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Cristallizzazione
La cristallizzazione è una tecnica utilizzata per la purificazione delle sostanze solide.
Sfrutta il fatto che la solubilità di un soluto in un determinato solvente risulta maggiore a caldo che non a freddo —> sovrasaturazione.
La cristallizzazione prevede diverse fasi:
- Sciogliere il solido e nella minima quantità di solvente il soluto impuro.
- Togliere le impurità insolubili, le quali vengono separate nella fase che viene raccolta, la soluzione contenente le impurezze solubili e la sostanza da purificare.
- Lasciare raffreddare lentamente la soluzione, poiché la solubilità diminuisce all'aumentare del decremento, la sostanza da purificare si separa sotto forma di cristalli mentre le impurità rimangono in soluzione.
- Recuperare i cristalli del soluto tramite generalmente filtrazione.
Requisito: impurità compre tra il 10 e il 20%.
La cristallizzazione si può eseguire in quanto la concentrazione del soluto è predominante rispetto alla concentrazione delle impurità; durante il raffreddamento solo il soluto inizierà quindi a raggiungere la saturazione e a cristallizzare mentre le impurezze non raggiungono la saturazione e non cristallizzano.
Caratteristiche del Solvente
- È fondamentale la scelta dell'opportuno solvente che deve avere le seguenti caratteristiche:
- Deve sciogliere il soluto da purificare a caldo ma non a freddo.
- Non deve interferire con il soluto.
- Deve solubilizzare anche a freddo le impurità.
La cristallizazione richiede quindi soluzioni soprassature cioè in cui è disciolta e si concentra, una piccola rispetto agli altri componenti. La soluzione soprassatura si ottiene con:
- Evaporazione del solvente (lontananza)
- Raffreddamento olore o soluzioni (1)
- Aggiunta crea reazione precipitante (2)
3 tipo solvente precipitante
CRISTALLIZZAZIONE
Legata al concetto di purezza
- Uso esperienza doppia titolazione concetto concetto
- relativo assoluto minimale
- Maturo debbi impurità
La purezza al 100% non esiste. Un composto che risulta puro al 100% è perché le impurità sono minori del limite di rilevabilità di reosensibilità dei stessa analisi.
Pura è una sostanza che sottoposta e ripetuti trattamenti di purificazione presenta inalterate tutte le grandezze fisiche costruzioni costitutive.
Analisi di un composto organico
- Isolamento della sostanza da una miscela
- Purinamento dei composti isolati
- Analisi e dati iperscopici
- Preparazione dei inviti
- Osservazione costanti fisiche
- Confronto con la letteratura
La cristallizzazione uva quando le impurità sono compresa tra le 10% e il 20%. Sopra al 20% le impurità devono venne numero recorroso prima ad altra tecniche di purificazione (cristalizzazione, estrazione dell'orefina su curve di vapore).
Le impurità sono dovute a estrazioni della sostanza naturali accidentale naturali (sostanze estratte da matrici vegetali o animali); decomposizione dei vegetali residuali secondante.
Grandi differenze tra punti di fusione e aventina:
- STIAMO UNENDO PIÙ MOLECOLE
- Forze intermolecolari (attrazione ionica, legami H, dipolo-dipolo, van der Waals)
racemato
R+S → 02 gradi di purezza ← 99.99% ← in mezze-2 senza forma sovrapponibile corrente anulare
RISOLUZIONE di RACEMATI
- PER CRISTALLIZZAZIONE DIRETTA
Possiamo avere tre tipi di RACEMATO:
- Conglomerato racemico (1) - cristalli composti solo da uno dei due enantiomeri
ee +
L'aggiunta di un enantiomero puro al racemato provoca l'aumento dei p.f. della miscela.
T- → 100 | | + | | 100ee 1 ← x
utensili chirali
cristallizzazione diretta + separazione meccanicacristallizzazione frazionata è l'aggiunta un eccesso di un enantiomero puro alla soluz. sovraprena del racemato con precipita quest'enantiomero.
Cristallizzazione a due solventi
- Una scioglie bene
- L'altra non scioglie affatto
Devono essere completamente miscibili uno con l'altro e farsi poi separare per dare fasi che, a contatto con il solido, sia più pesante. Formano una fase omogenea.
- Lavaggio
Negli essiccatori, principalmente per H2O. Campana con sotto dei sali anidri che attivano H2O e la imprigionano. Per solventi con punti di fusione bassi, porre il becker (chiuso con carta da filtro eelastico, per impedire che il solvente ci passi) dove è presente il solido, e collegare con il sistema da vuoto. Se il solvente è assorbente, l'eb cambia con la pentina abbassa p, diminuire tempo Te. Se il solvente è più sensibile rimuove dalla pompa che fil il vuoto, i cristalli no racccaricarsi.
Fin qui abbiamo trattato il caso ideale, quello che si presta per primo, la cristallizzazione semplice con un solvente.
In realtà non è semplice trovare un solvente con queste caratteristiche, quindi si va in altro metodo.
CRISTALLIZZAZIONE SEMPLICE USANDO 2 SOLVENTI
- due solventi devono avere caratteristiche opposte ed essere miscibili tra loro
- estremi minimi a uno un altro che mi porta costantemente in soluzione il prodotto
Sciolgo prima con un solvente con parte solvente medio-alta anche a freddo, porto da soluzione anche a freddo punto di ebollizione.
La soluzione si aggiunge solvente che non porta in soluzione il composto innalzando alte temperature.
Questo abbassa la solubilità del 1o solvente, cambia le caratteristiche del 1o solvente, la composizione cambia.
Se viene meno un eccesso, reazione che permette la precipitazione, il 2o
solvente rende singole le varie ~.
1). Aggiungo quindi secondo solvente finché non compare un seppure precipitato
seppure accorta ora
2). Secondo solvente
E procede allo stesso maniera della precedente.
* La cristallizzazione non è sempre semplice, magari hai bisogno di più tempo e devi usare apparecchiatura da REFLUSSO
Con il REFRIGERANTE (sistema a due camere, all'interno c'è acqua che entra ed esce e raffredda, l'interno invece il contatto con il pallone).
Permette di ottenere opera possibile
Come il solvente va in sopra, risale lungo il sistema aperto: poi trova un T
più puro, si condensa cadrà all'interno del pallone. Così rinsalda solvente.
IDEALE per solventi volatili