risposta giusta è la b.!
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10. Se in sede di costituzione di una società semplice non sono determinati i conferimenti:!
a) Il contratto è valido ma i soci sono tenuti ad eseguire solo prestazioni d’opera.!
b) Il contratto è valido e si presume che i soci siano obbligati a conferire in parti uguali tra loro
quanto è necessario per il conseguimento dell’oggetto sociale.!
c) Il contratto è nullo.!
La risposta è la b.!
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11. Colui che entra a far parte in qualità di socio accomandatario di una società in accomandita
semplice già costituita risponde con gli altri soci per le obbligazioni sociali anteriori all’acquisto
della qualità di socio.!
a) Si, illimitatamente, ma previa escussione degli altri soci.!
b) Si illimitatamente.!
c) No.!
la risposta è la b.!
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12. Nella “ALFA” società in accomandita semplice, di Tizio e Caio. Tizio è socio accomandante. e
Caio e Sempronio soci accomandatari. Come rispondono detti soci di fronte ai terzi per le
obbligazioni sociali?!
a) Tutti illimitatamente e solidalmente.!
b) Tizio limitatamente alla quota conferita, Caio e Sempronio illimitatamente e solidalmente.!
c) Tutti limitatamente alla quota conferita.!
La risposta è la a.!
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13. In una SPA si decide di limitare il potere di rappresentanza degli amministratori, fissando per
esempio la soglia di valore economico, sopra la quale ci vuole la doppia firma. Tutto questo non è
iscritto al registro imprese. L’amministratore firma un contratto da 7 miliardi. E’ opponibile? Il terzo
è in buona fede, va tutelato, quindi ne risponde la società a meno che non si dimostri la malafede
del terzo.!
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14. Tizio Caio e Sempronio, tre soci inseriscono nell’atto costitutivo un diritto di prelazione, tizio
vende la sua quota al signor rossi (esterno alla società), senza prima averla offerta in prelazione ai
consoci. La vendita è valida? L’atto costitutivo è conoscibile perché è nel registro imprese, quindi
rossi non è in buona fede perché poteva sapere. Se l’esempio è lo stesso ma la prelazione è
inserita nel patto parasociale, l’efficacia è obbligatoria, quindi il predatore viene sanzionato, ma il
terzo acquisisce lo stesso.!
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15. Un tizio socio di una SNC entra come socio accomandante in una SAS che svolge un’attività
in concorrenza, viola il divieto? Il divieto è violato solo se entri come socio illimitatamente
responsabile. Quindi non si viola il divieto. Può partecipare come socio limitatamente responsabile.!
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16. Il socio accomandante può essere un socio d’opera? (ovvero un socio che come conferimento
da l’attività lavorativa). NO (perché può essere lavoratore subordinato), in particolare perché se la
quota passa agli eredi, non è detto che l’erede sia in grado di continuare a svolgere l’attività del
padre!
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1.Clausola di prelazione (a parità di condizioni occorre vendere la quota o l’azione prima ai
consoci. Se questa clausola è inserita in un patto parasociale, il socio alienante non la rispetta,
cosa succede? Il terzo diventa socio perché l’atto rimane valido. L’unica conseguenza sarà che
devo risarcire il danno, ma la vendita è valida.!
Altra ipotesi: clausola di prelazione inserita nell’atto costitutivo. Il terzo è in grado di conoscerla
perche l’atto costitutivo va al registro imprese, di conseguenza ha efficacia reale. Reale vuol dire
che se non rispettata la vendita è invalida.!
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CONTRATTI D’IMPRESA.!
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2. Tizio, titolare di una ditta produttrice di scarpe, stipula con caio un contratto annuale con il quale
caio si obbliga a fornire periodicamente a richiesta di tizio determinate quantità di scatole per il
confezionamento delle scarpe. Successivamente Caio si rende inadempiente della suddetta
fornitura affermando che tizio non gli ha comunicato tempestivamente la sua richiesta. Tizio si
rivolge allora al suo consulente per chiedergli un parere circa la possibilità di recedere dal
contratto, o di ottenere la risoluzione del contratto e la restituzione di quanto già pagato. Il
candidato, assunte le vesti del consulente di tizio, esprima il suo parere motivato.!
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- Tipo di contratto: somministrazione. SI deve rispondere ai tre quesiti posti. Recesso:
sicuramente non si può esercitare perché si può recedere solo se il contratte è a tempo
indeterminato. Risoluzione: richiede due requisiti, inadempimento di non scarsa importanza e
mancanza della fiducia. L’inadempimento è consistito nel fatto che doveva essere il
somministrato a comunicare con un congruo preavviso. Non l’ha comunicato con un congruo
preavviso—> potrebbe risolverlo solo se l’inadempimento è di non scarsa importanza e
mancanza della fiducia. Posso chiedere indietro i soldi?: assolutamente no perché nella
risoluzione dei contratti di durata non ha mai effetto retroattivo.!
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3. Tizio avendo intenzione di aprire un grosso deposito di prodotti alimentari stipula con la società
alfa un contratto con il quale quest’ultima (alfa) si obbliga a costruire un capannone. L’opera viene
completata e consegnata dopo un anno dalla stipula del contratto. Tizio dopo averne verificato
l’apparente bontà ne prende possesso onde iniziare la sua attività commerciale. Tre settimane
dopo la consegna, a seguito di un violento temporale, Tizio si accorge che dal tetto del capannone
provengono notevoli infiltrazioni d’acqua piovana. Nello stesso giorno comunica il fatto alla società
alfa. Di fronte al disinteresse di quest’ultima si rivolge ad un consulente per chiedere in giudizio
l’eliminazione dei vizi dell’opera a cura della società alfa, nonché la riduzione del prezzo, non
ancora completamente pagato. Dica il candidato se la reazione giudiziaria è fondata.!
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- E’ un appalto. Visto che è a seguito di un temporale, la traccia fa presumere che
apparentemente non c’era niente. La traccia porta a dire che il vizio non c’era. In una causa è
più difficile dimostrare un grave difetto. Quindi applico la garanzia più lieve quella dei 60 giorni
(1667). Cerco di applicare quella di un anno(1669) solo se sono fuori tempo massimo dei
sessanta giorni. La cosa che colpisce è che non può chiedere tutte e due. Non si può mai
chiedere sia l’eliminazione del vizio , sia la diminuzione del prezzo. (il 1667 si può usare anche
per i fabbricati).!
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4. Tizio affida a Caio l’appalto per la costruzione di un edificio inserendo nel contratto una clausola
con la quale Tizio viene esonerato da ogni responsabilità per eventuali danni contro terzi. Nello
stesso contratto è prevista la nomina da parte di Tizio di un direttore dei lavori che ha il compito di
verificare che l’esecuzione sia compiuta a regola d’arte e la facoltà di caio di subappaltare
parzialmente i lavori. Successivamente Caio affida a suo cugino Sempronio la realizzazione del
tetto dell’edificio pur essendo a conoscenza che questo si cimenta per la prima volta in questo tipo
di lavoro. Sempronio per la sua capacità, provoca danni all’auto di un passante. Caio preoccupato
dell’accaduto si rivolge al proprio consulente di fiducia per chiedere un parere circa la propria
posizione.!
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- Nel contratto è stata inserita una clausola da esonero di responsabilità che noi sappiamo che
non può mai esonerare per dolo o colpa grave (1922). Di per se la clausola quindi potrebbe non
essere valida, ma nella fattispecie il committente non aveva un ruolo, quindi nella fattispecie non
era rilevante. Caio rischia perché Sempronio non è idoneo a fare il suo lavoro palesemente. La
prima esperienza. Rispondono in solido caio e sempronio perché sono tutti e due colpevoli.!
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5. Tizio volendo vendere al più presto un appartamento, incarica Caio, titolare di un’agenzia
immobiliare di trovargli entro 6 mesi un compratore, obbligandosi a pagargli la provvigione anche
in caso di revoca anticipata dell’incarico. Caio gli presenta Sempronio, con il quale però tizio non si
accorda subito. Successivamente Tizio alla scadenza dei sei mesi revoca l’incarico conferito a
Caio. Ma alcuni mesi dopo stipula con Sempronio una permuta. Caio si rivolge a un consulente per
sapere se ha o meno diritto alla provvigione.!
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- Il vero problema è che è stato stipulato un contratto diverso. Il mediatore HA diritto alla
provvigione perché la legge parla appunto di AFFARE e non di CONTRATTO. La
giurisprudenza riconosce sempre il diritto di provvigione perché l’interesse economico è stato
soddisfatto, anche se è un altro tipo di contratto diverso, è stato trovato un accordo grazie al
mediatore e quindi ha diritto alla provvigione.!
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6. Tizio stipula con Caio un preliminare di vendita di appartamento grazie all’intervento della
società immobiliare alfa mediatrice. Prima di stipulare il contratto definitivo, Caio scopre che
l’appartamento è stato costruito abusivamente e che un’eventuale vendita sarebbe nulla, quindi le
parti non stipulano poi il definitivo. Il candidato rediga un parere motivato sull’esistenza del diritto di
provvigione per la società mediatrice.!
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- La soluzione corretta è: Ha diritto alla provvigione. Il preliminare di per se soddisfa l’interesse del
definitivo. Una volta che c’è il preliminare alfa ha fatto il servizio. Se poi ci sono dei problemi di
sorta sono problemi dei due contraenti non è un problema del mediatore. Che sia un contratto
diverso o che sia solo un preliminare, il mediatore matura la provvigione. Nel caso di contratto
nullo non c’è difficoltà a risolverlo.!
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7. Caio si reca ogni giorno al lavoro con la propria autovettura. Una mattina, per un guasto al
motore, è costretto a servirsi dell’autobus. Mentre è in attesa alla fermata Tizio, un inquilino del suo
palazzo che da tempo cerca un occasione favorevole per fare la sua conoscenza si offre di
accompagnarlo al lavoro. Caio accetta ma durante il tragitto in seguito ad uno scontro con un altro
veicolo subisce gravi lesioni. Si rivolge ad un consulente per sapere se può invocare la
presunzione di responsabilità del conducente sancita dal 1681.!
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- Non basta che lui dimostri il fatto, deve dimostrare l’evento per cui lui non ha colpa. Questo è un
trasporto gratuito, però c’era comunque un interesse, anche se non patrim