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SPIRULINA PLATENSIS (O ARTHROSPIRA PLATENSIS)

Non è un'alga ma un procariote, più precisamente è una colonia di cianobatteri. Cresce nelle acque alcaline e calde, infatti è originaria delle zone sudamericane. Come alimento viene considerato un eccellente integratore alimentare naturale in quanto non contiene iodio ed è una fonte molto ricca di proteine. Fornisce inoltre un apporto equilibrato di acidi grassi omega-3 e omega-6. È ricca di vitamina B₁₂ ma diversi studi hanno smentito la biodisponibilità nei mammiferi. Al suo interno si trova anche l'ergotioneina (EGT), un amminoacido che possiede un elevato potere antiossidante. Molto utilizzata è anche la Spirulina maxima.

USO: azione salutistica di sostegno e ricostituente. In genere viene utilizzata per migliorare le condizioni generali dell'organismo stanco e debilitato. In commercio è reperibile la droga in polvere o in compresse ottenute miscelando spirulina.

posti in acqua formano una soluzione di viscosità simile al plasma (utilizzati nei colliri). Il secondo viene prodotto dal fungo Lentinula edodes ed è un polimero che possiede attività antitumorali e immunostimolanti.

In base al contenuto di pigmenti accessori le alghe si dividono in verdi, rosse e brune (tale contenuto dipende dall'habitat).

ALGHE ROSSE (RHODOPHYTA):

  • HABITAT: vivono in ambienti caldi tropicali, prevalentemente in acque marine.
  • PIGMENTI: possiedono la clorofilla A e D, i carotenoidi e le ficobiline (gli ultimi due sono responsabili della colorazione rossa).
  • SOSTANZA DI RISERVA: amido delle floridee (un polisaccaride).
  • PARETE: costituita da cellulosa e materiale pectico.

AGAR AGAR è un polisaccaride ricavato da alcune alghe rosse e dal punto di vista chimico è costituito da agarosio e agaropectina. In soluzione acquosa forma una gelatina che resta stabile allo stato solido tra i 32°C-33°C. In campo alimentare viene usato come

addensante e viene indicato con la sigla E406.

USO: addensante e stabilizzante in campo cosmetico e alimentare e nei laboratori di ricerca viene impiegato per la preparazione di terreni di coltura.

CARRAGENINA è un polisaccaride, un idrocolloide estratto dalle alghe rosse. Le specie più utilizzate per l'estrazione sono: Chondrus crispus, Euchema spinosum, Furcellaria fastigiata. È una miscela di carboidrati tra cui prevalgono gli esteri solforici, infatti è molto ricca di zolfo. Questi esteri sono importanti perché tamponano la salinità dell'acqua.

USO: additivo alimentare indicato con la sigla E407. Usata anche per aumentare il volume del bolo fecale.

ALGHE BRUNE (PHAEOPHYTA):

  • HABITAT: vivono in acque marine prevalentemente di temperatura fredda.
  • PIGMENTI: possiedono la clorofilla A e C, i carotenoidi e la fucoxantina.
  • SOSTANZE DI RISERVA: polisaccaridi come la laminarina e il mannitolo.
  • PARETE: possiede acidi alginici e alginati di sodio.

Il fucus è un'alga marina di cui si utilizza il tallo essiccato. Questa accumula al suo interno un fitocomplesso molto vario: polifenoli, steroli, tannini e sostanze minerali tra cui

La colorazione bruna è data dalle XANTOFILLE tra cui la fucoxantina. L'ACIDOALGINICO è un polimero composto da due monomeri che presentano gruppi carbossilici in grado di legare ioni sodio e calcio (fattore importante per regolare la salinità). L'impiego come tale in campo alimentare viene indicato con la sigla E400, mentre i suoi Sali con E401-E404.

L'alginato di sodio viene usato per tamponare l'acidità dello stomaco. L'alginato di calcio invece viene impiegato per tamponare piccole ferite perché a contatto con il sangue forma un gel.

L'alginato può essere utilizzato anche in campo cosmetico nei gel idratanti con lo scopo di impedire un'eccessiva disidratazione della cute.

FUCUS VESICULOSUS (QUERCIA MARINA)

i Sali di iodio. Contiene anche mucillagini quali l'acido alginico, la fucoidina e la laminarina. Tra i polifenoli si trovano i floroglucinoli e i fucoli.

USO: trattamento delle malattie della tiroide; viene usato proprio per il suo contenuto di iodio sia in forma organica che inorganica (assunzione giornaliera massima di iodio: 150 microgrammi/die). Lo iodio favorisce l'attivazione della tiroide. Viene impiegato anche per mantenere l'equilibrio del peso corporeo, stimolare il metabolismo e il metabolismo dei lipidi. Intervallo tollerabile di iodio per l'uomo: 50-225 microgrammi/die.

LAMINARIA DIGITATA (ALGA KOMBU)
Alga bruna che contiene circa 280 microgrammi di iodio. Generalmente viene utilizzato il tallo; non è detto che il dosaggio sia sempre tollerabile dall'uomo.

USO: funzione di stimolare il metabolismo. Lo iodio favorisce la funzionalità tiroidea.

UNDARIA PINNATIFIDA (ALGA WAKAME)
Alga cresciuta nella laguna di Venezia, è endemica dei mari

della Cina, Corea e Giappone. Concentrazione di iodio pari a 13 microgrammi/50mg di droga. Da quest'alga si può estrarre la fucoxantina, utile coadiuvante contro il grasso bianco; favorisce la riduzione del peso e dell'adipe addominale. La fucoxantina viene assorbita sotto forma di fucoxantinolo, suo metabolita intestinale e si può ritrovare in basse concentrazioni nel plasma. Tale composto va adattare le UCP1, enzimi che riducono i grassi di deposito a livello addominale. Regola anche la lipogenesi riducendo la produzione di cellule adipose. USO: per il benessere di unghie e capelli (attività antiox), regola la corretta funzionalità della pelle, equilibra il peso corporeo e ha funzioni depurative. ALGHE VERDI (CLOROPHYTA): - HABITAT: vivono prevalentemente in acqua dolce ma anche un po' marina. - PIGMENTI: possiedono la clorofilla A e B e i carotenoidi. - SOSTANZE DI RISERVA: amido situato nel citoplasma. - PARETE: si trovano polisaccaridi e

cellulosa (tipica delle piante superiori).

Le alghe verdi vengono considerate progenitori delle piante terrestri superiori.

DUNALIELLA SALINA

Alga verde monocellulare dotata di due flagelli che le permettono il movimento.

USO: funzione antiossidante; ricca fonte di Beta-caroteni.

Attenzione perché un'eccessiva somministrazione può favorire la formazione di tumori.

LICHENI:

I licheni sono degli organismi molto abbondanti: esistono circa 17000 specie. Sono delle associazioni simbiotiche tra alghe e funghi. Più precisamente si compongono di un fungo, l'ascomicete, associato ad una minuta e numerosa popolazione di alghe verdi unicellulari o di cianobatteri situata all'interno del tallo (corpo) del fungo. Il tallo lichenico ospita quindi al suo interno una popolazione autotrofa. L'alga che si trova all'interno del fungo fotosintetizza utilizzando la CO2 prodotta dal fungo. Il fungo fornisce all'alga anche acqua, sali minerali, protezione e larga

superficie assorbente. Le cellule algali sono quindi circondate dalle ife fungine del fungo. Dal punto di vista morfologico vi sono tre tipi di licheni: crostoso, foglioso e fruticoso (cespugliato). Il lichene crostoso possiede patine aderenti strettamente al substrato, il foglioso presenta lamine con margine variamente inciso a formare lobi di diverse forme e dimensioni mentre il fruticoso si organizza in piccoli cespuglietti legati al substrato tramite una piccola porzione basale.

RIPRODUZIONE: La riproduzione vegetativa consiste nella frammentazione, propagazione e germinazione di parte del tallo lichenico. Questo processo avviene mediante la formazione di due strutture a livello di corteccia: gli isidi e i soredi. Gli isidi sono delle estroflessioni del tallo contenenti ife fungine e alghe mentre i soredi sono dimensionalmente più piccoli e leggeri e sono costituiti da un'alga avvolta da un ammasso di ife.

HABITAT: I licheni hanno la capacità di sopravvivere in condizioni

ambientali proibitive. Ciò è permesso poiché il lichene una volta disidratato cessa la fotosintesi rimanendo in uno stato di vita latente, sopportando così un elevatissimo irraggiamento solare e temperature estreme. L'arresto della fotosintesi è dovuto al fatto che la corteccia superiore diventa secca quindi più spessa e opaca, bloccando il passaggio della luce. Quando il lichene viene idratato dalle piogge o dall'aumento di umidità si idrata rapidamente assorbendo acqua in grandi quantità e molto velocemente, passando da uno stato di elevata fragilità ad uno di notevole morbidezza. A questo punto riprende l'attività fotosintetica che si esplica nelle prime ore del mattino. UTILIZZO COME BIOINDICATORI: I licheni vengono molto spesso utilizzati come bioindicatori in quanto tutto ciò che si deposita sulla loro superficie può essere assorbito e passare agli strati sottostanti. Sono degli ottimibioindicatori poiché: sono sensibili agli inquinamenti atmosferici, sono caratterizzati da un'ampia diffusione nell'eventuale area di studio, hanno scarsa mobilità, hanno un lungo ciclo vitale, sono caratterizzati da uniformità genetica. L'inquinamento atmosferico può causare nei licheni una riduzione del numero totale di specie in quell'area. Sono inoltre in grado di concentrare isotopi radioattivi e anidride solforosa. Grazie ai licheni si possono anche rilevare le piogge acide perché queste piogge trasformano la clorofilla A in FEOFITINA, una molecola priva di magnesio. (Le piogge acide sono dovute all'abbassamento del pH delle precipitazioni; la causa consiste in un aumento dell'anidride carbonica, degli ossidi di zolfo e degli ossidi di azoto).
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alexia.val97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Biologia Prof.