Estratto del documento

LA PUBBLICITÀ

Nel corso delle precedenti lezioni abbiamo potuto verificare come la pubblicità abbia unaindiscussa importanza nell’ambito del settore turistico, tanto che analizzando i contratti perla vendita dei pacchetti turistici abbiamo visto che tutte le informazioni che vengonotrasferite dal venditore del pacchetto o tour operator a titolo informativo ai consumatori,turisti e viaggiatori per invitarli a scegliere quel determinato pacchetto che viene loroofferto, tutte queste attività pubblicitarie vengono poi tradotte in delle informazioni dinatura precontrattuale che vengono poi assorbite all’interno del contratto e che vengonoutilizzate in sede di contestazione per vagliare la differenza dei servizi realmente offertirispetto a quello che erano stati pubblicizzati nella fase cosiddetta precontrattuale di invitoall’acquisto de prodotto offerto. 85DIRITTO COMMERCIALE DEL TURISMO Lezione 14Il fenomeno della pubblicità però

non rileva solamente all'interno del sistema di vendita dei pacchetti turistici, ma coinvolge tutti i rapporti che il consumatore ha con le imprese che offrono servizi, nel nostro caso servizi turistici, e assume una certa rilevanza anche nei rapporti tra professionisti ossia tra imprenditori concorrenti. Soprattutto il fenomeno assume rilevanza quando intervengono delle distorsioni rispetto alle comunicazioni che possono essere offerte, distorsioni quindi che implicano un errato utilizzo dello strumento pubblicitario che può provocare dei danni nei confronti dei turisti consumatori, sia nei confronti degli imprenditori concorrenti perché è chiaro che false pubblicità hanno un impatto distorsivo sullo stesso mercato perché vengono offerti dei prodotti di scarsa qualità o di qualità inferiore rispetto a quella pubblicizzata, e questo quindi comporta anche delle distorsioni a livello di mercato. Come spesso accade nel settore turistico, ilmosaico normativo che interviene a regolamentare la materia è multiforme: per quanto riguarda il tema della pubblicità possiamo fare riferimento alle disposizioni contenute all'interno del codice del consumo, dove è contemplata dagli articoli 20 eseguenti la fattispecie delle cosiddette pratiche commerciali scorrette; all'interno dello stesso codice del turismo ove è posto il divieto di fornire delle informazioni ingannevoli sulle modalità del servizio offerto, sul prezzo, e su ogni altra informazione comunicata al turista [abbiamo già avuto modo di analizzare]; dal d.lgs. 2 agosto 2007, n. 145 che reca la disciplina poste a tutela degli imprenditori concorrenti per pratiche commerciali sleali e stabilisce i requisiti di legittimità della concorrenza comparativa. [la concorrenza comparativa fino al 2007 era vietata in Italia, significa che non si poteva svolgere quel tipo di pubblicità che mettesse in comparazione due diversi prodotti o servizi senza fornire informazioni chiare e veritiere].Articolate tendono ad indurre il turista in errore e quindi producono lo stesso effetto di una vera e propria pratica commerciale falsa. All'interno dell'art. vediamo sancito:

21 codice del consumo

Le pratiche commerciali scorrette sono vietate:

  • comma II: Una pratica commerciale è scorretta se è contraria alla diligenza professionale, ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è diretta o del membro medio di un gruppo qualora la pratica commerciale sia diretta a un determinato gruppo di consumatori
  • comma III: Le pratiche commerciali che, pur raggiungendo gruppi più ampi di consumatori, sono idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico solo di un gruppo di consumatori chiaramente individuabile, particolarmente vulnerabili alla pratica o al prodotto cui essa si riferisce a motivo della loro infermità
mentale o fisica, della loro età o ingenuità, in un modo che il professionista poteva ragionevolmente prevedere, sono valutate nell'ottica del membro medio di tale gruppo. È fatta salva la pratica pubblicitaria comune e legittima consistente in dichiarazioni esagerate o in dichiarazioni che non sono destinate ad essere prese alla lettera. Concentra la propria attenzione su alcuni gruppi di consumatori che possono presentare dei punti particolari di debolezza come ad esempio consumatori che hanno ridotta capacità di intendere e di volere, o con infermità fisica o minori di età e quindi possono essere particolarmente ingenui, ed è chiaro che rispetto a queste fasce particolari ci sarà una valutazione più attinente alla capacità di questa pratica di poter ingannare un membro medio del gruppo di riferimento perché è chiaro che magari un adulto potrebbe non essere ingannato da un determinato tipo di affermazioni.mentre un bambino potrebbe essere più facilmente ingannato. Queste limitazioni non arrivano a riguardare la situazione giuridica che viene qualificata come il "donus bonus", ossia quelle pratiche commerciali che consistono in esagerare le qualità di un prodotto o affermare delle dichiarazioni che possono sembrare esagerate, che però non sono destinate ad essere prese alla lettera, ad esempio una pubblicità di un dentifricio che assicura dei denti splendenti e bianchissimi fin dal primo lavaggio. È chiaro che stiamo parlando di un'affermazione pubblicitaria che devono essere prese in considerazione in ragione del target di consumatore al quale afferiscono e che possono essere leggermente percepite come informazioni prese alla lettera]. Art. 22 codice del consumo (omissioni ingannevoli) Non parla tanto di quello che la pubblicità o l'attività pubblicitaria tende a valorizzare.comeelemento di vendita ma a quelle informazioni che non vengono date:comma I: È considerata ingannevole una pratica commerciale che nella fattispecie concreta, tenuto conto di tutte le caratteristiche e circostanze del caso, nonché deilimiti del mezzo di comunicazione impiegato, omette informazioni rilevanti di cui ilconsumatore medio ha bisogno in tale contesto per prendere una decisioneconsapevole di natura commerciale e induce o è idonea ad indurre in tal modo ilconsumatore medio ad assumere una decisione di natura commerciale che nonavrebbe altrimenti preso.[quindi qui parliamo non tanto della descrizione di qualità esagerata o qualità che non cisono, ma stiamo parlando di omissioni ossia di mancanza di informazioni che sarebberocomunque altrettanto rilevanti per il consumatore per la scelta che dovrà andare a fare].Sono altresì vietate le pratiche commerciali aggressive: idonee ad indurre il turista ad assumere una decisionedi natura civile e di natura penale. La tutela di natura amministrativa prevede che l'autorità competente possa intervenire per sanzionare l'impresa o l'imprenditore turistico che mette in atto pratiche commerciali aggressive. Questa sanzione può consistere in una multa o in altre misure correttive, come la sospensione dell'attività commerciale. La tutela di natura civile prevede che il consumatore/turista possa agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa delle pratiche commerciali aggressive. In questo caso, il consumatore/turista può richiedere il rimborso dei soldi spesi per l'acquisto del prodotto o il risarcimento dei danni morali subiti. Infine, la tutela di natura penale prevede che l'impresa o l'imprenditore turistico possa essere perseguito penalmente per le pratiche commerciali aggressive. In questo caso, l'autorità competente può avviare un procedimento penale e, se l'imputato viene riconosciuto colpevole, può essere condannato a una pena detentiva o a una multa. In conclusione, le pratiche commerciali aggressive sono vietate e possono comportare conseguenze negative per l'impresa o l'imprenditore turistico che le mette in atto. Allo stesso tempo, i consumatori/turisti hanno diritto a essere tutelati e possono agire per ottenere il risarcimento dei danni subiti.può essere attivata anche dal potenziale consumatore, [ossia colui che non ha subito il danno concreto ma che, esposto alla pubblicità, ritenga che quella pubblicità possa ricadere in una delle fattispecie che abbiamo visto essere vietate.]

DIRITTO COMMERCIALE DEL TURISMO Lezione 14

Un consumatore avveduto che si renda conto di questa pericolosità può segnalare questa pubblicità ingannevole all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che può segnalare la pubblicità ingannevole all'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM). Tale autorità può sanzionare il messaggio ingannevole con un'azione inibitoria diretta a rimuovere il messaggio o ad impedirne l'ulteriore diffusione, oltre a poter applicare una sanzione amministrativa (art. 51 septies codice del turismo) [quindi una sorta di multa e di valore abbastanza cospicuo].

Tutela di natura giurisdizionale

Sul tema dellapubblicità e della concorrenza sleale è intervenuta la recentissima Direttiva (UE) 2019/2161, che in realtà deve ancora essere attuata in Italia, che incide anche nell'area delle pratiche commerciali scorrette: - Rendendo più effettive e deterrenti le sanzioni; - Richiedendo agli Stati membri di prevedere nelle loro legislazioni dei rimedi opportuni, come la risoluzione del contratto, la riduzione del prezzo e il risarcimento del danno patito dal consumatore [nel caso in cui il soggetto/il professionista utilizzi queste pratiche commerciali scorrette]. Sempre con riguardo alle pratiche commerciali scorrette, la nuova Direttiva tiene conto dell'evoluzione del mercato online, dove si utilizzano siti web oppure app per comunicare con i consumatori. In particolare: - La nozione di bene o servizi viene estesa anche ai servizi digitali e contenuti digitali; - Vengono messe in rilievo alcune fattispecie di omissioni ingannevoli che sono tipiche di questi.
  • Email
  • Telefono
  • Chat online
  • Videoconferenza
  • Social media
Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 116
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 1 Diritto Commerciale del Turismo Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 116.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Diritto Commerciale del Turismo Pag. 91
1 su 116
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher QuelloCheTiServe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Irti Claudia.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community