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FORCAZIONI ARCATA INFERIORE

→ ◊ Tra radice M e D si cerca da vestibolare e poi da linguale

MOBILITA' DENTARIA

□ La casella corrispettiva resta vuota se il dente non si muove

→ Si parla di:

→ ◊ MOBILITA' IRREVERSIBILE → non è un fatto di quantità ma è irreversibile se c'è perdita di supporto osseo così importante da non far

supporre una sua regressione

◊ MOBILITA' REVERSIBILE → quando può sparire a seguito di terapie. Può essere dovuto a parodontite (però ancora non ha perso molto

osso anche se si muove comunque perché c'è edema e flogosi e le fibre del legamento sono frammentate → infatti spesso solo con

terapia non chirurgica i denti si stabilizzano) o a trauma occlusale (c'è slargamento radiografico dello spazio parodontale)

Può essere classificata in tre gradi in base a come il dente è mobile → si valuta con il manico di uno specchietto o di una sonda e indice

→ sinistro messo linguale (o palatale). Si spinge con il manico dello strumento e se lo scuotimento del dente è:

◊ Diagnosi parodontale Pagina 11

◊ < 1mm →→→ 1° grado

◊ > 1mm →→→ 2° grado

◊ Mobile anche a pressione verticale (pumping) →→→ 3° grado

L'indice di mobilità dentaria non è troppo specifico per la diagnosi parodontale perché può dipendere anche da altri fattori.

→ Il PERIOTEST della Siemens è un manipolo con un sistema a pistone elettro–idraulico. Una volta posto sul dente premiamo il bottone, il

⇒ pistone dà un impulso al dente e a seconda del rimbalzo avremo un valore numerico (però non serve).

MIGRAZIONE DEI DENTI

□ Spesso il pz arriva a 40 anni dicendo che gli è comparso il diastema da poco o che gli si sono spostati i denti

→ Non va fatta l'ortodonzia perché accelera la distruzione in questi casi di parodontite!!!!

→ Inoltre spesso le migrazioni dentarie di questo tipo tornano al loro posto dopo trattamento parodontale

→ I denti si spostano per per ortodonzia indotta da lingua, labbra, guance che esercitano forze normali su denti che hanno

trauma secondario

→ perso osso (quindi con parodonto ridotto).

◊ Es. lingua che spinge gli incisivi parodontali vestibolarmente e si creano i diastemi

◊ Infatti sono tipici i diastemi e le estrusioni

E' un segno tardivo di parodontite, dovuta a notevole perdita ossea, il dente non è più in grado di resistere alle forze generate dalle

⇒ strutture intraorali che agiscono come forze ortodontiche.

Prima c'erano apparecchi che misuravano la mobilità dentaria: c'era manipolo che dava colpo sul dente e poi seguiva il dente registrando la

→ frequenza di risonanza e ci dava il grado di mobilità (Periotest). Oggi questo è l'Osstel usato in implantologia per vedere la stabilità

primaria.

RECESSIONE E GENGIVA ADERENTE

□ Se abbiamo fatto bene le 3 linee sulla cartella posso valutare la presenza di recessioni gengivali e la presenza di gengiva aderente.

→ Se non c'è gengiva cheratinizzata si accumula sporco (nelle zone in cui manca la gengiva aderente abbiamo un solco che si apre

→ continuamente, il che facilita l'ingresso dei batteri e quindi l'infiammazione) e il pz non si spazzola perché ha dolore quindi ad es. si asporta

mucosa alveolare e prendiamo trapianto dal palato per modificare la qualità del tessuto → ora il pz può pulire perché non ha dolore

La presenza di recessioni può indurci a fare intervento chirurgico per motivi:

→ ◊ Estetici

◊ Funzionali (> rischio di avere carie radicolare, sensibilità)

SANGUINAMENTO E PLACCA

□ Riportarlo da FMBS e FMPS

EVENTUALE SUPPURAZIONE (piorrea)

□ Il pz dice che la mattina sente un sapore dolciastro (è pus!!!!)

→ Effettuando pressione digitale dall'esterno della tasca c'è fuoriuscita di pus

→ Non è un ascesso, in cui il pus si raccoglie nei tessuti, ma una lenta fuoriuscita di pus dalla tasca (premendo sulla gengiva vediamo la

fuoriuscita di pus dalla tasca).

La suppurazione come indice prognostico è poco importante in parodontologia

→ Diagnosi parodontale Pagina 12

Esame radiografico endorale completo: almeno 16 radiogrammi

▫ Questo perché essendo un esame bidimensionale alcune cose potrebbero sfuggirci perciò se ogni dente è rappresentato su almeno 2 se non 3

radiografie endorali, posso vedere il dente da diversi punti di vista e ciò che non mi compare su una lastrina mi può comparire sull'altra

▫ L'OPT comunque ci deve essere sempre per vedere denti inclusi, tumori dell'angolo mandibolare che dal full non si vedono

▫ Se vedendo l'OPT (che comunque ci da un'idea) e il quadro sembra normale e facendo anche sondaggio spia (su incisivi e molari) e risulta essere

negativo allora il full non si fa, ma si fa solo su pz parodontali o sospetti parodontali.

▫ Un full completo comprende anche 4 bitewing a livello posteriore e 2 radiografie centrali (una superiore e una inferiore) che riprende gli incisivi

▫ Le radiografie vanno centrate:

a

1 lastrina verticale centrata tra centrale e laterale: si vedono anche mesiale canino e mesiale centrale controlaterale

□ a

2 lastrina verticale centrata sul canino: si vedono anche mesiale del laterale e distale del quarto

□ a

3 lastrina centrata tra quinto e sesto: si vedono anche settimo e quarto

□ a

4 lastrina centrata sul settimo: si vedono sesto e settimo e anche quinto e ottavo

▫ Perciò se ho un difetto infraosseo, cavità cariose, restauri debordanti li vedo da diversi punti di vista (con proiezioni diverse) perciò si fanno almeno 16

▫ Lastrine realizzate con la tecnica a raggi paralleli con cono lungo per avere la minima distorsione dell'immagine. Si usano i centratori per fare in modo

che il fascio di raggi X sia perpendicolare alla lastrina

Tecnica parallela o del collo lungo: i raggi X devono essere paralleli quando arrivano all’oggetto da radiografare per evitare distorsioni, per

ottenere ciò la sorgente di raggi deve essere lontana dall’oggetto ed ecco quindi la necessità di avere un tubo radiogeno lungo. Inoltre i raggi

devono colpire perpendicolarmente il film, per ottenere questo utilizziamo il centratore. In una buona rx endorale abbiamo un rapporto di 1:1.

Se il centratore non è montato bene l’rx viene male.

▫ L'ESAME RADIOGRAFICO MOSTRA:

Il livello osseo interdentale

□ Ci dà idea di quanto osso è andato perduto

La "lamina dura"

□ Va cercata in cresta e anche sulla parete dell'alveolo (quella in cresta ci interessa di più perché ci indica che la corticale è intatta o è

→ ricomparsa → si è ricorticalizzato perché non c'è più infiammazione

Se non si evidenzia bene vuol dire che l'osso sta subendo un riassorbimento

La trabecolatura e la densità ossea

□ Anche se la qualità ossea serve più per eventuale inserimento impianti

Le lesioni delle forche inferiori (II e III)

□ Perché superiormente c'è la radice palatale che copre

→ Infatti visto che il 90% della radiopacità dell'immagine radiografica ci è data dalla corticale, una lesione di I grado dove si è persa solo una

→ corticale non si vede radiograficamente

Al contrario una lesione di II grado si vede appena mentre una lesione di III grado si vede bene perché tutte e due le corticali sono perse

L'ampiezza dello spazio parodontale (se c'è trauma occlusale)

□ Rapporto corona-radice

□ Per vedere il valore protesico da pilastro di quel dente (vedere se il nostro dente può fare da supporto ad una protesi fissa

Lunghezza delle radici

□ Oltre alla protesi serve anche in parodontologia perché il CAL di 6mm su un dente con radice di 15mm è diversa da dente con radice più

→ corta Diagnosi parodontale Pagina 13

corta

Rapporti inter-radicolari

□ Se le radici si toccano non è possibile far ricrescere osso perché tra i due c'è solo corticale e non midollare da cui si crea nuovo osso, perciò

→ è un fattore prognostico negativo (perché anche una piccola lesione potrà darci un grosso riassorbimento)

Carie interprossimale, tartaro, restauri

□ I rapporti con il seno mascellare

□ In chirurgia resettiva se il seno è molto protundente possiamo rischiare di aprire il seno

Lesioni peri-radicolari (cisti, granulomi, inclusi,…)

▫ I sono dei "buchi dentro l'osso"; sono dei difetti che si trovano al di sotto della cresta ossea.

DIFETTI INFRAOSSEI

Se entrambe le corticali (V e P) sono perse e resta solo la porzione di osso interdentale il difetto è a una parete

□ Se resta una corticale (V o P) oltre all'osso interdentale il difetto è a 2 pareti

□ Se si vedono come 2 difetti a 2 pareti che si vedono anche a livello della radice si parla di (circonda tutto attorno mezzo

difetto circumferenziale

□ dente) → può essere sospettato dall'osservazione di due difetti angolari che si uniscono

Invece nel caso di ho sia la parete vestibolare che la parete palatale oltre alla parete interprossimale

un difetto a 3 pareti

□ Il fatto se il difetto sia a 1 o a 2 o a 3 pareti dipende dall'anatomia dell'osso di partenza in funzione del danno: se l'osso è spesso e i batteri

□ scavano al centro ho un difetto a 3 pareti; invece più l'osso è sottile più aumenta il rischio che sarà a 1 o 2 pareti

Spesso i difetti sono compositi: visto che i batteri hanno la capacità di azione ben precisa (cioè hanno un determinato raggio d'azione), a livello

□ coronale ci sarà < numero di pareti del difetto perché l'osso è più sottile a questo livello, mentre più apicalmente ci saranno difetti a 2 o 3 pareti

perché l'osso è più spesso e i batteri non ce la fanno a raggiungere la corticale

Quindi la morfologia dei difetti infraossei dipende da:

□ Raggio d'azione dei batteri

→ Morfologia dell'osso

▫ Il full completo può essere ripetuto dopo 2-3 anni e comunque al termine del trattamento chirurgico o del trattamento attivo ove il trattamento

chirurgico non serve (fatto almeno 1 anno dopo la realizzazione di tecniche rigenerative)

▫ COS'ALTRO SI PUO' VEDERE DALL'ESAME RX?

Eccessiva vicinanza di radici

□ Es. MV del 7° superiore e DV del 6° superiore → osso sottile e quindi è facile che si riassorba perciò l'u

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Publisher
A.A. 2015-2016
38 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ottavoincluso di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Parodontologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Paolantonio Michele.