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Definizione di bullismo
Il bullismo è un gruppo di persone implicato in azioni di molestie. Può essere svolto da parte di un singolo individuo o da un gruppo; nello stesso modo la vittima può essere una persona o più. Per parlare di bullismo però non ci si può riferire ad un semplice litigio, ma è necessario che tra i litiganti ci sia un'asimmetria di forza. La vittima, infatti, non è in grado di difendersi, si trova in condizioni di impotenza di fronte al suo oppressore.
Esistono varie forme di comportamento aggressivo: quello verbale (attraverso minacce, prese in giro), con la forza (picchiando, spingendo) e quello per il quale non vengono usate né parole né contatto fisico (esclusione intenzionale, smorfie di beffeggiamento).
Possiamo distinguere tra bullismo diretto e indiretto. Il primo si riferisce a scontri aperti, diretti mentre il secondo è meno percettibile, ma ugualmente dannoso, perché consiste nell'isolamento volontario.
dal gruppo.per rilevare la portata del problema, è stato formulato da DanStudi recenti effettuati:Olweus (professore all’università di Bergen, Norvegia), un questionario che fu dato ad alunnidelle scuole elementari e medie da compilare anonimamente. Il questionario èparticolarmente importante in quanto:- fornisce una definizione di bullismo, quindi i bambini sono a conoscenza dell’oggetto delledomande;
- le risposte non devono essere generiche ma si riferiscono a periodi di riferimento bendefiniti;
- le possibilità di risposta sono ben chiare, senza problemi di interpretazioni soggettive;
- sono domande sulla reazione degli altri, quindi come vengono percepite da coloro cherispondono.
studente su settebullo. Il 15% della popolazione scolastica era stato coinvolto in episodi di bullismo; il 9% erano vittime, il 7% bulli e l'1,6% apparteneva a entrambi le categorie. Il questionario non fornisce un quadro esauriente circa la diffusione del bullismo, ma può accertare che è un problema piuttosto diffuso nelle scuole norvegesi.
Con l'aumentare dell'età, la percentuale delle vittime diminuisce sia per i maschi sia per le femmine. Di solito le vittime prescelte sono gli studenti più deboli e più giovani, mentre gli oppressori sono più grandi. Passando dalla seconda elementare alla terza media, le vittime diventano meno della metà. Per quanto riguarda i bulli, otteniamo risultati diversi: dalla seconda elementare alla terza media c'è un lieve aumento, eccetto in prima media: gli studenti, infatti, si ritrovano ad essere i più giovani della nuova scuola avendo minore accesso.
alle vittime di classi inferiori. Maschi-Femmine: Esistono grandi differenze tra i maschi e le femmine. Sicuramente i maschi sono più esposti al problema, soprattutto nelle scuole medie e sono per gran parte responsabili del bullismo rivolto alle femmine. Ma va notato che anche le femmine sono in qualche modo coinvolte, attraverso le molestie indirette, come isolare volontariamente, o calunniare. Le differenze tra maschi e femmine vanno riferite a elementi biologici e socio-ambientali. Comunque bisogna affermare che anche per i maschi la forma più usata di bullismo è quella senza mezzi fisici, quindi limitata a parole e gesti. Grazie al questionario sono state fornite informazioni sul ruolo di insegnanti e genitori di fronte al problema. Il risultato è che gli insegnanti non hanno mai discusso in classe circa il problema, e raramente hanno cercato di bloccarlo. Un problema importante è quello della supervisione durante.l'intervallo o allamensa: è fondamentale che un numero sufficiente di adulti controlli gli alunni, ma spesso la Web Community italiana per studenti, laureandi e laureati in Psicologia OPsonline.it: Appunti d'esame, statino on line, forum di discussione, chat, simulazione d'esame, valutaprof, minisiti web di facoltà, servizi di orientamento e tutoring e molto altro ancora... http://www.opsonline.it manca la capacità e la volontà. Per quanto riguarda i genitori, risulta che essi abbiano affrontato il problema troppo poco, specialmente quelli dei prevaricatori. Tra le due situazioni è sicuramente Bullismo a scuola e nel tragitto tra casa e scuola: la scuola quella che favorisce la manifestazione del bullismo, ma tra esse c'è una relazione: gli studenti prevaricati a scuola sono gli stessi che lo sono anche nel percorso. È importante intervenire soprattutto durante il percorso perché è la situazione in cuiVengono aiutati di meno. Nelle grandi città il fenomeno non è necessariamente più sviluppato, anzi c'è una maggiore influenza positiva o negativa sul fenomeno. È comunque meglio e più semplice intervenire sulle classi meno numerose e con alunni più giovani.
Persecutori e vittime: le cause e i profili
Dopo aver esaminato le caratteristiche dell'ambiente o del sistema in cui è maggiormente probabile lo sviluppo del fenomeno, esamineremo ora i diversi profili delle vittime e degli oppressori.
Innanzitutto bisogna chiarire che il bullismo, per la maggior parte delle volte, si sviluppa per un periodo piuttosto lungo. Infatti il comportamento aggressivo, tipico di un persecutore, è una caratteristica stabile; di conseguenza la vittima, se non avrà abbastanza forza da ribellarsi, non riuscirà a sottrarsi alla violenza per un periodo di
alcuni anni.Esistono diversi fattori che causano lo sviluppo del fenomeno.A volte si assiste a episodi di bullismo a causa della competizione scolastica: vedendosisuperare con i voti, i bulli reagiscono per liberarsi delle frustrazioni. Bulli e vittime spessohanno risultati peggiori rispetto alla media.
Un altro fattore decisivo è la forza fisica: le vittime sono più deboli, mentre i bulli sono piùpotenti rispetto alla media di tutti i ragazzi. L'aspetto fisico assume quindi un ruoloimportante? Avere un tratto esteriore diverso dagli altri (come per esempio i capelli rossi,essere obeso, avere un particolare dialetto) può portare ad essere ritenuto "pieno di difetti".In realtà tutti abbiamo dei difetti o delle piccole anomalie, quindi questo sta a dimostrareche l'aspetto fisico non può essere la vera causa o la singola causa della prevaricazione, maesso rappresenta solo un piccolo pretesto.
tipiche caratteristiche
Caratteristiche della vittima:- Essere ansiose e insicure di sé
- Sensibili, calme, non aggressive
- Sentirsi fallite, stupide, poco attraenti ed avere un'opinione di sé molto negativa
- Reagiscono alle violenze piangendo e rinchiudendosi in se stesse, senza dire niente ai genitori né agli insegnanti
- Vivono isolati e non hanno un amico in classe
- Hanno un atteggiamento negativo verso la violenza
- Sono fisicamente più deboli
viene diffamata come un “facile bersaglio”, debole, incapace di agire, andando così a peggiorare la situazione, in quanto anche altri compagni di classe possono intervenire alle molestie, senza sentire sensi di colpa, e nessuno è disposto a difenderlo. La vittima quindi viene sempre più considerata inutile ed emarginata in quanto gli altri compagni possono aver paura di difenderla perché credono di poter cadere nella stessa situazione.
Il comportamento antisociale che caratterizza i bulli, può essere determinato dalla mancanza di regole imposte loro; o dalla loro incapacità di seguirle. Questo loro comportamento può essere la radice di successivi problemi, come la criminalità, l’abuso di alcol.
Le cause psicologiche che sembrano influenzare lo sviluppo sono essenzialmente tre: innanzitutto sentono il bisogno di dominare sugli altri, sottomettendoli e decidendo per loro. Ricevendo scarsa
In secondo luogo, sono cresciuti in un
ambiente familiare non adeguato, attenzione