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ACCORDI TRA PA

Gli accordi tra pubbliche amministrazioni sono regolati in termini generali dall’art 15 l

241/1990 (stabilisce che, le amministrazioni pubbliche possono sempre

concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse

comune).

Gli accordi di programma sono invece gli accordi tra amministrazioni disciplinati dall’art 34

del TUEL per la realizzazione di opere e interventi specifici, ha lo scopo di costituire per le

amministrazioni uno strumento per la rapida conclusione di molteplici procedimenti tutte le volte

in cui il loro ordinario svolgimento richiederebbe l’espletamento di più subprocedimenti,

indispensabili per la ponderazione di interessi pubblici concorrenti;

Un accordo di programma, nel diritto amministrativo italiano, è una convenzione tra enti territoriali

(regioni, province o comuni) ed altre amministrazioni pubbliche mediante la

quale le parti coordinano le loro attività per la realizzazione di opere, interventi o programmi di

intervento.

Nella sostanza, lo strumento mira alla realizzazione di opere e interventi che richiedono l’azione

integrata di più amministrazioni.

I CONTROLLI

Ai sensi dell’art 100 della costituzione il controllo della corte dei conti sulla gestione degli

enti cui lo stato contribuisce in via ordinaria è un controllo di gestione.

I controlli preventivi sono svolti su atti già esistenti ma ancora privi di efficacia giuridica; nel

caso di esito negativo della verifica il controllo avrà effetti impeditivi nel senso che viene inibita

l’efficacia dell’atto controllata mediante annullamento.

I controlli successivi possono avere effetti repressivi di atti già efficaci nel senso che viene

inibita l’efficacia dell’atto ordinariamente mediante annullamento.

CONTROLLI INTERNI DI GESTIONE

Sono controlli strategici, di gestione e ispettivi.

I controlli di gestione hanno il compito di verificare l'efficacia, efficienza ed economicità

dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di

correzione, il rapporto tra costi e risultati.

Il controllo strategico verifica l’attuazione delle scelte di indirizzo politico.

Il controllo ispettivo, infatti, si sofferma specificamente sulla gestione del personale e delle altre

risorse, quali il corretto conferimento degli incarichi, l’esercizio dei poteri disciplinari, il controllo

dei costi, dei carichi di lavoro.

LA CORTE DEI CONTI

La gestione delle PA è assoggettata non solo ai controlli interni ma anche esterni come la corte

dei conti.

è definito giudizio di parificazione la verifica della conformità degli atti che importano

entrate e soprattutto spese con la legge di bilancio dello Stato e più in generale con le

norme di contabilità pubblica. il controllo successivo sulla

La corte dei conti svolge anche controlli in corso d’esercizio,

gestione del bilancio e del patrimonio delle amministrazioni pubbliche nonché sulle gestioni

fuori bilancio e sui fondi di provenienza comunitaria da parte della Corte dei Conti verifica la

legittimità e la regolarità delle gestioni, nonchè il funzionamento dei controlli interni a

ciascuna amministrazione.

Gli esiti dei controlli svolti dalla Corte dei Conti sono riferiti, almeno annualmente, al

Parlamento ed ai consigli regionali. Le relazioni della Corte sono altresì inviate alle

amministrazioni interessate, alle quali la Corte formula, in qualsiasi altro momento, le proprie

osservazioni. Le amministrazioni comunicano alla Corte ed agli organi elettivi, entro sei mesi dalla

data di ricevimento della relazione, le misure conseguenzialmente adottate.

IL CONTROLLO SUGLI ATTI

Ai sensi della l 20/1994 tra tutti gli atti soggetti al controllo preventivo di legittimità della

corte dei conti rientrano i provvedimenti emanati a seguito di deliberazione del consiglio dei

ministri. (per gli altri vedere dispense).

I provvedimenti sottoposti al controllo preventivo acquistano efficacia se il competente ufficio di

controllo non ne rimetta l'esame alla sezione del controllo nel termine di trenta giorni dal

ricevimento, decorso tale termine acquista efficacia.

Il procedimento quindi può concludersi con la declaratoria di non conformità (l’atto non acquista

efficacia) o in caso di esito positivo col visto e la registrazione dell’atto.

Il controllo di regolarità amministrativa e contabile ha per oggetto gli atti aventi riflessi finanziari

sui bilanci dello Stato, delle altre amministrazioni pubbliche e degli organismi pubblici. Il controllo

di regolarità amministrativa e contabile è volto a garantire la legittimità contabile e amministrativa,

al fine di assicurare la trasparenza, la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa.

TRASPARENZA

La definizione del principio di trasparenza viene individuato nella accessibilità totale ai dati e ai

documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni.

Le pubbliche amministrazioni garantiscono la qualità delle informazioni riportate nei siti

istituzionali nel rispetto degli obblighi di pubblicazione previsti dalla legge, assicurandone

l’integrità, il costante aggiornamento, la completezza, la tempestività, la semplicità di

consultazione, la comprensibilità, l'omogeneità, la facile accessibilità, nonché la conformità

ai documenti originali in possesso dell'amministrazione, l'indicazione della loro provenienza

e la riutilizzabilità.

La trasparenza quale declinazione del principio democratico e di quelli eguaglianza, di

imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse

pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione.

IL DIRITTO DI ACCESSO CIVICO

L’ordinamento riconosce due forme di accesso civico:

Chiunque ha diritto a richiedere alla PA documenti che essa aveva l’obbligo di pubblicare nei casi

in cui sia stata omessa la loro pubblicazione;

Chiunque ha diritto di accedere ai dati e documenti detenuti dalle PA.

L’accesso civico è finalizzato a favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle

funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione

al dibattito pubblico.

L’obbligo di dare accesso civico grava anche su a) gli enti pubblici economici e gli ordini

professionali; b) le società in controllo pubblico (con esclusione delle società quotate); c) le

associazioni, le fondazioni e gli enti di diritto privato comunque denominati, anche privi di

personalità giuridica, con bilancio superiore a cinquecentomila euro, la cui attività sia

finanziata in modo maggioritario per almeno due esercizi finanziari consecutivi nell'ultimo

triennio da pubbliche amministrazioni e in cui la totalità dei titolari o dei componenti

dell'organo d'amministrazione o di indirizzo sia designata da pubbliche amministrazioni.

(risp lunga test)

L'esercizio del diritto in esame, dunque, non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla

legittimazione soggettiva del richiedente e, di conseguenza, l'istanza di accesso civico non

richiede motivazione.

Il procedimento di accesso civico deve concludersi con provvedimento espresso e motivato nel

termine di trenta giorni dalla presentazione dell'istanza con la comunicazione al richiedente e agli

eventuali controinteressati.

Nel caso di diniego totale o parziale dell’accesso civico o di mancata risposta il richiedente

può presentare richiesta di riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e

della trasparenza, che decide con provvedimento motivato, entro il termine di venti giorni.

Il piano nazionale anticorruzione contiene le linee guida per il contrasto della corruzione da

parte di ciascuna amministrazione.

L’ANAC (l’autorita è autorita amministrativa indipendente. L’accesso

nazionale anticorruzione)

civico è rifiutato se il diniego è necessario per evitare un pregiudizio concreto alla tutela di

uno degli interessi pubblici inerenti a: a) la sicurezza pubblica e l'ordine pubblico; b) la

sicurezza nazionale; c) la difesa e le questioni militari; d) le relazioni internazionali; e) la

politica e la stabilità finanziaria ed economica dello Stato; f) la conduzione di indagini sui

reati e il loro perseguimento; g) il regolare svolgimento di attività ispettive. (risp lunga test).

La disciplina prevista per le PA si applica in quanto compatibile limitatamente ai dati e documenti

di attivita di pubblico interesse alle societa in partecipazione pubblica e alle associazioni,

fondazioni...

OBBLIGHI DI PUBBLICAZIONE

Il principio di trasparenza comporta oneri di pubblicazione dei documenti pubblici sui siti

istituzionali generalizzati.

I dati, le informazioni e i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa

vigente sono pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1° gennaio dell'anno successivo a

quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, e comunque fino a che gli atti pubblicati

producono i loro effetti. Decorsi detti termini, i relativi dati e documenti sono comunque accessibili

ai sensi dell'istituto dell’accesso civico.

La pubblicazione costituisce condizione legale di efficacia dei provvedimenti che dispongano

concessioni e attribuzioni di importo complessivo superiore a mille euro nel corso dell'anno solare

al medesimo beneficiario.

IL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

Secondo la l 241/90 l’accesso ai documenti amministrativi costituisce principio generale

dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarne l’imparzialità

e la trasparenza.

Sono soggetti interessati all’accesso tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di

interessi pubblici o diffusi, che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale,

corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale

è chiesto l'accesso.

La PA è tenuta a garantire l’accesso quindi a tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di

diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto

nazionale o comunitario.

SOGGETTI ATTIVI

Tra gli aventi titolo all’accesso rientrano anche i portatori di interessi pubblici diffusi. La

giurisprudenza ha chiarito che per questo tipo di soggetti l’accesso è garantito previa

verifica della rappresentatività dell’associazione o dell’ente esponenziale e della pertinenza

dei fini statutari rispetto all’oggetto dell’istanza. (bisogna avere motivazione valida tranne che

x quelli ambientali)

LIM

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
56 pagine
7 download
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jacopogiunta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Andò Biagio.