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Termodinamica Chimica
Trasformazioni reali sono irreversibili
- Una tazza di caffè che si raffredda
- Miscelazione di 2 o più fluidi
- Processi di invecchiamento
Non possono essere invertite
Le hanno un verso
Il verso di una trasformazione indica la direzione di spontaneità (tendenza ad avvenire in una certa direzione)
Trasformazione reversibile
È una trasformazione che dopo aver avuto luogo, può essere invertita riportando il sistema nelle condizioni iniziali senza che ciò comporti alcun cambiamento nel sistema stesso e nell'universo.
Non ottenibile nella realtà (ideale)
Una trasformazione reversibile deve essere quasi-statica, ossia deve essere effettuata con delle variazioni infinitesime delle condizioni del sistema in modo che questo possa essere considerato in equilibrio termodinamico in ogni istante.
Proprio perché quasi statica, una trasformazione reversibile è irrealizzabile nella pratica, in quanto richiederebbe un tempo infinito per compiersi; essa rappresenta tuttavia un utile modello ideale a cui è possibile approssimare molte trasformazioni reali.
Le Trasformazioni reali sono irreversibili
Il lavoro fatto in una trasformazione reversibile è il lavoro massimo
Ogni trasformazione fatta per step non-infinitesimali non è reversibile.
Delta H < 0 esotermica
Delta H > 0 endotermica
La spontaneità non dipende dall'entalpia.
H2O (l) → H2O (g)
ΔH°vap = 44 kJ/mol > 0
Sistema isolato termicamente
Q=0; L=0 → ΔU=0 (I principio)
Variazione di entropia nei passaggi di fase
ΔS = Qrev / T
- H2O (s) → H2O (l)
ΔHfus = 6,01 kJ/mol
ΔSfus = ΔHfus / T = 6,01 kJ/mol = 22,0 J K-1mol-1
Se nell'acqua sciogliamo del sale, la sua temperatura di congelamento si abbassa sotto gli 0 °C (abbassamento crioscopico) Il sale disciolto aumenta l'entropia della soluzione liquida.
Con l'innalzarsi dell'entropia del liquido il punto di intersezione tra la curva del liquido e quella del solido si sposta a temperature più basse.
Aumentando l'entropia dello stato liquido (soluzione) se ne aumenta la stabilità
Analogamente, per la temperatura di ebollizione (innalzamento ebullioscopico).
- L'entropia varia anche quando avviene una reazione chimica
15.11
ENERGIA LIBERA DI GIBBS
G = H - T S
funzioni di stato
dipende p e curve di stato
- ci fornisce un criterio per stabilire la spontaneità di una reazione chimica a T e p costanti
ΔSuniv > 0
dG = 0
- Un sistema tende alla sua minore energia di Gibbs.
2 HI ↔ H2 + I2
HI ->? H2 + I2 -> ?
Dopo un tempo sufficiente, le quantità di reagenti e prodotti non cambiano più. Si è giunti all'equilibrio.
2 HI (g) ↔ H2 (g) + I2 (g)
2 HI (g) ↔ H2 (g) + I2 (g)
Ciò non significa che molecole di HI non continuino a trasformarsi in H2 ed I2 e viceversa. Ma le loro quantità non cambiano più. Per questo l'equilibrio chimico viene chiamato equilibrio dinamico.
Un commento sull'asse delle x: il tempo (si veda cinetica chimica).
In qualsiasi caso si producono un pìù di prodotti
Variazione di G durante una reazione
Le tre conclusioni precedenti possono essere analizzate considerando che il valore assoluto di G varia nel corso di una reazione: La reazione procede fino a che G assume un valore di minimo.
1.50 e entropico ΔS0
ΔG0 = ΔH0 - TΔS0
e posizione del minimo dipende da ΔH0 endo/exo e ΔS0 (ordo/disord)
traslasciano
- è esotermica ΔH0 < 0
- ha una variazione di entropia positiva ΔS0 > 0 (disordinamento)
In generale il contributo energetico è più grande di quello entropico e quindi per reazioni medio-fortemente esotermiche o endotermiche il segno di ΔG0 è determinato da quello di ΔH0 :
Per reazioni con ΔH0 piccolo, il termine entropico TΔS0 può essere determinante: reazioni (possono) avvenire spontaneamente poiché:
ΔS0 > 0 e TΔS0 > ΔH0
In tali casi il termine entropico diventa più importante all’aumentare della temperatura (ricordate il caso di visto per 2 NH3(g) → 3 H2(g) + N2(g))
Il minimo dipende dall'entalpia e dall'entropia:
- esotermica → fornisc
- disordinante → fornisc
ΔSo.r. = -ΔSreaz.
Ba(NO3)2(aq) + K2CrO4(aq) → BaCrO4(s) + 2 KNO3(aq)
equazione molecolare
Ba(NO3)2(aq) + K2CrO4(aq) → BaCrO4(s) + 2 KNO3(aq)
equazione ionica
Ba2+(aq) + 2 NO3-(aq) + 2 K+(aq) + CrO42-(aq) → BaCrO4(s) + 2 K+(aq) + 2 NO3-(aq)
Ioni che non prendono parte alla reazione di precipitazione e restano in soluzione sono chiamati ioni spettatori (K+(aq) e NO3-(aq))
equazione ionica netta
Ba2+(aq) + CrO42-(aq) → BaCrO4(s)
PRECIPITARE = non si scioglie nel solvente
- Quando due sali in soluzione contengono ioni comuni, gli ioni dei sali si dividono e se due ioni sono in grado di formare un sale poco solubile si precipita
SOLUBILITÀ BASSA = PRECIPITAZIONE
● Aumentando il raggio ionico nel gruppo, diminuisce l’interazione elettrostatica (ione – dipolo) con il solvente.
- Maggiore è la carica dello ione, maggiore è l’energia reticolare
- Maggiore è la dimensione degli ioni, minore è l'energia reticolare
MINORE è l’ENERGIA, MAGGIORE è LA SOLUBILITÀ
Kps = [Pb2+] [CrO42-] = (C1-x)(C2-x) = (0.075-x)(0.025-x) = 1.77 x 10-8
X = 0.0249996
[CrO42-]eq. = 0.0000004 M
[Pb2+]eq. = 0.0500004 M
Modalità approssimata
[Pb2+] = [CrO42-] = PbCrO4
[Pb2+]eq. ca. [Pb2+] = [CrO42-]i = 0.075 - 0.025 = 0.050 M
[CrO42-]eq. ca. 0
se questo livello di approssimazione non è accettabile ->
[CrO42-]eq. = (Kps/[Pb2+]eq.) = 3.54 x 10-7
PROVARE ALTRO ES
L’acido deboli hanno:
per esempio l’acido acetico, è più acido.
Questa è l’effetto livellante degli acidi forti per gli acidi forti.
AUTOPROIZZAZIONE DELL’ACQUA
H2O + H2O ⇌ H3O+ + OH-
Una molecola di H2O agisce da acido e una da base.
Kc = [H3O+][OH-]
[H2O]
Kc = [H2O][OH-]
Kw
In cui Kw è detta costante di prodotto ionico dell’acqua ed assume il valore di 1 x 10-14 a 25°C.
Spesso, per semplicità, si scrive H+ al posto di H3O+ e quindi:
Kw=[H+][OH-]
H2O(l) + H2O(aq) ⇌ H3O+(aq) + OH-(aq)
Poiché in acqua pura le concentrazioni di ioni H3O+ (o H+) e di ioni OH- devono essere uguali, ponendo x=[H+]=[OH-]
nell’equazione precedente otteniamo:
Kw=[H+][OH-]=x2
Da cui:
x2=10-14 x=10-7
e quindi, in acqua pura:
[H+]=[OH-]=10-7 M