali) e sulla Banca Centrale Europea.

Comitato delle regioni: ha sede a Bruxelles ed è composto da 317 membri, rappresentanti

Gli enti regionali e locali. È un organo dell'Unione Europea, creato nel 1994 in applicazione del Trattato di Maastricht, il cui obiettivo è incentivare la cooperazione tra le regioni degli stati membri dell'Unione (in particolar modo, tra le regioni limitrofe di stati membri diversi, come per esempio il Piemonte italiano e la Savoia francese).

Il Comitato è consultato dal Consiglio, dal Parlamento e dalla Commissione in settori che rivestono interesse a livello regionale e locale, in particolare l'istruzione, la gioventù, la salute pubblica, la cultura, la tutela dell'ambiente, la formazione professionale. Per alcune di queste tematiche, il Comitato delle regioni collabora con il Comitato economico e sociale.

Il Comitato delle regioni si suddivide in 6 commissioni, composte da alcuni dei suoi membri e specializzate in diversi settori, che esaminano in dettaglio le proposte sulle quali il Comitato viene consultato e redigono un progetto.

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Il testo fornito è il seguente:

Il Consiglio dell'Unione, noto anche come Consiglio dei Ministri Europei, è - insieme al Parlamento europeo - il ramo legislativo dell'UE. Ha sede a Bruxelles. Deve essere distinto dal Consiglio d'Europa, che è un'organizzazione internazionale completamente indipendente dalla UE. Non deve inoltre essere confuso col Consiglio europeo, che è un'istituzione ancora differente, anche se strettamente collegata.

Il Consiglio è composto dai ministri degli Stati membri. È presieduto a turno da ciascuno Stato membro per un semestre (da gennaio a giugno e da luglio a dicembre),

secondo un ordine prestabilito. Il Presidente del Consiglio è il ministro degli Esteri dello stato membro cui spetta il turno alla presidenza del consiglio dell'UE. Esso si riunisce in varie formazioni: a seconda della questione all'ordine del giorno, infatti, ciascuno Stato membro sarà rappresentato dal ministro responsabile dell'argomento (affari esteri, affari sociali, trasporti, agricoltura, ecc.), più il commissario europeo responsabile del tema in esame. Attualmente le formazioni sono 9:

  • Affari generali e relazioni esterne
  • Economia e finanza
  • Cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni (GAI)
  • Occupazione, politica sociale, salute e consumatori
  • Competitività
  • Trasporti, telecomunicazioni ed energia
  • Agricoltura e pesca
  • Ambiente
  • Istruzione, gioventù e cultura

La Costituzione europea, in via di ratifica, propone un nuovo sistema di esercizio della presidenza del Consiglio. La presidenza del

Consiglio sarà esercitata da un gruppo di tre Stati membri per un periodo di 18 mesi. Ciascun paese eserciterà la presidenza per un periodo di sei mesi, assistito dagli altri due paesi sulla base di un programma comune. Il Consiglio esercita, congiuntamente al Parlamento europeo, la funzione legislativa e la funzione di bilancio; coordina le politiche economiche generali degli Stati membri; definisce e implementa la politica estera e di sicurezza comune della UE; conclude, a nome dell'Unione, accordi internazionali tra la UE e uno o più Stati o organizzazioni internazionali; coordina le azioni degli Stati membri e adotta misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Le delibere avvengono come indicato dal Trattato. A seconda delle materie si stabiliscono le procedure attraverso le quali il Consiglio adotta le proprie delibere. Le procedure sono essenzialmente 3: delibere adottate all'unanimità, per le quali èrichiesta l'assenza di pareri negativi. Le astensioni dei membri presenti non impediscono la formazione dell'unanimità; delibere a maggioranza semplice. In tali casi ogni stato conta per un voto delibere a maggioranza qualificata. È regolata dall'art. 205 che attribuisce ai voti dei membri la seguente ponderazione:
  • Germania, Regno Unito: 29
  • Polonia: 27
  • Romania: 14
  • Paesi Bassi: 13
  • Belgio, Ungheria, Portogallo: 12
  • Austria, Svezia, Bulgaria: 10
  • Danimarca, Finlandia: 7
  • Cipro, Estonia, Lettonia, Slovenia: 4
  • Malta: 3

TOTALE: 345

La regola della maggioranza qualificata è studiata opportunamente per evitare due cose: che la coalizione dei paesi piccoli formi maggioranza qualificata e che un paese grande da solo possa esercitare un diritto di veto.

COREPER: è il Comitato dei rappresentanti permanenti degli stati membri presso le comunità. Il COREPER si riunisce spessissimo, anche tutti i giorni se necessario.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
18 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cecilialll di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Teramo o del prof Converti Alberto.