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SECONDO TEMPO A GIUSTIFICAZIONE DELLA SCELTA OPERATA

UTILIZZANDO,AFFERMAZIONI DEL TIPO:’HO FATTO IL MEGLIO CHE

POTEVO’. Una seconda emozione studiata è la rabbia , che ha

effetti rilevanti nel processo decisionale. La rabbia potrebbe portare

i decisori a essere meno efficaci nella raccolta e valutazione delle

informazioni o potrebbe portare a una minor percezione del rischio

delle decisioni intraprese .

Il processo decisionale a livello di gruppo

Anche se il processo decisionale viene visto come un processo

individuale ,è tipico per molti individui partecipare a importanti

decisioni lavorando insieme come un gruppo le cui scelte sono in

grado di risolvere i problemi organizzativi. Ciò è particolarmente

vero nelle organizzazioni ad alto coinvolgimento . il processo

decisionale di gruppo è alquanto simile a quello individuale

descritto in precedenza. Ilo processo decisionale di gruppo però

sarà diverso da quello individuale perché composto da svariati

individui .

Le trappole del processo decisionale a livello di gruppo

Il processo decisionale di gruppo può portare a risultati positivi ma

può portare anche a risultati indesiderati. Le norme di gruppo,i suoli

dei suoi membri, i modelli disfunzionali di comunicazione e la troppa

coesione possono scoraggiare il gruppo producendo decisioni

inefficaci. Alcune trappole nel processo decisionale di gruppo

sono:groupthink,la distorsione comune delle informazioni,la

conflittualità interna causata dalla diversità e lo spostamento del

rischio.

Goupthink( pensiero di gruppo)

Si ha questo fenomeno quando i membri di un gruppo mantengano

o ricerchino consenso a spese dell’identificazione di un serio o

onesto dibattito , focalizzandosi troppo sul consenso escludendo la

considerazione di alternative interessanti . questo fenomeno può

verificarsi in un gran numero di situazioni:i membri del gruppo si

piacciono vicendevolmente,i membri del gruppo hanno molto

riguardo per la saggezza collettiva del gruppo,i membri del gruppo

provano soddisfazione nell’essere parte di un gruppo che abbia

un’immagine positiva di se stesso. Sono almeno otto i sintomi

specifici tipicamente associati al fenomeno del groupthink: l’auto-

censura(i membri a conoscenza di errori e difetti preferiscono non

farli presenti al gruppo),la pressione (i membri mettono pressione a

coloro vogliono rovinare l’armonia o consenso nel

gruppo),l’unanimità(si ipotizza che i membri rimasti in silenzio

siano in totale accordo con il gruppo),la razionalizzazione(i membri

si costruiscono fondamenti logici complessini moda da ignorare i

campanelli d’allarme),l’invulnerabilità(i membri sviluppano

un’illusione di invulnerabilità arrivando a ignorare qualsiasi

pericolo),i guardiani della mente(alcuni membri si fanno da scudo a

fatti,critiche o valutazioni che possano alterare l’unanimità e

invulnerabilità),la moralità(i membri credono nella moralità che ha il

gruppo) e infine gli stereotipi(proteggono la posizione assunta dalle

persone). Il pensiero di gruppo non è una garanzia di una decisione

scadente ma più semplicemente incrementa la probabilità di un

risultato negativo.

La distorsione comune delle informazioni

Porta i gruppi a trascurare consciamente le informazioni detenute

da uno o pochi membri , focalizzandosi su quelle comunemente

detenute dalla maggioranza, rischiando di trascurare aspetti e idee

potenzialmente importanti. Questa distorsione potrebbe togliere un

vantaggio che si potrebbe avere dalla decisione di gruppo , cioè

portare informazioni e prospettive uniche da ciascun individuo

membro.

La conflittualità interna causata dalla diversità

In molti gruppi le idee diverse non sono discusse in altri potrebbero

portare conflittualità e fratture all’interno del gruppo. Le

conflittualità interne dovute alla diversità si hanno con maggior

probabilità quando gli individui si sentano rafforzati dalle proprie

idee e non sia stato istituito alcun meccanismo finalizzato a

canalizzare in maniera produttiva le opinioni dei membri in

disaccordo.

Lo spostamento del rischio

Il fenomeno dello spostamento del rischio è la denominazione che

viene data al risultato delle scelte più rischiose prese da parte dei

gruppi rispetto a quelle individuali, proiettandosi si meno alla

cautela e più al rischio. Questo risultato avviene perché ogni singolo

membro del gruppo pensa di non poter essere incolpato per una

decisione scadente.

Le tecniche per il processo decisionale a livello di gruppo

Prima che il gruppo possa raggiungere una decisione , sarà

importante capire quali siano le tecniche da adottare per

incoraggiare una discussione complessiva ed efficace. Sono state

sviluppate varie tecniche:la tecnica del brainstorming,tecnica del

gruppo nominale,la tecnina Delphi,l’inchiesta dialettica e

l’avvocato del diavolo.

Il brainstorming

Nel corso della raccolta delle informazioni è importante aumentare

il numero di idee . queste idee però se vengono immediatamente

criticate dal gruppo non saranno mai proposte e prese in

considerazione , se invece non fossero valutate immediatamente i

membri potrebbero offrire un certo numero d’input anche se non

fossero certi del valore delle proprie intuizioni. Questa è l’essenza

del brainstorming che all’interno dei gruppi presenta le seguenti

peculiarità:è incoraggiata l’immaginazione,sono incoraggiati l’uso

e la creatività delle idee altrui,non esiste criticismo verso alcuna

idea,la valutazione è rinviata al momento in cui il gruppo abbia

esaurito la produzione di nuove idee. Un fatto evidente è che il

brainstorming di gruppo è meno efficace di quello individuale

perché molti individui si convincono che il criticismo all’interno del

gruppo non sia del tutto eliminato e sia solo silenzioso ,alcuni

membri siano semplicemente distratti dal rilevante ammontare di

discussioni tipico di una sessione di brainstorming di gruppo. Le due

tecniche più usate per superare i problemi del brainstorming sono il

brain-writing(i membri del gruppo si fermano più volte nel corso di

un incontro per scrivere le proprie idee,poi rappresentate su una

lavagna) e il brainstorming elettronico(i membri del gruppo siedono

intorno a un tavolo di fronte ai propri computer creando più idee

possibili ,da inserire in un database, poi proiettate in un grande

schermo visibile a tutti).

La tecnica del gruppo nominale

Utilizzata per superare alcune forze in grado d inibire il processo

decisionale. Nella sua forma di base ,essa implica un incontro

decisionale che segua quattro regole procedurali:gli individui seduti

intorno a un tavolo buttano giù le proprie idee in silenzio e senza

discutere,ogni membro presenta un’idea al gruppo e non è

permessa discussione,dopo la registrazione nella lavagna e nel

database i membri inizieranno la discussione con l’obiettivo di

chiarire e valutare infine si terminerà con un voto anonimo e

indipendente o con una classificazione delle alternative proposte. La

tecnica del gruppo nominale elimina gran parte dell’interazione tra

i membri del gruppo. Le discussioni e le interazioni avvengono una

sola volta in tutto il processo e la scelta finale di un’alternativa

avviene in silenzio e dipenderà da un processo di addizione

impersonale.

La tecnica Delphi

In questa tecnica i membri non devono trovarsi fisicamente vicini ,

ma sono sollecitati a dare i propri giudizi dalle proprie abitazioni o

luoghi di lavoro. I membri del gruppo rispondono a un questionario

sui temi di principale interesse. Le loro risposte vengono riassunte

e i risultati sono consegnati al gruppo come feedback e in base a

ciò possono rispondere nuovamente e se vogliono cambiare il loro

giudizio. Alcuni approcci della tecnica fanno uso di due soli insiemi

di risposte , mentre altri ripetono il porocesso ’domanda-sommario-

feedback’ svariate volte prima di raggiungere una decisione che si

otterrà dalla media delle risposte date dai membri all’ultimo

questionario. Questa tecnica è adatta a gruppi formati da membri

che si trovano in aree geografiche diverse.

L“inchiesta dialettica e l“avvocato del diavolo

Entrambe le tecniche considerano la tendenza del gruppo a evitare i

conflitti nel valutare corsi d’azione alternativi e a ignorare

prematuramente le differenze interne qualora queste possano

affiorare. L’inchiesta dialettica richiede che due diversi sottogruppi

sviluppino vari assunti e raccomandazioni al fine d’incoraggiare la

piena discussione delle varie idee. I due sottogruppi discuteranno

delle loro rispettive posizioni .L’avvocato del diavolo richiede che

un individuo o un sottogruppo argomenti contro una determinata

azione raccomandata da altri membri del gruppo. Entrambe le

tecniche utilizzano una sorta di conflitto ’costruttivo’ e sono

orientati all’apprendimento e aiutare il gruppo a scoprire nuove

alternative. Malgrado le somiglianze tra le due tecniche vi sono

delle differenze: 1)la tecnica dell’inchiesta dialettica richiede che i

membri del gruppo sviluppino due diversi punti di vista,uno che

sviluppa una raccomandazione basata su insieme di assunti e

l’altro che elabora raccomandazioni diverse sulla base di assunti

eterogenei aiutando il conflitto costruttivo e assicura un’accurata

visione2)la tecnica dell’avvocato del diavolo richiede che il gruppo

generi un solo insieme di assunti e una singola raccomandazione

che sarà poi criticata dall’avvocato del diavolo. Entrambe sono

efficaci nell’individuazione di soluzioni di alta qualità e nel controllo

di fenomeni di gruppo indesiderati e capaci di reprimere la piena

esplorazione dei vari temi ,ma nello stesso tempo portano a un

minor livello di soddisfazione .

Chi dovrebbe decidere? Processo decisionale a livello

individuale vs. processo decisionale a livello di gruppo

Verranno riassunti i vantaggi e svantaggi che contraddistinguono un

individuo rispetto a un gruppo all’atto del dover prendere una

decisione.

Il coinvolgimento dei subordinati nelle decisioni manageriali

Nelle organizzazioni ad alto coinvolgimento i subordinati prendono

importanti decisioni ma ci sono decisioni che sono di esclusiva

responsabilità dei manager che decideranno il grado di

coinvolgimento dei subordinati all’interno del processo avendo un

ruolo di assistenza . Vrom e Yetton hanno evidenziato come il

corretto livello di coinvolgimento dipenda dalla natura del problema.

Il loro metodo richiede che i manager si preoccupino di

diagnosticare il problema e che essi determinino il grado con cui

coinvolgere i subordinati. Il livello di coinvolgimento ottimale nel

processo decisionale dipende dal probabile effetto c

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
81 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/10 Organizzazione aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Oris633 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia dell'organizzazione aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università della Sicilia Centrale "KORE" di Enna o del prof Faldetta Guglielmo.