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Umlaut)] vengono rese con il dittongo [ u], per esempio tot> “d ud ”. La vocale lunga [ ] viene

55. Wiesinger, Op. cit., p. 839.

56. Renn Manfred, König Werner, Op. cit., p. 103, König Werner, Op. cit., p. 187.

57. Renn Manfred, König Werner, Op. cit., p. 105, König Werner, Op. cit., ibidem.

58. Wiesinger, Op. cit., p. 839.

59. Schirmunski, Op. cit., pp. 74, 80.

60. Wiesinger, Op. cit., p. 838. 8 ǝ 61

sostituita dal dittongo [åu], per esempio blasen> “blåusn”, fragen> “fråuŋ”, Jahr> “jåu r ”. Il

suono vocalico [y:], che coincide con <ü (u con Umlaut), diventa un suono non arrotondato e

> ǝ

viene a coincidere con il dittongo [ie], realizzato in due modi diversi, [ei] o [ i], ad esempio Füße>

ǝ ǝ 62

“f is ”, süß> “s is ”. Nel Bavarese settentrionale parlato a Norimberga, viene fatta una distinzione

ɔ

tra il suono vocalico [ü] e il dittongo [ie], pronunciati rispettivamente [ei] e [ i]. Alcuni esempi:

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tief> “töif”, hier> “höi”, Füße> “feis”. Anche il dittongo [ei] presenta una doppia realizzazione a

seconda che si tratti di una parola monosillabica o bisillabica: nel primo caso viene reso con [ųa], ad

ǫ ǫ 64

esempio breit> “brųad”, mentre nel secondo con il dittongo [ i], per esempio Leiter> “l itn ”. In

ǝ ǝ

alcune parole, sono stati mantenuti i dittonghi [i ], [u ], come in molti altri dialetti dell’Alto

ǝ ǝ ǝ ǝ 65

tedesco, per esempio lieb> “li b ”, nicht> “ni d ”, gut> “gu d ”, Mutter> “mu der ”.

Nell’area orientale del Bavarese settentrionale si assiste ad un fenomeno di monottongazione. Infatti

il dittongo [ai] viene pronunciato come una [ä] (a con Umlaut) lunga, ad esempio beißen> “bäsǝ”, e

66

il dittongo [au] viene realizzato come una [ā], Haus> “hās”.

Nonostante la vocalizzazione del suono [ł] non abbia raggiunto il Bavarese settentrionale, le vocali

ǝ ǝ̤

brevi [i], [e], [ö], davanti a tale consonante, assumono il carattere di vocali mediane [ , ] e

ǝ ǝ ǝ

vengono leggermente labializzate, per esempio Milch> “m łx ”, Stelle> “št ł

”, Wölfe> “w łf ”. Per

quanto riguarda i dittonghi nello stesso contesto vocalico, si assiste alla perdita della seconda vocale

67

e della pronuncia lunga, ad esempio weil> “wa·ł”, Maul> “ma·ł”.

Alcuni cambiamenti consonantici caratteristici sono la spirantizzazione dell’occlusiva velare sonora

[g] in posizione intervocalica, la sostituzione della fricativa glottale [h], alla fine di una parola, con

ɐ̤ ǝ 68

la fricativa velare [x], ad esempio Floh> “fl ux ”, Schuh> “š ux ”.

61. Schirmunski, Op. cit., p. 263.

62. Schirmunski, Op. cit., p. 282.

63. Schirmunski, Op. cit., ibidem.

64. Schirmunski, Op. cit., p. 285.

65. Schirmunski, Op. cit., p. 282.

66. Schirmunski, Op. cit., p. 265.

67. Schirmunski, Op. cit., p. 432.

68. Schirmunski, Op. cit., pp. 365, 424. 9

Per quanto riguarda gli aspetti morfologici, nel Bavarese settentrionale si assiste all’ampliamento

dell’utilizzo del pronome personale sich al caso dativo; infatti viene utilizzato anche per la prima

69

persona plurale, ad esempio Wir baden uns diventa “mir bōdn siç”. Esistono inoltre delle varianti

di tale pronome, precisamente ser e sa (sɐ) con vocalizzazione della consonate finale /r/, che sono

state costruite in analogia con il pronome di prima persona singolare al caso dativo mir, oppure si

70

tratta di un residuo dell’antica forma del dativo sis, del Gotico. Il pronome tipico della seconda

persona plurale enk, in alcuni dialetti settentrionali, assume la forma engs al dativo, utilizzata in casi

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particolari come forma unica per il caso nominativo di tutti i pronomi personali al plurale. Nei

dialetti di Norimberga i pronomi dimostrativi hanno sostituito il pronome personale singolare di

genere neutro e i pronomi plurali di tutti e tre i generi se accentati. Di seguito vengono riportati i

pronomi in questione: dēs, pronome neutro ai casi nominativo e accusativo, dēn per il dativo (al

n

singolare), döi, e dēnä per casi citati ma al plurale. Per i generi maschile e femminile al singolare

ǝ 72

vengono usati rispettivamente in pronomi ä r e söi.

Per quanto concerne la flessione verbale, nei dialetti settentrionali possono riscontrarsi alcune

particolarità rispetto alle regole standard. Il morfema ts, forma estesa del morfema verbale t

utilizzato per la seconda persona plurale, viene aggiunto alle congiunzioni che introducono delle

proposizioni subordinate, ad esempio wenn ihr Bauern wäret (se foste dei contadini)> “węnts ēets

ǝ ḍ ǝ 73

bau n wā z ”, weil ihr Bauern seid (perchè siete contadini)> “wa·łts ēets bau n hats ”. Nella

ǝ ǝ

costruzione del congiuntivo ottativo, viene aggiunto il suono /r/ al tipico finale d [ t

], derivante

ǝ

dai suffissi dei verbi deboli ōt, ēt dell’Antico alto tedesco, ad esempio dürfte> “diärf rt ”, wollte>

ǝ 74

“wol rt ”. Anche i verbi modali possono avere delle varianti regionali, come il verbo müssen.

ǝ ǝ ǝ ǝ 75

Alcune voci caratteristiche sono “mi sts-mi ts ” per müßt, “gmi st-gmi t ” per gemußt.

Caratteristica è anche la riduzione di numerose preposizioni: auf dem, auf den> “am”, auf das>

76

“afs”, in dem/den> “in”, in das> “is”, mit dem/den> “min” e bei dem/den> “ban”.

69. Schirmunski, Op. cit., p. 516.

70. Schirmunski, Op. cit., p. 517.

71. Schirmunski, Op. cit., p. 521.

72. Schirmunski, Op. cit., p. 537.

73. Schirmunski, Op. cit., p. 591.

74. Schirmunski, Op. cit., p. 578.

75. Schirmunski, Op. cit., p. 618.

76. Schirmunski, Op. cit., p. 505. 10

1.4.2 BAVARESE CENTRALE

Il Bavarese centrale è diffuso nella valle del Danubio centrale e si estende da Monaco a Vienna.

Uno degli aspetti distintivi è la palatalizzazione della consonante laterale [l], che viene sostituita

con la vocale [i], dopo una vocale della stessa sillaba e davanti alle consonanti a fine parola, per

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esempio alte> “oidǝ”, Salz> “soids”, Gefühl> “gfui”. A causa dell’influenza del suono [ł], le

vocali anteriori [e, i], e il dittongo [ie] vengono labializzati e realizzati come [ö, ü], ad esempio

ǫ ǖ ǖ

Seele> “s ”, mild> “m d ”, spielen> “šb n ”. Anche il dittongo [ai] viene reso con pronuncia

̈ 78

labiale, divenendo il dittongo [äų], ad esempio Teil> “däų”. Nelle parole prive del suono [ł], la

ȏ

vocale [e] non subisce alterazioni, ad esempio Schnee> “šnę̄

”. La vocale [ ] presenta numerose

ǫ ɛ ǫ ǫ ǫ ɛ ǫ ǫ 79

realizzazioni, quali [ u, y, ę , i], ad esempio tot> “d ud , d yd , dę d , d id ”.

Altra caratteristica molto diffusa è la nasalizzazione, per la quale ogni vocale seguita da un suono

n n

consonantico nasale viene nasalizzata, ad esempio la vocale [o] diventa [å ], wohnen> “wå n”, i

ǫɐ

n n n n

dittonghi [ie, üe, uo], vengono realizzati come [ęɐ , ], Dienst> “dęɐ nst”, grün> “gręɐ ”, tun>

n 80

“dǭɐ ”.

Nel Bavarese centrale si riscontra un allungamento dei suoni vocalici in presenza di molteplici

contesti consonantici: davanti alle consonanti fricative [f, s, x], per esempio Griff> “grīf”, Biß>

ǭ ḅ ǭ

“bīs”, Bach> “b x ”, alle affricate [pf, tz], Kopf> “khō f ”, Schatz> “š ds ”, alla combinazione di una

ǭ ǭ

fricativa con un’occlusiva, ovvero [st, ft, xt], Mist> “mīsd”, Kraft> “kgr fd ”, Nacht> “n xd ”,

davanti all’unione di un suono nasale con una consonante occlusiva [nd, ŋk], fricativa [nz] o

n n n n

un’affricata [mpf], Hand> “hǭ nd”, Bank> “bǭ ng”, Tanz> “dǭ ns”, Dampf> “dǭ mpf”, a

ɐ ǭɐ ǭ 81

consonanti liquide, [l, r], seguite da ostruenti, Wurf> “wū f ”, Ort> “ d ”, Schall> “š i ”.

Dopo determinati suoni consonantici, soprattutto le nasali, le fricative dorsali [ç, x], e la fricativa

labiodentale [f], il Bavarese centrale presenta la vocale come tema dell’infinito, invece della

[a] 82

tipica desinenza <n o eventuali forme assimilate, ad esempio “Schwimm “sing ”.

> a”, a

77. Schirmunski, Op. cit., pp. 74, 80, Rein, Kurt (1974): Die mittelbairische Liquiden-Vokalisierung, Zeitschrift für Dialektologie

und Linguistik, 41 Jahrg. H. 1, Franz Steiner Verlag, pp. 21, 22.

78. Schirmunski, Op. cit., p. 431.

79. Wiesinger, Op. cit., pp. 839, 840.

80. Schirmunski, Op. cit., pp. 451, 453.

81. Schirmunski, Op. cit., p. 237.

82. Renn Manfred, König Werner, Op. cit., p. 29. 11

1.4.3 BAVARESE MERIDIONALE

Il Bavarese meridionale si distribuisce nelle aree sud-occidentali delle Alpi bavaresi, nelle zone

meridionali di Salisburgo, nel Tirolo, nella Stiria e nelle regioni austriache della Carinzia.

Nonostante le significative differenze, questi dialetti presentano come caratteristica comune la

ǫɐ

realizzazione del dittongo [ai] come [ ], sia nelle parole monosillabiche sia in quelle

ǫɐ ǫɐ ɐ ȏ

83

plurisillabiche, ad esempio breit> “pr t”, Leiter> “l t ”. Anche per il suono vocalico [ ] viene

ǫɐ

utilizzato il dittongo [ ], quindi si assiste da un punto di vista fonologico alla coincidenza tra i

ȏ ǫɐ 84

suoni [ ] e [ai], per esempio Brot-breit > “pr t ”. La vocale lunga [ē] viene resa tramite il

ɐ 85

dittongo [ę ], ad esempio Schnee> “šnęɐ”. Alcuni dialetti, in particolare nelle zone della Carinzia,

n

hanno mantenuto delle vocali deboli, ad esempio gebrochen> “gįprōxŋ”, getan> “gįtu ”, gewesen>

ǭ 86

“gįw sn ”.

Per quanto riguarda i suoni consonantici, tipico è il passaggio dall’occlusiva velare [k] al gruppo

ǝ

consonantico [kx] all’inizio di una parola e in presenza di doppie, ad esempio Klug> “kxlu g ”,

87

trocken> “trukxǝ”, Bock> “pokx”. Nei dialetti meridionali, il suono occlusivo [g] è stato

conservato a fine

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
14 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/14 Lingua e traduzione - lingua tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lawlight di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Germanistica - Lingua tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Alber Birgit.