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STATO DI DIRITTO DEMOCRATICO E COSTITUZIONALE
Costituzione (art. 1 Cost.): "La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali" (Art. 5 Cost.) "La Repubblica è costituita dallo Stato, dalle regioni, dalle province e comuni..."
PLURALISTA/REGIONALISTA/AUTONOMISTA (Cost.): STATO14 "L'Italia... consente in condizioni di parità con altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni" (art. 111);
STATO 'INTERNAZIONALISTA
Ricordiamo che:
Nel nostro ordinamento, lo Stato è uno degli enti espressivi della comunità nazionale, nelle sue varie articolazioni. La comunità nazionale viene chiamata dalla Costituzione 'Repubblica'. (art. 114 Cost: la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane e dallo Stato)
Ogni ente espressivo della
comunità nazionale (Stato, Regione) deve essere ispirato allademocrazia (sovranità popolare) e agire in conformità alla Costituzione. L'insieme dei principi (es. uguaglianza) delle libertà (es. di manifestazione del pensiero) dei diritti (es. diritto alla salute) contenuti nella Costituzione costituiscono fini dell'azione statale (e pubblica in generale) e parametri della sua legittimità. (parametri= termini di confronto per giudicare su qualcosa). RIEPILOGANDO: Quali sono gli elementi costitutivi dello Stato? Forma di stato: come si definisce questo concetto? Sapreste nominare una 'forma di stato', per esempio? Come definireste uno stato 'pluralista/internazionalista'? Come definireste uno 'stato internazionalista'? Le forme di governo Gli organi dello stato hanno tra di loro, e rispetto alla sovranità popolare, rapporti diversi. FORMA DI GOVERNO, LA QUALE La varietà di questi rapporti èLa forma di governo riguarda in particolare i rapporti tra l'organo legislativo (Parlamento) e l'organo esecutivo (Governo).
Il concetto di forma di governo descrive il modo in cui si atteggiano i rapporti tra organo legislativo (Parlamento) e organo esecutivo (Governo).
Il principio-base della forma di governo: No Taxation without Representation.
Nella tradizione costituzionale occidentale il potere che guida l'amministrazione e pertanto spende il denaro pubblico (il governo) è sottoposto al controllo dell'organo rappresentativo del popolo (il quale paga le tasse e fornisce il denaro pubblico: il Parlamento), che approva il bilancio dello Stato e autorizza il prelievo fiscale.
La separazione dei poteri attiene alla e all'interno di esso possono darsi varie combinazioni dei rapporti tra Governo e Parlamento, che costituiscono la vera e propria forma di governo.
Quando tutta l'azione politica del governo (entrata e durata in carica,
Vedremo subito la differenza) che una norma dell'ordinamento abilita a produrre diritto del diritto'. È UNA APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI e che sono detti 'fonti LEGALITA'. EMANARE NORME È UN POTERE, E OCCORRE ALLORA CHE SIA PREVISTO E REGOLAMENTATO DA ALTRE NORME. Questa 'abilitazione' può essere nella forma di un elenco che nomina un certo numero di atti e dice che questi atti sono fonti del diritto:
Art. 1 cod. civ. "Sono fonti del diritto: la legge i regolamenti gli usi"
L'elenco sarà integrato da altre norme che definiscono che cosa è una legge. Nel nostro "Ogni disegno di legge, presentato a una ordinamento l'art. 72 della Costituzione dice: Camera, è, secondo le norme del suo regolamento, esaminato da una Commissione e poi dalla Camera stessa che l'approva articolo per articolo e con votazione finale". Ogni atto che è frutto di questo procedimento è una legge.
ordinaria (= standard). Le fonti del diritto che vigono nel nostro ordinamento non sono però tutte racchiuse nel piccolo elenco dell'art. 1 del codice civile.Costituzione
Molte le ricaviamo dalla che nomina e definisce numerosi atti normativi, anche con proposizioni che possono apparire indirette o ellittiche, come l'art. 77 Cost."Il Governo non può senza delegazione delle Camere emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria. Quando in casi straordinari di necessità ed urgenza il Governo sotto la propria responsabilità adotta provvedimenti provvisori con forza di legge deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni. I decreti perdono efficacia sin dall'inizio se non sono convertiti in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione."
Questa disposizione piuttosto complicata (che studieremo più in dettaglio inIl decreto-legge è un atto normativo che disciplina il procedimento di formazione delle leggi. Le norme sulla produzione del diritto stabiliscono quali atti possono porre norme giuridiche, come devono essere formati e le loro relazioni reciproche.
Le norme sulla produzione sono presenti in Costituzione e gli atti normativi la cui norma sulla produzione si trova nella Costituzione sono detti atti primari. I principali atti primari sono la legge ordinaria, il decreto legge e il decreto delegato.
Anche le fonti primarie, come la legge o il decreto legislativo, possono contenere norme sulla produzione. Ad esempio, l'articolo 1 del codice civile o l'articolo 4 del codice civile (il codice civile è un decreto).
Il codice civile (art. 3 c.c.) dice: "I regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge".
I 'regolamenti' sono particolari atti normativi che è competenza del Governo porre in essere. Stabilire che "non possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge" significa che in caso di contrasto tra una legge e un regolamento successivo nel tempo, il secondo non è in grado di modificare la legge e sarà disapplicato o annullato.
Gli atti normativi che hanno la loro norma sulla produzione in una fonte primaria (legge o atto equiparato) sono detti atti secondari e sono subordinati agli atti primari.
Dal gradino in cui una fonte è collocata dipende la sua 'forza' che consiste nella capacità di prendere il posto di un atto precedente, in caso di contrasto, abrogandolo.
La legge non può abrogare la Costituzione (cui)
è subordinata) e non può farlo alcunatto primario (tanto meno uno secondario): occorre utilizzare un tipo particolare dileggi (leggi costituzionali e di revisione costituzionale)
Un decreto delegato del Governo può abrogare una legge ordinaria del Parlamento e viceversa: sono equiparati
Un regolamento non può abrogare né la Costituzione né la legge perché è subordinato a entrambi
Una fonte del diritto che è istituita dalla Costituzione si chiama:
a) Primaria
b) Costituzionale
Una fonte del diritto che è istituita da una legge si chiama:
a) Secondaria
b) Sulla produzione
c) Legittima
Come si chiama una norma che istituisce una fonte del diritto o ne descrive il procedimento di formazione? (norma sulla produzione)
Abrogazione e annullamento
Gli atti normativi possono essere pari ordinati (legge e decreto-legge) oppure subordinati l’uno all’altro (la legge è subordinata alla Costituzione, il regolamento è subordinato a entrambi)
Il rapporto di pari-ordinazione o di subordinazione che intercorre tra due atti è importantissimo per risolvere i casi in cui i loro contenuti contrastano (antinomia) e sapere quale dei due applicare.
In generale, tra due atti pari-ordinati i cui contenuti sono contrastanti PREVALE QUELLO PIÙ RECENTE e il più vecchio è abrogato.
Quando un atto normativo è abrogato continua a essere applicato ai casi che si sono realizzati quanto era in vigore, ma non si applica più a quelli successivi al momento dell'abrogazione.
Tra due atti dei quali uno è subordinato all'altro, se quello subordinato contrasta con quello superiore non è in grado di abrogarlo; è viziato e può essere annullato.
Quando un atto normativo è annullato non solo non si applica più ai casi che si verificheranno dopo l'annullamento, ma in genere non si applica ai casi che si sono verificati prima di allora, se si.
Tratta di ipotesi ancora suscettibili di essere decise dal giudice, o di facoltà ancora suscettibili di essere esercitate dai loro titolari. Che senso ha tutto questo? Gli atti primari (legge, decreto legge, decreto legislativo) sono posti in essere dagli organi politici (Parlamento e Governo) che hanno il compito di regolare i bisogni della nostra società adattando le regolamentazioni delle diverse materie a esigenze via via nuove e diverse. È dunque logico che l'atto più recente prevalga sul più vecchio; d'altro canto, l'atto abrogato continua a regolare i casi che sono sorti prima dell'abrogazione perché sarebbe molto ingiusto che io, che ieri ho compiuto un atto che sapevo avere certe conseguenze, sia esposta a subire le conseguenze che ha oggi, in forza della nuova legge, e che ieri in forza della vecchia legge non aveva."