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La sensibilità dei sordi alle relazioni di linearità

I sordi sembrano avere maggiore sensibilità alle relazioni di linearità rispetto a quelle gerarchiche. L'evoluzione linguistica tra sordi e udenti è uguale ma con pattern specifici e radicamento di una lingua diversa (Chesi, 2006).

Input ricevuto:

  • Fonetico: il labiale è equivoco, lascia sotto-specificata la distinzione tra vari fonemi;
  • Ortografico: le stesse strutture incomprensibili in produzione lo sono anche in comprensione. La maggioranza arriva alla competenza linguistica dopo l'adolescenza;
  • Non ci sono input per quanto riguarda le informazioni pre-linguistiche, importanti per la segmentazione del parlato.

Ricerca di Chesi, determinanti e clitici. Nel bambino udente esiste una fase durante la quale l'articolo viene omesso o usato opzionalmente, soprattutto nelle lingue germaniche. I clitici, quando usati, sono in posizione proclitica (Gianni l'ha baciata).

Ipotesi della maturazione. Le categorie funzionali maturano dopo, in questa.

In maniera si spiega l'assenza di accordo, l'uso opzionale di determinanti e di complementatori.

Small Clause Hypothesis. La grammatica di base parte dalla proiezione massimale di ogni testa lessicale in fase di sviluppo, a cui si aggiungono gli altri funzionali. Negazione e clitici vengono prodotti correttamente. Ma i verbi flessi prodotti dal bambino sono varianti dell'infinito?

Ipotesi della continuità. Il bambino dispone della conoscenza grammaticale adulta a tutti gli stadi dello sviluppo linguistico. Devono essere acquisiti lessico e proprietà inerenti alla lingua. Gli elementi funzionali sono presenti sin dalla nascita anche se non espressi. Molti funzionali non vengono impiegati finché non si conoscono le proprietà lessicali della propria lingua. Nel sordo, se determinati elementi linguistici sono assenti potrebbero non essere assenti i tratti di cui sono portatori, le loro posizioni funzionali potrebbero essere attive e legittimate da teste.

lessicali con proprietà particolari.

Lezione 7. Lingua scritta nell'educazione della persona sorda.

Nel gruppo la lingua scritta gioca un ruolo importante per integrarsi nella cultura, nella società, nello sviluppo di conoscenze, lingua e didattica. Nell'individuo è importante per l'organizzazione del pensiero, lo stimolo all'osservazione e alla riflessione, lo sviluppo linguistico e la consapevolezza. Durante una prima fase, il bambino un'iposegmentazione delle parole (scomposizione della parola o omissione di lettere che non riconoscono). La fase successiva è quella dell'elaborazione grafica: il bambino parte dal disegno per arrivare alla segmentazione, seguendo tre fasi:

  1. Quantità minima (non esistono parole con meno di 3 lettere. Queste vengono aggiunte alle parole seguenti);
  2. Varietà interna (non si leggono né si scrivono doppie);
  3. Sistema grafico e sistema ortografico (si segue prima un sistema grafico

Poi uno ortografico). I bambini già a 4 anni sono sensibili alla lingua scritta che viene ripresa nelle loro forme orali: uso del passato remoto nelle narrazioni ascoltate dalla lettura, la referenza (ad esempio, il nuovo personaggio è introdotto con un articolo indefinito).

Imparare il codice scritto. Spesso i sordi imparano a trascrivere ma non a scrivere (che presuppone un'elaborazione mentale di ortografia, struttura e comunicazione). I bambini quando imparano a scrivere e a leggere sono spinti da motivazione e fantasia. Riescono già a distinguere un testo narrativo da un testo espositivo (frasi brevi al presente).

La lingua scritta richiede: conoscenze linguistiche, conoscenze del sistema di scrittura (punteggiatura, segmentare parole, paragrafare), conoscenze testuali (funzioni e generi), conoscenze enciclopediche, conoscenze del contesto comunicativo (scopi e destinatari) e conoscenze cognitive generali (percezione e memoria).

Abilità implicate nella

lettura:

  • Competenza lessicale;
  • Inferenza del significato delle parole in rapporto al contesto e all'interno del testo;
  • Seguire la struttura sintattica del periodo;
  • Correggere le incongruenze (ritornare sulle informazioni precedenti e riformulare le successive). Dato un passaggio non chiaro sospendere le ipotesi e utilizzare le informazioni successive per chiarire.

Cornoldi 1989. Per insegnare a leggere ai sordi: Cogliere il significato letterale e tradurlo in parafrasi esponendo il concetto noto e usando parole e frasi che chiariscano e sviluppino il concetto, riesporlo ad esempio in LIS. Modificare l'approccio al testo in rapporto a scopi e consegne diversi (rapporto attivo con il testo, ad esempio cambiare la morale di una favola), ricercare i particolari su cui si ha bisogno. Individuare personaggi, luoghi e tempi (inferire anche le condizioni in cui si trovano i personaggi). Individuare azioni, eventi e risposte interne. Seguire la sequenza dei fatti a prescindere.

Dall'ordine di presentazione (fabula e intreccio). Distinguere gli elementi più importanti dai dettagli. Collegare le idee (nessi e causali fra gli eventi). Cogliere l'idea centrale. Ad un livello "adulto" c'è: utilizzare gli elementi associati al testo (note, figure, grafici, bibliografia, vocabolario). Identificare generi e funzioni linguistiche, il tono e le tecniche. Cogliere la struttura del brano ed identificare gli scopi dell'autore.

La scrittura non utilizza la lingua nativa dei sordi. Quindi per loro significa trascrivere un codice orale che non è il loro. Per questo è stato rivisto il concetto di "alfabetizzazione del sordo".

Le produzione scritte del sordo che potrebbero essere analizzate sono gli sms, post Facebook e messaggi scritti. Le produzioni scritte hanno una funzione più sociale e strumentale e meno espressiva.

I bambini sordi reagiscono attivamente alla scrittura, sviluppando ipotesi analoghe.

A quelle dei bambini udenti. Poi astraggono quei grafemi e li trasformano in fonemi. Evidentemente c'è qualcosa nel cervello che li orienta alla produzione fono-articolatoria. Il problema della scrittura per i sordi è la prosodia che nella scrittura si limita ad accenti e segni di interpunzione. La prosodia viene riprodotta dagli udenti nella mente, cosa che i sordi non possono fare. Inoltre i sordi riscontrano difficoltà nella comprensioni di elementi coesivi del testo (es: benché/affinché) e nella subordinazione, infatti nelle lingue orali si fa uso soprattutto di coordinazione.

Corrispondenza fonema-grafema. Per il bambino sordo è necessaria innanzitutto una rieducazione (lettura labiale e fono-articolazione). I bambini sordi sembra che raggiungano un'ortografia standard all'inizio e alla fine della parola (come per il labiale) mentre la parte centrale della parola comporta più difficoltà. La memorizzazione è

inizio per l'apprendimento della lingua. Inoltre, è importante considerare che la lingua dei segni è una lingua a sé stante, con la sua grammatica e sintassi, e non può essere semplicemente tradotta in forma scritta. Per valutare correttamente la competenza linguistica dei soggetti sordi, è necessario adattare i test in modo appropriato. Ciò significa considerare la posizione visuo-grafemica degli elementi e assicurarsi che non influisca sui risultati. Inoltre, è importante tenere conto del fatto che i soggetti sordi possono fare più errori nella produzione linguistica scritta rispetto a quella orale. Per quanto riguarda l'accessibilità linguistica, sembra che i sordi possano utilizzare informazioni fonologiche attraverso la lettura labiale e l'articolazione silenziosa. Tuttavia, per coloro che non hanno ricevuto una completa educazione linguistica, la forma scritta può essere l'unico modo di accedere alla lingua. Tuttavia, è importante considerare se abbia senso iniziare con la lettura e la scrittura come punto di partenza per l'apprendimento della lingua dei segni.

Arrivo di acquisizione della lingua e non punto di partenza. L'alfabetizzazione strumentale dei sordi non può essere accostata a quella degli udenti visto che i primi, a differenza dei secondi, apprendono una lingua non nativa. La logogenia utilizza la lingua scritta per arrivare alla comprensione della lingua orale. Parte dall'idea delle coppie minime per far acquisire (?) le differenti funzioni linguistiche. Questo approccio funziona solo con individui che hanno già una buona comprensione dell'italiano che può essere perfezionata.

Conclusioni dei diversi studi sui sordi:

  • Le difficoltà tra LIS e ASL sono paragonabili,
  • Uguali difficoltà tra sordi con storie educative diverse;
  • Stesse difficoltà sia in lingua scritta che parlata;
  • Errori diversi da quelli degli udenti con deficit;
  • Gli errori riguardano gli aspetti morfologici, in particolare la morfologia libera;
  • Alcuni errori sono stati descritti anche nei sordi che

Non conoscevano la LS.

Lezione 8

Valutare è calcolare o dare valore a ciò che è stato prodotto. Ci possiamo riferire alle valutazioni dei test o alla valutazione ai fini scolastici. È bene dare valore all'italiano non standard prodotto dai sordi, perché se consideriamo la loro produzione come un errore, stiamo prendendo in considerazione degli standard che riguardano gli udenti.

Problema: A cosa devono accedere i sordi per ottenere un diploma? Di fatto non sono in grado di rispondere a tutte le domande poste su un testo letterario che richiede abilità di lettura elevate. I testi letterari sono poco accessibili e non possono essere modificati. Esistono dei reali limiti nella scelta delle tracce della prova d'esame nazionale.

Esempi di testi: dei testi in prosa si riesce a fare solo il riassunto o la semplificazione. I testi poetici sono più accessibili perché parlano per immagini. Gli unici testi che possono essere resi

accessibilisono quelli scientifici. Il senso di frustrazione per inaccessibilità di un testo troppo complessocomporta sempre la rinuncia.Le difficoltà diventano evidenti nella produzione scritta. Mancano parole, frasi e talvolta anchepensieri.

Il piano educativo individualizzato (PEI): redatto per gli alunni con certificazione L104, perprogrammare gli obiettivi educativi e didattici individuali e le strategie e metodologie finalizzate alloro raggiungimento. Il PEI viene redatto in collaborazione con i genitori, operatori sanitariindividuati dalla neuropsichiatria infantile dell'ASL e dal personale insegnante. Si possono avere leseguenti situazioni:

  1. In base al PEI, lo studente ha seguito una programmazione curriculare, riconducibile cioèagli obiettivi ministeriali e rispetto a questi è stato valutato;
  2. In base al PEI l'alunno ha seguito una programmazione differenziata rispetto a quantostabilito dagli obiettivi ministeriali e quindi è

Il testo è stato valutato con riguardo agli obiettivi differenziati stabiliti nello stesso PEI.

Dettagli
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher marta_didomenico di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura e società e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bortone Carmela.