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Mutamenti dinastici:
• periodo castigliano-aragonese (dal matrimonio di Isabella e Ferdinando fino alla sua morte);
• periodo asburgico (dalla morte di Ferdinando fino al regno di Carlo II);
• periodo borbonico (dalla morte di Carlo II fino al trono di Filippo V).
Inghilterra (1400)
Il re d'Inghilterra era anche Duca di Normandia. Inghilterra medioevale, regno territorialmente discontinuo, alla
fine della guerra dei 100 anni i possedimenti inglesi sono diminuiti.
Mutamenti dinastici:
• 1485: Tudor con Enrico VII (morte di Elisabetta I senza eredi);
• 1603: Stuart con Giacono I (unione con la Scozia, personale);
• 1707: Gran Bretagna, Act of union (unione politica con tra Scozia e Inghilterra);
• 1714: Hannover con Giorgio I; estinzione della dinastia Stuart (unione personale tra Hannover e Gran
Bretagna).
L'Inghilterra moderna nacque per effetto di una riduzione territoriale che la costrinse entro frontiere neturali,
imprimendo una dimensione nazionale. Attraverso la dominazione normanna, all'Inghilterra era stata imposta
una monarchia forte, con istituzioni capaci di imporsi in tutto il regno.
Stato moderno
Le caratteristiche dello stato moderno sono 3:
1. Il requisito della sovranità: la definizione di sovranità è quella di podestà suprema che è subordinata
soltanto a Dio e alle leggi della natura. Esso è un potere originario, ovvero non deriva da altro potere,
supremo rifiuto a qualunque altra persona e indipendente da qualunque soggetto esterno. Lo stato
moderno equivale a un rovesciamento dello stato medievale, in quanto quest'ultimo non era mai stato
indipendente perché era soggetto a due grandi autorità, quella pontificia e quella imperiale.
Territorializzazione → si intende la tendenza da parte di ogni sovrano a rivendicare e imporre un
maggior grado di controllo sulle gerarchie ecclesiastiche locali. Le Chiese divennero sempre più
autonome da Roma.
L'esperienza più radicale fu: lo scisma. Alcuni re si proclamarono capi supremi della Chiesa,
monopolizzando la podestà giurisdizionale, nacquero in questa maniera nuove Chiede, totalmente
separate da Roma e ad essa indipendenti. Proclamandosi capo supremo, il re affermava la propria
indipendenza nei confronti del papato. Riguardanti lo scisma, ci furono sia esperienze radicali che
esperienze meno radicali. In queste ultime il re continuava a riconoscere l'autorità spirituale del
pontefice, limitandosi a rivendicare libertà d'azione su alcune particolari sono indirettamente connesse
alla sfera spirituale: venne creata una nuova Chiesa locale, svincolata da alcune prerogative
giurisdizionali del pontefice. Un esempio è la Chiesa anglicana francese e Ferdinando d'Aragona.
Le Chiese furono due: quelle nazionali (che riguardano sia l'autorità spirituale che giurisdizionale del
papa, e sono separate da Roma); quelle locali (non contestano l'autorità spirituale del papa, ma limitano
le prerogative giurisdizionali e sono parte integrante della Chiesa cattolica).
In questo periodo gli strumenti della nuova politica internazionale furono 3: la guerra, la diplomazia,
il diritto internazionale. Il protagonista assoluto dell'età moderna fu la guerra, la quale cambiò,
creando un esercito professionale e venne utilizzata la polvere da sparo. Quest'ultima venne conosciuta
in Cina attorno all'anno 1000 e dopo venne prodotta anche in Europa. Essa venne condannata
severamente del concilio Luterano V.
2. La forma di governo monarchica tendenzialmente assolutistica: la monarchia è una forma di governo
dove il governo è affidato a uno solo, ossia il monarca. La monarchia moderna differisce in modo
sostanziale dalla monarchia medievale. Il passaggio dal Medioevo all'età Moderna, si rafforzò
affermando una nuova concezione del potere regio, sia come potere ereditario che come potere di
origine divina.
Come potere ereditario soltanto alcune monarchie erano tali (Francia e Inghilterra), mentre la maggior
parte erano rimaste elettive. Dal Rinascimento l'ereditarietà della corona divenne una regola. Questa
trasformazione, da elettiva a ereditario, si ebbe perché il primo principio era di instabilità, in quanto
portava conflitti permanente riguardo la successione al trono, mentre il secondo era più stabile poiché si
aveva la certezza circa la successione al trono.
Come potere di origine divina nell'età moderna nacque l'idea originalissima del diritto divino del re.
Circa l'origine divina del potere regio, ci sono due teorie, quella medievale, secondo la quale Dio aveva
creato il potere della spada, al di sotto del quale c'era la comunità politica, o papa, che precedeva il re,
politicamente responsabile nei confronti di un'autorità terrena.
Le teorie moderne sul diritto divino dei re affermano che Dio aveva creato il potere della spada, ossia
l'autorità civile, e il re è politicamente irresponsabile nei confronti di qualunque autorità terrena.
Secondo i fautori del diritto divino del re, ogni sovrano veniva scelto direttamente da Dio. Essi erano
discendenti dell'antico testamento e avevano una concezione 'patriarcalistica' del potere regio.
Per re assoluto si intende un re al di sopra della legge, ossia colui che accentra nelle proprie mani tutte
le funzioni del governo. Queste funzioni sono principalmente 3:
- giustizia: nella monarchia medievale essa era amministrata anche dal feudatario o da altri tribunali
speciali, mentre in quella moderna il re iniziò a reclamare il monopolio nell'amministrazione della
giustizia;
- difesa militare: nella monarchia medievale l'esercito era reclutato anche dai feudatari, il quale aveva i
soldati a lui fedeli. La monarchia moderna impose il monopolio della forza fisica;
- fiscalità: nella monarchia moderna il re iniziò a reclamare il monopolio della fiscalità, mentre il
quella medioevale i tributi potevano essere imposti anche dal feudatario o qualsiasi autorità. Nello stato
medioevale il re contrattava i tributi con le assemblee rappresentative dei diversi ordini del regno; nello
stato moderno la corona iniziò a cercare di imporre i tributi unilateralmente.
Nello stato medievale la pluralità dei centri decisionale spesso in competizione tra loro mentre in quello
moderno (assolutistico) si ha un solo centro decisionale.
Alcuni esempi di accentramento assolutistico: la Spagna di Filippo II, la Francia di Luigi XIV, la Russia
di Pietro il Grande e l'assolutismo del '700. ognuno di questi regni ebbe una lunga durata.
L'espansione Europea nel mondo
Verso il 1480 la conoscenza del mondo era molto limitata: sono il continente europeo e i luoghi che erano stati
insediati, erano conosciuti, il resto era poco conosciuto, si sapeva l'esistenza di alcuni continenti, ma non la
loro estensione: si ignorava persino l'esistenza degli oceani. Dal 1480 e il 1780, la situazione mutò
radicalmente. Molti continenti, che prima erano sconosciuti, come quello africano o asiatico, furono studiati
accuratamente; tutti i mari furono aperti al traffico europeo. Attraverso la scoperta dei nuovi continenti, si ebbe
in Europa, l'introduzione di nuove specie di vegetali ad alto tasso nutritivo, sia piante alimentari, come
pomodoro e mais, sia tabacco, cacao...
Cambiarono anche gli stili di vita, attraverso la comparsa di nuove malattie sessualmente trasmissibili prese nei
nuovi continenti, per questo vennero allontanate molte prostitute dalle città; vennero proposte varie ipotesi
circa la negazione delle diversità, sia attraverso l'antichità classica, dove vengono descritti gli indios come
abitanti dell'Atlantide raccontata da Platone; attraverso la Bibbia, che li descrive come discendenti di una delle
vecchie tribù che, nell'Antico Testamento, Israele dava per disperse; oppure attraverso delle leggende
medievale, che li descrivono come discendenti di antiche tribù dell'America del 700.
In ogni caso, gli indios sono delle sottospecie umane, destinate alla schiavitù. Il papa Paolo III li riconosce
come esseri umani titolari dei diritti di natura, in questo modo cerca di trovare spazio nelle colonie, così da
convertirle al cristianesimo. Dopo vari anni, la cultura europea dovette arrendersi all'evidenza della natura degli
indios, e accettare la pluralità del genere umano, nonché la diversità.
I resoconti dei primi spagnoli, raccontano di vecchie abitudini crudeli, come ad esempio il cannibalismo. Nella
seconda metà del '400, accaddero diversi avvenimenti, come: la conquista turca di Costantinopoli del 1453
secondo la quale bisognava trovare una nuova via alternativa per le Indie orientali, ricche di seta e spezie; la
rivoluzione culturale del rinascimento e le nuove conquiste in ambito scientifico-tecnologico secondo cui si
ebbero nuove conoscenze in ambito geografico e nuove ipotesi sulla conformazione e dimensione della terra,
perfezionamento degli strumenti necessari per la navigazione oceanica, come la bussola, e nuove tecniche di
navigazione basate sullo studio dei venti; l'avvento dello stato moderno con i suoi bisogni finanziari le prime
esplorazioni vennero finanziate dalle grandi corti europee e successivamente anche dalla Royal Society di
Londra.
Le fasi dell'espansione europea furono tre:
1. 1480-1522: i protagonisti furono gli equipaggi portoghesi e spagnoli, che andavano alla ricerca di una
nuova via per arrivare alle Indie Orientali. Ottennero come risultato il controllo portoghese del mercato
delle spezie e la conquista spagnola delle Americhe. Le spezie avevano un valore economico molto
elevato, ciò dipendeva dal fatto che venivano usate come condimenti, servivano per la digestione, era
uno strumento di distinzione sociale. Alcune di esse erano utili per conservare la carne.
I portoghesi nella prima fase, videro come protagonista assoluto Bartolomeo Diaz, che doppiò il capo
di Buona Speranza (1487), Vasco de Gama che raggiunse l'India (1498-99); gli spagnoli con Cristoforo
Colombo (1492), il quale, andando alla ricerca di una rotta occidentale per le indie orientali, si imbatté
casualmente nelle Americhe, Magellano che dimostrò troppo lunga la rotta occidentale. In seguito la
Spagna colonizzò l'America centrale e meridionale, fondando ricchi imperi coloniali. L'impresa di
Magellano rivoluzionò le conoscenze geografiche, in quanto affermò la sfericità della terra, il fatto che
il Pacifico fosse un oceano a se.
2. 1580-1630: i protagonisti furono gli equipaggi inglesi, francesi e olandesi (i 'terzi arrivati'), essi
andavano alla ricerca di una rotta che raggiungesse le Indie Orientali, passando da nord-ovest, senza
passare per le rotte controllate dal Portogallo. Ottennero come risultato il fallimento delle esplorazioni,
seguito dall'inasprirsi dei rappo