vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La prima guerra mondiale influenzò molto la corrente modernista così come l’immaginario
britannico. Possiamo dividere il modernismo in due fasi:
-il periodo prebellico: questo periodo inizia nel 1909 (data della pubblicazione del manifesto
futurista) e termina con lo scoppio della prima guerra mondiale (1914); è una fase di
sperimentazione in tutte le arti, nella quale la guerra viene inizialmente vista in modo molto
positivo. Solo dopo però ci si rende contro della portata distruttiva della guerra che porterà a milioni
di morti e ondate di povertà e a questo punto però questa fase di sperimentazione non viene rifiutata
così come viene rifiutata la guerra ma viene tenuta più legata alla tradizione, diventa cioè meno
radicale.
-il periodo post bellico: caratterizzato da un “rappel à l’ordre” (un ritorno all’ordine). Anno
memorabile di questo periodo è il 1922 per svariati motivi:
pubblicazione di “Ulysses” di Joyce (che tratta l’Odissea di un unico personaggio, Leopold
la
Blum, contemporaneo a Joyce, nell’arco di sole 24 ore);
pubblicazione di “Jackob’s Room” di Virginia Woolf: è un romanzo “in absentia”, nel quale in
la
personaggio non viene mai introdotto fisicamente ma viene descritto e ricostruito attraverso la
citazione di luoghi e oggetti e dall’insieme di percezioni e sensazioni da essi scatenati;
pubblicazione di “The waste land” di T.S. Eliot;
la pubblicazione di “Aaron’s Rod” di Lawrence: la caratteristica principale di questo romanzo è
la
l’azzeramento del passato. Attraverso il confronto tra la storia descritta nella Bibbia e il personaggio
di questa novella che viene quasi del tutto sostituito dall’oggetto stesso, la sua “Rod” (verga), che in
realtà è un flauto, viene anche fatto un confronto tra un passato mistico e la mediocrità della
contemporaneità. Si può quindi dire che una delle parole chiave di quest’opera è simultaneità;
dello stream of conscioussness: una nuova tecnica che consiste nella libera
l’utilizzo
rappresentazione dei pensieri di una persona così come appaiono nella mente che viene realizzata
attraverso un monologo interiore;
del mithical method (metodo mitico);
l’utilizzo
“Neben einander” (simultaneità) sostituisce il “Nach einander” (la sequenzialità).
il
Solitamente i titoli introducevano un personaggio specifico o una famiglia; caratteristica principale
dei modernisti,invece, è quella di far del personaggio una figura non presentabile e viene descritto
attraverso il luogo/ la dimensione spaziale.
The post WW2 and Ted Hughes
Così come disse Theodor Adorno:“Dopo Auschwitz non è più possibile fare poesia”, fu
effettivamente difficile guardare alla poesia con gli stessi occhi con cui la si guarda prima
dell’avvento della seconda guerra mondiale. Essa creò una cicatrice, una cesura così profonda che
chi sarebbe venuto dopo avrebbe dovuto far fronte a un nuovo tipo di poesia particolare.
Questa guerra, caratterizzata da un alto livello di civiltà, provocò ma un quasi improvviso
imbarbarimento della specie umana, che fece sì che l’arte, ossia ciò che differenzia l’uomo
dall’animale, non avesse più alcun motivo per esistere. Così bisognò trovare un nuovo tipo di arte
da poter ricollegare al nuovo tipo di uomo e così fu: le strade dell’arte si ramificarono in vari
percorsi, si crea un nuovo gruppo di poeti “individuali” e non vi sono più grandi manifesti così
come era successo con il Futurismo.
Uno di questi poeti fu Hughes le cui poesie trattavano la violenza. Non è da definirsi però il poeta
della violenza, in quanto la sua idea era quella che la violenza era insita nel genere umano, nella
società e che fosse parte della sua stessa natura e della sua storia.
Ted Hughes (1930-1998),laureato a Cambridge, vive nella Brughiera e studia antropologia poiché
era molto interessato ai miti e alle tradizioni di popoli differenti; era attratto dal folklore e dai miti
slavi, in particolare, caratterizzati da animali totemici (immagini simili all’uomo che incarnano la
natura e i suoi spiriti). In questi miti risaltava soprattutto la figura del corvo (crow) (questa figura
veniva anche ripresa dal folklore celtico e da quello inglese oltre che da quello slavo).
The Crow
Questa raccolta pessimistica del 1970 nasce in occasione di una tragedia familiare, ossia il suicidio
nel 1963 di sua moglie, nel quale lui viene considerato moralmente colpevole. Quest’opera, quindi,
si pone l’obiettivo di esorcizzare quella tragedia così come fece con “Birthday letters” (1998).
“The crow” è una riscrittura della Bibbia, nel quale il poeta cerca di scoprire qual è l’errore della
Creazione. Crow è una creatura creata da Dio dalla testa piccola e il corpo molto grosso (tanto
istinto e poco cervello) le cui caratteristiche principali sono un forte istinto predatore e un forte
istinto alla sessualità (non a caso viene rappresentato con dei genitali molto grossi). Esso non viene
riconosciuto da Dio in quanto nonostante Lui cerchi di insegnargli la parola “love”,il corvo si
mostra incapace di comprenderla e la rifiuta;tutta l’opera,quindi, è mossa dalla conflittualità tra
creatura e creatore e dalle prove quasi eroiche che il corvo si trova a dovere affrontare per diventare
superiore e riscattare l’errore della creazione umana.
Lineage (From Crow)
Lineage è la poesia che apre la raccolta, il cui significato è albero genealogico (parola poco comune
in inglese) ed è scritta in verso libero, senza strofe ma con un linguaggio ripetitivo: ha cioè la stessa
struttura dell’Antico Testamento.
Scream questa parola Hughes riesce a mettere d’accordo Darwiniani e religiosi (nonostante
con
lui non dia né torto né ragione ad entrambi) in quanto l’urlo può riferirsi sia al Big Bang che alla
nascita di Gesù.
Blood della vita.
origine
Eye dimensione primordiale in quanto la vista è l’organo più usato nell’uomo primitivo.
Fear wing l’ala dell’uccello rappresenta l’andare al di là del visibile.
Bonegranite dall’osso umano nasce la roccia, ossia tutto ciò che è forte e che ci lega alla
dimensione terrestre.
Violet questa parola può significare il colore viola o il fiore e rappresenta il rigenerarsi della
natura e dell’uomo da una parte, e l’ambivalenza creata dall’unione di due colori diversi caldo e
freddo.
Guitar anche questa parola ha un duplice significato: infatti può rappresentare il suono, la
musicalità primitiva ma anche i Beatles e il movimento Hippie e la libertà (Hughes è figlio degli
anni ’60).
Sweat (sudore) rappresentare la fatica, l’attività umana ma anche il sudore biblico dopo il
può
peccato di Adamo ed Eva.
AdamMary capovolgimento nel quale è l’uomo a creare Maria (ribalta la visione
God
biblica)
Nothing con questa parola ci si rifà alla visione nichilista del post seconda guerra mondiale.
Never azzeramento dello spazio e del tempo: è come se l’orologio si fermasse alla seconda guerra
mondiale.
Il poeta con poche parole indica la grande voracità del corvo (sangue,croste,larve) e allo stesso
tempo il forte istinto della sopravvivenza.
Per quanto riguarda la fine del verso ci si rifà metaforicamente al senso di paura e di freddo nel nido
sporco di una sporcizia che porta malattie contagiose. Nido è l’unica nota positiva nella quale la
visione della nascita viene capovolta. Flith vita che nasce dal fango.
The Thought-Fox
Tratta dalla raccolta di “The Hawk in the Rain” (1957) nella quale spicca l’interesse di Hughes per
il mondo animale, in particolare gli animali selvaggi/ di natura predatrice. L’attenzione particolare
che Hughes ha verso essi è connessa alla sua idea che dopo la seconda guerra mondiale e
l’olocausto sia impossibile creare una poesia che non includa la violenza, in quanto è insita
nell’uomo e per questo motivo bisogna capirla per poterla eliminare.
La figura della volpe è ambigua, soprattutto per quanto riguarda la propria sessualità: in inglese la
volpe è pensata al maschile mentre per altre letterature, come quella cinese, è pensata sia al
maschile che al femminile. Ma generalmente è simbolo di astuzia e di fascino.
The Thought-Fox è scritta utilizzando la metrica tradizionale.
Prima strofa la strofa inizia con “I” che si riferisce al poeta. Il poeta immagina questa foresta,
che ricorda molto quella dantesca, a mezzanotte. La mezzanotte è un momento molto particolare, in
quanto è caratterizzata dal passaggio dalla notte al giorno. Il poeta è nel suo studio e si interroga sul
come fare poesia: la parola “loneliness” (ripresa poi anche nella strofa successiva) riflette proprio
l’incapacità iniziale del poeta nel trovare l’ispirazione.
Seconda strofa guardando fuori dalla finestra il poeta percepisce la presenza viva della volpe ma
essa non è definita.
Terza strofa la strofa inizia con un ossimoro (dark snow). Il poeta intravede solamente il naso
della volpe (sineddoche = parte per il tutto) che si rifà alla dimensione animale dell’odorato; i due
occhi invece si riferiscono alla dimensione della vista. La strofa termina con la ripetizione della
parola “now” che diventa metafora dei passi della volpe.
Quarta strofa la parola prints di questa strofa si ricollega alla parola printed dell’ultima:
attraverso il movimento della volpe, il poeta riesce ad imprimere su carta, ossia a scrivere la propria
poesia; si forma così una concatenazione tra la volpe e il pensiero del poeta.
Quinta strofa la parola clearings si riferisce ad uno spazio vuoto in mezzo al bosco in cui il sole
riesce a penetrare; in questo spiazzo la volpe spicca scatenando tutta una serie di sensazioni che si
fanno poi a legare al pensiero del poeta.
Quinta strofa in quest’ultima strofa la puzza nauseante della volpe (hot stink) entra in contrasto
con la neve circostante ma allo stesso tempo penetra così profondamente nell’animo del poeta che
la volpe sembra balzare nel suo pensiero. In questo modo Hughes prende ispirazione dalla natura
per poter scrivere di una metafora della poesia.
Philip Larkin
Lar