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Costruzione di macchine
29/09/11
BEEP + sito cmq.mcc.polimi.it
LIBRI CONSIGLIATI
- “Costruzione di macchine 1” McGraw-Hill
- “Mechanics of materials”
SISTEMA
- SOTTOSISTEMA A
- SOTTOSISTEMA B
- SOTTOSISTEMA N
ELEMENTI DI MACCHINE
- ALBERI E ASSI
- COLLEGAMENTI
- CUSCINETTI
- GIUNTI, INNESTI, FRENI
- MOLLE
L’Albero è un elemento che trasmette momento torcente.
L’Asse è un elemento atto a sopportare momento flessione.
Bullonature, saldature...
Nell'analisi del corpo rigido esso si considera indeformabile.
Due vettori sono scorrevoli se hanno modulo e retta d’applicazione uguale, anche se diversa l. d’o di applicazione.
Il momento
M = Vo x F = F x Vo rispetto al polo O
|M| = |F| |Po| sinφ
b = braccio
La doppia freccia indica esso è il momento.
VPo: vettore che va da O a P
RAPPRESENTAZIONE CURVILINEA DEL MOMENTO
EQUAZIONI CARDINALI DELLA STATICA
Sistema di m particelle
- PARTICELLE PUNTIFORMI
- Forze interni: forze scambiate tra particelle
- Fi: FORZE INTERNE
- Fi2: FORZE ESTERNE
I LEGGE DI NEWTON
- Fij = Fji
II LEGGE DI NEWTON
- ∑ (Fij + Fi2) = dPi2/dt = mi d2ri/dt2
- Valido ∀ particella del sistema
- Somma finita
Se considero tutto il sistema:
Le masse si mantengono costanti nel tempo:
- ∑ Fij + ∑ Fi2 = d/2 ∑ mi ri2 = ∑ mi ai = d/2 ∑ mi ri
- d/2 m c = d/2 u/2
- d m/dt c dt u
2 dt
1o EQ. CARDINALE DINAMICA
Nello spazio nulla si muove dunque:
- ∑ Fi2 c F2 = dP/dt = 0
In generale le posizioni i definite dalle:
- Coordinate baricentro
- Angoli rotazione rispetto assi
Moto di Rotazione Intorno all'Asse z
Si consideri un corpo rigido che ruota intorno ad un asse fisso, coincidente con z. Introdotte le coordinate cilindriche (ρ, φ, z) si ha che dopo una rotazione di angolo φ le coordinate (x, y, z) diventeranno (x', y', z').
- x = ρ cos(φ + ϑ)
- y = ρ sin(φ + ϑ)
- z = z
Questa espressione vale in grande, ∀ φ ed è non lineare. Dal punto di vista degli spostamenti abbiamo che
- u = ρ [cos(φ + ϑ) - cos φ]
- v = ρ [sin(φ + ϑ) - sin φ]
- w = 0
Per ottenere lo spostamento infinitesimo si deve calcolare le differenziali dei componenti dello spostamento
- du = -ρ sin(φ + ϑ) dϑ
- dv = ρ cos(φ + ϑ) dϑ
- dw = 0
ϑ = 0 →
- du = -ρ sin φ dϑ
- dv = ρ cos φ dϑ
- dw = 0
dW = 0
Questa espressione è lineare in ϑ e può essere espressa con notazione vettoriale
du = dϑ ẑ x x
Se e è un vettore arbitrario, la rotazione intorno a uno asse de(ẑ), dϑ e x x, possiamo dire
du = dϑ e x x
Nelle formule che scriveremo da qui in poi si ometterà il simbolo di approssimato
in quanto si assume che per piccoli angoli
sinφ ≈ φ << cosφ ≈ 1
Di conseguenza scriveremo
vp = v0 + δZ⁄δt (Z - L0)
La massa di un volume dV vale dm = ρ(x̅) dV
La massa TOTALE si può calcolare come
m = ∫Ω dm = ∫Ω ρ(x̅) dV
dV = dx dy dz
La DENSITÀ MEDIA vale (teorema della media)
ρ̅ = 1/V ∫Ω ρ(x̅) dV
Oltre alle FORZE CONCENTRATE si definiscono anche FORZE PER UNITÀ DI VOLUME:
- Si definisce la DENSITÀ per unità di volume f̅(x̅)
- Per esempio il peso specifico: f̅n(x̅) = g̅ ρ(x̅)
- Si calcola la forza elementare f̅(x̅) dV
- Si calcola l'integrale della forza elementare:
RISULTANTE
F̅ = ∫Ω f̅(x̅) dV
MOMENTO
M̅0 = ∫Ω (p - o) x f̅(x̅) dV
BARICENTRO GEOMETRICO E CENTRO DI MASSA
x̅c = 1/V ∫Ω x̅ dV ; bar. geometrico
x̅m = 1/m ∫Ω x̅ ρ(x̅) dV ; centro di massa
x̅c ≈ x̅m se la densità è costante
RISULTANTE DELLE FORZE PESO
F̅ = ∫Ω g̅ ρ dV = g̅ ∫Ω ρ dV = g̅ m
MOMENTO
M̅0 = ∫Ω (p - o) x g̅ ρ dV = ∫Ω [(x - x0) ρ dV] x g̅
= ∫Ω x ρ dV - ∫Ω x0 ρ dV] x g̅ = 1/m ∫Ω x ρ dV - x0 ρ] x ρ m = (xm - x0) x R̅
CIR PER MOTI DI TRASLAZIONE
convenzionalmente si attribuisce al moto di
traslazione come CIR il punto improprio e alle rotazioni sul moto.
3 GRDL
- PROPRIO: roto-traslazione
- IMPROPRIO: traslazione
- due cause (1 gdl)
- l'ANGOLO per roto-traslazioni
- lo SPOSTAMENTO per le traslazioni
STATICA DEL CORPO RIGIDO 2D
Ipotesi: corpo rigido sottile → z = 0
forze nel piano: Fx ≠ 0, Fy ≠ 0, Fz = 0 → Fx ≠ 0 Ry ≠ 0 Rz = 0 Mx = 0 My = 0 Mz ≠ 0
Si considera il momento su scala: M = Mz
EQUAZIONI CARDINALI
Rx = N1Σi=1Fi,x + ∫Ω Fx(x, y) dΩ = 0
Ry = N2Σj=1Fj,y + ∫Ω Fy(x, y) dΩ = 0
M0 = N1Σi=1[(xPi - x0)Fi - (yPi-y0)Fxi + N3Σj=1Mj + ∫Ω[(x-x0) fy(x, y) - (y-y0) fx(x, y)]dΩ = 0
CONCLUSIONI
- 3 GRDL
- u2+v2+w2 con q2≡ qx2+ qy2+ qz2, si abbandona le notazioni vettoriale
- vp = v0 - 9(yp-y0) vp = v0 + 9(xp-x0)
- Il moto piano è sempre ascrivibile come la rotazione attorno ad un punto detto CIR,
eventualmente improprio
- yp - 9(yp-yCIR) oppure up = u0 vp = 9(xp-xCIR)
ALTRI VINCOLI
- IL PATINO A TERRA
Permette al corpo rigido solo di muoversi parallelamente a una retta. Introduce perciò il GDV lasciando 1 GDL. H’ sua C’ si trova solo all’∞.
MANICOTTO
BIPATTINO
Analogie al pattino:
- il MANICOTTO permette solo la traslazione → CIR all’∞
- il BIPATTINO consente un moto composto dato dalla traslazione nulla due direzioni.
Il luogo dei punti cui CIR al BIPATTINO è la RETA IMPROPRIA
Il BIPATTINO consente ogni moto traslatorio, cui non ammette rotazione, e di può sempre essere scomposto sempre nelle direzione graficamente rappresentate da quelle NORMALE e quella TANGENTE. Quindi ammette infinití CIR all’∞ il cui ‘luce’ sia un ici luogo geometrico dei CIR è cio tutta IMPROPRIA.