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Estratto del documento

PROGETTI DI INGEGNERIA

Tutela prevista per l'articolo 99, opera per i disegni di ingegneria anche qualora non siano creativi, il progettista invece non avrà un diritto esclusivo sull'attuazione del progetto, ma solo un diritto a compenso. Il diritto esclusivo sarà erogato solo qualora il progetto rispecchi i requisiti per la protezione del diritto d'autore, divenendo dunque opera dell'architettura. All'autore di progetti di lavori di ingegneria, o di altri lavori analoghi, che costituiscano soluzioni originali di problemi tecnici, compete, oltre al diritto esclusivo di riproduzione dei piani e disegni e dei progetti medesimi, il diritto ad un equo compenso a carico di coloro che realizzino il progetto tecnico a scopo di lucro senza il suo consenso.

BANCHE DATI

Le banche dati sono espressamente elencate tra le opere che possono beneficiare della tutela del diritto d'autore. La creatività di una banca dati può consistere in due elementi:

o nella scelta dei dati che vengono aggregati, oppure nella logica con cui vengono aggregati. L'oggetto del diritto d'autore sarà o la scelta delle entità da inserire, o la disposizione/organizzazione logica con cui sono inseriti i dati. Forse lo spazio per l'applicazione del diritto d'autore alle banche di dati sul presupposto della creatività dell'organizzazione si va via via riducendo: l'organizzazione delle banche di dati è stata fondamentale nell'ambiente analogico, cartaceo, ma oggi il valore creativo dell'organizzazione dei dati è calato notevolmente poiché essi sono inseriti in dei Database Management System che organizzano i dati in modo automatico e digitale. L'art. 102 III dice che il presupposto per ottenere il diritto connesso è che vi sia stato un investimento rilevante, e non la creatività come per il diritto d'autore, e il diritto connesso alla banca dati compete a

chi ha fatto l'investimento. La durata del diritto connesso è di 15 anni, durata breve giustificata dal fatto che la tutela di una banca dati non creativa ma che abbia richiesto un investimento rilevante, si avvicina alla tutela per l'informazione. I 15 anni decorrono dalla costituzione o dalla pubblicazione. È però previsto la tutela del costitutore di una banca dati che l'aggiorni, nel caso in cui il costitutore abbia effettuato investimenti che abbiano richiesto aggiornamenti rilevanti, ricorrerà allora un decorso di altri 15 anni. Una banca dati può essere una raccolta di casi giurisprudenziali, una lista di clienti. L'oggetto della banca dati come insieme di dati deve essere una parte sostanziale. È attribuito al costitutore della banca dati il diritto esclusivo di estrazione, ossia il trasferimento su un altro supporto, di una parte sostanziale della banca di dati. L'art. 109 bis dice che è

vietatal'estrazione e il ripiego di una arte non sostanziale, se l'estrazione di una piccola parte è sistematica, cioè quotidiana.

Eccezioni e limitazioni del diritto d'autore/diritto connesso. Esse servono per tutelare gli interessi dei terzi che vogliono utilizzare l'opera protetta. Il diritto d'autore protegge soltanto la forma espressiva, e non i contenuti, non l'idea concetto ma l'idea di esprimere un certo concetto in un determinato modo. Non c'è una clausola generale nel sistema italiano, ma si parla di singole regole con struttura non ordinata: dall'art.65 in poi, dove vi è la sezione in cui si parla di eccezioni e limitazioni, e ve ne sono altre previste per singole opere dell'ingegno come per il software e le banche di dati, altre previste specificamente per diritti connessi. Le prime eccezioni che incontriamo sono quelle previste in materie di software: codice oggetto è la traduzione

inlinguaggio binario, linguaggio macchina, il codice sorgente invece quello che riesce ainterpretare l'uomo. Non si vuole che un soggetto possa risalire dal codice oggetto aquello sorgente, poiché è facile risalire a quello oggetto, e la trasformazione insorgente non è qualcosa di complicato: si parla di decompilazione, e si ritiene essereriservata all'autore anche in ambito privato.In materia di software si ritiene che siano riservate all'autore anche le attività ditraduzione e riproduzione che rimangano in ambito privato, per autore si intendesempre il titolare dei diritti, quindi anche chi ha acquistato i diritti dall'autore originale.Le utilizzazioni libere particolari (sempre per il software) si aggiungono a quellegenerali che si applicano a tutte le opere dell'ingegno. In particolare, l'art. 64 III diceche non sono soggette all'autorizzazione del titolare dei diritti le attività diriproduzione e

traduzione (decompilazione) se queste sono necessarie per l'uso del programma. Questa norma è derogabile, per es nell'ambito di un contatto di licenza d'uso il proprietario del programma software unUn esempio di modificazione d'uso necessaria è la correzione degli errori. L'art. 64 IIIdice che chi ha diritto a modificare il programma, ha anche diritto a effettuare una copia di riserva, backup, qualora sia utile riutilizzare la copia. Ma come capire quando è necessaria la copia di backup? Nel momento in cui si effettua la riproduzione non si ha la necessità immediata, ma potrebbe emergere in seguito, dunque l'applicazione letterale della norma è difficile, allo si ritiene che consenta la conservazione della copia nel caso in cui la sua utilizzazione si ritiene opportuna: consente al privato di effettuare personalmente la copia. Un'altra eccezione prevista sempre da questo articolo, dice che chi il diritto di usar una

copia del programma, può anche osservare, studiare e mettere a prova il programma per capire i fini del funzionamento. Queste norme non sono derogabili. Un'altra eccezione che si fonda sulla necessità di garantire il corretto svolgimento dei rapporti concorrenziali tra imprese che sviluppano software è prevista all'art.64 IV secondo cui le riproduzioni/traduzioni/decompilazione sono ammesse se finalizzate a consentire l'interoperabilità tra software: si intende la compatibilità tra software. Evitare che chi realizza un determinato programma abbia un monopolio anche su programmi che svolgano funzioni affini. Sentenze della Corte di giustizia che è competente a decidere sull'interpretazione del diritto comunitario europeo (tutte le regole del software hanno origini comunitarie) La sentenza BSA: ente di nazionalità ceca che vorrebbe esercitare un'attività di gestione collettiva in materia di software. Per

gestione collettiva si intende l'attività che consiste nell'intermediazione tra autore e utilizzatori. Nella repubblica ceca è necessario il concesso dell'autorità governativa per esercitare quest'attività collettiva, che non gliela concede poiché la ritiene inutile, lo sarebbe nel caso in cui le comunicazioni al pubblico televisive dell'interfaccia del software fossero riservate al proprietario del software. È inutile perché le interfacce non fanno parte del software. Il giudice ceco chiede alla corte di giustizia se l'interfaccia è software oppure no, L'interfaccia molto spesso non è protetta poiché non si ritiene creativa, La corte di giustizia risponde anche alla questione: nel caso in cui l'interfaccia faccia parte del software, la trasmissione televisiva dell'interfaccia è comunicazione al pubblico del software? La corte risponde di no. La corte aggiunge che la

Trasmissione televisiva dell'interfaccia non solo non è comunicazione al pubblico del software, ma neanche dell'interfaccia stessa qualora essa sia protetta dal diritto d'autore poiché lo spettatore di una trasmissione vede solo una parte dell'interfaccia, cioè il suo aspetto grafico e non quello funzionale. Probabilmente il discorso riguarda la debolezza della creatività figurativa dell'interfaccia, ma la vera creatività è la creazione di comandi: dunque non è trasmissione dato che il pubblico vede solo la parte figurativa.

La sentenza SAS 2 maggio 2013, Gran Bretagna: davanti al giudice nazionale vi sono due società che sviluppano software, la prima è SAS: base SAS ha la funzione di permettere agli utenti di scrivere dei programmi in un linguaggio messo a disposizione dalla base SAS programmi che poi saranno letti dalla base SAS, programmi di tipo computazione rivolti all'imprese con esperti.

informatici. Un'altra società concorrente sviluppa un software che è in grado di leggere i programmi in base SAS con la conseguenza che le imprese clienti della base SAS possono utilizzare i programmi scritti in base SAS anche con il programma della seconda società, riducendo gli introiti in ordine del corrispettivo della licenza. La SAS, scontenta del concorrente, comincia una causa con il concorrente con il rinvio alla Corte di Giustizia. La seconda impresa è arrivata al risultato studiando una copia della base SAS su cui aveva una licenza dimostrativa, cioè la seconda impresa aveva acquistato dalla SAS il diritto di acquistare una copia di prova. A mano a mano che progredisce nello sviluppo del suo software continua a fare prove di compatibilità fino a giungere per tentativi a perfezionare un programma che riesca a svolgere le medesime funzioni della base SAS. Quindi la seconda impresa faceva valere la libera organizzazione che consente a chi abbiaimprese può utilizzare una copia del programma per scopi di prova, osservazione e studio. Tuttavia, la SAS afferma che l'utilizzo libero del programma è consentito solo se rientra negli scopi della licenza. Se l'utilizzo è dimostrativo, non è consentito studiare la copia al fine di fare concorrenza. Per poter studiare il programma al fine di fare concorrenza, sarebbe necessaria una licenza che includa anche utilizzi commerciali. È vero che dal punto di vista letterale il comportamento della seconda impresa sembrerebbe corretto, ma a prima vista non è nemmeno certo che la progettazione di un software che svolga esattamente le stesse funzioni di un altro non sia lesiva del software originale. In questo caso si va oltre l'interoperabilità tra due software, poiché uno è la copia dell'altro. Chi realizza un programma identico a un altro attraverso l'utilizzo libero di una licenza, svolge un'attività lecita o piuttosto non viola il diritto sul software. La seconda impresan'azione di concorrenza sleale. La SAS ha presentato prove documentali che mostrano che il manuale di istruzioni della seconda impresa è identico al suo. Inoltre, la SAS ha sottolineato che la seconda impresa ha anche utilizzato lo stesso layout e gli stessi grafici presenti nel suo manuale. La SAS ritiene che questa sia una chiara violazione dei suoi diritti di proprietà intellettuale e ha deciso di intraprendere azioni legali per proteggere i suoi interessi.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
39 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/04 Diritto commerciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gio.simone99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto commerciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cogo Alessandro.