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DIFFERENTI SIGNIFICATI DI IUS CIVILE
L'espressione “ius civile” assume significati differenti a seconda del contesto, a seconda dei termini di opposizione: questa espressione fotografa realtà giuridiche differenti. Questa polisemia può essere catturata solo all'interno di un contesto di riferimento.
Ius civile non indica semplicemente l'interpretatio dei prudenti, non è esclusivamente ars, tekne, episteme orientata al buono e all'equo ma può assumere significati differenti a seconda del contesto.
Quali sono gli ulteriori significati di ius civile? Quali realtà giuridiche e storiche fotografano?Dipende dal termine di opposizione al criterio descrittivo che viene impiegato: ius civile in contrapposizione a ius gentium, dove ius civile assume un significato diverso dal ius come interpretatio e ars. Ius civile in contrapposizione a ius praetorium o ius honorarium, e anche qui ius civile individua un blocco ordinamentale dell'ordinamento di Roma diverso dal ius civile di Pomponio, diverso dal ius civile in contrapposizione a ius gentium e assume invece un significato dettato e determinato, meglio focalizzabile solamente se si prende in considerazione il diritto pretorio. Infine, anche se l'espressione non è direttamente rinvenibile dalle fonti ma la si può trarre in negativo, ius civile si contrappone a ius novum et extraordinarium.
- Ius civile di Pomponio: ars, interpretatio, diritto per i privati, dei privati, attraverso i privati, è il diritto che si oppone alla legge e alla sentenza, è forma di pensiero. Qui il criterio descrittivo è molteplice: si fa riferimento all'oggetto, alla fonte, al destinatario e anche all'organo di applicazione del diritto. E sicché perché creato da civili, è civile perché ha come destinatari i cittadini, è civile perché applicato in sede contenziosa da un civile romano. E sicché si contrappone a lex.
- Ius civile in opposizione a ius gentium/ius praetorium
- Ius novum et extraordinarium
Tutte presuppongono una concezione di ius civile differente.
Ius civile e ius gentiumÈ una contrapposizione che può avere diverse valenze.
Letteralmente ius gentium significa diritto delle genti: lus è utilizzato in senso oggettivo e il genitivo plurale gentium indica il popolo → diritto dei popoli, a seconda del giurista che utilizza questo vocabolo assume diversi significati.
Nel passo di Gaio 1.1 (passo fondamentale del suo manuale istituzionale fondamentale, pervenuto direttamente senza l'occhio censorio di Giustiniano tramite il Digesto).Gaio parte con una descrizione generale di carattere comparatistico: non si occupa solamente del diritto di Roma per fare una valutazione di sintesi.
“Tutti i popoli vengono retti o da leggi (diritto scritto) o da costumi (diritto non scritto), ma in parte utilizzano un diritto che è comune a tutti gli uomini (ius gentium)”.Secondo Gaio esiste un blocco di istituti che è proprio di ogni popolo, è la sua visione naturalistica e razionalistica, perché secondo lui tutti gli uomini sono dotati di ratio che è fisiologicamente innestata nel genere umano. Il ius gentium nella prospettiva di Gaio è un diritto comune a tutti i
popoli, perché essendo tutti i popoli formati da uomini, traducono la naturalis ratio che li connota in istituti giuridici. Ecco perché ha una visione naturalistica e comparatistica, non si pone dalla specola del diritto romano, ma si pone come osservatore terzo di una pluralità di ordinamenti dentro al quali riesce a ritrovare punti comuni.
Ecco cos’è allora ius gentium: ogni populos corrisponde ad una civitas, in ogni civitas vi sono istituti propri ed esclusivi di quella determinata civitas (istituti, figure, regole) ma anche istituti comuni ad altre civitates, o più precisamente, comuni a tutti gli uomini/popoli.
Nello stesso passo Gaio utilizza anche un’altra prospettiva: romanocentrica e positiva.
“Pertanto, anche il popolo romano in parte si avvale di un diritto suo proprio e in parte si avvale di un diritto comune.”
Gaio si pone all’interno dell’ordinamento romano (prospettiva enosistematica): rileva istituti esclusivamente accessibili al popolo romano ed istituti accessibili anche a chi cittadino romano non è; questa è un’altra accezione di ius gentium. Ius gentium in senso positivistico è un blocco ordinamentale, un insieme di regole, principi, soluzioni, figure romane, che, pur essendo espressione del diritto romano, non sono appannaggio esclusivo dei cittadini romani, ma sono fruibili anche da chi non è cittadino romano.
Allora che cos’è il ius civile in contrapposizione al ius gentium in senso positivistico?
Nell’accezione naturalistica e comparativistica ius civile in contrapposizione a ius gentium indica quell’insieme di istituti propri di ogni singola civitas.
Nell’accezione positivistica la contrapposizione tra i due assume come criterio discretivo il destinatario della soluzione, della regola. Il ius gentium in senso positivo è un diritto comune romano applicabile tanto ai romani, quanto agli stranieri. Il ius civile qua è l’insieme di figure, protezioni ed istituti riservati solo a chi fa parte del popolo romano.
Il ius civile in contrapposizione al ius gentum dal punto di vista storico è la somma di altri due sottoblocchi, soprattutto nei primi secoli di vita di Roma: ius quiritium (diritto quiritario) e del diritto civile delle obbligazioni.
Il diritto quiritario è la branca più ancestrale, è espressione di una Roma dei primordi, legata alla pastorizia, all’agricoltura, che non conosce il commercio; è la Roma pastorale del Lazio. È sicuramente un diritto esclusivamente proprio dei cittadini romani ma con caratteristiche sue proprie: è il diritto che riconosce e protegge rapporti assoluti, che implicano in sé situazione giuridica soggettiva assoluta. Un diritto/rapporto è assoluto (in contrapposizione al diritto relativo) quando è suscettibile di essere fatta valere nei confronti di tutti; è relativo quando una posizione può essere fatta valere esclusivamente nei confronti di una o più parti predeterminate.
Le situazioni giuridiche soggettive assolute sono erga omnes, il titolare di una situazione giuridica soggettiva assoluta è soddisfatto, realizza in pieno la propria posizione quando gli avveri di tutti una astensione di condotta. Quando questo non si avveri, quando chi non tiene conto di questa situazione si soddisfa pienamente possiamo dire che la situazione giuridica relativa, il soddisfare l’interesse sotteso. Le posizioni azionabili assolute implicano un dovere di astensione della generalità; le relative implicano un dovere comportamentale di fare a carico di quel soggetto nei confronti del quale si ha la posizione giuridica di vantaggio.
Il diritto quiritario è il diritto che disciplina la proprietà, la libertà, la cittadinanza, l’affigliazione, il potere sulle donne. È il diritto che sul piano processuale tutela questi rapporti. È anche, quel diritto, oggettivo, che include in sé quegli strumenti volti a trasferire, costituire, modificare queste situazioni. È il diritto che sul piano negoziale prevede costituzione, trasferimento, modifica di
Qua nascono ben due obbligazioni e non una come nella Mancipatio. L'emptio venditio non trasferisce la proprietà del bene.
L'emptio venditio è un contratto a forma libera, senza forma verbale necessaria, basta che la volontà venga in qualche modo espressa. È la volontà che prevale assolutamente sulla forma. È un contratto consensuale (= a forma libera), obbligatorio (= non ha efficacia reale, traslativa), bilaterale (=non si crea un solo fascio obbligatorio, si creano tante obbligazioni tante quante sono i soggetti ad aver espresso la volontà); l'unica cosa che rimane invariata è la causa. La nascita della emptio venditio avviene a prescindere la Mancipatio, e non partendo da lei.
DOMANDE
- Che efficacia ha la Sponso? Qual è la sua efficacia?
- Qual è l'effetto della Mancipatio?
- Quante sono le obbligazioni che nascono dalla compravendita?
- Quante sono le obbligazioni che nascono dalla Stipulatio?
- Quante sono le parti della Stipulatio?
- Quante sono le parti della Mancipatio?
- Quante sono le parti della compravendita?
- Qual è il blocco ordinamentale della compravendita? (A quale ius appartiene?) E perché?
- Quando distinguiamo fra ius gentium e ius civile a quale criterio facciamo riferimento?
- Qual è la causa della Mancipatio? E quella della emptio venditio? Che forma ha la emptio venditio?
- Fonti del ius civile in contrapposizione al ius gentium
I destinatari dello ius civile e dello ius gentium messi in contrapposizione non ci danno alcuna informazione circa le loro fonti. Le fonti sono le solite nell'ambito del diritto dei privati:
ius civile
- Mores (per la fase più ancestrale dell'ordinamento)
- Interpretatio (prima dei sacerdoti e poi dei laici)
- Leggi e atti aventi forza di legge (in maniera residuale)
ius gentium
- Per trasformazione e creazione degli istituti i prudentes con la loro scienza e la loro ars