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Articolo 49: tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere
con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Glocal è la fusione di global e local ed è inteso come barriera e nemico: proprio è
particolare di una zona, ma capace di sfruttare le opportunità offerte dai servizi di
globalizzazione.
La nozione giuridica di popolo è l'insieme dei cittadini.
I soggetti e il territorio sono proprietà del potere.
Articolo 11: la dottrina dei contro-limiti. Il potere viene limitato dai rapporti internazionali
tra Stati. Il potere statale singolo viene limitato dall'appartenenza ad un organo
sovranazionale (Unione Europea), è chiaro però che esiste anche un limite al potere
sovranazionale perché altrimenti verrebbe meno l'indipendenza dello Stato singolo.
Questo "limite del limite" viene definito controlimite. I controlimiti sono il nucleo
essenziale di quella particolare forma di Stato costituzionale che è la Repubblica italiana.
Vi sono cinque principi di fondo dello Stato liberale. Lo Stato ha compiti ristretti, con la
separazione dei poteri. Di questi cinque principi l'esperienza dello Stato liberale
dell'ottocento cambia a differenza dei vari stati. Ci sono differenze notevoli, ad esempio,
tra i vari Stati liberali. Vi sono garanzie e diritti dei produttori e operai.
Lo Stato minimo deve garantire solo alcuni diritti e pertanto prende questo nome.
Nell'ottocento viene teorizzata la differenza tra i diritti che non costano (proprietà, tutela)
e diritti che costano (servizi di istruzione e salute). I diritti di libertà costano.
La separazione dei poteri è intesa nell'ottocento in modo rigido e collega ad ogni potere
una funzione. Il potere legislativo (assemblea parlamentare) quando approva una legge di
bilancio non approva una legge astratta, ma concreta.
La lettura restrittiva avviene per il principio di legittimità. Il principio di legalità è nella
capacità del legislatore.
All'inizio dell'ottocento la corte suprema degli stati uniti parla di legge di
incostituzionalità.
Principio rappresentativo: almeno una delle assemblee deve essere eletta. Gli elettori
sono i cittadini maschi con più di 25 anni di età, che sappiano sia leggere che scrivere e
che paghino almeno 40 ore di imposte. Solo chi è libero economicamente può votare. Ciò
non riguarda i funzionari civili e militari, che potevano votare anche in caso di non
pagamento delle imposte.
I diritti da salvaguardare sono quelli di proprietà.
Con il fascismo si annienta lo Stato liberale ed i suoi cinque principi. Si recuperano forme
della romanità non repubblicana.
Nasce lo Stato totalitario, in quanto quello liberale viene svuotato dal proprio interno. Lo
Stato socialista è un'esperienza che lo Stato liberale non ha conosciuto. Lo Stato
socialista sostituisce l'enfasi sulle libertà con quella almeno dichiarata di uguaglianza. Lo
Stato socialista mette quindi l'uguaglianza sostanziale al primo posto e le libertà sono
ammesse solo se non contrastano con i principi sull'uguaglianza. Lo Stato socialista non
ammette la divisione dei poteri e non ci sono solo pesi e contrappesi.
Lo Stato costituzionale prevede l'uguaglianza sostanziale, la separazione dei poteri e il
principio rappresentativo.
Forma di governo: insieme dei rapporti tra i titolari dei doveri costituzionali. È strumentale
alla forma di Stato e ogni forma di Stato ha una o più forme di governo.
Nello stato assoluto non c'erano problemi di forma di governo.
Articolo 5: al re appartiene il potere esecutivo. Egli nomina i suoi ministri e li revoca.
Articolo 67: i ministri sono responsabili di fronte al re, alle due camere o ad entrambi. Le
leggi e gli atti del governo non hanno vigore se non sono muniti della firma di un ministro.
Nello stesso periodo nasce la forma di governo presidenziale.
Nel 1782 nasce la prima forma di governo parlamentare. Può essere assembleare (il
governo è un comitato esecutivo dell'assemblea), britannica (governo in comitato
direttivo con le camere), parlamentare presidenzialistica (la costituzione concede poteri
incisivi al presidente), equilibrata (i diversi poteri si equilibrano tra di loro).
Esistono anche forme di governo dittatoriale e semipresidenziale.
Nel 58 nasce in Francia una nuova forma di governo: semipresidenziale, modello messo a
punto da Charles de Gaulle.
Dittatoriale: il governo è allo stesso tempo capo dello stato ed è un organo collegiale.
Lo stato è un'organizzazione del potere e può essere ricondotto a tre elementi
fondamentali: sovranità, territorio e cittadinanza.
Conoscere è sapere attraverso le cause delle cose.
Fenomeni:
statuto Albertino
– Fascismo
– Periodo transitorio dal 25 luglio del 43 fino all'insediamento dell'assemblea
– costituente
Momento in cui il corpo elettorale sceglie i deputati
–
Statuto albertino: è una costituzione flessibile (non prevede un procedimento particolare
per la revisione), breve (si distingue da quelle lunghe poiché quella lunga si occupa di
stabilire come distribuire il potere e i diritti fondamentali e dell'istruzione, salute,
ambiente, lavoro...), concessa e quindi non votata . Contenuti dello statuto: articolo 5,
articolo 7, articolo 9 (il re, insieme al governo, influenzavano la vita parlamentare con una
modalità sconosciuta), articolo 33 (il senato era di nomina regia, i governi attraverso
questo modo si rafforzavamo a spese del re), articolo 65 (il re nomina e revoca i suoi
ministri).
Se il re non vuole sanzionare non c'è legislazione.
Periodo transitorio (sul libro è fatto male): propone al re di revocare e rinominare il capo
di governo, Mussolini. La prima decisione tra monarca e forze politiche fu di rinviare la
decisione sulle forme istituzionali. Quando il re si sposta a Salerno poiché stanno
arrivando i tedeschi, proprio a Salerno avviene il patto di Salerno. Viene formalizzato
nella prima costituzione provvisoria. Ad essa nel 46 segue una seconda. Nel periodo tra
la prima e la seconda costituzione provvisoria ci si rese conto che far prendere decisioni
all'assemblea costituente aveva vantaggi ma anche svantaggi. La seconda costituzione
provvisoria è interessante poiché l'articolo due fa capire che nella logica del nucleo
politico dell'assemblea costituente il capo dello stato non ha funzioni meramente
onorifiche. Importante anche l'articolo tre.
Decreto luogotenenziale 435 del 45: l'articolo due di tale decreto sostiene che serve una
nuova costituzione che deve determinare l'assetto politico dello stato e le linee direttive
della sua azione economica e sociale.
Compromesso: può avere un significato positivo, quindi inteso come promessa comune.
Ma può anche avere un significato deteriore. Una terza linea di lettura sostiene il termine
compromesso nel senso di concessioni reciproche ma non in vista di un esito condiviso.
Queste tre letture cominciano nell'assemblea costituente.
La seconda costituzione provvisoria innova la prima. Il capo dello stato provvisorio è De
Nicola. Nell'articolo tre si disciplina il meccanismo fiduciario e si razionalizza la forma di
governo parlamentare.
Struttura della costituzione italiana: 12 disposizioni con i principi fondamentali, 13-54
diritti e doveri dei cittadini, 55-139 ordinamento della repubblica e 18 disposizioni
transitorie finali.
Ostruzionismo di maggioranza: forme di resistenza alla volontà della maggioranza. Il
parlamento approvò invece una legge che ritiene che si debba avere una maggioranza
qualificata.
Principi supremi che reggono la costituzione italiana:
c. Principio personalista: è scolpito nell'articolo 2 ovvero la garanzia dei diritti inviolabili
e l'obbligo dei doveri. Nell'articolo 3 si precisa anche la libertà individuale.
Principio pluralista: non c'è un solo ordinamento giuridico.
d. Principio lavorista: scolpito nell'articolo 1 e 4.
e. Principio autonomista: riguarda anche le autonomie sociali come le università
f. (articolo 33, ultimo comma).
Principio democratico: i costituenti avevano un'idea larga di democrazia che toccava
g. mestieri, industria e proprietà ma una sola cosa è stata approvata dalla costituente.
Articolo 99 costituzione.
Cos'è la costituzione: la legge fondamentale della repubblica.
Articolo 15 delle preleggi:
ARTICOLO 12 IMPARARLO A MEMORIA. SAPERE ANCHE IL 15.
12 interpretazione della legge: nell'applicare la legge non si può ad essa
attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole
secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore. Se una
controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo
alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane
ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico
dello stato.
15 abrogazione delle leggi: le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori
per dichiarazione espressa del legislatore o per incompatibilità per le nuove
disposizioni e le precedenti o perché la nuova legge regola l'intera materia già
regolata dalla legge anteriore.
É fonte qualsiasi atto o fatto che può produrre il diritto. Un fatto è un comportamento
ripetuto nel tempo, con la convinzione che debba essere ripetuto. La più importante è la
consuetudine.
La costituzione italiana è scritta, votata, rigida poiché il suo cambiamento prevede delle
procedure particolari e garantita quindi protetta da un organo.
Lo statuto Albertino (1848-1944) non prevedeva invece procedure particolari per la
modifica ed era pertanto flessibile anche se si pensa sia stato flessibile fino al 28, in cui
c'è una legge che istituisce il gran consiglio del fascismo.
Come la costituzione può essere modificata e quali sono i limiti alla revisione
costituzionale: titolo sesto ovvero garanzie costituzionali si suddivide in due sessioni: la
revisione della costituzione è considerata una garanzia. La rigidità è garantita
dall'esistenza della costituzione. Le leggi di revisione sono adottate da ciascuna Camera
con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi e sono approvate a
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Non
basta la maggioranza semplice purché vi sia numero legale ma occorre la maggioranza
assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Il secondo comma
dell'articolo 138 perfeziona il procedimento: quando nella seconda liberazione ciascuna