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VIDEOLEZIONE DISLESSIA, LEGGIBILITÀ, FONT 1 PARTE
Leggibilità: termine ambiguo che si riferisce a due concetti, in inglese si può tradurre come legibility, carattere tipografico; readability, scorrevolezza di lettura e facilità di comprensione del significato.
La dislessia evolutiva è un disturbo dell'apprendimento che si manifesta attraverso una difficoltà a imparare a leggere in modo accurato, fluente e di comprensione. Questi problemi si presentano nonostante le opportunità di apprendimento siano adeguate. È un disturbo che vede la partecipazione del 5/7% della popolazione scolastica e si ottiene indipendentemente dalla lingua.
Le manifestazioni possono essere diverse: la dislessia ha un'origine genetica. Si osservano diversi problemi che hanno le persone con dislessia evolutiva, soprattutto la difficoltà nell'operare la decodifica da grafema a fonema, cioè corrispondere un simbolo scritto a un suono.
L'apprendimento di questa abilità è fondamentale per poter apprendere ed è alla base dei primi passi nell'apprendimento della lettura. Altre difficoltà sono la consapevolezza fonologica, i movimenti oculari, hanno maggiori fissazioni e saccadi più brevi (fissazioni: persone normali 7, persone dislessiche 20), confusione tra alcune lettere che sono speculari (b e p), problemi di affollamento, cioè se gli stimoli e le lettere sono troppo vicine non si riescono bene a distinguere; difficoltà ad automatizzare la lettura, verso i 7/8 anni c'è in teoria un passaggio alla lettura in cui si riconoscono parti delle parole e ciò è difficile per i soggetti con la dislessia; altri disturbi sono nel processamento sequenziale e le lettere sono in sequenza; difficoltà nella percezione di stimoli visivi e uditivi rapidi, hanno una durata molto breve. Inoltre, almeno il 50% delle persone con dislessia ha anche problemi.
livello scolastico nei confronti degli alunni con dislessia. Questa legge prevede l'adozione di misure specifiche per favorire l'inclusione e il successo scolastico di questi studenti. Tra le misure previste ci sono l'individuazione precoce del disturbo, l'adattamento dei materiali didattici, l'assegnazione di un insegnante di sostegno e la possibilità di svolgere prove di valutazione alternative. Inoltre, la legge prevede anche la formazione degli insegnanti per affrontare al meglio le esigenze degli alunni con dislessia.livello scolastico nei confronti di persone con questi disturbi specifici di apprendimento: indica strumenti compensativi che possono essere utilizzati per favorire l'apprendimento per persone con dislessia. Tra questi strumenti abbiamo la sintesi vocale, accanto alla lettura si dà la possibilità di sentire cosa è scritto nel testo, i font e strumenti che facilitano la leggibilità in termini anche di spaziature oppure ci sono software specifici per i dislessici. Questa legge prevede anche dei criteri dispensativi per cui, a livello scolastico i dislessici hanno dei programmi che sono fatti a misura e che tengono conto delle difficoltà in modo tale da raggiungere gli obiettivi ma comunque alleviare le difficoltà. Le diverse ipotesi e i problemi rilevati nei dislessici possono guidare il tipo di strumenti compensativi proposti, per esempio l'uso di font con certe caratteristiche fa leva sul fatto che i dislessici hanno dei problemi visivi.WG3 è un organismo internazionale che si prefigge di standardizzare i linguaggi e le tecnologie per il web. All'interno di questa organizzazione ci sono delle indicazioni per l'accessibilità rispetto a tutte le persone, in termini di contenuto e presentazione. Quindi all'interno del WG3 ci sono delle indicazioni per la costruzione dei siti web e per persone con dislessia. Per cui ci sono diversi principi che rispondono alla percepibilità di ciò che è scritto, principi che rispondono alla utilizzabilità e navigabilità di un sito web e principi che corrispondono alla leggibilità intesa come comprensibilità.
Percepibilità: rapporto del contrasto tra testo e sfondo; la gestione personalizzata testo- sfondo, la possibilità di ingrandire il testo, l'interlinea e lo spazio tra i paragrafi.
Navigabilità: organizzazione dei contenuti, delle intestazioni etichette esplicative, permettere di far capire
alle persone di trovare una certainformazione e questo sta nell'organizzazione del sito con titoli che sianoabbastanza chiari. Altri principi corrispondo alla comprensibilità e questo vuoldire poter capire cosa significano delle parole inusuali, attraverso dei pop-up,oppure dare dei contenuti supplementari se il testo è ad un livello dicomprensibilità o leggibilità superiore a quello della terza media superiore erendere identificabili la pronuncia in contesti ambigui.All'interno del WG3 esiste una sezione che ha a che fare con l'accessibilità deicontenuti web e vengono indicati alcuni principi che rispondono a necessità cheriguardano anche le persone con dislessia, ovvero la percepibilità,l'organizzazione del sito in termini di dove cercare le informazioni e lacomprensibilità dei testi.Capire che la lettura è un fatto che ci circonda e che dal punto di vista dicomunicatori dobbiamo tener presentedel problema di accessibilità la lettura dei contenuti in un sito web.Font ad alta leggibilità: sono senza grazie, hanno una maggiore distanza tra le lettere, tra le parole, interlinea di 1,5, non si usa il testo giustificato, cercare di differire le lettere graficamente, forte utilizzo del carattere stampatello maiuscolo. Questi font aiutano il sistema visivo o magnocellulare in quanto nella dislessia ci sono problemi visivi nei movimenti oculari con fissazioni più lunghe e movimenti saccadici più corti e con più regressioni.
Easyreading: oggetto di due esperimenti carattere molto grande con i bastoni essenziali, una maggiore spaziatura tra le lettere, un'ampia interlinea, non spezza le parole e non è giustificato. È un sistema a pagamento. Come capiamo se questo font è da consigliare alle persone con dislessia come strumento compensativo? Lo dovremmo adottarlo? Come facciamo a verificarlo se è veramente utile?
Esperimento di
Bachmann gradimento e prestazione nella lettura in Times e in EasyReading di alunni dislessici e normolettori della classe quarta primaria.
Sono state misurate due aspetti: la piacevolezza e le prestazioni in lettura.
Primo testo in EasyReading e il secondo in Times hanno la stessa lunghezza ma Easyreading ha un contenuto più ridotto perché c'è meno spaziatura. Nella seconda la lunghezza è diversa.
Veniva chiesto quale dei due testi preferivanoviene valutata su una scala likert la facilità di lettura, la visibilità delle lettere, la tenuta del segno, l'affaticabilità della vista, visibilità della punteggiatura e la noiosità della lettura.
Risultati: nella primaria abbiamo una preferenza di EasyReading ma di poco, nella secondaria anche la preferenza ma un po' di più. Quindi il font EasyReading è più piacevole non è cambiato solo il font, ma proprio la visibilità delle lettere.
Il fattore responsabile è easyreading o qualcos'altro? La preferenza potrebbe derivare da altre caratteristiche, come ad esempio l'interlinea. Prestazione in lettura: in questo esperimento hanno partecipato 553 bambini di quarta elementare che hanno fatto delle prove di lettura MT (prova utilizzata per verificare le prestazioni dei bambini e sono standardizzate), è stata fatta una lista di parole e parole inventate che fanno parte di una batteria per la valutazione della dislessia e infine sono state misurate le abilità non linguistiche con le matrici di Raven, che consiste in un test che presenta un puzzle in cui manca un pezzo e noi dobbiamo andare a scegliere tra 6 possibilità qual è il pezzo che manca. Con Times c'è una percentuale deficitaria che risulta più alta rispetto a quelli che leggono con EasyReading. Velocità di lettura del brano è più veloce con EasyReading, per gli errori non sempre.easyè migliore. Lettura di parole e non parole: migliorano i dislessici e non dislessici. Il miglioramento ottenuto da un bambino con dislessia ottenuto con EasyReading rispetto a quello che lo stesso bambino otterrebbe in un anno senza essere in trattamento (0.50 con easy e 0.30 senza trattamento numero di sillabe al secondo). C’è stato un confronto solo con Times, magari ci sono font migliori. In una tesi fatta da una studentessa ha fatto un confronto più fonte non ha trovato differenze significative. Potrebbe essere che la gradevolezza e il miglioramento sia dovuto ad altro, tipo la spaziatura. Quando facciamo un esperimento dobbiamo mantenere nelle due condizioni a parte la variabile che vogliamo analizzare, in questo caso il font.
Esperimento di Brambilla: 16 soggetti con dislessia 24 anni e 32 normolettori di 24 anni nella lettura del brano si misura la comprensibilità, quanto la persona comprende il testo e quindi andrà a una velocità
adeguata; nella lettura del testo con non parole si misura il font. L'altro aspetto riguardano le condizioni dei brani: presentati in diversi font, in due modalità (carta e tablet, oggi si legge molto sugli schermi, quindi è importante sapere se un font è diverso da un altro dispositivo utilizzato) le misure erano di accuratezza di lettura, quindi quanti errori venivano fatti nella lettura del testo e di velocità. Sono stati usati font con grazie e senza grazie. I font maggiormente leggibili sono quelli senza grazie. Anziché un font solo sono stati usati 8 font, tra cui il Times Roman, mentre EasyReading non è un font graziato. Sono stati usati font di difficile leggibilità come Verdana e Comic Sans. I risultati della velocità di lettura tra normolettori e i dislessici si misura la comprensibilità: si emerge la differenza tra i due gruppi, le persone con dislessia ci mettono più tempo nella lettura indipendentemente daltipo di font.