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Costruzione della struttura
Si contano gli elettroni di valenza di ciascun atomo presente nella formula bruta; si divide il numero di elettroni per due ottenendo dunque il numero di coppie elettroniche che andranno sistemate nella struttura; si costruisce uno "scheletro" contenente solamente legami di tipo σ, avendo cura di disporre gli eventuali atomi di idrogeno in posizioni terminali; dopo aver sottratto dal totale il numero di coppie utilizzate per formare i legami σ si dispongono le restanti coppie in maniera tale da soddisfare la regola dell'ottetto, ad esempio utilizzandole come coppie solitarie oppure come legami multipli; si verifica che il numero ed il modulo delle cariche formali sia il minore possibile ed inoltre che cariche formali positive non si trovino su elementi elettronegativi.
Eccezioni alla regola dell'ottetto
Alla regola dell'ottetto sfuggono quattro categorie:
- Gli elementi del primo periodo: idrogeno ed elio, per questi sono sufficienti due elettroni.
- Gli elementi del secondo periodo: berillio e boro, per questi sono sufficienti quattro elettroni.
- Gli elementi del terzo periodo: boro, alluminio e gallio, per questi sono sufficienti sei elettroni.
- Gli elementi del quarto periodo: boro, alluminio e gallio, per questi sono sufficienti otto elettroni.
Elettroni (raggiungono il duetto). Specie con elettroni dispari, ad esempio NO.
Gli acidi di Lewis, ad esempio: BCl3 o AlF3, i quali non raggiungono l'ottetto.
I complessi, i composti organometallici o composti quali PCl5 o SCl6, che potendo sfruttare orbitali disponibili si dice che possiedono "ottetto espanso".