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Estratto del documento

IL TESTO DESCRITTIVO

Definizione

La descrizione è un testo in cui l'autore rappresenta con grande attenzione persone, animali, oggetti, luoghi, fatti o situazioni che desidera far conoscere ai suoi lettori in modo concreto ed oggettivo.

La descrizione può essere:

  • oggettiva quando ha lo scopo di rappresentare la realtà così com'è, clinica e distaccata;
  • soggettiva quando attraverso la descrizione l'autore esprime i propri sentimenti e stati d'animo.

È opinione diffusa che descrivere significhi essenzialmente rispondere alla domanda "com'è fatto?", ponendo così l'accento solo sull'aspetto visivo. In realtà, però, si descrive bene solo se si osserva la realtà con tutti i sensi.

b) Disposizione degli assi degli ruote:

  • assi paralleli;
  • assi concorrenti (piano conico);
  • assi sghembi (innestare gli ingombri)

c) Tipologie di trasmissione:

  • centrale: garantisce compattezza ed economicità, con possibilità di avere rendimenti elevati;
  • variazioni a gradino: quando la motrice viene collegata a varie condotte (cambio automobile);
  • variazione continua: difficile da ottenere con sistemi meccanici e che genera maggiori perdite di rendimento.

Nel caso di rapporto di trasmissione costante si può classificare una trasmissione in base al moto delle due onde come:

  • ingranaggi cilindrici fanno dei rapporti di trasmissione fissi bassi, con precisioni di trasmissione elevate con rendimenti spinti, nonché il cambio automatico;
  • vite senza fine + corona ha un rapporto di trasmissione spinta (la vite motrice deve girare ad una "U" molto elevata per far girare la corona ad una "U" bassa), ma un rendimento molto basse. Oltre il 50% però ha il vantaggio di non consentire moto retrogrado e questo è molto utile ad esempio nei montacarichi, molto oltre il 50% esso si conserva anche attiva nelle regolazione di miele adattamento.

TRASMISSIONI AD INGRANAGGI

Queste trasmissioni sono estremamente (ε = cost) e vengono utilizzate per trasmettere potenze elevate: possono essere ad assi paralleli, concorrenti (incidenti), oppure sghembe a seconda delle esigenze. Quelle ultime vengono difficilmente utilizzate per trasmettere elevate potenze poiché ci sono elevati strisciamenti che riducono il rendimento.

Le ruote dentate possono essere dentature dritte o elicoidali: le seconde sono più diffuse delle prime in quanto danno maggiori garanzie in termini di resistenza e trasmissioni di tensione.

Queste trasmissioni sono derivati dalle ruote di frizione: siccome F = 2·N (con F1/0,1), la ruota motrice deve sviluppare una forza normale elevata per sviluppare una coppia importante, ma questo non è realizzabile in pratica e si passa alla trasmissione per interferenza.

Geometria dei profili coniugati

I profili coniugati sono quelli in cui in entrambe le ruote, trasmettono grazia ai contatti. Abbiamo già che il profilo coniugato più adatto a trasmettere tensione è il profilo ad evolvente, ma vediamo da dove proviene:

consideriamo due pulegge collegate con una cinghia come sopra. Questo sistema è uniforme (ε = cost) ed anziché trasmettere per attrito trasmette attraverso un capo di reazione che si realizza sulla cinghia. Il vantaggio principale (da cui deriva il riconoscimento), della cinghia, si suppone essere avvolta varie volte attorno alla puleggia e aiutano nello svolgimento del moto non ci sono slittamenti. Infatti esibiscono una spira alla puleggia motrice si stende nuovamente sulla puleggia condotta evitando la situazione di pattinata.

CONDIZIONE LIMITE DI INTERFERENZA

IN FASE DI TAGLIO DELLA RUOTA CON LA DENTIERA

AD - Rp senθ = 0

CD - AD tgθ = 0

CD = Rp senθ tgθ =

Rt = Rp senθ =

se z≅H allora:

CD = m z

m = RR senθ

2RR senθ/z

2/z = 1/sen2θ - 1

CONDIZIONE DI INTERFERENZA

NEL TAGLIO CON SPOSTAMENTO

X > 0 quando mi allontano dal centro

X < 0 quando mi avvicino dal centro

A

A ottenere la retta di contatto in cui i trovano, avremo che AB = R1 + R2 cosθ, e quindi per comodità si pone R1 = x => R2 = AB - x :

R1 + R2/R1 R2 = AB/ x (AB - x) σ = √KE • g • AB/x (AB + x)

KE e g sono indipendenti da x, per cui è possibile graficare l’andamento della pressione di contatto σ in funzione di x, in modo da capire come varia per tutti i contatti K che si trovano all’interno di MN:

legenda

  • denti in presa
  • denti in presa

O H Pa C M N Pb B

AB x

gli asintoti x = 0 ed x = AB sono quelli che rappresentano il contatto in A ed in B (immobile) Esaminiamo la variazone in C in cui avviene il contatto nel punto H in ui inizia il ingranamento avrei una perssione di contatto sul dente pari a quella della curva rossa e per bisogno considerare che ad una distanza pari al passo base Pb due miei denti ci sono un’altra coppia di denti in presa (continuità del moto), e questo abbassa il valore

TENSIONE DI LEWIS (FLESSIONE)

e sicuramente che esisteranno una minore Tmax e quindi esisterà una maggiore Y. Infotest `la quota denti (x), esso varia inf. K. qui seriquante all' aumentare di z, facile per z -> Q: cuo' sv _______ alla len "tura auverieta.

Con questa approssimazione avrò uno stato tensiomale su a questo tipo: ficoen. la forte che mi screscia e la style di tessione in qua do il dente puzure un ciclo di fatica sturner: la componenti ___________ andanno Nr in favore di stirpeva, sia __' a' compensore e diminuire la tensione alia quale il reslotore il dente (euchi' ne ha un ______ molpi lento.

Pertanto chimeneremo

σl w = Fl

quaste due formuli appema

CASO STATICO: pe. (l impegnano la colibrahomepage come a Uvelle potie.

Liw, = 0,6 σHZ

Bisogna considerare, per la possibilità di tagliare un numero ancora inferiore di denti effettuare con estrazione (X < 0) e diminuendo Z finché non si verifica il vincolo su ε11.

ε11 Z εZ EFF εX 17 49 0,3469 0,88% ✗ 16 46 0,3418 0,62% ✗ 15 43 0,3488 0,39% ✓

Se Z = Zmin = 15 è rispettato il vincolo su εX, però dobbiamo verificare anche che lo sforzamento necessario a realizzare 15 denti non superi il VALORE LIMITE.

X = 0,5 mm :

X = 1 Zmin - Xn2

2 = 0,12> → a dimensionale

essendo X < 0,5 va bene

Abbiamo due possibili soluzioni costruttive per questa trasmissione:

  • Z1 = 15 SOLUZIONE
  • Z2 = 43 O
  • Z1 = 20 SOLUZIONE
  • Z2 = 57 II

Avendo trovato φ = 1 e avendo trovato ZW, vediamo quali moduli sono associati a queste soluzioni:

m1 = 3√8kW (1+1)ZW = 3√9.86*106 m3 = 6,63*103m = 6,3 mm

Ora, rifacendoci alla tabella della slide 19, dobbiamo ancora prendere il modulo consigliato superiore o uguale a quello trovato => m1 = 8 mm.

m1 = 6 mm va bene con riserva.

m11 = 3√9,36*106 m3 = 4,94*103m = 4,97 mm = >mII= 5 mm.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
115 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/14 Progettazione meccanica e costruzione di macchine

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Regan1979 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Costruzione di macchine e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cortese Luca.