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Estratto del documento

Quando la sonda entra più di tre o 4 mm senza essere passante siamo nel secondo

grado, quando è passante tutti gli autori sono d'accordo siamo nel terzo grado . ma il

modo migliore per andare a cercare il coinvolgimento di una forcazione più che avere uno

strumento dritto e lungo è di avere uno strumento curvo, la così detta sonda di NABERS,

che può essere liscia o graduata .oppure addirittura uno specillo curvo con la punta

arrotondata , questi strumenti curvi che sono quelli che meglio entrano nella forcazioni,

non tanto nei molari inferiori quanto nei molari superiori perché nei molari superiori

l'ingresso delle forcazioniin due su tre si trova sul versante palatale, perché? vedete che

li che essendo la radice, sia la mesio vestibolare che la distiovestibolare più sviluppate in

senso vestibolo palatale, che mesio distale,questo comporta che l'ingresso della

forcazione per nostra fortuna non sia centrato nello spazio interdentale, ma sia più

spostato palatalmente ,quindi quando andate a cercare il coinvolgimentodella forcazione

dovete farlo nei molari superiori dal versante palatale.

la mobilità dentaria è un altro sintomo che dobbiamo valutare e appuntare in cartella .

dobbiamo appuntarci in cartella tutti questi dati: igiene orale, sanguinamento,profondità di

tasca perdita di attacco,forcazione ,perché dobbiamo valutare come questi parametri

cambiano nel tempo. un parametro che nel tempo cambio molto è la mobilità dentaria ,

che viene divisa in reversibile e irreversibile , irreversibile quando un dente si muove

perché ha perso attacco in maniera esagerata, la mobilità dentaria irreversibile nel

nostro piano di trattamento vediamo va sempre associata con l’estrazione del dente, poi

c'è quella reversibile che può dipendere da vari fattori: da una perdita di supporto

parodontale moderata, per cui il dente si muove ma ha possibilità di recupero, oppure

semplicemente da infiammazione. Tante volte vi capita di avere questi denti, soprattutto

incisivi inferiori, anche gli incisivi superiori, in genere imonoradicolati che hanno una

leggera mobilità , fate il trattamento non chirurgico e quando andate a rivalutare il dente è

bello stabile. che è successo? è ri cresciuto osso?Magari! più che l'altro si è ridotto

l’edema dei tessuti, quelle fibre scompaginate della lesione iniziale,precoce si sono

riconsolidate non solo a livello sovracrestale ,ma anche a livello del legamento alveolo

dentale. per cui il dente è diventato più stabile ,non tanto perché è ricresciuto tessuto ,

quanto perché si è risolto l'edema infiammatorio, stesso discorso del sondaggio. una

mobilità reversibile può dipendere da una paradontite che non ha portato alle estreme

conseguenze?oppure da cosa può dipendere? una mobilità del dente può essere dovuta

a trauma occlusale , come il caso di questo canino che come vedete ha tutti i i segni

radiografici del trauma occlusale. non tutte le mobilità sono di causa paradontale . prima

di tutto quando si valuta una mobilità la prima cosa da fare, è vedere se non c'è un

trauma da occlusione, altrimenti eliminando il trauma da occlusione il dente si stabilizza

subito . la mobilità viene classificata in 3°gradi

1.grado quando il dente spinto con la punta del manico dello specchietto e dito indice

della mano sinistra quando il dente non ha un'escursione superiore a circa 1 mm in senso

vestibolo linguale- palatale. quando invece questa escursione è superiore a 1 mm, siamo

nel 2 grado . quando oltre ad una escursione superiore ad 1 mm in senso vestibolo orale

c'è anche una depressibilità del dente dentro l'alveolo siamo nel terzo grado , la mobilità

del terzo grado spesso non sempre è una mobilità di tipo irreversibile.

Le migrazioni dentarie, se presenti anche queste vanno riportate in cartella. sono dovute

al fatto che il dente ha perso attacco, ha perso supporto osseo e quindi la forza occlusale

o le forze esercitate dalle guance, dalla labbra e soprattutto dalla lingua vengono ad

avere un'azione ortodontica su questi elementi con un parodonto ridotto, per cui quelle

forze che una volta non erano in grado di spostare il dente oggi lo sono diventate. quindi

se avete compilato la cartella per bene ,compresa la linea relativa alla giunzione muco

gengivale riportate la presenza di recessioni, questo lo valutate all'atto di segnare la prima

linea, quella del margine gengivale, da cui poi segnare i sondaggi. riportate la quantità di

gengiva aderente e questo lo valutate quando tracciate la terza linea cioè la distanza della

giunzione muco gengivale dalla linea smalto –cemento. per esempio in questa zona c’è

stata una perdita massiccia di osso , questo è un caso che fu portato oltre 15 anni fa dal

reparto di protesi, aveva questo provvisorio, dovevano ricostruirla ma il collega avevano

notato che in questa zona c'era sempre infiammazione non ha chiesto di ricoprire

questa radice, è impossibile in quanto perché non c'è osso sotto che possa sorreggere un

trapianto . c'è sempre una zona infiammata che sanguina facilmente e andare a portare la

preparazione più sotto ed avvicinare il margine protesico in una zona che non guarisce è

una situazione non ottimale, per cui ci chiese di fare qualche cosa, in questa zona come

vedete non c'è per niente gengiva cheratinizzata e aderente ,questo che cosa comporta?

che non essendoci gengiva cheratinizzata il paziente non è in grado di pulire bene ,

provate a spazzolare sulla mucosa alveolare. quando i pazienti non hanno gengiva non si

puliscono e questo crea un circolo vizioso che peggiora ulteriormente la situazione ,

l'unica cosa che abbiamo potuto garantire è creare della gengiva in questa zona per

avere un’igiene adeguata,è stato escisso il tessuto non cheratinizzato , creato un letto

ricevente, prelevato dal palato un prelievo epitelio connettivale, trasferito li sotto senza

coprire la radice perché non è copribile quella radice . vedete il trapianto è stato

trasferito lì, questa è la situazione finale in cui l’infiammazione è sparita , non perché l'ha

fatto sparire il trapianto, l’ha fatta sparire il paziente che adesso può pulire perché non gli

dà fastidio,perché c’ha questo tessuto invece prima non poteva pulire pur essendo una

persona abbastanza precisa.Maturati questi tessuti, quanto ? dopo 6 mesi un anno si

può procedere con la protesi. possiamo cambiare la condizione muco gengivale molto

facilmente, per esempio con degli interventi di una semplicità quasi sconcertante guardate

qui, questa è la linea smalto cemento, vedete su questo canino una esposizione della

radice di circa 4 mm, qui è stato pianificato un lembo da spostare coronalmente ,per

coprire questa radice è stata messa anche una membrana, il lembo è stato

spostatocoronalmente. questa è la situazione definitiva in cui la radice risulta coperta da

questa membrana. questa è una recessione che noi classifichiamo come prima classe di

miller quando la recessione non raggiunge la giunzione muco gengivale , qui abbiamo del

tessuto cheratinizzato che può essere spostato coronalmente,quando la recessione

raggiunge o supera la giunzione muco gengivale il lembo a riposizionamento coronale

non si può fare, però ci sono altre tecniche per coprire questa superficie radicolare . io ho

potuto fare questo intervento perché c'era gengiva cheratinizzata e quindi facendo una

diagnosi, ecco l'importanza della diagnosi,nal momento in cui la mia diagnosi mi dice

che non c'è gengiva cheratinizzata io devo ricorrere ad un'altra categoria di intervento.

Ecco perché è importante fare diagnosi perchè sia in chirurgia plastica dei tessuti molli sia

in chirurgia rigenerativa ossea, ci guida la mano con il sondaggio osseo, con il sondaggio

TRANSGENGIVALE ,valutando bene le radiografie ecc.

un altro parametro che riportiamo in cartella è la presenza o meno di suppurazione. Cosa

è la suppurazione? qui’ vedete andando a premere con il ditoin questa zona esce una

goccina di pus.

La suppurazione cioè la vera e propria piorrea , cioè scolo di pus non è un sintomo

particolarmente preoccupante, può essere associato ad un ascesso parodontale in questo

caso è preoccupante, ma il più delle volte non si associa ad un ascesso ma è pus che si

raccoglie dentro la tasca che può essere messo in evidenza premendo sull'esterno la

gengiva. quindi se c'è suppurazione segni S in corrispondenza di quel dente.

veniamo adesso all’altro braccio armato della diagnosi parodontale:l esame

radiografico ,che non è meno importante dell'esame clinico perché abbiamo detto che la

diagnosi scaturisce dalla integrazione di questi dati. l'esame radiografico prevede la

panoramica , la panoramica è l'esame con cui il paziente si presenta allo studio , non è

che va disprezzato. Certo non un esame di dettaglio, ci serve anche dal punto di vista

medico legale ad inquadrare il paziente nella sua globalità. A che serve curare la

parodontite di un paziente che c'ha un AMELOBLASTOMA , siccome per il magistrato per

il giudice non siamo dei dentisti, siamo tenuti ed obbligati a segnalare tutte le patologie di

nostra pertinenza. figuratevi vi racconto una storiella accaduta realmente , chi c’ha €

150.000 da spendere e mettere a studio la tac conebean sapete che oggi ci sono delle

conebean che hanno una finestra più o meno grande, che riescono a darci i tagli di una

zona più o meno grande del massiccio facciale, ai dentisti è consigliato prendere quelle

con la finestrella piccola . quelle che non ci permettono di avere dei tagli anche per

strutture intracraniche. perché è successo che un collega che aveva una conebean

grande, non ha valutato una neoplasia della sella turcica. Tutta la documentazione deve

essere in cartella, la panoramica assolutamente va valutata, perché vi dà il quadro

d'insieme,ma ci serve ben poco per fare una diagnosi dettagliata del singolo sito, la

panoramica non ci illustra bene quante pareti ci sono ,non ci suggerisce il tipo di incisione

da fare ,per questo c'è l'esame radiografico intraorale che deve essere fatto almeno di 16

radiogrammi. se io faccio soltanto il full radiografico e della panoramica me ne frego è

sbagliato.

Il full radiografico ci indirizza su qualcosa, ad esempio qui c'è una dente incluso, però voi

ve la sentireste di togliere questo premolare incluso senza avere una p

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
19 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ottavoincluso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Parodontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Paolantonio Michele.