vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL MICROSCOPIO ELETTRONICO
la microscopia ottica è comunque soggetta al limite di risoluzione imposto dalla lunghezza
d’onda della luce. Anche con l’uso di radiazioni ultraviolette, di lunghezza d’onda più corta,
la risoluzione migliora solo di un fattore due. Un netto miglioramento si ottiene col
microscopio elettronico , inventato in Germania da Max Knoll ed Ernst Ruska.
Invece della luce visibile e di lenti ottiche, il m.e. utilizza un raggio di elettroni che viene
deviato e messo a fuoco da un campo elettromagnetico. Poichè la lunghezza d’onda degli
elettroni è molto più corta di quella dei fotoni della luce visibile, il limite di risoluzione del
m.e. è estremamente migliore, circa 0,1-0,2 nm. Anche l’ingrandimento è maggiore, fino a
100.000x.
La maggior parte dei m.e. si basano su una di queste due tipologie: il microscopio
elettronico a trasmissione (TEM) e il microscopio elettronico a scansione (SEM).
Entrambi si servono di un fascio di elettroni, ma hanno meccanismi diversi per la
formazione dell’immagine:
-il TEM forma le immagini tramite gli elettroni che vendono trasmetti attraverso il campione
-il SEM effettua una scansione della superficie del campione e forma le immagini mediante
la rivelazione degli elettroni che vengono deviati dalla superficie esterna del campione
stesso (fornisce molta profondità alle strutture biologiche) .
Esistono diverse tecniche per preparare i campioni alla microscopia elettronica a
trasmissione:
• freeze fracturing (frattura da congelamento
• shadowing (ombreggiatura)
• negative staining (colorazione negativa)
• freeze etching (criodecapaggio)
sono tutti utili mezzi per la visualizzazione tridimensionale del campione.
Citologia
Nella microscopia stereo-elettronica il campione viene fotografato da due angolazioni
leggermente diverse per avere un’immagine tridimensionale.
La microscopia a effetto tunnel permette di vedere un singolo atomo (sviluppata a inizi
anni’80). Lo sviluppo di nuove tecniche è in continua evoluzione...
Il microscopio elettronico a scansione e trasmissione è stato sviluppato del 2009 . Anzichè
usare il vuoto (come i m.e. convenzionali, permette di visualizzare cellule in liquidi , e può
essere usato su cellule intere.
Il microscopio a risonanza magnetica permette di vedere virus e grandi macromolecole
LA BIOCHIMICA SI OCCUPA DELLA CHIMICA DELLE FUNZIONI DELLE STRUTTURE
BIOLOGICHE
• 1828: “inizio della biochimica” con il chimico tedesco Friedrich Wohler . Rivoluzionò
la concezione della biologia e della chimica dimostrando che l’urea poteva essere
sintetizzata in laboratorio partendo da un composto inorganico, il cianato
d’ammonio. Dimostrò che un composto prodotto da organismi viventi poteva essere
sintetizzato in laboratorio.
• 40 anni dopo : Louis Pasteur ,chimico e biologo francese, dimostrò che le cellule
del lievito vive erano necessarie per la fermentazione (trasformare lo zucchero in
alcol).
• 1897: Eduard e Hans Buchner , (batteriologi tedeschi), dimostrarono che la
fermentazione poteva avvenire anche con estratti delle cellule del lieviti, e che
l’integrità cellulare non era indispensabile. Gli agenti attivi negli estratti erano
catalizzatori biologici che da allora furono detti enzimi (dal greco zyme = lievito)
• primi anni ‘30: descrizione dei passaggi enzimatici del processo di Hembden-
Meyerhorf della glicolisi
• poco tempo dopo: ciclo di Krebs (detto anche ciclo TCA)
• Fritz Lipman identifica il composto ad alta energia adenosin trifosfato (ATP) come la
principale molecola utilizzata dalla maggior parte delle cellule per immagazzinare
energia.
• Progresso nello studio delle vie biochimiche quando si iniziarono a usare isotopi
radioattivi
• Il chimico americano Melvin Calvin e colleghi :seguendo il destino della CO2
marcata con carbonio 14 nelle alghe( che in presenza di luce svolgono fotosintesi)
• fine anni ‘40 – primi anni ‘50 : il lavoro di Calvin porta alla descrizione del ciclo di
Calvin , il maggior processo del metabolismo fotosintetico del carbonio. È stato il
primo processo metabolico a essere chiarito con l’utilizzo di un radioisotopo.
• Ulteriore sviluppo della biochimica grazie alla centrifugazione come mezzo per
separare le strutture cellulari e le macromolecole sulla base di peso, forma e
densità: il processo è detto frazionamento cellulare.
Tra le tecniche:
- centrifugazione differenziale
- centrifugazione in gradiente di densità
- centrifugazione all’equilibrio di densità
• fine anni ‘20 : Theodor Svedberg sviluppa l’ultracentrifuga,che è molto utile per la
risoluzione di piccoli organuli e macromolecole. Raggiunge altissime velocità (oltre
100.000 rpm ,può sottoporre i campioni a forze che superano di 500.000 volte la
forza di gravità .Fu sviluppata circa nello stesso periodo del microscopio.